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Le regine dei talent a Sanremo 2024

– Le salentine Emma e Alessandra Amoroso si ritrovano sullo stesso palco nelle vesti di rivali in cerca di riscatto e di un nuovo corso
– La prima con “Apnea” porta avanti la rivoluzione avviata con l’album “Souvenir”: «Ho deciso di mettere giù l’elmetto e di levarmi la corazza». Estate in tour con tappa a Catania
– La seconda resta nella comfort zone (anche il titolo ricorda una sua precedente canzone), affidandosi agli hitmaker Takagi & Ketra. «Il Festival segna il ritorno alla normalità dopo essere stata investita da una valanga di odio. È l’inizio di una nuova era»
– «I talent sono necessari in alcuni casi, perché è un modo che avvicina i giovani alle case discografiche»

Sulla soglia dei 40 anni, li compirà in maggio, Emma Marrone torna in gara al Festival di Sanremo. Un rapporto, quello della cantante con la rassegna canora, molto affiatato: nel 2011 il debutto (e un secondo posto) assieme ai Modà con Arriverà, per salire nel 2012 sul gradino più alto del podio con Non è l’inferno. Nel 2013, un duetto con Annalisa (a sua volta quest’anno nuovamente concorrente) nella serata dedicata a Sanremo story e nel 2015 co-conduttrice al fianco di Carlo Conti assieme ad Arisa e Rocio Muñoz Morales. E ancora super ospite nel 2020 e nel 2021, di nuovo concorrente nel 2022 con Ogni volta è così, arrivata sesta. Adesso si presenta con Apnea, un brano forte e intenso scritto insieme a Paolo Antonacci, Davide Petrella e Julien Boverod. 

«È una canzone in grado di raccontare l’apice di un’emozione talmente forte da togliere il fiato e talmente bella da immergere chi la vive in una dimensione a sé, distante da tutto ciò che normalmente lo circonda», spiega la cantante fiorentina di nascita, salentina d’adozione. Ma, soprattutto, Apnea porta avanti la rivoluzione avviata con l’album Souvenir, volto a far conoscere il lato più libero e intimo della sua persona.

Emma, al Festival di Sanremo del 2012 sul gradino più alto del podio con Non è l’inferno

Emma contro Emma

«Ho deciso di mettere giù l’elmetto e di levarmi la corazza, di non aver paura di fare le cose che voglio fare e di essere giudicata. Con questo disco ho ritrovato la voglia di fare questo mestiere», dice Emma commentando il nuovo corso della sua musica. «Vivevo piena di pesi, io sono un po’ pesante, diciamolo. Poi il vissuto del mio ultimo anno mi ha portato a vedere le cose da un altro punto di vista, ad affrontare la vita con un’ottica più ottimista». 

Da qui il bisogno di perdonarsi – «sono sempre stata la mia peggior nemica» – e di smorzare la rabbia lasciando che, in Souvenir come in Apnea, a farla da padrone siano soprattutto la serenità e la consapevolezza. 

Sul palco dell’Ariston incontrerà la collega pugliese di Amici con la quale in passato ha più volte collaborato, Alessandra Amoroso: «Ad Alessandra auguro un grandissimo in bocca al lupo per questo suo primissimo Sanremo», dichiara. «Sono molto contenta per lei, non vedo l’ora di vederla sul palco meravigliosa come sempre e quindi “merda, merda, merda”, Ale». 

Parole d’affetto corrisposte da Alessandra Amoroso alla sua prima volta in gara a Sanremo. Negli anni precedenti ha partecipato al Festival sempre in qualità di ospite: la prima volta nel 2010 invitata da Valerio Scanu nella serata dei duetti e poi nel 2012, sempre nella serata duetti, insieme a Emma. Nel 2019 è super ospite del Festival e duetta con Claudio Baglioni. Un debutto bagnato dalle lacrime durante le prove all’Ariston. «Ascoltare con l’orchestra la mia canzone mi ha emozionata», confessa. E durante la conferenza stampa quando torna per un attimo al passato, ai giorni precedenti «a uno dei momenti più importanti della mia vita: il concerto a San Siro». Era il 13 luglio 2022 e la cantante di Galatina veniva investita da «una valanga di odio», condita di minacce di morte. 

Alessandra Amoroso per la prima volta in gara a Sanremo

Lo sfogo di Alessandra Amoroso

Con la voce rotta dall’emozione e le lacrime a rigarle il volto, Amoroso ha detto: «Porto a Sanremo un brano che parla di cadute, difficoltà che nella vita, grandi o piccole che siano, ci si trova inevitabilmente ad affrontare. Nell’ultimo anno io sono caduta e oggi sono qui a raccontarvi la mia versione. Mi sono sentita sopraffare da situazioni che in quindici anni non mi ero mai trovata a dover affrontare. Una valanga d’odio mi ha investita da un giorno all’altro. Non parlo dei meme, su cui ho sempre scherzato. Ma insulti gravi e minacce di morte che mi arrivavano quotidianamente. L’ansia per l’evento al Meazza non mi ha fatto capire quello che stava accadendo», racconta. «Subito dopo il concerto, quando l’adrenalina è scea, ho percepito la gravità della situazione. Sono scappata in Colombia e non volevo più tornare. Solo mattina di febbraio del 2023 dopo una chiamata del mio migliore amico mi sono detta di dover tornare in Italia e affrontare quello che avevo lasciato. Quando sono rientrata in Italia ho ripreso il mio percorso di psicoterapia e non è stato facile. Poi sono tornata e ho ripreso il mio percorso di psicoterapia. Infine, Tagaki & Ketra mi hanno proposto il brano perfetto per Sanremo». 

Il Festival, quindi, segna il ritorno alla normalità e la sua rinascita. Fino a qui è il titolo del brano con cui debutta al Festival e va nel solco delle sue precedenti collaborazioni con Takagi & Ketra, produttori di tormentoni estivi (anche il titolo richiama il successo precedente Stupendo fino a qui). «Questa è la mia prima volta a Sanremo in gara, sono molto emozionata, sono molto confusa però non vedo l’ora di condividere il palco con un sacco di artisti e soprattutto tante artiste amiche», dice. «Sono già andata a Sanremo con Emma, come supporto, poi insieme come superospiti per annunciare la nostra collaborazione. Adesso che siamo in gara tutte e due le faccio un grande in bocca al lupo e mi auguro che se la possa godere davvero tanto tanto».

Due milioni e settecento mila dischi venduti, sette album in studio, due album dal vivo, tournée nelle maggiori città italiane, numerosi riconoscimenti e un repertorio di brani diventati a tutti gli effetti dei classici del Karaoke (per citare un suo successo), a cui si va ora ad aggiungere il brano sanremese: «La mia canzone è una ballad e parla di consapevolezza. La partecipazione a Sanremo rappresenterà l’inizio di una nuova era».

Il ruolo dei talent show

Due nomi, quelli di Emma e Alessandra Amoroso, tra i primi usciti dall’epoca d’oro dei talent show: «I talent penso che siano necessari in alcuni casi, perché è un modo che avvicina appunto i giovani talenti alle case discografiche», sostiene Emma. «Poi ognuno costruisce la propria carriera con il tempo e quindi usciti da un talent credo che possiate chiamarci tranquillamente artisti come fate con gli altri». 

Dopo Sanremo, Emma riprenderà il fortunato tour da giugno ad agosto: partenza il 13 giugno dal Ritmika Festival di Mocalieri (Torino) per arrivare il 10 agosto alla Villa Bellini di Catania.

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