Il 22 aprile torna il Record Store Day con quasi trecento pubblicazioni speciali fra rarità e ristampe. Ecco come lo scrittore Nick Hornby ha aggiornato l’introduzione al libro “Alta Fedeltà”
«Ecco come si iniziava una collezione di dischi tra il 1940 e il 1990: compravi un album e per un po’ dovevi accontentarti di quello. All’inizio alcune tracce ti piacevano più di altre, ma siccome ne avevi a disposizione otto, dieci o dodici al massimo (magari anche qualcuna in più se si trattava di un cd più recente) era impensabile ascoltare solo quelle che ti piacevano di più, così le ascoltavi tutte dall’inizio alla fine, ininterrottamente, fino a quando di quell’unico album non ti piaceva tutto. Un paio di settimane dopo ne compravi un altro. Dopo un anno avresti avuto quindici o venti dischi, dopo cinque saresti arrivato a duecento.
«Ecco come si iniziava una collezione nei primi anni Duemila: davi l’iPod a un amico, a un fratello o a una sorella maggiore, o a uno zio, dicendogli: “Caricamelo”, e in un attimo ti trovavi con un migliaio di canzoni, molte delle quali non le avresti mai nemmeno ascoltate. Gli adolescenti di oggi non hanno di questi problemi, perché tutta la musica mai registrata ce l’hanno in tasca, sul telefonino. E così, siccome il mondo gira sempre allo stesso modo, sappiamo anche che tra dieci o venti anni i ragazzi guarderanno a Spotify con una certa disapprovazione giudicandolo scomodo e inadeguato. «Dovevate aspettare prima che iniziasse il download? Non eravate sempre connessi? Dovevate toccare uno schermo?» Ma a questo punto è difficile immaginare come la fruizione della musica possa diventare ancora più semplice ed economica in futuro rispetto a quanto non lo sia già oggi».
È la introduzione aggiornata dall’autore alla nuova edizione del libro Alta Fedeltà di Nick Hornby, del quale il Record Store Day ha adottato la citazione: «I negozi di dischi non ti salvano la vita, ma possono renderla migliore».
Negozi di dischi? E cosa sono? Potrebbe rispondere un adolescente foderato di gadget elettronici, abituato all’idea che la musica si trova in Rete (e dove se no?). Il caro vecchio negozio di dischi, quello dove si va a perdere tempo, ad ascoltare, a farsi consigliare, è a rischio estinzione, strangolato dai megastore globali e soprattutto dalla pratica del download. Estinzione sì, ma non del tutto rassegnata. Il Record Store Day è diventato un “cult” in tutto il mondo: una sorta di giornata dell’orgoglio per i negozi di dischi indipendenti.
Quest’anno sono quasi trecento le pubblicazioni annunciate dall’industria discografica in uscita il 22 aprile per il Record Store Day, che nel nostro Paese è arrivata al primo decennale di vita. Edizioni speciali di classici del rock e rarità da John Lennon, Simple Minds, The 1975, David Byrne, Marc Almond, Pearl Jam e Miles Davis. Tra gli italiani, Zero, De André, Battisti, Dalla e Banco del Mutuo Soccorso.
Cassaforte degli album solisti del co-fondatore dei Beatles, la John Lennon Estate e Universal Music pubblicano il boxset di Gimme Some Truth di John Lennon, una versione espansa della celebre raccolta formata da nove Ep in vinile bianco, cartoline esclusive, poster, adesivi e booklet.
Come ogni anno, molti i titoli in esclusiva e disponibili per la prima volta in vinile. Dal sound di Neapolis dei Simple Minds a Crosseyed Strangers: An Alternate Yankee Hotel Foxtrot dei Wilco, con registrazioni inedite dell’album nominato ai Grammy, mentre A Secret Life di Marianne Faithfull prodotto da Angelo Badalamenti, debutterà anche in versione cd.
Il secondo album dei The 1975, I Like It When You Sleep, for You Are So Beautiful yet So Unaware of It, risplende di nuova luce nella versione con la Bbc Philarmonic Orchestra e debutta in vinile Wake Up and Smell the Coffee dei Cranberries, con la copertina disegnata da Storm Thorgerson.
David Byrne pubblica l’integrale di The Catherine Wheel, un’opera funk composta per la danzatrice e coreografa Twyla Tharp insieme a una all-star band che include Bernie Worrell e Brian Eno. Di quest’ultimo arriva Forever Voiceless, la versione strumentale del suo ultimo album Foreverandevernomore. Di Marc Almond ritroviamo Fantastic Star in un doppio vinile con tracce esclusive, mentre di David Bowie un cofanetto dedicato a primi singoli pubblicati tra il 1964 e il 1967: il boxset si intitola Laughing with Liza: The Vocalion and Deram Singles 1964-1967 e contiene cinque dischi 45 giri con le canzoni che registrò per le etichette Vocalion e Deram, prima di raggiungere il successo nel 1969 con il brano Space Oddity.
Gli U2 pubblicheranno uno speciale EP per il quarantesimo anniversario con Two Hearts Beat As One e Sunday Bloody Sunday. Contiene sia le versioni originali di War che le versioni Songs of Surrender di Two Hearts Beat As One e Sunday Bloody Sunday.
Come da tradizione, numerosi anche i dischi dal vivo di artisti molto amati. Da Show dei Cure, un’edizione curata personalmente da Robert Smith, al leggendario Live 1977 dei Fall, da Bella Donna Live 1981 di Stevie Nicks fino a Give Way dei Pearl Jam, registrato a Melbourne Park nel 1988 e adesso al suo debutto mondiale anche in versione cd.
Tra gli anniversari, si segnalano quello dei Duran Duran con Carnival Rio, una raccolta di remix per celebrare i quarantanni di Rio, contemporaneo di A Kiss In The Dreamhouse di Siouxsie & The Banshees. Sono cinquanta gli anni di Don’t Shoot Me, I’m Only The Piano Player di Elton John, come Cameo di Dusty Springfield e il Miles Davis di Turnaround: Rare Miles from On The Corner Sessions, un album di outtakes dalle sessions di On The Corner, con Herbie Hancock, Marcus Miller, Lenny White, Ron Carter e John Scofield.
Tanti anche gli artisti italiani che ritornano sugli scaffali di oltre duecento negozi di dischi indipendenti del nostro Paese. Di Fabrizio De André arriva Faber-Periodo Karim, un boxset di 45 giri masterizzati in analogico, un’opera di restauro del suono sulle prime registrazioni della sua carriera. Da Nuvole Barocche a E Fu La Notte a Carlo Martello Torna dalla Battaglia di Poitiers, con i testi di Paolo Villaggio, fino alle due versioni di La Ballata del Michè.
Non Basta, Sai / In Mezzo ai guai è il singolo di debutto di Renato Zero, ormai introvabile nella versione originale, mentre del Banco del Mutuo Soccorso saranno in vendita Donna Plautilla e Il 13. Colorati il doppio di Caro Amico Ti Scrivo di Lucio Dalla e Anima Latinadi Lucio Battisti, fino all’outsider Enzo Carella con Se Non Cantassi Sarei Nessuno, un concept album ispirato all’Odissea di Omero.
Tra le colonne sonore, sono quattro i titoli di Morricone incluso il cult Senza Sapere Niente di Lei dal film di Luigi Comencini. Cannibal Holocaust di Riz Ortolani ipnotizza tra atmosfere acustiche e divagazioni funk-rock, il duo garage psichedelico francese The Liminanas con il tedesco David Menke è dietro le musica di Thatcher’s Not Dead, un film che racconta la Lady di ferro.
La lista completa di tutti i dischi disponibili nei negozi italiani è online sul sito recordstoredayitalia.com.