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I set di Hollywood ripartono

Dopo sei mesi di conflitto, raggiunta un’intesa anche con i sindacati degli attori. Sciolti i picchetti davanti agli studios, si riorganizzano le produzioni
Si parla di un «accordo storico» con aumenti salariali, limiti all’intelligenza artificiale e bonus di partecipazione allo streaming
– Il lieto fine arriva a pochi mesi dall’inizio della stagione dei premi. I tappeti rossi torneranno ad affollarsi di divi e fotografi

Hollywood ama il lieto fine. E, dopo sei mesi di conflitto e quattro di sciopero, presto, decine di migliaia di lavoratori del settore dell’intrattenimento potrebbero tornare al lavoro consentendo la riapertura dei set. Anche se ci vorranno ancora mesi per ripristinare le riprese che erano svolgimento. 

Mercoledì è stato raggiunto un accordo provvisorio – che entrambe le parti dicono includa disposizioni straordinarie – ed i picchetti davanti agli Studios sono stati sospesi e gli unici raduni all’orizzonte sono quelli celebrativi, promette il sindacato degli attori.

I termini esatti dell’intesa non sono stati resi noti in attesa della ratifica. Il sindacato afferma che l’accordo vale più di un miliardo di dollari e include notevoli aumenti dei compensi, il rispetto del consenso per l’uso dell’intelligenza artificiale e un “bonus di partecipazione allo streaming”. Si parla di un «accordo storico» del quale «i nostri iscritti possono essere orgogliosi», hanno detto i sindacati, secondo i quali i guadagni dimostrano che valeva la pena il lungo sciopero.

Lo sciopero aveva sospeso le riprese di Deadpool 3 con Ryan Reynolds e Hugh Jackman, così come il sequel di Gladiator di Ridley Scott. Questi sono probabilmente tra i primi film a ricominciare la produzione. La risoluzione dello sciopero degli scrittori ha permesso di riprendere il lavoro di sceneggiatura su spettacoli come Abbott Elementary, The White Lotus e Yellowjackets. La televisione si muove più velocemente dei film, che una volta terminate le riprese devono ancora affrontare un lungo processo di montaggio e promozione. Nelle ultime settimane altri spettacoli e film hanno annunciato ritardi: gli episodi finali di Yellowstone di Kevin Costner non andranno in onda fino al prossimo novembre, e anche il sequel di Mission: Impossible ritarderà la sua uscita.

Film come Killers of the Flower Moon e The Marvels, in uscita questa settimana, sono andati avanti senza la partecipazione dei loro interpreti stellari alla promozione. Le regole di sciopero vietavano agli attori di pubblicizzare il lavoro svolto per i principali studios, impedendo a Leonardo DiCaprio, Brie Larson e molti altri attori di fare interviste.

Alcuni progetti hanno ottenuto esenzioni, come Ferrari di Michael Mann: le star Adam Driver e Patrick Dempsey sono state libere di partecipare alla Mostra del Cinema di Venezia  e ha anche permesso a Dempsey di fare un’intervista con People quando lo ha nominato l’uomo più sexy del mondo. 

La fine dello sciopero fa ben sperare Hollywood mentre si dirige verso la sua stagione dei premi, si assisterà a un “boom” di glamour sul tappeto rosso e di interviste con le star. S’inizierà in gennaio, quando si svolgeranno gli Emmy Awards, inizialmente previsti in settembre. Poi seguiranno i Grammy, gli Screen Actors Guild Awards e la notte degli Oscar. Questi spettacoli andranno tutti in onda tra il 15 gennaio e il 10 marzo. Ancora nel limbo ci sono i Golden Globe Awards, che stanno cercando di reinventarsi dopo anni di scandalo, ma non hanno ancora un partner televisivo.

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