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Abbagnato: le mie “Quattro stagioni”

– L’ex étoile dell’Opéra di Parigi è la protagonista dello spettacolo ideato da Giuliano Peparini per il Teatro greco di Siracusa: «Ha riadattato la musica di Vivaldi per me»
– La danza protagonista anche con Roberto Bolle nella stagione numero 59 con la quale L’Inda celebra i 110 anni dalla prima rappresentazione classica
– Le tragedie “Aiace” e “Fedra (Ippolito portatore di corona)” e la commedia “Miles Gloriosus” in scena dal 10 maggio al 29 giugno nell’antica cavea 
Giuliano Peparini (foto Maria Lispi)

«Sono onorata di far parte di questo progetto ideato da Giuliano che con la sua genialità ha reinventato le Quattro stagioni con musica di Vivaldi e lo ha riadattato su di me». Eleonora Abbagnato, prima italiana a ricoprire il ruolo di étoile dell’Opéra di Parigi, è una delle grandi novità della stagione della Fondazione Inda. Sarà la protagonista, il 5 e 6 luglio, al Teatro Greco di Siracusa in Horai. Le quattro stagioni lo spettacolo proposto da Giuliano Peparini, reduce dal successo nel 2023 con Ulisse, l’ultima Odissea. Il coreografo di fama internazionale presenterà uno spettacolo di danza, musica, e poesia sul tema dell’amore universale attraverso le parole dei grandi classici della lirica greca e latina scelti e tradotti da Francesco Morosi.

La direttrice del Corpo di ballo e della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma si esibirà per la prima volta al Teatro Greco di Siracusa: in scena 25 artisti e 15 tra allievi e allieve dell’Accademia dell’Inda. Tra i protagonisti anche l’attore Giuseppe Sartori, che sarà voce recitante.

Roberto Bolle (foto Vito Lorusso)

«È il racconto delle stagioni di un amore, dal primo incontro al fiorire del desiderio, dalla vampa della passione fino al gelo del disamore», racconta Peparini, ideatore degli show di Claudio Baglioni. «Un viaggio che faremo grazie alle musiche di Vivaldi, Scarlatti e brani di musica contemporanea ma anche attraverso le pagine più emozionanti della poesia antica, da Aristotele a Catullo, da Apollonio Rodio a Orazio».

Un altro appuntamento importante è il Festival Internazionale del Teatro classico dei giovani che quest’anno vedrà la partecipazione a Palazzolo Acreide di oltre duemila studenti provenienti da tutto il mondo. Dal 12 maggio al 4 giugno si esibiranno gli allievi e le allieve di 84 istituti nazionali e internazionali (Grecia, Spagna, Tunisia, Francia e Lussemburgo). Il manifesto dell’edizione 2024 del Festival è stato realizzato da Alessandra Alcamo, una studentessa dell’Istituto Alessandro Rizza di Siracusa.

Oltre allo spettacolo firmato da Giuliano Peparini, la danza avrà un ruolo non secondario nella stagione con cui L’Inda celebra i 110 anni dalla prima rappresentazione classica, l’Agamennone di Eschilo allestito il 16 aprile del 1914. Infatti, il 14 luglio per la prima volta il Teatro greco di Siracusa ospiterà il Gala Roberto Bolle and Friends. 

Da sinistra: Luca Micheletti, Paul Curran e Leo Muscato

Tre le rappresentazioni classiche dal 10 maggio al 29 giugno: Aiace di Sofocle che apre la stagione numero 59 il 10 maggio, «tragedia dell’orrore e della follia», secondo il regista Luca Micheletti; sabato 11 maggio seguirà il debutto di Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide, opera che, secondo il regista scozzese Paul Curran, mette in luce «le preoccupazioni contemporanee sulla salute mentale, le ossessioni malsane e i loro esiti pericolosi»; infine, per la prima volta nella storia delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco, il Miles Gloriosus di Plauto esordirà il 13 giugno con la regia di Leo Muscato.

Il manifesto è un’opera inedita, intitolata “Triscele”, di Enzo Cucchi, pittore e scultore di fama internazionale considerato l’artista più visionario fra gli esponenti della Transavanguardia.

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