Eventi

Platea: PFM, Elio e Nino D’Angelo

Gli appuntamenti nella settimana dal 20 al 26 aprile. Lo Stato Sociale al MA di Catania. Grande jazz con la coppia Camille Bertault e David Helbock e la fusion del trio del chitarrista Matteo Mancuso. A Teatro arriva Nicola Vicidomini, il più grande comico morente. “Memorie di fuoco”, il racconto straordinario di vulcani e persone. A Palermo il Record Store Day va in piazza
(inviare le segnalazioni a redazione@segnalisonori.it)

.

.

.

MUSICA

La musica è un parco giochi con Camille Bertault e David Helbock

Penultimo appuntamento di Nomos Jazz e Catania Jazz con la presentazione in prima nazionale ed in esclusiva del disco Playground edito dalla ACT, che segna la collaborazione tra i due giovani talenti del jazz europeo Camille Bertault e David Helbock. Gli appuntamenti sono per giovedì 20 aprile, ore 21:30, al Teatro Golden di Palermo e l’indomani 21 aprile al Fourpoints by Sheraton Hotel di Catania alle ore 21:00. L’eclettismo può essere il più vuoto dei gesti. L’indizio è nel titolo: Playground. David Helbock può sembrare un tipo serio, ma c’è un’intensa giocosità nel suo lavoro; non stravaganza, non satira o pastiche, ma semplicemente la sensazione che la musica sia un parco giochi in cui le cose impossibili diventano possibili e le cose improbabili accadono continuamente. In questo ha il partner ideale in Camille Bertault, che ha il suo senso della malizia. È significativo che gli artisti a cui si è accenna nel corso di Playground siano Egberto Gismonti (l’apertura Frevo), Thelonious Monk (Ask Me Now) e, alla fine, un tributo al malizioso Hermeto Pascoal, i cui primi lavori stanno attualmente godendo di una riscoperta. L’aria di mistero è sostenuta negli originali, in particolare Das Fabelwesen di Helbock, che significa “creatura mitica”, così come il malinconico Bizarre di Bertault o Aide-moi simile a Poulenc. Questi musicisti hanno un background classico, ma come dimostra Lonely Supamen, conoscono anche il blues, anche se la loro interpretazione è insolita. Incorporano di tutto, dal misticismo russo e islandese alla criptozoologia. Il jazz è sempre stato grande, ha sempre contenuto altre forme, ma sono atti come questo – e etichette come ACT – che tengono la porta aperta a nuove influenze ed esperienze.

Matteo Mancuso, l’enfant prodige della chitarra fusion

Parte il 20 aprile dal Real Teatro di Santa Cecilia di Palermo il nuovo tour del chitarrista Matteo Mancuso. Mancuso è considerato uno dei più grandi talenti della chitarra non solo in Italia ma anche all’estero ed avrà modo di incontrare il suo pubblico in dodici il 20 aprile da Palermo (Real Teatro Santa Cecilia), per poi fare tappa il 22 aprile a Modica (Teatro Garibaldi), il 23 a Catania (Zo Centro Culture Contemporanee). Mancuso, musicista poliedrico, spazia dalla chitarra classica, alla elettrica, sulla quale ha sviluppato una personale tecnica esecutiva con le dita, che gli permette un linguaggio musicale molto originale. 

Lo Stato Sociale in concerto al MA di Catania

La band bolognese ricomincia dalle origini e, dopo due Sanremo e i Palasport, torna a calcare i palchi dei piccoli club. «Raccontiamo la storia di una band che stava per sciogliersi, della vita che ha bussato ai finestrini di un piccolo furgone dove eravamo solo noi cinque amici che volevamo cambiare il mondo, mentre il mondo ha cambiato noi». Giovedì 20 aprile al Ma di Catania. In anteprima i brani del nuovo album “Stupido Sexy Futuro” in uscita il 5 maggio.

Nino D’Angelo a grande richiesta a Catania e Palermo

Nino D’angelo fa tappa di nuovo in Sicilia, a Catania il 21 aprile alle 21:30 al Teatro Metropolitan e a Palermo il 22 aprile allo stesso orario al Teatro Golden. Il cantante torna a grande richiesta con il tour Il poeta che non sa parlare, che aveva toccato le città di Messina, Catania e Palermo anche la scorsa primavera. Il concerto raccoglie una serie di aneddoti e di poesie e anche nove canzoni che gli sono valsi il successo e l’affetto dei suoi fan come quella del ragazzino col caschetto biondo, che sfrecciava per le strade di Napoli e contiene infine una cover di un suo brano del 2012. Il nome del tour prende origine dalla frase pronunciata dalla sua vecchia maestra delle elementari, che gli disse: «Tu sei un poeta che non sa parlare, arrivi al cuore anche quando ti esprimi male».

Enna, in viaggio con Elio nella Vienna di Beethoven

Dopo anni di rock demenziale Elio torna al suo primo grande amore, quello conosciuto ai tempi del Conservatorio: la musica classica. Per la stagione “Alte visioni” organizzata dall’Amministrazione comunale il Teatro Garibaldi di Enna giovedì 20 aprile alle ore 20.30 ospiterà il leader della formazione Elio e le Storie tese in una veste inconsueta, quella di conduttore e voce narrante dello spettacolo Elio nella Vienna di Beethoven per il quale condividerà il palco con i Solisti dell’Accademia d’arte lirica di Osimo. Un viaggio nella musica, molto più attuale di quello che si possa pensare, nel corso del quale Elio entra in contatto con le storie dei protagonisti (a vario titolo) della musica di metà Ottocento, in un crescendo di vicissitudini che svelano al pubblico fatti e misfatti dei geni e di chi stava loro intorno, il tutto inframmezzato dagli interventi musicali di Ettore Pagano al violoncello e Alessandro Benigni al fortepiano. «Gli obiettivi di Mozart, Beethoven, Rossini non erano differenti di quelli dei più moderni rapper, cioè comporre e inventare qualcosa di musicale che potesse interessare il pubblico…», dice Elio. Che, nello spettacolo, si ritrova catapultato a Vienna nel maggio 1824, nel Teatro di Porta Carinzia. Non ha idea di come sia potuto accadere, forse mentre stava cantando gli è sfuggita una formula magica e ora è a Vienna, con un salto di due secoli. Non ha problemi di comunicazione, perché tutti in quel teatro parlano italiano, persino l’impresario, Domenico Barbaja, che ha portato nella capitale austriaca il compositore alla moda Gioachino Rossini e i cantanti più famosi d’Europa. Proprio in quel momento sono tutti alle prese con un’impresa titanica: eseguire l’ultimo lavoro di Beethoven, la Nona Sinfonia. Nell’attesa della prova generale, Elio si imbatte in alcuni personaggi che gli sembrano familiari: il vecchio Salieri su una sedia a rotelle, il giovane Schubert, l’abate Carpani – poeta e biografo di Haydn – e l’affascinante primadonna Henriette Sontag. Una volta entrato in sala gli appare lo scarmigliato Beethoven, ormai completamente sordo, che sprizza energia da tutti i pori e mette in rispettosa soggezione coro, orchestra e solisti…

La PFM martedì 25 aprile apre la sette giorni di musica di Acireale “Il mito dell’effimero”

“Il mito dell’effimero”, sette giorni di grande musica ad Acireale 

Come preludio alla tradizionale festa della granita, sette giorni di musica in piazza Duomo ad Acireale da martedì 25 al primo maggio. S’inizia con il botto martedì con il concerto della leggendaria PFM, con la ripresa del tour PFM 1972-2023″ da Storia di un minuto a Ho sognato pecore elettriche abbracciando la poesia di Fabrizio De André.  Il concerto sarà un grande viaggio attraverso il tempo, con nuove sonorità che faranno sentire lo spettatore nel presente, ma allo stesso tempo proiettato verso il futuro. Video proiezioni e scenografie virtuali arricchiranno questo viaggio cinquantennale, che abbraccerà anche la poesia di Fabrizio De André. Mercoledì 26 aprile seguirà il funambolo rock Fabio Abate; il 27 aprile il recital pianistico di Santi Scarcella; il 28 concerto dei Roll & Swingsabato 29concerto all’alba con le musiche di Ennio Morricone suonate da Luigi Zimmitti e, in serata, alle ore 21 concerto di Eleonora Bordonaro con i Giudei di San Fratello; sabato 30 è la volta di Rita Botto con la Banda di Avola. Si chiude l’Uno maggio con musiche anni Ottanta. Tutti gli spettacoli si svolgono in piazza Duomo e sono a ingresso gratuito.

Torna in tour una “elettrica” Cassandra Raffaele

Dopo aver girato l’Italia con il Camera Oslo tour, la cantautrice Cassandra Raffaele porterà live, in primavera e in estate, il suo nuovo progetto in solo: voce, chitarra gretsch, ukulele, pedali e pad, per riproporre i brani dei suoi tre album, con arrangiamenti originali e suggestivi, pensati in elettrico insieme ad una selezione personale di brani black e roots con i quali si è formata ed è cresciuta. «L’elettricità non è solo questione di amplificatore, di jack, di pedali», spiega Cassandra. «L’elettricità fa parte di me, della mia vita, della mia ansia di vivere, di uno stato vibrante che mi pervade, di un potenziale evocato in maniera costante dalla musica, a cui non so dire di no. L’elettricità mi appartiene forse anche per via della mia laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia. (un aspetto questo, che non trascuro mai). Cosa vedrete con questo nuovo tour? Due corde vocali nude, accompagnate dalle sei corde di una chitarra gretsch, fedele amica di viaggi musicali, e per la prima volta, in versione un po’ distorta, il mio ukulele soprano pineapple. Vi canterò i miei brani top ma anche una selezione di brani molto black e roots, con i quali sono diventata me. Blues? Ma che cos’è il blues, un genere, o semplicemente la gioia di essere malinconici». Venerdì 21 aprile al Sunset Bar di Scilla (Reggio Calabria), il 29 aprile al La Belle Epoque Music Club di Vittoria, il 30 aprile al MA di Catania.

L’ultima di “Disclosure” col garage psichedelico di Bee Be Sea

Venerdì 21 aprile, alle ore 22, terzo e ultimo appuntamento da Zo Centro culture contemporanee di Catania per Disclosure, la nuova dimensione della musica live, creato in sinergia da Zō, Doremillaro e KVA, e reso unico dalla sua ricerca e produzione di eventi live e dj set. Sul palco i Bee Be Sea, trio garage psichedelico originario del paesino di Castel Goffredo, nel Mantovano, in attività dal 2017. Warmup e aftershow curato da KVA, Lacinskij, e Calandra. I primi due album dei Bee Bee Sea hanno portato loro concerti con idoli e contemporanei come Thee Oh Sees, The Black Lips e King Khan, Idles, Night Beats, Broken Social Scene e hanno portato il loro caotico rock ‘n’ roll ovunque in Europa, Regno Unito e Stati Uniti, dai piccoli palchi ai grandi palchi dei festival e programmi tv

Songs for Ulan in concerto al The Boozer di Catania

Sabato 22 aprile alle ore 21:30 ospite di The Boozer a Catania è Songs for Ulan, progetto musicale di Pietro de Cristofaro, cantante e chitarrista, una delle realtà più solide del panorama musicale partenopeo, dal 2003 in bilico fra folk, blues, rock e psichedelia. Pietro ha fatto parte di parecchie rock bands, tra le quali: Nani Sordi (supportarono dal vivo i Motorpsycho a Roma nel ’94), The Pig, The Captain and the Flower in March, Lemonkillers…

Basso, batteria e flauto vs sequencer, ecco i Mambo Melon

Venerdì 21 aprile al club Sonica di Siracusa, alle ore 21:30, sabato 22 alle 22:00 al Mug Bistrot di Comiso e domenica 23 alle ore 12 a Zona3 a Mascalucia (Ct) sono di scena i Mambo Melon. Basso, batteria e flauto vs sequencer, sicuramente per definire musicalmente i Mambo Melon si può dire tutto e il contrario di tutto. Non convenzionali e fuori dagli schemi a partire dalla lineup: batteria, basso e flauto modulato tramite synth inseguono sequencer e campioni.

“Rosa la cantatrice del Sud” al Palacultura di Messina

Sabato 22 aprile al Palacultura di Messina va in scena Rosa La cantatrice del Sud, pièce musicale per canto, voce recitante e chitarra che narra la storia di Rosa Balistreri, attraverso i canti della tradizione popolare siciliana. Il concerto ha come protagonista la voce di Debora Troìa, che canta e cunta, accompagnata da Tobia Vaccaro, storico chitarrista di Rosa Balistreri. Lo spettacolo si avvale degli arrangiamenti del noto compositore Mario Modestini che per Rosa Balistreri ha composto diverse opere teatrali, tra cui la celeberrima Ballata del sale. Il racconto della vita di Rosa Balistreri vuole essere l’occasione per raccontare la figura di una donna che ha saputo combattere e non ha mai smesso di lottare per la propria terra e per i propri sogni. Questo progetto artistico ha una doppia valenza in quanto non soltanto mira a salvaguardare il patrimonio artistico di Rosa Balistreri ma, nel contempo, promuove e valorizza il patrimonio culturale siciliano. 

Special guest al Tributo ai Pink Floyd dei Pink’s One

Uno show che ripercorre lo storico tour Delicate Sound Of Thunder che include pezzi storici quali Shine On You Crazy DiamondMoneyWish You Were Here e tanti altri. Tributo ai Pink Floyd venerdì 21 aprile a Barcellona Pozzo di Gotto sabato 22 e domenica 23 al Teatro Vittorio Emanuele di Messina con i Pink’s One. Un vero e proprio show impreziosito da proiezioni video, spettacolo di luci e laser e tre ospiti d’eccezione: la corista Machan Taylor, il sassofonista Scott Page e il batterista Gary Wallis, già nella band di Gilmour e soci. Machan Taylor, corista dei Pink Floyd e già collaboratrice dei Pink’s One dal 2014, nella sua incredibile carriera vanta collaborazioni anche con Sting, Foreigner e Gov’t Mule. Scott Page, sassofonista per i Pink Floyd, Toto e Supertramp, con la leggendaria band di David Gilmour vanta, tra l’altro, la partecipazione all’indimenticabile concerto di Venezia del 15 luglio 1989 di fronte ad oltre 200.000 persone. Gary Wallis è stato percussionista e collaboratore dei Pink Floyd dal 1987 fino al 1994, lavorando fianco a fianco con Nick Mason nella ritmica della band.

“Barberìa e canti del Salento” ai Cantieri culturali di Palermo

Un nuovo appuntamento per la nuova stagione di “Sponde Sonore”, la rassegna annuale di concerti che Arci Tavola Tonda. In programma venerdì 21 aprile alle 21.30 a Palermo allo Spazio Tre Navate dei Cantieri culturali Ducrot la musica salentina di Enza Pagliara e Dario Muci. Se Enza Pagliara, storica voce della Notte della Taranta, con dischi come Frunte de luna e Bona Crianza è considerata come una delle più intense interpreti della vocalità al femminile, Dario Muci, allievo di Luigi Stifani, con il progetto Barberìa e canti del Salentoha gettato nuova luce sul repertorio dei musicisti barbieri, donando nuova vita a un corpus di canti e musiche per lungo tempo finite nell’oblio. Tra canti alla stisa interpretati a due voci, pizziche e struggenti canti d’amore si compone un affresco sonoro di rara bellezza e fascino nel quale perdersi lasciandosi affascinare ora dai chiaroscuri, ora dagli incanti, ora ancora dalla potenza espressiva del canto della terra.

Gli appuntamenti musicali al Miles Davis Jazz Club

Nuova settimana e nuovi appuntamenti al Miles Davis Jazz Club di Palermo. Si inizia giovedì 20 aprile con un omaggio in chiave jazz al genio di Ennio Morricone rivisitate. Un progetto del trombettista Benny Amoroso, con Joe Costantino al piano, Marcello Cinà al sax, Giacomo Bertuglia al basso, Maurizio Gula alla batteria. Il quartetto del crooner Tony Piscopo è protagonista della serata di venerdì 21, con un repertorio di standard americani suonati da Giovanni Conte (pianoforte), Riccardo Lo Bue (contrabbasso), Fabrizio Giambanco (batteria). Sabato 22, sul palco il quartetto del batterista Tony Cigna, con inediti e cover eseguiti da Claudio Giambruno al sax, Fabrizio Cigna alla chitarra e Fulvio Buccafusco al contrabbasso.

Il tour “30 anni suonati” di Joe Barbieri fa scalo in Puglia

Il 20 aprile a Taranto al Teatro Fusco ed il 21 aprile a Molfetta alla Chiesa S.Pio X il suono rotondo ed adulto della band di Joe Barbieri (composta da Pietro Lussu al pianoforte, Bruno Marcozzi alla batteria e alle percussioni, e Luca Bulgarelli al contrabbasso) incontra quello poderoso ed avvolgente dell’Orchestra della Magna Grecia, per l’occasione diretta dal maestro Angelo Nigro. E sarà una prima volta assoluta, poiché mai prima d’ora la musica di Barbieri aveva incontrato su di un palco il complemento dell’orchestra. «Più volte ho utilizzato nei miei dischi l’elemento sinfonico, elemento che sento essere il contrappunto più naturale alla mia voce; e a Taranto e Molfetta questo aprile si avvererà un sogno antico: quello di poter portare questo dialogo speciale che ho già sperimentato in studio, dal vivo per poterlo infine regalare alla mia gente. Mi sto preparando per questi momenti che verranno con grande cura, sperimentando sin d’ora una profonda emozione».

Il maestro Francesco Di Mauro porta in Cile “La Viena Imperial”

Dopo i concerti di fine anno in Germania, tra il Natale a Tubinga e San Silvestro a Lipsia, un nuovo appuntamento internazionale attende il Maestro catanese Francesco Di Mauro, tra i più apprezzati direttori d’orchestra sui più importanti podi internazionali. Di Mauro è pronto a volare in Cile a Concepción – città a sud della capitale Santiago, e conosciuta come la Perla della regione del fiume Bio-Bio – per dirigere venerdì 21 aprile, alle 19 nel teatro dell’Università, l’Orchestra sinfonica della Universidad de Concepción. L’evento musicale si intitola La Viena Imperial ovvero la Vienna imperiale, itinerario musicale fra Mozart e Schubert. Di Mauro: «Il programma verte sul classicismo. La prima parte è incentrata sull’ouverture de Le nozze di Figaro e sulle Arie da concerto di Mozart per chiudere con la Sinfonia n. 8 Incompiuta di Schubert. Un programma molto bello che si incentra sulla estremizzazione del classicismo, con la Sinfonia incompiuta di Schubert che ha dei tratti che preludono allo Sturm und Drang, il movimento culturale che contribuì alla nascita del Romanticismo tedesco».

.

LIRICA

La “Norma” al Teatro Massimo di Palermo

Va in scena sino al 23 aprile, al Teatro Massimo di Palermo, la tragedia lirica in due atti Norma di Vincenzo Bellini. Orchestra diretta da Lorenzo Passerini, con la regia di Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi, l’opera vede alternarsi nelle varie repliche un cast composto da Marina Rebeka (16, 20, 23) e Desirée Rancatore (18, 19, 22) nei panni di Norma, Dmitry Korchak (16, 18, 20, 23) e Matteo Falcier (19, 22) nelle vesti di Pollione, Maria Barakova (16, 18, 20, 23) e Lilly Jørstad (19, 22) interpretano Adalgisa. Oroveso è interpretato da Riccardo Fassi, Flavio da Massimiliano Chiarolla, Clotilde da Elisabetta Zizzo. Questo il programma delle rappresentazioni: 22 aprile ore 20:00, 20 aprile ore 18:30, 23 aprile ore 17:30.

.

.

.

PROSA

Lunetta Savino è la protagonista de “La madre”

Lunetta Savino torna in teatro, protagonista de La madre di Florian Zeller, spettacolo diretto da Marcello Cotugno, sino al 23 aprile al Teatro Abc di Catania. In La Madre Zeller indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le possibili derive patologiche a cui può condurre. La partenza del figlio, ormai adulto, viene vissuta dalla donna come un vero e proprio tradimento, come abbandono del nido, a cui si aggiunge una decadenza dell’amore coniugale in atto da tempo. Anna, la madre, è ossessionata da una realtà multipla, una sorta di multiverso della mente, in cui le realtà si sdoppiano creando un’illusione di autenticità costante in tutti i piani narrativi. Il mondo di Anna è un luogo in cui lei non si riconosce più, isolata da un ménage familiare che l’ha espulsa. Ma la responsabilità di questa solitudine non sta forse anche nell’aver rinunciato alla vita? Abdicare ai sogni, alle speranze e ai desideri unicamente per dedicarsi al proprio unico figlio maschio su cui riversare frustrazioni, rimorsi e ideali d’amore non è forse un cammino che inclina pericolosamente verso la disperazione? Ma dai ricordi di Anna si può immaginare un risveglio? Nella sua mente di madre si affastellano ora sequenze oniriche ora situazioni iperrealistiche che, alla fine, non sembrano essere né un vero sogno, né la banale realtà del presente, ma una vertigine ipnotica e crudele dalla quale risvegliarsi è impossibile.

Nicola Vicidomini

“Veni Vici Domini” venerdì al “Coppola” di Catania

Nicola Vicidomini, il più grande comico morente arriva per la prima volta a Catania (unica data in Sicilia) venerdì 21 aprile e, alle ore 21, porta in scena presso il Teatro Coppola Veni Vici Domini – Sprucid Version, estremo distillato della sua poetica feroce e visionaria. Nicola Vicidomini, considerato un innovatore del linguaggio umoristico, ha dato vita a uno stile senza precedenti, che individua in una visionarietà di intonazione mistica e grottesca il suo elemento fondante. Le sue performance, di indubbio interesse filosofico, rappresentano un puro, quanto esilarante, attentato all’antropocentrismo. Secondo Vicidomini «La comicità non è un riflesso del sociale, è manifestazione indecente, dionisiaca e amorale che sconquassa l’ordine proiettato dall’uomo sulle cose, (…) un cortocircuito tra quel caos meraviglioso che è la natura e il senso che la razza umana gli ha arbitrariamente proiettato». Il suo teatro – luogo del più inesorabile fallimento, collasso del senso – disegna universi sospesi, a tinte forti, totalmente affrancati da narrazioni, immaginari e linguaggi comuni.

“Definitivo3”, comedy show con Vincenzo Comunale

Dopo il suo ultimo spettacolo Titolo Provvisorio (andato in scena in alcune delle principali città italiane, tra cui Roma, Napoli, Milano, Torino e Palermo), il giovane comico partenopeo Vincenzo Comunale torna dal vivo con nuovi pezzi di stand up e materiale improvvisato con il pubblico nel suo nuovo show Definitivo3, in scena venerdì 21 aprile alle ore 21:30 al The Boozer di Catania e domenica 23 al club Sonica di Siracusa.  Con i suoi monologhi Comunale spesso ribalta la realtà, evidenziandone le contraddizioni e proponendo punti di vista alternativi e sempre originali. Lo spettatore è costantemente coinvolto, non per essere preso in giro, ma per essere parte attiva dello show. Se vuole parlare di Napoli, evita i luoghi comuni; se vuole parlare della sua generazione, evita discorsi retorici; se vuole parlare di cose che non conosce, evita.

“Ecce Robot!” per la rassegna AltreScene al  Centro Zō

Sabato 22 aprile, alle ore 21, per la rassegna AltreScene al Centro Zō di Catania Ecce Robot! di e con Daniele Timpano. È il racconto ironico di una generazione che, ignara di vivere negli anni di piombo, cresceva tra robot d’acciaio.

Sandro Vergato

“I vizi da mula” con Sandro Vergato al “Garibaldi” di Enna

Performer dai mille volti e dalle molteplici risorse, sarà Sandro Vergato ad animare il pubblico dello splendido Teatro Garibaldi con il I vizi da mulaSabato 22 aprile si alzerà il sipario su un caleidoscopio di battute che ci faranno molto ridere ma anche riflettere. Prodotto da La Fenice, lo spettacolo impreziosisce la IX edizione di “Voci di Sicilia”. Noto al grande pubblico per le gustosissime sit com televisive, l’artista catanese passa al setaccio i più popolari proverbi, detti e modi di dire siciliani. Ne rivela ironicamente le origini, il significato e l’evoluzione che hanno assunto nel corso del tempo e nella società contemporanea. Attraverso il suo umorismo elegante e graffiante, Vergato condurrà gli spettatori in un viaggio culturale e al tempo stesso divertente. Un’esilarante incursione nei più bizzarri modi di dire appartenenti alle antiche tradizioni popolari. Con l’obiettivo di scoprire, riscoprire e tramandare quel patrimonio, pura essenza delle radici del popolo siciliano e del valore unico e inestimabile della sua cultura. Uno showarricchito da immagini proiettate sul maxi schermo, poesie e canzoni legate al significato dei detti siciliani. Carico da undici, sul palco si alterneranno – immancabili – gli storici personaggi dell’autore, tra cui Zza’ Mara, Pippo Colera e l’Amico Fritz.

David Coco (foto Antonio Parrinello)

“Centoventisei” di Fava e Abbate in scena al Biondo 

Alla Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, e va in scena sino al 23 aprileCentoventisei, tratto dall’omonimo romanzo di Claudio Fava ed Ezio Abbate. La drammaturgia, le scene e la regia dello spettacolo sono di Livia Gionfrida. Prodotto dal Teatro Biondo e dal Teatro Stabile di Catania, Centoventisei è interpretato da David Coco, Naike Anna Silipo, Gabriele Cicirello; assistente alla regia è Giulia Aiazzi, il disegno luci è di Alessandro Di Fraia. Protagonista silenziosa di questa insolita pièce, che si dipana tra cronaca, dramma sociale e commedia dell’assurdo, è una Fiat 126, proprio quella che la mafia decise di rubare per compiere la strage di via D’Amelio. Gasparo (David Coco) è il killer incaricato del furto dell’auto, che metterà a segno con la complicità del picciotto Fifetto (Gabriele Cicirello), “apprendista mafioso”.

“La roba” con Enrico Guarneri in scena a Palermo

In occasione dei cento anni dalla scomparsa di Giovanni Verga, sino al 22 aprile Enrico Guarneri porta sul palcoscenico del teatro Al Massimo di Palermo La roba, con la regia di Guglielmo Ferro. La “roba” in Verga diventa àncora di salvezza per tutti i derelitti della società, per coloro che lottano a costo della vita pur di non soccombere al “darwinismo sociale” dell’epoca. Nessun vincitore tra i protagonisti delle novelle, solo vinti. Nessuna vera speranza di riscatto ma solo la crudezza della loro miserabile esistenza. Nessun giudizio morale a rassicurare lo spettatore. Enrico Guarneri, erede della tradizione drammaturgica siciliana, è oggi riconosciuto e apprezzato interprete dei personaggi verghiani. La messinscena scarnifica e rende ancora più straniante la tecnica narrativa di Verga, per veicolare con maggiore violenza la crudezza verista dell’autore.

.

.

CINEMA

La coppia di vulcanologi francesi Katia Conrad e Maurice Krafft

“Memorie di fuoco”, il racconto straordinario di vulcani e persone

Giovedì 20 aprile, a partire dalle 17.30, Zō Centro Culture Contemporanee di Catania ospita una giornata di riflessione scientifica e culturale allo stesso tempo – fra talk, proiezioni, teatro e arte – sul tema dei vulcani, dove l’Etna è ovviamente al centro della trama. Memorie del fuoco – Racconti di un vulcano è un racconto di vulcani e di persone che intrecciando con essi le proprie vite, hanno saputo offrirne un racconto straordinario. L’Etna è al centro della trama, è il filo conduttore. La sua rappresentazione sarà diversa da quella abituale, dalle descrizioni da cartolina, da narrazioni e immaginari dominanti. Seguiremo le tracce dei protagonisti di queste memorie per scrutare il vero volto del vulcano, per riconoscere il significato profondo della sua presenza, dell’energia che ci trasmette, dell’unicità che ci regala. Le memorie comporranno una trilogia, tre capitoli tra loro collegati che incroceranno i linguaggi della divulgazione scientifica, del cinema e del teatro, con la contaminazione tra punti di osservazione e registri narrativi differenti. Si inizia alle 17.30 con la prima memoria: i poeti del fuoco, attraverso il talk Il racconto dei vulcani tra scienza, arte e divulgazione; alle 19.30 si passa alla seconda memoria: Il fuoco, gli uomini, gli dei, con la proiezione del docufilm Dove vanno i vecchi dèi che il mondo ignora? di Giuseppe Spina e Giulia Mazzone. Alle 21 spazio al teatro con Haroun di Ezio Abbate, con lo stesso Abbate e Marcello Rimi in scena. Alle 21.30 si chiude con la terza memoria: il fuoco dell’amore attraverso la proiezione di Fire of love di Sara Dosa, un documentario dedicato a una coppia di vulcanologi francesi, Katia Conrad e Maurice Krafft.

.

FIERA

Il Record Store Day a Palermo è in piazza

Sabato 22 aprile a Palermo arriva la XVI edizione del Record Store Day. Anche quest’anno PunkFunk Recordshop partecipa alla festa internazionale dei negozi di dischi indipendenti. Per questa speciale data l’evento si estenderà anche all’esterno del locale: verrà allestita una zona pedonale che ospiterà la musica, i dischi e il punto ristoro. A partire dalle 16:00 si possono acquistare le uscite ufficiali targate “Record Store Day 2023” (prenotando per tempo) e scegliere tra migliaia di dischi nuovi e usati approfittando degli sconti validi solo per questo giorno particolare (10% su tutto il nuovo e 20% su tutto l’usato).

MOSTRE

I mattoncini più famosi al mondo a Palermo

A Palermo – sino al 4 giugno, al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo – I LOVE LEGO, la mostra dei record che ha già visto oltre un milione di visitatori nelle sue tappe in giro per il mondo. I LOVE LEGO è una mostra pensata per sognare, divertirsi e riscoprire il proprio lato ludico e creativo scrutando tra i dettagli di interi mondi in miniatura.  Decine di metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini Lego® andranno a comporre vere e proprie opere di architettura e ingegneria: dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente progettati coi moduli più famosi al mondo.

Da Caravaggio al Pop, tre mostre in una a Noto

A Great Exhibition in Sicily, un grande contenitore nelle sale del Convitto delle Arti di Noto che omaggia l’arte antica e contemporanea. Tre esposizioni con un solo biglietto per immergersi in un viaggio che attraversa l’arte barocca fino ad arrivare ad una coinvolgente installazione multimediale. L’evento, organizzato da Mediatica e patrocinato dal Comune di Noto Assessorato alla Cultura, celebra l’arte in un percorso che si articola lungo tre mostre: Il Barocco è NotoTerra e Cielo e Pop Garden. Inedita per la Sicilia la mostra Il Barocco è Noto ripercorre la nascita della pittura barocca e il suo sviluppo attraverso una selezione di dipinti che radunano alcuni tra i più grandi artisti di quell’epoca, ma anche opere provenienti da collezioni private. Un viaggio tra pittura sacra e pittura profana, nature morte e ritratti con le pennellate di Caravaggio, Guido Reni, Rubens, Jusepe de Ribera, Antoon van Dyck, Luca Giordano, Pietro da Cortona, Mattia Preti e tanti altri capolavori che fanno immergere il visitatore nel mondo della pittura barocca. La seconda mostra, dal titolo Terra e Cielo, esplora il rapporto tra uomo e natura attraverso 15 opere inedite dello scultore siciliano Giuseppe Agnello. L’autore esprime la possibile armonia tra i due elementi attraverso la commistione di differenti materiali: gesso, sale, alabastro e terra. La terza mostra, Pop garden, è un’installazione immersiva, multimediale dove lo spazio e il tempo non hanno confini. Il visitatore è proiettato in un giardino pop tra video-mapping, installazioni luminose e musica rock. Le mostre potranno essere visitate fino al 29 ottobre.

“Catania mia!” di Ettore Sottsass al Castello Ursino

Al Museo Civico “Castello Ursino” di Catania sarà esposta sino al 21 maggio la mostra di Ettore Sottsass, Catania mia!, a cura di Barbara Radice con Iskra Grisogono e la direzione artistica di Christoph Radl. Il percorso espositivo, pensato e realizzato per l’open space del Castello Ursino di Catania, comprende 111 fotografie, in bianco e nero e colore, quasi tutte inedite, scattate da Ettore Sottsass (Innsbruck, 1917-Milano, 2007) negli anni Novanta a Catania, una città per la quale ha sempre nutrito interesse e affetto. Le fotografie in mostra raccontano una Catania vitale: il Barocco, il mercato del pesce, le strade, le scene di vita quotidiana come fotogrammi di una storia della città. Ettore Sottsass potrebbe essere definito un “fotoreporter della vita”. Ha cominciato a fare foto quando era ragazzo e da allora non ha più smesso.

(inviare le segnalazioni a redazione@segnalisonori.it)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *