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Al cinema. Sfida a tre: Besson, Bisio e Swift

Il debutto da regista dell’attore comico e “DogMan” ultimo lavoro del maestro francese. Ma l’attesa è per l’“Eras Tour” della cantautrice americana
Terzo capitolo della saga “Il mio grosso grasso matrimonio greco” e la storia di Joika, la ballerina texana accettata al Bolshoi Ballet di Mosca

L’ULTIMA VOLTA CHE SIAMO STATI BAMBINI commedia, diretto da Claudio Bisio, con Alessio Di Domenicoantonio e Vincenzo Sebastiani. Durata 106 minuti.

È ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Siamo nell’estate del 1943, quattro bambini, che nonostante i tempi duri che stanno vivendo, mantengono la loro voglia di scoprire il mondo giocando per strada. Sono molto diversi tra di loro, ma ancora non lo sanno. Italo (Alessio Di Domenicoantonio) è figlio di un ricco Federale, Cosimo (Vincenzo Sebastiani) ha il papà che combatte al confino, Vanda (Carlotta De Leonardis) è un’orfana e Riccardo (Lorenzo McGovern Zaini) è figlio di un’agiata famiglia ebrea. I loro giochi, che simulano la guerra in maniera del tutto innocente, li porta a fare un “patto di sputo” che li rende inseparabili. Nell’autunno dello stesso anno, Riccardo viene portato in un campo di concentramento insieme ad altri mille ebrei del Ghetto. I suoi amici decidono di onorare il patto andando in missione per convincere i tedeschi a liberarlo. Ad accompagnarli ci sono due adulti, Agnese (Marianna Fontana), suora dell’orfanotrofio in cui vive Vanda, e Vittorio (Federico Cesari), fratello di Italo. Inizia così un viaggio attraverso l’Italia dilaniata dalla guerra, una storia di spensieratezza e di desiderio di libertà vista dagli occhi dei ragazzini che, guidati dall’incoscienza dell’infanzia, non si arrendono neanche di fronte a una delle pagine più oscure della storia mondiale. Voto: 3.5 su 5

DOGMAN drammatico, diretto da Luc Besson, con Caleb Landry Jones e Marisa Berenson. Durata 114 minuti. 

È la storia di un ragazzo di nome Doug (Caleb Landry Jones), che, nonostante la giovane età, ha avuto una vita dura e sofferente. Sin da bambino ha subito violenze e maltrattamenti da parte del patrigno, crescendo in compagnia degli unici amici che aveva, ovvero dei fedelissimi cani. Una volta adulto, Doug, ancora tormentato dai ricordi della sua infanzia, si ritira in solitaria e si rintana in una scuola abbandonata, dove vive insieme a un branco di cani. L’uomo si esibisce come drag queen, ma il suo sostentamento arriva proprio dai suoi amici a quattro zampe, che sono stati la sua ancora di salvezza in questa esistenza misera e con cui ha ormai sviluppato un legame profondo. I cani non sono soltanto i suoi amici, ma anche i suoi complici… Voto: 3 su 5

NORMALE drammatico, diretto da Olivier Babinet, con Benoît Poelvoorde e Justine Lacroix. Durata 87 minuti.

È stato eletto miglior film al Festival di Giffoni nella sezione Generator +16 e si è aggiudicato il Gryphon Award. Protagonista è Lucie, una quindicenne con un’immaginazione travolgente. Vive sola con suo padre William, che a prima vista conduce una vita da adolescente: gioca ai videogiochi e mangia schifezze. La realtà è ben altra, ogni giorno lotta contro la sclerosi multipla. Tra il liceo, un piccolo lavoro e le faccende del quotidiano, Lucie gestisce come meglio può la situazione, e si rifugia nella scrittura di un romanzo autobiografico di fantasia, che spazia tra sogno e realtà… All’annuncio della visita di un assistente sociale il loro equilibrio precario verrà sconvolto. Lucie e suo padre dovranno far prova di grande inventiva per dare l’illusione di vivere una vita “normale”. Voto: 3.5 su 5

DOPPIO PASSO drammatico, diretto da Lorenzo Borghini, con Giulio Beranek e Giordano De Plano. Durata 92 minuti.

Claudio (Giulio Beranek), noto da diversi anni come il capitano della Carrarese Calcio, grazie anche alla sua grande capacità di trascinatore sia dentro che fuori dal campo, quando la sua squadra riesce finalmente a entrare in serie B, decide di coronare uno dei sogni della sua famiglia. Grazie a un prestito del suo amico Sandro Costa (Giordano De Plano), apre con la moglie Gloria (Valeria Bilello) un ristorante. Tutto sembra filare liscio, ma la serie B si rivela un’arma a doppio taglio. A Claudio, infatti, non viene rinnovato il contratto, perché reputato troppo in là con gli anni per giocare ancora. Per l’ex capitano questo è l’inizio di una crisi sia come sportivo sia come uomo e si ritroverà a mettere in dubbio ogni sua certezza e il suo stesso rigore morale. Voto: 3 su 5

GLI OSPITI drammatico, diretto da Svevo Moltrasio, con Svevo Moltrasio e Giulia Bolatti.

Il film ci porta in un casale della campagna romana. Dieci persone intorno ai quarant’anni, sono riunite per una serata dai risvolti misteriosi. Alcuni si conoscono, altri no. Uno di loro non lo conosce nessuno. Sono stati invitati a cena ma non sanno chi sia il padrone di casa. Anche il motivo della cena rimane un enigma. Quando scoppia un violento temporale e salta la luce, la serata svela il suo lato macabro. Tra discussioni, scontri e colpi di scena tutti sono contro tutti e si cerca il capro espiatorio… Voto: 2.5 su 5

IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO GRECO 3 commedia, diretto da Nia Vardalos, con Elena Kampouris e John Corbett. Durata 91 minuti.

Terzo capitolo della saga che vede protagonisti Toula Portokalos (Nia Vardalos), Ian Miller (John Corbett) e la loro chiassosa e strampalata famiglia. Dopo la morte del patriarca Gus, l’intera famiglia dei Portokalos decide di esaudire l’ultimo desiderio dell’uomo: visitare il villaggio dove è nato per riconnettersi con le loro origini greche. La famiglia approfitta del viaggio in Grecia per fare una rimpatriata con l’intento di riunire tutti gli amici di Gus. Il problema sarà rintracciare questi uomini, che non vivono più nel villaggio, ormai quasi del tutto spopolato. Mentre i Portokalos si ambientano e fanno rapidamente amicizia con i pochi abitanti rimasti, sorgono una dopo l’altra diverse complicazioni, che trasformeranno il viaggio in Grecia in una spassosa avventura per Toula e tutti i suoi cari. Voto: 3 su 5

JOIKA – A UN PASSO DAL SOGNO drammatico, diretto da James Napier Robertson, con Diane Kruger e Talia Ryder.Racconta la storia di una ballerina texana quindicenne, Joy Womack (Talia Ryder), che viene accettata al prestigioso Bolshoi Ballet di Mosca. Il suo sogno è diventare prima ballerina della compagnia, ma la strada per realizzarlo si rivela davvero dura. Joy è pronta a tutto, anche a un matrimonio di convenienza con un uomo russo per ottenere il visto di ammissione al Bolshoi. Ripudiata dalla sua famiglia per le sue scelte, l’adolescente parte per la Russia. La sua insegnante è la celebre ballerina Tatiyana Volkova (Diane Kruger), che la sottopone a ritmi di allenamento serratissimi imponendole anche un regime alimentare estremamente ristretto per perdere peso e rientrare nei canoni richiesti. La competizione è spietata e la ragazza non può permettersi di sbagliare o di mollare, segue una routine rigida fino a quando riesce a diplomarsi. Ma la sfida più difficile inizia ora… Voto: 3.5 su 5

TAYLOR SWIFT: THE ERAS TOUR musicale, diretto da Sam Wrench, con Taylor Swift. Durata 160 minuti.

Il film porterà sul grande schermo in tutto il mondo il concerto mozzafiato dalla cantautrice statunitense. Un’esibizione che è un vero e proprio fenomeno pop culturale, che ha fatto la storia nella carriera di Taylor Swift. Il film abbraccia i diciassette anni di percorso musicale, che hanno portato la giovane autrice alla ribalta e alla vittoria di diversi premi, fino a consacrarla a icona della musica pop internazionale. Il film concerto, della durata di 160 minuti, permette ai fan e a tutti i spettatori di vivere un’esperienza immersiva, accompagnati dalla voce di Taylor. Voto: 3.5 su 5

INU-OH animazione, diretto da Masaaki Yuasa, con Avu-chan e Mirai Moriyama. Durata 98 minuti.

È ambientato nel Giappone medievale, periodo Muromachi (1336-1573). Inu-oh (nella versione originale doppiato daAvu-chan, cantante del popolare gruppo fashion punk Queen Bee, alla sua prima incursione nel doppiaggio) è un artista antesignano del moderno teatro noh. Nato con caratteristiche fisiche anomale, cresciuto all’aperto come un cane, ha ereditato il talento del padre per il teatro ed è in grado di usare le sue peculiari caratteristiche fisiche per danzare in modo innovativo. Tomona (a cui dà voce l’attore e ballerino Mirai Moriyama) è un monaco suonatore di biwa, vittima di una maledizione che lo ha reso orfano di padre e cieco. I due si incontrano nella capitale Kyoto e iniziano a esibirsi insieme. Con i loro spettacoli, che infrangono le regole delle arti tradizionali, diventano le pop star di una nuova èra e in breve tempo le folle impazziscono per loro. Cosa sarebbe successo se l’hip-hop, la musica rock e i febbrili festival musicali all’aperto fossero esistiti nel Giappone del XIV secolo? Voto: 3 su 5

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