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Parte da Catania la terza edizione di “Insulae Lab”

– Presentata la rassegna ideata da Paolo Fresu «luogo di raccordo tra le creatività isolane del Mediterraneo». Il primo “live” venerdì 8 e sabato 9 marzo al “Monk” jazz club etneo: “Insulae Songs” con Salvatore Maltana e Marcello Peghin
– «È un presidio musicale e culturale permanente, in continua ricerca di connessioni con il territorio e con le altre culture. Insulae Lab mette in contatto musicisti e performer, per dar vita a progetti idee sogni», dice il trombettista di Berchidda

Prenderà il via venerdì 8 marzo dal Monk Jazz Club di Catania la terza edizione della rassegna Insulae Lab, centro di produzione del jazz e della creatività artistica delle isole del Mediterraneo pensato dal musicista Paolo Fresu come spin-off laboratoriale e performativo di Time in Jazz, la rassegna che ha fatto di Berchidda la patria sarda del jazz.ma che ormai spazia in giro per l’Europa e il Mediterraneo. L’evento vuole creare un ponte tra Corsica, Sicilia, Elba, Malta, Baleari, isole greche e approdare là dove esistono altri centri di produzione del jazz, da Pescara a Novara, da Roma a Firenze e Pisa.

Paolo Fresu

«Insulae Lab si pone come luogo di raccordo tra le creatività isolane del Mediterraneo e dà un senso e una risposta ai bisogni culturali delle periferie», spiega Paolo Fresu. «È un presidio musicale e culturale permanente, in continua ricerca di connessioni con il territorio e con le altre culture. È una preziosa opportunità per gli artisti sardi e delle aree del Mediterraneo, Insulae Lab mette in contatto musicisti e performer, per dar vita a progetti idee sogni. La mia immagine della Sardegna è quella di una pietra al centro del Mare Nostrum. Quando si getta un sasso si formano dei cerchi che continuano a espandersi. Queste opere che hanno visto la luce in un piccolo centro potranno così proseguire il loro viaggio nel mondo».

Il palco del Monk Jazz Club nella nuova sede di Palazzo Scammacca del Murgo, in piazza Scammacca 1 a Catania

Il progetto guarda alla musica del futuro senza dimenticare le radici, con il coinvolgimento di conservatori e scuole con indirizzo musicale. Tra gli artisti coinvolti quest’anno ci sono Martin Mayes, Carlo Spiga, Massimiliano Dragoni, Rino Cirinnà, Seby Burgio, Francesco Puglisi, Francesco De Rubeis, Ivan Segreto, Pietro Lussu, Felice Montervino e tanti altri. Annunciati tra gli ospiti il Massimo Russino Trio, Chiara Effe e Alain Pattitoni, Nodias, Andrea Sabatino e Fabio Zeppetella, Cristina Donà e Saverio Lanza. Ma tra le novità c’è anche la selezione per una residenza artistica dal 18 al 21 novembre per formazioni composte da artisti che al 31 maggio non abbiano compiuto 36 anni.

Ad aprire Insulae Lab venerdì 8 e sabato 9 marzo a Catania Insulae Songs, progetto del contrabbassista Salvatore Maltana  e del chitarrista Marcello Peghin, due dei musicisti tra i più rappresentativi del panorama sardo. Tre i concerti in calendario nella sede di Palazzo Scammacca del Murgo, in piazza Scammacca 1 a Catania: venerdì 8 marzo alle ore 21.30 e sabato 9 marzo sia alle ore 19 che alle 21.30.

Il contrabbassista Salvatore Maltana ed il chitarrista Marcello Peghin

Il progetto Insulae Songs di Salvatore Maltana e Marcello Peghin si basa su composizioni tratte dal repertorio popolare delle isole del Mediterraneo. Salvatore Maltana, contrabbassista e bassista, è una figura di primo piano della scena jazzistica sarda. Marcello Peghin coltiva da sempre la passione per il jazz e la musica classica, diplomandosi in chitarra al Conservatorio di Adria e in Improvvisazione libera. Chitarrista e compositore, è apprezzato sia nell’ambito della musica colta che nella musica improvvisata. Insieme sono saliti a bordo della stessa nave in partenza dalla Sardegna e con la prua diretta verso il Mediterraneo. «L’intento è quello di scrivere nuove musiche e arrangiare composizioni della musica antica popolare delle isole del Mare Nostrum», spiegano. Lo fanno portando all’interno di questi temi, che spesso richiamano la danza e in altri casi momenti di canti sacri, strumenti acustici con innesti di elettronica, vestendo così di un sound moderno la musica che ormai viaggia da secoli.

All’interno di questo lavoro sono presenti due suite: la prima Mediterranean Suite mette insieme la musica del mare della Grecia con quella della Corsica; la seconda Sa Festa Suiterisalta i due momenti più simbolici delle feste in Sardegna: il canto sacro e il ballo. Nel repertorio di questo concerto sono presenti pezzi originali dei due musicisti e momenti in solo.

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