Eventi

Platea, canzone d’autore e jazz italiano

Gli appuntamenti nella settimana dal 13 al 19 aprile. Francesca Michielin, Simone Cristicchi, Pier Cortese ed Emma Nolde in tour. Il pianista Enrico Pieranunzi si svela songwriter, il sassofonista Stefano Di Battista suona Ennio Morricone. The BeatBox e Carlo Massarini fanno rivivere i Beatles. Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Donatella Finocchiaro, Filippo Luna, Gaetano Aronica e David Coco protagonisti sui palchi teatrali. Oltre cento le cantine alla kermesse enogastronomica “Le Contrade dell’Etna”. Centuripe festeggia l’arancia rossa
(inviare le segnalazioni a redazione@segnalisonori.it)

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MUSICA

Francesca Michielin

“Bonsoir!-Michielin 10 a teatro” a Palermo e Catania

Il 22 febbraio è salpato il primo tour teatrale di Francesca Michielin, intitolato Bonsoir!-Michielin 10 a teatro che approda giovedì 13 aprile al Teatro Al Massimo di Palermo e venerdì 14 aprile al Teatro Ambasciatori di Catania. È un viaggio allo specchio, ed è proprio uno specchio, riflesso e stimolo continuo a migliorarsi, l’elemento iconico al centro del palco con cui l’artista interagisce durante lo spettacolo. Lo specchio, oggetto di luce, riflessione, proiezione di pensieri, ricordi, colori, atmosfere, emozioni da condividere con il pubblico, è stato realizzato ispirandosi a quelli presenti nello studio di registrazione dove ha preso vita Cani Sciolti. La messa in scena scelta dall’artista è teatrale e cambia nel corso dei 90 minuti di spettacolo, concepiti come una vera e propria partita di calcio, con tanto di anthem iniziale, primo e secondo tempo, supplementari, rigori. Al suo fianco “vecchi amici” – Eugenio Cattini (chitarra) e Luca Marchi (basso) -, e new entry al femminile, come Giorgia Canton alle tastiere ed Evita Polidoro alla batteria.

“Storie di musica” con il piano di Pieranunzi e la voce di Severini

Venerdì 14 aprile, ore 20:45, al Centro Zō di Catania arriva uno dei più grandi jazzisti italiani: Enrico Pieranunzi. Il noto pianista, insieme alla cantante Simona Severini, suoneranno il nuovo disco My Songbook, uno degli album più atipici della sua carriera, con il quale Pieranunzi si presenta nella inusuale veste di songwriter rivelando un’ulteriore, emozionante sfaccettatura del suo variegato universo musicale. Dalle collaborazioni con Chet Baker, Lee Konitz, Paul Motian, Charlie Haden, Chris Potter, Marc Johnson, Joey Baron a quella con Simona Severini, sensuale voce conosciuta nel 2012 per un tributo a Lucio Dalla. «È un progetto che non nasce all’improvviso e che raccoglie dodici pezzi scritti in un arco di tempo molto lungo», spiega il pianista. «Alcuni brani non erano nati come canzoni, altri sono tracce che erano state incise, come strumentali, sul finire degli anni Settanta con il grande Chat Baker: erano così melodici che ho deciso di scriverci delle parole». Nella stessa sera, ma alle ore 23, il concerto della cantautrice toscana Emma Nolde.

Fabio Tirarongo (foto Paolo Galletta)

Fabio Tiralongo presenta il suo album d’esordio al Monk

Sabato 15 aprile, alle 21.30, il Monk Jazz Club di Catania ospiterà il concerto del quintetto del sassofonista (sax tenore e soprano) Fabio Tiralongo che presenterà Raila, il primo album da leader del musicista e compositore avolese coadiuvato al pianoforte da Giovanni Mazzarino, uno dei suoi maestri e mentori, e da alcuni fra i più talentuosi musicisti della nuova scena jazz siciliana: Riccardo Grosso al contrabbasso, Alessandro Borgia alla batteria, Andrea Iurianello al sax baritono. Raila è l’antico nome di Avola, la città “esagonale” del Siracusano dove Tiralongo è nato e cresciuto muovendo i primi passi di musicista nella banda, una terra ricca di storia, bellezze e contrasti che ha ispirato le composizioni di questo lavoro. I sei brani originali più uno standard (It could happen to you) tracciano un territorio in cui poliedricità ritmica e stilistica riflettono una musicalità fresca e ispirata, rispettosa di un’estetica che pone l’eleganza, il senso della frase e la costruzione del dialogo fra i suoi asset principali.

Emma Nolde in concerto a Palermo, Catania e Messina

Sul palco de I Candelai di Palermo, giovedì 13 aprile alle 23:00, su quello del Centro Zō di Catania venerdì 14 alle ore 23, e sabato 15 alle ore 20 al Retronoveau di Messina, Emma Nolde, artista toscana classe 2000, il cui esordio Toccaterra è stato tra i finalisti al Premio Tenco nella sezione Opera Prima. Due singoli, Respiro e La stessa parte della luna hanno anticipato il nuovo lavoro discografico di Emma Nolde. Guest della serata la band palermitana Santamarea, composta da Francesco Gelardi alla chitarra, Michele Gelardi alla batteria e alle percussioni, Noemi Orlando al basso e Stefano Gelardi, voce e penna del gruppo.

Al via da Comiso il tour siciliano di Pier Cortese

Sbarca in Sicilia il lungo tour di Pier Cortese partito a gennaio 2023, dopo mesi che lo hanno visto impegnato in molteplici collaborazioni di prestigio. Il cantautore romano sarà al Mug di Comiso venerdì 14 aprile, alla Legatoria Prampolini di Catania sabato 15 aprile e allo Sharaba di Barcellona Pozzo di Gotto il 16 aprile.

Simone Cristicchi fra musica e teatro a Troina e Barcellona

Venerdì 14 aprile, alle ore 20, nella sala dei 500 dell’Oasi di Troina concerto di Simone Cristicchi. L’artista apre al pubblico la sua valigia di “Ricercautore”: storie e canzoni che raccontano 18 anni di intensa attività teatrale e musicale. La passione per la ricerca, il teatro di narrazione e la canzone d’autore danno vita a un vero e proprio “concerto all’incontrario”, che permetterà al pubblico di conoscere da vicino e in un’atmosfera intima il repertorio di un artista che con delicatezza e poesia tocca le corde profonde dell’anima. Da Ti regalerò una rosa, con cui vinse il Festival di Sanremo nel 2007, a Lo chiedemmo agli alberi, fino alla struggente preghiera Abbi cura di me, Cristicchi presenta il suo repertorio in chiave acustica, chitarra e voce. Sabato 15 aprile Cristicchi si trasferisce a Barcellona Pozzo di Gotto per salire sul palco del Teatro Mandanici dove presenterà lo spettacolo Esodo per voce, parole ed immagini. «Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” particolarmente toccante: il Magazzino n. 18. Racconta di una pagina dolorosa della storia d’Italia, di una complessa vicenda del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta, e se possibile resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è stata affidata non a un imponente monumento ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità», dice il cantautore a proposito dello spettacolo. «Nel porto vecchio di Trieste, il Magazzino N.18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall’Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero – davanti a una situazione dolorosa e complessa – di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane. Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono le loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici. Davanti a loro difficoltà, paura, insicurezza, e tanta nostalgia».

Il quartetto di Stefano Di Battista suona Ennio Morricone

Il sassofonista Stefano Di Battista torna in Sicilia con il suo quartetto ed il progetto dal titolo Morricone Stories che presenterà sabato 15 aprile, ore 18, al Palacultura di Messina e domenica 16 aprile alle ore 19 al Teatro Sangiorgi di Catania a chiusura della stagione concertistica invernale dell’Associazione musicale etnea. Le musiche da cinema di Ennio Morricone sono una miniera inesauribile, un tesoro di fantasie del pensiero associate a immagini di ogni genere, e sono anche oltremodo versatili, disponibili a essere trattate, ritrattate, riscoperte. Potremmo ascoltarle fatte da un coro bulgaro o da un quintetto di ocarine, sarebbero comunque godibili e perfettamente riconoscibili. Ma quando c’è di mezzo il jazz… beh, quella è un’altra storia, sembra davvero un matrimonio perfetto, naturale, diciamo pure inevitabile. Anche grazie a una perfetta analogia. La musica di Morricone significa esaltazione di tracce melodiche spesso fortemente emozionali, in una trama di armonie intelligenti, ed è esattamente quello che fa il jazz, e ancora di più quello che fa uno come Stefano Di Battista, che con i temi del Maestro ci gioca come se fossero materia magica, sostanza di quella speciale e misteriosa zona della musica che ci riempie quasi inspiegabilmente l’anima. E non c’è neanche per forza bisogno di attingere ai colossi dell’immaginario cinematografico. Stefano ha scelto in qualche caso temi marginali, o meglio film marginali oppure dimenticati, come Veruschka o Cosa avete fatto a Solange, tanto per scavare meglio in un repertorio ancora tutto da scoprire e ricordare che al di là delle celebrità, Morricone di film ne ha fatti più di cinquecento. Ricercatezze certo ma molto preziose, e naturalmente c’è il godimento puro di ascoltare temi che conosciamo benissimo che diventano perfetti standard jazz, come Metti una sera a cena, swingante e ironica, oppure Il buono il brutto e il cattivo che si rivela come un duello di improvvisazioni, col sax che prende la parte di quel breve spunto di note che all’origine fu ispirato dal verso del coyote, prima di sciogliersi nell’emozione purissima del Tema di Deborah di C’era una volta in America, che è una delle più belle invenzioni di Morricone, alla quale teneva moltissimo perché esprimeva molto bene il suo ideale di melodia scritta con un esiguo numero di note col massimo risultato. Per non dire della delicata rilettura di The mission, con un elegante passaggio dall’oboe originale al sax soprano, fino alla sorpresa di un inedito, un pezzo intitolato Flora, che il Maestro regalò a Di Battista. Alla fine, pare un meccanismo perfetto, che potrebbe continuare per altri dischi, come una serie, come se una parte del pensiero di Morricone fosse stata sempre, magari senza saperlo, votata al jazz.

Si presenta documentario su Enzo Annino e i Mammasantissima

La puntina, o meglio il chiodo, di un radiofonografo Telefunken 570 ondeggia fra i solchi di un vecchio 33giri in vinile riportandoci indietro nel tempo. Risale al 1937 quel modello di giradischi dal quale gracchia It don’t mean a thing (If it ain’t got that swing) di Duke Ellington in apertura del documentario Enzo Annino e i Mammasantissima di Francesco Sole che sarà presentato venerdì 14 aprile alle ore 18.30 alla Galleria Frattalismo di Siracusa in via Maestranza 39. Il documentario di Francesco Sole è l’occasione per riascoltare il folk-cabaret dei Mammasantissima e per sfogliare l’album dei ricordi di una Siracusa in bianco e nero, attraverso i ricordi, i racconti e gli aneddoti di Enzo Annino, che del gruppo è stato il frontman, con gli interventi di Enzo Bongiovanni e Salvo Rizza.

Il funky di Martin Craig & The Black City al club Sonica

Sabato 15 aprile sul palco del club Sonica di Siracusa salgono Martin Craig & The Black City. Martin Craig è un chitarrista e compositore italo-americano cresciuto tra Atlanta e Torino, le cui influenze musicali spaziano dal funk al rock, con un occhio di riguardo al blues ed al soul. Da oltre vent’anni calca le scene di tutt’Italia e d’Europa sia con le sue band Ossi Duri e The Black City, sia in occasione di numerose collaborazioni con artisti di calibro nazionale ed internazionale tra i quali Ike Willis (Frank Zappa), Elio (Elio e le storie di tese), Lola Gulley (Atlanta Queen of Blues), Bunna (Africa Unite) e molti altri. Dopo aver pubblicato tra il 2017 ed il 2021 tre dischi in collaborazione con The Black City, Martin si sta ora dedicando al suo primo progetto da solista, il cui disco d’esordio Blue Funk Trip è uscito lo scorso anno. The Black City è una tra le più agguerrite formazioni in campo blues, soul e funk, che vede Juan Carlos Calderin alla batteria (Lue Bega, Omara Portuondo, Tribà), Tonino Chiodo al basso (Elisa, Bluebeaters), Paolo Parpaglione al sax (Africa Unite, Bluebeaters, Marrakesh). Il loro spettacolo dal vivo è caratterizzato da un sound 100% funky basato sul groove e un’energia coinvolgente.

The BeatBox e Carlo Massarini per far rivivere i Beatles

Nostalgia anni Sessanta martedì 18 aprile al Teatro Golden di Palermo mercoledì 19 al Teatro Abc di Catania con i The Beatbox, la tribute band più famosa dei Beatles. The Magical Mistery Story è il nuovo spettacolo dei The Beatbox dedicato alla storia ed alla musica dei Beatles. Attraverso le canzoni, i racconti di Carlo Massarini, cambi di scena, di abiti e di strumenti musicali, nell’arco di due ore si rivive l’incredibile avventura dei Beatles, e di come abbiano cambiato il corso della musica odierna con le loro indimenticabili canzoni. Sul palco The Beatbox formazione nota in tutta Europa con centinaia di concerti ogni anno e partecipazioni ai maggiori festival dedicati ai Beatles, formata da quattro giovani musicisti: Marco Breglia, Filippo Caretti, Michele Caputo e Federico Franchi della stessa età dei Beatles, che interpreteranno fedelmente i grandi successi del quartetto di Liverpool. Carlo Massarini, noto conduttore e giornalista musicale, nell’arco dei quattro cambi che caratterizzano lo spettacolo, racconterà la storia dei Beatles, svelandone aneddoti e curiosità e tanto altro. Per ottenere il risultato desiderato nulla è stato lasciato al caso: dalla strumentazione, originale e identica a quella usata dai Beatles nei loro storici concerti e per incidere gli album, fino ai  cambi di abiti e trucco per farci rivivere il momento storico. I vestiti di scena sono stati confezionati su misura per la band, dalla stessa sartoria inglese che creò quelli dei Fab Four per la tournée americana. Uno show che attraversa i ricordi e le scoperte di più generazioni e che intende riportare l’entusiasmo e la positività dei mitici anni Sessanta. La scaletta ripercorre gli storici successi al Cavern Club di Liverpool fino ad arrivare ai capolavori che hanno preceduto lo scioglimento della band nel 1970. I BeatBox ripropongono fedelmente le hit della discografia dei Beatles con una accuratezza esecutiva assoluta, restituendo all’ascoltatore l’impatto sonoro e soprattutto vocale del leggendario quartetto.

Prosegue a Gela il tour “Punto e a capo” di Lello Analfino

Il “Punto e a capo tour” di Lello Analfino il 15 aprile fa sosta al Teatro Eschilo di Gela. L’ex frontman dei Tinturia presenterà il suo album solista Punto e a capo, dal quale proprio questa settimana è stato estratto il singolo Baci Definitivi feat. Mario Venuti, canzone ispirata da un libro di Pietrangelo Buttafuoco, dove si raccontano tante storie d’amore non vissute nei luoghi di naturale incontro di chi vive una vita metropolitana, e che ne vede le varie sfumature, accostandole alla mitologia e alla letteratura fantastica. Punto e a capo è un disco caratterizzato da sonorità moderne, elettroniche e quasi psichedeliche, che raccontano un nuovo cammino musicale per Lello Analfino, sempre costantemente alla ricerca di nuovi stili e nuovi suoni. Il viaggio di Lello Analfino intrapreso con questo progetto musicale racconta la volontà dell’artista di aprirsi a nuovi orizzonti, nel segno del desiderio di cambiare e conquistare il futuro usando il presente come incipit. Diverse anche le collaborazioni con importanti voci del cantautorato contemporaneo: Mario Venuti, Erica Mou e Miele.

Gli Archinué suonano in piazza a Centuripe

Venerdì 14 aprile, alle ore 21, in piazza Duomo a Centuripe gli Archinué saranno ospiti della IX Sagra dell’arancia rossa di Sicilia IGP. Il folk rock della band di Misterbianco coinvolgerà il pubblico in un divertente e trascinante spettacolo.

Siracusa, serata rockabilly con Sunny & Small Combo 

Sunny & Small Combo venerdì 14 aprile, alle ore 21:30, ospiti del club Sonica di Siracusa. Sunny & Small Combo è una band ragusana di ispirazione Rockabilly. Sound moderno, propone dai brani classici del Rockabilly fiftyes a brani neo-rockabilly degli anni 80, in sintesi uno show frizzante che da anni riesce ad essere apprezzato dal pubblico. La band è composta da: Veronica “Sunny”, voce;  Peppe Gallaro, contrabbasso slap; Livio Iurato, chitarra; Davide Agosta, batteria.

Fabrizio Bosso Quartet suona Stevie Wonder

Dopo la tappa catanese di ieri il Fabrizio Bosso Quartet in sarà il 13 aprile al Teatro Pirandello di Agrigento e il 14 aprile al Teatro Savio di Palermo. Inizio spettacoli ore 21.30. Sul palco Fabrizio Bosso alla tromba, Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Jacopo Ferrazza al basso e al contrabbasso, Nicola Angelucci alla batteria. Sono i protagonisti assoluti di un omaggio al genio inarrivabile di Stevie Wonder. Il repertorio prevede alcune delle canzoni più significative dell’artista statunitense. Si attinge a un repertorio molto ampio che abbraccia un periodo che va dalla fine degli anni Sessanta fino all’ultima pubblicazione del 2004. Another starIsn’t she lovelyMy cherie amour, ma anche Sir Duke e Moon bluesono solo alcuni dei brani interpretati dal vivo. A quelli si aggiunge l’immancabile Overjoyed

Angelo Sicurella presenta “live” il nuovo album “Cigni”

Venerdì 14 aprile, alle ore 21, al Teatro Coppola di Catania e sabato 15 aprile, alle ore 22, nello Spazio Franco – Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, Angelo Sicurella presenta “live” il nuovo album Cigni. Artista raffinato capace di coniugare con estro ed eleganza l’elettronica con il cantautorato, Angelo Sicurella torna con un album profondo, intimo ma universale, a partire da squarci visionari che diventano musica e testo. Un viaggio sonoro di nove canzoni avvolgente, nostalgico, a tratti inafferrabile, tra icone divistiche che fluttuano nello spazio in una immaginata remissione del genere umano. Cigni è un disco in cui l’amore fa i conti col cemento arido della razionalità. In bilico tra il declino e la rinascita, tra le sconfitte e le possibilità, è un disco che contempla la fine del mondo, scongiurandola. Parla dell’incapacità di accettare i propri fallimenti e della sensazione di inadeguatezza nel condividere i propri sentimenti e fragilità, ma nel profondo guarda ai colori del mondo. Come un cantastorie contemporaneo, Sicurella racconta l’amore nelle sue forme, attraversato da tormenti e catastrofi.

“Festa danzante” con Forró Tzigano da Gammazita

Venerdì 14 aprile alle ore 21:30, in piazza dei Libri a Catania, nei pressi del Castello Ursino, è ospite di Gammazita il collettivo Forró Tzigano. È un progetto che intreccia musicisti e ballerini da quattro diversi Paesi: Italia, Portogallo, Francia e Brasile. Questi mondi apparentemente distinti, legati alle loro diverse origini, culture, passioni ed esperienze, si uniscono per ricordare che la danza e la musica sono linguaggi universali. Il repertorio di Forró Tzigano è costruito su una base ritmica e melodica di Forró riprendendo i classici intramontabili del genere (Luiz Gonzaga, Trio Nordestino, Dominguinhos,Marines, Clara Nuñes) legati a brani balcanici famosi e meno conosciuti (Ezma Redzepova, Ekrem Mamutovik, Fanfara Tirana) che aprono lo spazio sonoro ad altre culture e tradizioni europee. La visione di Forró Tzigano è quella di una intensa connessione tra musica e danza, vissute come strumento di riconessione a se stessi, all’altro e al mondo esterno, privo di giudizio, aperto all’ascolto del proprio corpo con fiducia e voglia di lasciarsi andare. Forró, la “”festa danzante”, le antiche danze popolari dei contadini del Sertão, sono una grande fonte di ispirazione per il collettivo che, miscelando questa tradizione popolare a quella balkanica, riescono a conquistare ogni tipo di pubblico.

La rassegna primaverile del Tatum Art jazz club di Palermo

Continua al jazz club Tatum Art di Palermo Parte “Early spring Tatum”, rassegna primaverile. Giovedì 13 aprile protagonista il sax tenore di Martin Jacobsen, con Marco Grillo alla chitarra, Davide Inguaggiato al contrabbasso e Gaetano Presti alla batteria. Chiude la rassegna, venerdì 14 aprile Hermon Mehari alla tromba insieme al pianista Alessandro Lanzoni.

Il fine settimana di concerti al Miles Davis jazz club

Nuovo fine settimana di concerti al Miles Davis Jazz Club di Palermo. Si comincia giovedì 13 aprile alle 21:30 con la voce di Valeria Milazzo che omaggia Mina, insieme a Benny Amoroso (tromba), Joe Costantino (piano), Giacomo Bertuglia (basso), Maurizio Gula (batteria). Venerdì 14, in scena un’elegante rivisitazione dei classici del son cubano e della musica latino-americana con divagazioni nel panorama salsero, nel pop latino e nella rumba flamenca, con Angelo Accardi (voce e chitarra), Egidio Di Bartolo (percussioni) e Federica Mosa (viola). Chiude la settimana, sabato 15, la Newport Swing band che mescola le sonorità delle grandi orchestre jazz dei primi del Novecento al virtuosismo derivante dal gypsy jazz, con Roberta Sava (voce), Davide Rizzuto (violino), Yannis Constans (chitarra manouche), Diego Tarantino (contrabbasso), Luca Trentacoste (batteria).

“Listening party” con i Napoli Ki Nameless

Il collettivo multietnico di Napoli Ki Nameless Bi giovedì 13 aprile presenta con uno showcase l’omonimo album di pubblicato da SuoniVisioni Records e Rumori Edizioni Musicali. Il listening party e la live performance si svolgeranno dalle ore 19:30 presso Fonoteca storico record store e drink bar del Vomero a Napoli. Il collettivo KNB, acronimo di Ki Nameless Bi che significa in lingua wolof-inglese “Eccoli, i senza nome”, è formato da ragazze e ragazzi provenienti dal Gambia, Senegal e Napoli. Genkah, GEA, Yusbwoi, Doppy Gee, Mozeh k, Sir X Samba, THIEUF e i producer Dott.Hope e Fox – questi i loro nomi – rappresentano l’integrazione artistica e culturale che solo Napoli poteva agevolare grazie la sua millenaria società inclusiva e mai divisiva. Con un moderno sound fatto di diversi stili, nato da diverse etnie e provenienza contribuiscono a dare forma ad un movimento musicale che cancella ogni confine. Un melting pot di storie da raccontare, un’onda di flow hip hop e afrobeat con ritmiche e metriche incalzanti che sta permettendo ai KNB di ritagliarsi una posizione rilevante nel variegato panorama musicale napoletano a supporto di un crescente movimento afro-beat che sta permettendo ai KNB di ritagliarsi una posizione rilevante nel variegato panorama musicale.

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LIRICA

Al Teatro Massimo di Palermo va in scena la “Norma”

Va in scena dal 16 al 23 aprile, al Teatro Massimo di Palermo, la tragedia lirica in due atti Norma di Vincenzo Bellini. Orchestra diretta da Lorenzo Passerini, con la regia di Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi, l’opera vede alternarsi nelle varie repliche un cast composto da Marina Rebeka (16, 20, 23) e Desirée Rancatore (18, 19, 22) nei panni di Norma, Dmitry Korchak (16, 18, 20, 23) e Matteo Falcier (19, 22) nelle vesti di Pollione, Maria Barakova (16, 18, 20, 23) e Lilly Jørstad (19, 22) interpretano Adalgisa. Oroveso è interpretato da Riccardo Fassi, Flavio da Massimiliano Chiarolla, Clotilde da Elisabetta Zizzo. Questo il programma delle rappresentazioni: 16 aprile e 22 aprile ore 20:00, 18, 19 e 20 aprile ore 18:30, 23 aprile ore 17:30.

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PROSA

Lunetta Savino è la protagonista de “La madre”

Lunetta Savino torna in teatro, protagonista de La madre di Florian Zeller, spettacolo diretto da Marcello Cotugno, al Teatro comunale “Turi Ferro” di Carlentini venerdì 14 aprile e dal 15 al 23 aprile al Teatro Abc di Catania. In La Madre Zeller indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le possibili derive patologiche a cui può condurre. La partenza del figlio, ormai adulto, viene vissuta dalla donna come un vero e proprio tradimento, come abbandono del nido, a cui si aggiunge una decadenza dell’amore coniugale in atto da tempo. Anna, la madre, è ossessionata da una realtà multipla, una sorta di multiverso della mente, in cui le realtà si sdoppiano creando un’illusione di autenticità costante in tutti i piani narrativi. Il mondo di Anna è un luogo in cui lei non si riconosce più, isolata da un ménage familiare che l’ha espulsa. Ma la responsabilità di questa solitudine non sta forse anche nell’aver rinunciato alla vita? Abdicare ai sogni, alle speranze e ai desideri unicamente per dedicarsi al proprio unico figlio maschio su cui riversare frustrazioni, rimorsi e ideali d’amore non è forse un cammino che inclina pericolosamente verso la disperazione? Ma dai ricordi di Anna si può immaginare un risveglio? Nella sua mente di madre si affastellano ora sequenze oniriche ora situazioni iperrealistiche che, alla fine, non sembrano essere né un vero sogno, né la banale realtà del presente, ma una vertigine ipnotica e crudele dalla quale risvegliarsi è impossibile.

“Una storia semplice” di Sciascia allo Stabile di Catania

Giuseppe Pambieri

Sino a domenica 16 aprile al Teatro Verga di Catania, ospite della stagione dello Stabile etneo, Una storia semplice di Leonardo Sciascia, adattamento e regia di Giovanni Anfuso, con Giuseppe Pambieri, Luciano Roman, Stefano Messina, Liliana Randi, Carlo Lizzani e altri attori. Al contrario di quanto dichiarato nel titolo, la storia è tutt’altro che semplice: un giallo dall’inequivocabile sapore sciasciano, che ha come sfondo mafia e droga. Parole che, in un vero tour de force, l’autore si trova costretto a non nominare mai: né l’una né l’altra.Una storia semplice è l’ultima fatica dell’autore di Racalmuto, l’ultimo suo romanzo pubblicato proprio il giorno della sua morte, avvenuta il 20 novembre 1989, e contiene la forza propulsiva di una freccia che corre dritta e veloce al bersaglio. Il ricordo che se ne conserva è quello ancorato all’omonimo film interpretato da un gruppo di attori straordinari capitanati da Gian Maria Volonté, con Massimo Dapporto, un sorprendente Ricky Tognazzi e l’indimenticabile Ennio Fantastichini. Tutto comincia con la telefonata alla questura da parte di un uomo che dichiara di aver trovato qualcosa. E subito, come se assistessimo alla crescita accelerata di un fiore, la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, diventa un rebus. Davanti alla proliferazione dei fatti, l’unico personaggio che è davvero alla ricerca della verità, un brigadiere, è chiamato a risolvere un puzzle in cui i singoli pezzi non riescono ad incastrarsi. Tutto appare al contrario di ciò che realmente è: un suicidio che potrebbe essere un omicidio, una masseria che potrebbe essere abbandonata, un prete che sembra un vero uomo di Chiesa. Realtà e apparenza: apparenza e realtà. In una tensione da vero thriller la ricerca della verità rappresenta, come sempre in Sciascia, l’estremo azzardo concesso a chi vuole “scandagliare scrupolosamente le possibilità che forse ancora restano alla giustizia”. Questo spettacolo è certamente l’occasione per salutare degnamente il centenario, da poco trascorso, della nascita di una grande italiano; e, attraverso le sue parole, un modo, ancora una volta, per celebrare la forza della ragione e della verità.

“La dolce ala della giovinezza” con Elena Sofia Ricci

Giovedì 13 aprile al Teatro Tina Di Lorenzo di Noto va in scena La dolce ala della Giovinezza di Tennessee Williams con Elena Sofia Ricci per la regia di Pier Luigi Pizzi. Alexandra, star del cinema in declino, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò, giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio. Una stanza d’albergo, l’alcool, il fumo e il passato che pesa a fare da contrasto alla bellezza che si piega, cade e si rialza, incrociando destini uguali e contrapposti. Williams ha una straordinaria abilità a costruire personaggi femminili al limite del delirio, sul bordo dell’abisso ed è capace sempre di stupirci, sovvertendo genialmente il destino della nostra eroina. In modo magistrale combina leggerezza, autodistruzione, violazione, abbandono, caduta e riscatto in una corsa senza pause, un crescendo che lascia senza respiro. Pier Luigi Pizzi ha accettato questa sfida, forte della presenza di un’attrice della levatura di Elena Sofia Ricci che dà vita a un personaggio dalle molteplici sfaccettature, qui affiancata dal tormentato e intrigante Gabriele Anagni.

Filippo Luna nel monologo “Le mille bolle blu”

“Le mille bolle blu” di Totò Rizzo con Filippo Luna

Le mille bolle blu con Filippo Luna va in scena giovedì 13 (ore 20:15) al Teatro Contoli Di Dio a Calascibetta (Enna), il 14 aprile alle ore 20:30 al Teatro De Curtis di Serradifalco(Caltanissetta) e domenica 16 aprile al Nuovo Teatro Val d’Agrò di Santa Teresa di Riva(Messina). Muore lentamente chi evita una passione. È  proprio il caso di dirlo a proposito di questa storia interpretata da Filippo Luna: l’amore omosessuale e clandestino che si consuma nell’arco di un’intera vita, nella Palermo degli anni Sessanta, tra un avvocato e un barbiere, ognuno condannato al proprio ruolo sociale e familiare. Una storia d’amore omosessuale, clandestina, nata nella Palermo degli anni Sessanta che va avanti, parallela ad una vita cosiddetta “normale”, per trent’anni: è il tema de Le mille bolle blu, monologo scritto dal giornalista Salvatore Rizzo, interpretato e diretto da Filippo Luna.

“Ombre” di e con Gaetano Aronica a Modica e Agrigento

Gaetano Aronica

Ombre di e con Gaetano Aronica sabato 15 e domenica 15 aprile al Teatro Garibaldi di Modica e martedì 18 e mercoledì 19 al Teatro Pirandello di Agrigento. Sul palcoscenico due personaggi, un giudice siciliano e una studentessa in attesa di discutere la tesi all’università di Milano. Due anime, due storie, due mondi apparentemente distanti che, viaggiando su due rette parallele, e piani distinti, sembrano non potersi incontrare mai. Alle spalle i loro ricordi, le loro emozioni, le occasioni perdute che affiorano dall’ombra del passato componendo, in un crescendo quasi hitchcockiano, il puzzle delle loro vite a cui però manca il segmento finale. Quello, che solo all’ultimo minuto, renderà tutto chiaro, dando vita a un epilogo inatteso carico di tensioni emotive. Ombre è tutto questo e molto di più, una sorta di thriller dell’anima che procede a ritroso con un ritmo incalzante e un taglio cinematografico. Uno spettacolo rivolto ad un pubblico variegato di tutte le età, in grado di intercettare le inquietudini propositive delle nuove generazioni.

Donatella Finocchiaro regista e interprete de “La Lupa”

Donatella Finocchiaro è regista e interprete de La Lupa di Giovanni Verga, nella Sala Grande del Teatro Biondo di Palermo fino al 16 aprile. Al fianco della protagonista, un ricco cast che vede Bruno Di Chiara nel ruolo di Nanni Lasca, Chiara Stassi nel ruolo di Mara, Ivan Giambirtone, Liborio Natali, Alice Ferlito, Laura Giordani, Raniela Ragonese, Federica D’Amore, Roberta Amato, Giuseppe Innocente, Gianmarco Arcadipane e Luana Rondinelli, che ha curato il progetto drammaturgico e collaborato alla regia. Nella rilettura di Donatella Finocchiaro la novella ottocentesca di Verga diventa un manifesto attualissimo sui pregiudizi e le convenzioni sociali. La protagonista Gnà Pina, detta la Lupa, è la donna che non si vergogna della propria sensualità e viene per questo additata dal contesto sociale in quanto ritenuta spudorata, strana, diversa.

“Centoventisei” di Fava e Abbate in scena al Biondo 

Davide Coco

Alla Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, e va in scena sino al 23 aprileCentoventisei, tratto dall’omonimo romanzo di Claudio Fava ed Ezio Abbate. La drammaturgia, le scene e la regia dello spettacolo sono di Livia Gionfrida. Prodotto dal Teatro Biondo e dal Teatro Stabile di Catania, Centoventisei è interpretato da David Coco, Naike Anna Silipo, Gabriele Cicirello; assistente alla regia è Giulia Aiazzi, il disegno luci è di Alessandro Di Fraia. Protagonista silenziosa di questa insolita pièce, che si dipana tra cronaca, dramma sociale e commedia dell’assurdo, è una Fiat 126, proprio quella che la mafia decise di rubare per compiere la strage di via D’Amelio. Gasparo (David Coco) è il killer incaricato del furto dell’auto, che metterà a segno con la complicità del picciotto Fifetto (Gabriele Cicirello), “apprendista mafioso”.

“C’è Costa per te” per la “Stagione a 4 stelle – Gilberto Idonea”

Al Teatro Metropolitan di Catania nuovo appuntamento con la “Stagione a 4 stelle – Gilberto Idonea” con un altro grande ritorno, quello dell’attore augustano Antonello Costa che sarà in scena il 15 ed il 16 aprile con C’è Costa per te: «Siamo felici di questo ritorno. Lui fece parte del primo nucleo di attori che inaugurò la Stagione a 4 stelle nel 2012, formato da mio padre Gilberto, Antonello Costa appunto, Nino Frassica e Pino Caruso».

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MOSTRE

I mattoncini più famosi al mondo a Palermo

A Palermo – sino al 4 giugno, al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo – I LOVE LEGO, la mostra dei record che ha già visto oltre un milione di visitatori nelle sue tappe in giro per il mondo. I LOVE LEGO è una mostra pensata per sognare, divertirsi e riscoprire il proprio lato ludico e creativo scrutando tra i dettagli di interi mondi in miniatura.  Decine di metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini Lego® andranno a comporre vere e proprie opere di architettura e ingegneria: dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente progettati coi moduli più famosi al mondo.

Da Caravaggio al Pop, tre mostre in una a Noto

A Great Exhibition in Sicily, un grande contenitore nelle sale del Convitto delle Arti di Noto che omaggia l’arte antica e contemporanea. Tre esposizioni con un solo biglietto per immergersi in un viaggio che attraversa l’arte barocca fino ad arrivare ad una coinvolgente installazione multimediale. L’evento, organizzato da Mediatica e patrocinato dal Comune di Noto Assessorato alla Cultura, celebra l’arte in un percorso che si articola lungo tre mostre: Il Barocco è NotoTerra e Cielo e Pop Garden. Inedita per la Sicilia la mostra Il Barocco è Noto ripercorre la nascita della pittura barocca e il suo sviluppo attraverso una selezione di dipinti che radunano alcuni tra i più grandi artisti di quell’epoca, ma anche opere provenienti da collezioni private. Un viaggio tra pittura sacra e pittura profana, nature morte e ritratti con le pennellate di Caravaggio, Guido Reni, Rubens, Jusepe de Ribera, Antoon van Dyck, Luca Giordano, Pietro da Cortona, Mattia Preti e tanti altri capolavori che fanno immergere il visitatore nel mondo della pittura barocca. La seconda mostra, dal titolo Terra e Cielo, esplora il rapporto tra uomo e natura attraverso 15 opere inedite dello scultore siciliano Giuseppe Agnello. L’autore esprime la possibile armonia tra i due elementi attraverso la commistione di differenti materiali: gesso, sale, alabastro e terra. La terza mostra, Pop garden, è un’installazione immersiva, multimediale dove lo spazio e il tempo non hanno confini. Il visitatore è proiettato in un giardino pop tra video-mapping, installazioni luminose e musica rock. Le mostre potranno essere visitate fino al 29 ottobre.

“Catania mia!” di Ettore Sottsass al Castello Ursino

Al Museo Civico “Castello Ursino” di Catania sarà esposta sino al 21 maggio la mostra di Ettore Sottsass, Catania mia!, a cura di Barbara Radice con Iskra Grisogono e la direzione artistica di Christoph Radl. Il percorso espositivo, pensato e realizzato per l’open space del Castello Ursino di Catania, comprende 111 fotografie, in bianco e nero e colore, quasi tutte inedite, scattate da Ettore Sottsass (Innsbruck, 1917-Milano, 2007) negli anni Novanta a Catania, una città per la quale ha sempre nutrito interesse e affetto. Le fotografie in mostra raccontano una Catania vitale: il Barocco, il mercato del pesce, le strade, le scene di vita quotidiana come fotogrammi di una storia della città. Ettore Sottsass potrebbe essere definito un “fotoreporter della vita”. Ha cominciato a fare foto quando era ragazzo e da allora non ha più smesso.

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FOOD & WINE

Tre giorni dedicati ai vini dell’Etna con oltre cento cantine

L’evento più importante dedicato ai vini del vulcano più alto d’Europa Le Contrade dell’Etna è alle porte. Si tratta della manifestazione che, quest’anno per la XIV edizione, radunerà i diversi produttori vitivinicoli del comprensorio delle Contrade permettendo di usufruire di una vetrina privilegiata e di altissimo calibro nella tre giorni destinata agli addetti ai lavori quindi esperti, organi di stampa specializzata, critici, aziende ed operatori di settore del circuito Horeca. La kermesse avrà luogo da sabato 15 a lunedì 17 aprile nel “Picciolo Etna Golf Resort”, a Rovittello – Castiglione di Sicilia (in provincia di Catania). Oltre un centinaio le cantine partecipanti. “Le Contrade dell’Etna”, quest’anno, presenteranno uno studio dedicato al valore dei vini di queste zone ed affidato all’Università Palermo con un’autorità in materia di Economia Aziendale ovvero il professore Sebastiano Torcivia. Nella giornata inaugurale – sabato 15 aprile, si evidenzia il profilo tecnico-scientifico, che vedrà avvicendarsi studiosi e personaggi del ramo che relazioneranno le tematiche scelte nell’arco della mattinata e, in questo frangente, una delle novità sarà appunto la presenza del professore di Economia Aziendale Sebastiano Torcivia. Molto gradite e attese saranno le masterclass sui vini vulcanici tra la tarda mattinata e il pomeriggio. Si precisa che qui l’accesso avviene nelle sale del “Picciolo Etna Golf Resort” su prenotazione ed accredito fino ad esaurimento posti attraverso l’Ufficio Stampa. La seconda giornata di domenica 16 vedrà dalle ore 9 fino alle 12 la parte riservata alla degustazione dei giornalisti specializzati per i “Vini En Primeur”. Dalle ore 12 alle 19, “l’esercito degli appassionati” potrà entrare previo acquisto online dei biglietti collegandosi al sito piattaforma web TicketOne. La terza giornata di lunedì 17 accoglierà, come accade da anni, il parterre del settore horeca e degli addetti ai lavori. Ospiti della tre giorni saranno lo scrittore e fondatore di “Eataly” Oscar Farinetti e lo chef pluristellato e premiato Heinz Beck che ha ridisegnato il “concept” del mangiare bene e salutare in tutta Europa.

Centuripe dedica tre giorni all’arancia rossa

Enogastronomia, degustazioni, paesaggi, tradizione, storia. Tre giorni di degustazioni e spettacoli che consentiranno di valorizzare uno dei prodotti di eccellenza del nostro territorio. Anche quest’anno, da venerdì 14 a domenica 16 aprile, si svolgeranno a Centuripe i festeggiamenti della Sagra dell’arancia rossa di Centuripe, dedicata alle dolcissime arance locali, frutto coltivato da anni in grande quantità in queste fertili zone ai piedi dell’Etna. In dialetto locale chiamate “taruocco”, queste arance sono un prodotto tipico della Sicilia conosciute per la loro dolcezza e bontà. Centuripe, uno dei “Comuni più belli d’Italia” è un glorioso centro siculo, che nell’occasione si trasformerà in un grande teatro grazie alle varie iniziative e spettacoli che animeranno i pomeriggi e le serate allietando i numerosi turisti e le persone del posto. La Sagra delle arance coinvolgerà artisti ed associazioni del territorio al fine di promuovere non solo la tradizione popolare e la cultura “siciliana”, ma anche le sue peculiarità turistiche.  Il programma della manifestazione prevede eventi di carattere culturale, spettacoli musicali e folcloristici, vendita delle arance e di altri prodotti a km zero, degustazioni gratuite di delicatezze alle arance, nonché percorsi enogastronomici. La cittadina di Centuripe, in provincia di Enna è pittorescamente arroccata su un sistema montuoso disposto a stella ad un’altitudine di 733 metri da cui si spazia a 360 gradi con la visione di una serie di panorami mozzafiato ed una splendida visione del versante occidentale dell’Etna. Tra i beni monumentali il Tempio degli Augustali (I-II secolo) che si affacciava, sopraelevato, su una via colonnata e due tombe monumentali a torre, la Dogana, di cui è visibile solo il piano elevato e il castello di Corradino. A nord-ovest del paese, in contrada Bagni, una strada lastricata conduce ai resti di un Ninfeo, sospeso sul vallone del torrente sottostante, di cui rimane una parete in mattoni con cinque nicchie, resti di una vasca di raccolta delle acque e parti dell’acquedotto.

(inviare le segnalazioni a redazione@segnalisonori.it)

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