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Mengoni: Anna Marchesini la mia musa

– Il vincitore di Sanremo2023 stasera debutta nel ruolo di co-conduttore: «Farò le “vocine”, ma soprattutto il mio mestiere». «La protagonista del Trio mi ha ispirato tantissimo»
– «Un anno straordinario e ora un tour che partirà fra un anno», , che partirà il 26 giugno 2025 dallo Stadio di Napoli e si concluderà il 24 luglio a Messina
– «Vado da un terapeuta che mi sta aiutando a giocare con tutti i miei pensieri. Non dobbiamo abolire la fragilità, bisogna solo trovare il modo di gestirla»
– Insieme con Amadeus intona “Bella ciao” per rispondere alla provocazione dell’inviato di Striscia la Notizia 

«Quello che sento è come se non mi sia mai staccato da Sanremo», esordisce in conferenza stampa Marco Mengoni, l’anno scorso trionfatore al Festival con Due vite, in questa edizione nel ruolo di super-ospite e in quello inedito di co-conduttore. «Sono fortunato perché non tutti hanno questa possibilità, attiro l’invidia di molti amici che vorrebbero pronunciare la fatidica frase: “Dirige l’orchestra il maestro”… e poi si aggiungono le buone notizie con un tour che partirà fra un anno», aggiunge. 

Sul palco dell’Ariston vinse anche dieci anni fa con L’essenziale, eppure il debutto nel nuovo ruolo lo fa sudare, «ma farò di tutto per non apparire emozionato e sudato», promette. «Grazie ad Ama perché mi ha lasciato la libertà di esprimermi. Le mie idee sono state accettate».

Marco Mengoni co-conduttore della prima serata del Festival

Un anno straordinario, per l’artista, portato in trionfo dal pubblico durante un lungo tour estivo in Italia e in Europa. E un ritorno live che partirà il 26 giugno 2025 dallo Stadio di Napoli e si concluderà il 24 luglio allo Stadio Franco Scoglio di Messina.

Anna Marchesini (al centro) con Solenghi e Lopez nel Trio

Per prepararsi al ruolo inedito ha studiato «tutti i settantaquattro anni di Sanremo, ho appreso delle cose da quelli storici». In particolare, dal Festival con Anna Marchesini. «Ho riguardato dei Sanremo nei quali ero un po’ piccolo, li avevo visti dal vivo ma non avevo capito l’importanza di personaggi ed esseri umani del passato. Ho riguardato con molta gioia un Sanremo dove c’era Anna Marchesini co-conduttrice, per me il genio assoluto. Molto ha fatto lei. Con lei rido con le lacrime, mi ha ispirato tantissimo, anche nelle voci con cui uscirò dal palco molto spesso stasera».

Nel suo repertorio, infatti, ci sono anche le imitazioni, le “vocine”, come le chiama lui: «Io esco dai momenti di imbarazzo, facendo le voci. Anche nella vita normale… Sul palco dell’Ariston farò comunque il mio mestiere, quindi canterò, farò Due Vite, la farò in una dimensione lunare e poi un po’ di canzoni che mi hanno permesso di essere qui. Poi cercherò di non sbagliare troppi nomi e di non emozionarmi troppo. Come ha detto Amadeus, cercherò di divertirmi e di essere vero».

Marco Mengoni ha dato spazio anche al suo percorso di crescita personale. «Incontro una volta a settimana una terapeuta che mi sta aiutando a giocare con tutti i miei pensieri. Non dobbiamo abolire la fragilità, bisogna solo trovare il modo di gestirla. È parte dell’essere umano. Non si deve rifiutare nessuna tra le emozioni umane».

Enrico Lucci a destra

Tornando a parlare di Sanremo, ha ribadito che «il palco dell’Ariston credo che sia il più importante esistente in Italia. Credo che Amadeus abbia trovato la chiave per portare tutte le sfumature rainbow della musica. Ha fatto un lavoro impeccabile, non a caso i numeri gli danno lo scettro di capo di Sanremo, ha cambiato un po’ tutto. Ai giovani voglio dire che non sono solo paillettes e lustrini. Oggi posso metterle perché ho combattuto tante battaglie con me stesso soprattutto a proposito di questo mestiere. Io mi ritengo iper-fortunato ma, come in tutti i mestieri, ci sono delle pressioni. Lavori 24 ore su 24, non solo quando sei sul palco. Bisogna allenarsi a gestire la pressione. Voglio essere felice, godermi la vita. Molte volte non l’ho fatto, ho pensato troppo, in passato sono stato severo con me stesso. Voglio buttarmi nella leggerezza. Il mio stile cresce con il mio diventare uomo, del quale sono abbastanza soddisfatto», ha detto. 

Infine, rispondendo alla provocazione di Enrico Lucci, inviato di Striscia la Notizia, intona con Amadeus Bella Ciao per affermare il suo antifascismo.

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