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Al cinema. Pasqua tra Priscilla e mostri

–  I film nelle sale questa settimana. La storia di Elvis Presley vista dall’ottica femminile. Godzilla si allea con King Kong e combatte Titano
– Di grande attualità “I bambini di Gaza”: dalle nuove generazioni un segnale di pace nel rapporto fra Israele e Palestina
Antonio Albanese e Virginia Raffaele vanno alla riscoperta dell’Italia interna, di “Un mondo a parte” nel quale l’integrazione è possibile

UN MONDO A PARTE drammatico, diretto da Riccardo Milani, con Antonio Albanese e Virginia Raffaele. Durata 112 minuti.

«Riccardo Milani tratta argomenti importanti e necessari con nobile leggerezza, ironia e garbo. Non cerca un cinema forzatamente estetico, ma un cinema umano che parla agli esseri umani, in modo onesto e vero». Così Antonio Albanese parla del film nel quale interpreta un maestro elementare, Michele Cortese, che dopo quarant’anni anni di insegnamento a Roma, riesce a farsi assegnare all’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico. Una scuola composta da un’unica pluriclasse, con bambini dai 7 ai 10 anni, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, un “mondo a parte”, dove tutto è possibile senza troppi sforzi compresa l’integrazione.

Qui incontra la dinamica vicepreside Agnese (Virginia Raffaele) e, dopo mille impacci, entra in questo mondo davvero “a parte” di un piccolo centro di montagna tra neve, lupi, orsi, aquile e sincopato dialetto. Quando tutto sembra andare per il meglio arriva però la notizia che la scuola, per mancanza di iscrizioni, chiuderà. Michele e Agnese non si daranno per vinti, coinvolgeranno dei profughi ucraini con bambini, appena approdati in Italia, e una famiglia marocchina per riempire una classe e non far chiudere la scuola.

Il film è stato girato nel Parco Nazionale d’Abruzzo e a Opi e Pescasseroli. «Ho fatto un film che cerca di guardare al mio paese al quale sono legato anche quando ne racconto gli aspetti peggiori. L’importante è comunque porre uno sguardo attento verso cose che non conosciamo. Qui in queste zone l’integrazione è nei fatti e i muri si superano al di là delle ideologie», dice Milani.

«Non ho mai frequentato la montagna, ma nel caso di questo film devo tutto alle persone che ho incontrato in questi posti che hanno creato una vera magia che mi ha cambiata», commenta Virginia Raffaele. «Così, per fare solo un esempio, nel weekend ho preferito restare qui piuttosto che tornare a Roma. In montagna si sta davvero bene tra questa comunità ruvida, ma avvolgente».

Perché un film proprio qui in Abruzzo? «Perché questo posto per me è stato negli anni luogo di riferimento», spiega il regista. «Ci sono venuto per caso inizialmente da bambino e c’era questo aspetto favolistico tra animali e ruscelli. E tutto questo a soli 150 chilometri da Roma e, soprattutto, c’era un altro modo di affrontare la vita». «Qui riscopri il silenzio, le persone per bene, gli arrosticini, ti aumenta anche il colesterolo e scopri, ancora una volta, che l’Italia è il Paese più bello del mondo», aggiunge Antonio Albanese. Voto: 3.5 su 5

PRISCILLA drammatico, diretto da Sofia Coppola, con Jacob Elordi e Cailee Spaeny. Durata 113 minuti.

È l’adattamento del libro autobiografico Elvis and Me di Priscilla Beaulieu Presley pubblicato nel 1985. Racconta la storia della coppia, dal loro incontro in Germania quando lei aveva 14 anni e lui dieci più di lei, fino all’ultimo giorno di vita del cantante. Priscilla (Cailee Spaeny), figlia di un severo ufficiale dell’aeronautica degli Stati Uniti, sposa Elvis (Jacob Elordi) nel 1967 a 22 anni dopo otto di fidanzamento, e nel 1968 ebbero una figlia, Lisa Marie (Emily Mitchell). Ma la vita con il re del Rock’n’Roll non sarà facile, nel 1973 infatti i due divorzieranno. Al centro del film ci sono gli anni di maggior successo di Elvis che si spegnerà a soli 42 anni nel 1977, consumato dal suo malsano stile di vita. Voto: 3.5 su 5

FINO ALLA FINE DELLA MUSICA drammatico, diretto da Cristiane Oliveira, con Cibele Tedesco e Hugo Lorensatti. Durata 97 minuti.

Vede protagonista la coppia formata da Chiara e Alfredo. Dopo che il figlio minore se ne va di casa, la donna si trova ad affrontare la solitudine. I ricordi del figlio maggiore, scomparso un anno prima, ricominciano a tormentarla. Alfredo è un venditore ambulante. Chiara è una casalinga. La vita quotidiana della coppia, sposata da più di cinquant’anni, si svolge tra gli altopiani del Brasile meridionale. L’influenza della cultura dei coloni italiani è ancora molto presente nella regione e nelle loro vite, dato che entrambi sono di origine italiana.

Una sera Alfredo arriva portando in grembo una bacinella con dentro una tartaruga, un regalo che ha vinto da un cliente per fargli compagnia durante i viaggi. Chiara non riesce a crederci. Gelosa, ascolta Alfredo che le spiega tutto quello che già sa sulle tartarughe.

Durante un pranzo da una cugina che ha invitato la famiglia perché la figlia è arrivata dall’Italia con un nuovo fidanzato italiano, Chiara siede proprio di fronte a lui, che è per altro buddista. Albertina mette in dubbio le sue convinzioni rispetto a quelle cattoliche e chiede se è vero che i buddisti credono che gli spiriti delle persone possano reincarnarsi negli animali. Lui conferma che il buddismo affronta l’argomento e la cosa suscita in Chiara un forte interesse. Il profondo desiderio di avere accanto il figlio defunto le fa credere che possa essersi reincarnato nella tartaruga. Nasconde questa convinzione al marito, ma decide di accompagnare Alfredo nei suoi viaggi come venditore nei piccoli bar delle colline. Insieme, riscoprono se stessi e le loro radici. Un giorno, Chiara viene a conoscenza di un segreto di Alfredo… Voto: 3 su 5

I BAMBINI DI GAZA – SULLE ONDE DELLA LIBERTÀ drammatico, diretto da Loris Lai, con Tom Rhys Harries e Lyna Khoudri.

È una storia di amicizia ribelle e di passione che unisce. Siamo nella Striscia di Gaza nel 2003, durante la Seconda Intifada. Mahmud (Marwan Hamdam) un ragazzino palestinese di undici anni, l’israeliano Alon (Mikhael Fridel) e l’ex campione di surf Dan (Tom Rhys Harries) si ritrovano a stringere un’amicizia profonda uniti dalla loro grande passione comune per il surf. Intorno a loro ci sono bombardamenti e odio, bambini destinati al martirio e terrore quotidiano. In una Gaza devastata Mahmud e Alon incontrano Dan sulla spiaggia, si trova lì per riportare a casa le ceneri di sua sorella, un medico volontario, tragicamente morta sotto i bombardamenti. L’uomo oltre al tragico lutto sta affrontando una dura lotta contro la dipendenza da antidolorifici. Quel giorno tutto cambia. I tre diventano inseparabili, Dan insegna surf ai suoi giovani amici e la loro amicizia si trasforma in una scuola di vita che insegnerà loro ad amare il prossimo e che la pace è possibile. Voto: 4 su 5

FLOWER drammatico, diretto da Gino Brotto, con Raffaella DiCaprio e Carla Guido.

Racconta una storia che si svolge in un piccolo centro del Sud Italia. Tre sorelle di una famiglia benestante si sono sposate e hanno avuto tutte figlie femmine. Quando una di loro è di nuovo incinta, sono tutti convinti che nascerà un’altra femmina. In famiglia c’è sempre stata la passione per i fiori, ecco perché decidono di chiamarla Dalia. Ma questa volta, contro ogni previsione, nasce il primo maschio. Lo chiamano Fiore.

Fiore è un ragazzino tranquillo che esce poco e non gioca in strada come gli altri bambini. Ogni tanto va a fare la spesa per i suoi genitori o a comprare il giornale. Un giorno, mentre si trova nella piazza del paese, nota una fila di ragazze davanti a un banchetto. Sono tutte lì per iscriversi al saggio di danza che si terrà per la festa patronale. Tra loro c’è Sophia e Fiore si innamora di lei a prima vista. È l’inizio di una serie di eventi che segneranno la sua vita per sempre… Voto: 2.5 su 5

IL TEOREMA DI MARGHERITA drammatico, diretto da Anna Novion, con Ella Rumpf e Jean-Pierre Darroussin. Durata 112 minuti.

La protagonista è la giovane Marguerite (Ella Rumpf), studentessa di matematica nella migliore università francese: l’École Normale Supérieure di Parigi. È un vero talento e l’unica ragazza della sua classe. Marguerite ha dedicato tutta la sua carriera universitaria allo studio e in particolare alla sua tesi incentrata sullo sviluppo di un nuovo teorema. La giovane è prossima alla laurea e dovrà esporre i suoi studi di fronte uno stuolo di ricercatori. Alla vigilia della sua laurea, la ragazza si accorge di un errore nella tesi e ne rimane così sconvolta che la sua mente si annebbia. Ogni certezza avuta fino ad allora cade miseramente e Marguerite decide istintivamente di mollare tutto. Dovrà ricominciare tutto da capo e il professore che l’ha seguita con dedizione sin dall’inizio dei suoi studi, le impone di collaborare con Lucas (Julien Frison), un altro studente. Marguerite, però, si lega tantissimo con Noa (Sonia Bonny), con cui stringe per la prima volta nella sua vita amicizia

Dopo un’esistenza dedicata solamente allo studio, la ragazza si aprirà alla vita sociale, imparando a destreggiarsi tra le relazioni e le amicizie in un mondo del tutto nuovo per lei. Le nuove sfide che le si presenteranno davanti non avranno a che fare solo con la matematica, come l’irrisolvibile teorema di Goldbach, ma anche con qualcosa di nuovo come l’amore. Voto: 2.5 su 5

GODZILLA E KONG – IL NUOVO IMPERO fantascienza, diretto da Adam Wingard, con Dan Stevens e Rebecca Hall. Durata 115 minuti.

L’epica battaglia continua! Il Monsterverse cinematografico di Legendary Pictures dà seguito allo scontro esplosivo di Godzilla vs. Kong con una nuovissima avventura che vedrà l’onnipotente Kong e il temibile Godzilla combattere fianco a fianco contro una colossale minaccia sconosciuta che si cela nel nostro mondo, mettendo a dura prova la loro stessa esistenza… e la nostra. Godzilla e Kong – Il nuovo Impero approfondisce ulteriormente le storie e le origini di questi due Titani, nonché i misteri di Skull Island, tra gli altri, svelando la mitica battaglia che ha contribuito a forgiare questi esseri straordinari e li ha legati per sempre all’umanità.

C’è una accelerazione del MonsterVerse in chiave di cartoon, tableau illustrato o graphic novel che dir si voglia, privo di figure umane rilevanti, senza una pausa sul piano degli scontri apocalittici, dei ruggiti al cielo, dei disastri che diventano cartoline illustrate, da Roma alle Piramidi d’Egitto sino alle spiagge del Brasile. Bisognerà capire se tutto questo gioverà al risultato del box office e garantirà la sopravvivenza del genere a suo tempo corroborato dall’associazione di due colossi come Kong e Godzilla assai diversi tra loro per morfologia, origini e legami culturali.

La scena cult, almeno per noi italiani, è quella che vede Godzilla accucciato dentro il Colosseo a fare un pisolino. E non finisce qui per la povera Roma del centro storico che verrà parzialmente distrutta dalla disinvolta passeggiata del mostro. Le prime reazioni a questo monster blockbuster sembrano comunque più che positive. C’è chi parla di «un’esplosione atomica», chi di un «viaggio fantasticamente strano e psichedelico attraverso l’era Shōwa». E, infine, chi trova come punti di forza di Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero le «tonnellate di azione kaiju selvaggia e i così tanti colori». Voto: 3 su 5

ORLANDO, MY POLITICAL BIOGRAPHY documentario, diretto da Paul B. Preciado. Durata 98 minuti.

È un documentario girato circa un secolo dopo la pubblicazione dell’Orlando di Virginia Woolf, il primo romanzo in cui il protagonista cambia sesso nel mezzo della storia. Il regista, lo scrittore, filosofo e attivista trans Paul B. Preciado, scrive una cinematografica lettera alla scrittrice inglese per raccontarle che il suo personaggio, Orlando, è reale, è uscito dalla fiction e sta vivendo la vita che non avrebbe mai immaginato. Il mondo sta diventando “Orlandoesque” e lo testimoniano gli Orlando contemporanei che intervengono nel corso del film. Tramite un viaggio poetico e politico, il documentario dipinge il ritratto di un mondo in trasformazione, dove il cambiamento non riguarda più solo il genere, ma anche la poesia, l’amore e il colore della pelle. Voto: 4 su 5

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