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Al cinema. La Dolce vita diventa incubo

–  I film nelle sale questa settimana. “Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo, costato ben 28 milioni, racconta l’Hollywood sul Tevere degli anni Cinquanta, fra star, feste, vanità, peccato e misteri
– “Romeo è Giulietta” di Giovanni Veronesi gioca sullo scambio dei ruoli, mentre “Past Lives”, “La natura dell’amore” e “Maschile plurale” raccontano l’amore nei suoi vari risvolti
– Storie di droga e di quartieri emarginati in “‘Muzzarell’”. Storici eroi in “I Tre Moschettieri: Milady” e moderni in “Madame Web”

FINALMENTE L’ALBA drammatico, diretto da Saverio Costanzo, con Lily James e Rebecca Antonaci. Durata 119 minuti. 

«Le suggestioni sono quelle felliniane anche per quanto riguarda la perdita dell’innocenza, ma sostanzialmente è un film dialogo tra una diva americana degli anni Cinquanta costretta a compiacere alle aspettative del maschio e una ragazza, Mimosa, che viene invitata invece ad essere ostinatamente se stessa e a non dipendere dallo sguardo degli uomini. Comunque, non un film nostalgico». Il regista Saverio Costanzo racconta il suo Finalmente l’alba, già in concorso a Venezia e ora in sala, in una versione più breve di circa trenta minuti. «Quei tagli fatti al film erano già dentro di me», spiega il regista. «L’ho scoperto proprio vedendolo a Venezia insieme al pubblico, ho sentito che potevano aiutare questa mia opera».

Metafora della forza nascosta dei puri di cuore, il film (costato ben 28 milioni di euro) è ambientato negli anni Cinquanta e racconta la storia di una giovane popolana romana, Mimosa (Rebecca Antonacci), che approda a Cinecittà per accompagnare la sorella bella Iris (Sofia Panizzi), e viene inaspettatamente coinvolta nel film come comparsa. La ragazza si ritrova poi coinvolta in una serata glamour insieme agli inarrivabili miti di Hollywood dell’epoca come Josephine Esperanto (Lily James) e Sean Lockwood (Joe Keery di Stranger Things) protagonisti del peplum hollywoodiano ambientato in Egitto.

Insieme al mercante d’arte Rufus Priori (Willem Dafoe) Mimosa si ritrova prima in un ristorante del litorale romano e poi in una sfarzosa festa in un palazzo nobiliare di Capocotta, dove insieme a champagne e cocaina incontra anche una star italiana come Alida Valli (interpretata da Alba Rohrwacher). Qui è la vittima preferita dei capricci della Esperanto, ma è anche oggetto dell’attenzione erotica del bel Sean Lockwood. Una vera e propria iniziazione per Mimosa che da agnello scopre di poter essere leone. «Il mio personaggio di Josephine Esperanto è molto moderno e umano», dice Lily James. «Si ritrova così ad amare la purezza e la verità che trova in Mimosa mentre lei deve continuamente indossare una maschera per continuare a mantenere il potere. Per preparami ho visto tanti film di Joan Crawford, Betty Davis e anche di Monica Vitti».

Per Rebecca Antonacci la cosa più difficile nel fare Mimosa invece «è stata togliere il giudizio dai suoi occhi nei confronti dei genitori». Misurarsi con Alida Valli per Alba Rohrwacher è stato «un modo per renderle omaggio. E comunque è proprio lei nel film a capire per prima l’autenticità di Mimosa e metterla in guardia».

Finalmente l’alba si colloca, non a caso, l’8 aprile 1953, alla vigilia della morte dell’aspirante attrice Wilma Montesi avvenuta in circostanze tutt’oggi misteriose e che il film cita più volte. Voto: 4 sui 5

PAST LIVES sentimentale, diretto da Celine Song, con Greta Lee e Shabier Kirchner. Durata 106 minuti.

Racconta la storia di Nora e Hae Sung (Moon Seung-ah e Seung Min Yim), due amici d’infanzia molto legati tra loro. I due vengono separati quando la famiglia di Nora decide di emigrare dalla Corea del Sud al Canada e finiscono col perdersi di vista. Crescendo in America, Nora (Greta Lee) riesce a coronare il suo sogno di scrivere per vivere e si trasferisce a New York. Nel frattempo, Hae Sung (Teo Yoo) sta svolgendo la leva militare obbligatoria in Corea. Vent’anni dopo i due si incontrano e trascorrono insieme una settimana, durante la quale si ritroveranno ad affrontare nozioni come quella di amore e destino. Voto: 3.5 su 5

ROMEO È GIULIETTA commedia, diretto da Giovanni Veronesi, con Sergio Castellitto e Pilar Fogliati.

Racconta la storia di Vittoria, una giovane attrice che nel corso di un provino viene fortemente umiliata da un noto regista molto cinico. Il ruolo per cui la ragazza si era presentata è quello di Giulietta, ma Vittoria non demorde e decide di ritentate il casting con una falsa identità. Per mostrare al burbero regista il suo talento, la giovane si presenta sotto le mentite spoglie di Fabio, esibendosi nella parte di Romeo.

Vittoria fa colpo e viene scelta per interpretare il protagonista maschile dell’opera shakespeariana, ma non rivela la sua vera identità femminile. Da questo momento in poi è Fabio. Per la talentuosa attrice non si rivela poi così complicato vestire i panni di Romeo sia sul palco che dietro le quinte. Il problema sorge quando viene scelto per interpretare Mercuzio proprio il suo fidanzato. Vittoria si ritroverà a dover nascondere la sua identità anche a lui, riuscirà con il suo talento a non farsi smascherare? Inoltre, mentre indossa gli abiti di Romeo, l’attrice scoprirà molto su sé stessa e su chi ha intorno. Voto: 3 su 5

‘A MUZZARELL’ drammatico, diretto da Diego Santangelo, con Martina Varriale e Daniele Aiello. Durata 90 minuti.

Daniele, un ragazzino che al suo primo tiro di crack, viene trasportato in un viaggio lisergico. L’intreccio con la sua quotidianità è onirico, l’esperienza intrisa di incontri e contrasti con uomini e donne che rilasciano su di lui l’indivisibile trama di Bene vs Male, in luoghi di spaccio e di camorra che su tutto stende la sua lurida mano. La durezza dei fatti lo porta a scegliere, come in un percorso iniziatico, se vivere una “vita sporca” o “morire alla perdizione per poter rinascere”. Su tutto aleggia la presenza di una donna con sembianze mutevoli, e la sua crush Martina che con incredibile dolcezza, come in un sogno, lo distoglie dal perseverare. Se un ragazzino si dà al narcotraffico, una mano dal cielo saprà distoglierlo dal compiere l’ultimo passo fatale? Voto: 4 su 5

I TRE MOSCHETTIERI: MILADY avventura, diretto da Martin Bourboulon, con Eva Green e Vincent Cassel. Durata 115 minuti.

Siamo nel filone cappa e spada con gli intramontabili Quattro Moschettieri. D’Artagnan (François Civil) dà inizio a una spasmodica ricerca per tentare di salvare Constance (Lyna Khoudri), dopo che quest’ultima è stata rapita. Per portare a termine la sua missione, il giovane moschettiere verrà aiutato da Athos, Porthos, Aramis (Vincent Cassel, Romain Duris e Pio Marmaï) e sarà costretto a stipulare un’alleanza con la misteriosa Milady (Eva Green). Mentre la Francia si accinge a entrare in conflitto con Inghilterra, il destino dei moschettieri li condurrà davanti a un’ardua scelta: sacrificare le persone amate o portare a termine la loro missione. Voto: 3.5 su 5

LA NATURA DELL’AMORE sentimentale, diretto da Monia Chokri, con Francis-William Rhéaume e Magalie Lépine Blondeau. Durata 110 minuti.

Racconta la storia di Sophia (Magalie Lépine Blondeau), una professoressa di filosofia di Montreal, proveniente da una famiglia benestante, che ha una relazione con Xavier (Francis-William Rhéaume) da ben dieci anni. I due vivono una relazione ormai giunta al termine, infatti dormono anche in camere da letto diverse. Quando i due decidono di sistemare alcune cose in casa, la donna incontra Sylvain (Pierre-Yves Cardinal), la sua vita viene completamente sconvolta. Lui viene da una famiglia umile e lavora come falegname. Sophie è colpita sin da subito dall’uomo, tanto da avere un vero colpo di fulmine. È così che la donna decide di mettere da parte i propri valori per farsi travolgere dal romanticismo e dalla passione. I due, però, sono diversi in tutto: dallo status sociale alle idee politiche, fino al rapporto con amici e familiari. È vero che gli opposti si attraggono, ma tra loro può davvero durare? Voto: 3 su 5

MADAME WEB fantascienza, diretto da S.J. Clarkson, con Dakota Johnson e Sydney Sweeney.

Alla sua prima a Los Angeles è stato definito «un pasticcio imbarazzante», Basato sull’omonimo personaggio della Marvel Comics, il film è interpretato anche da Dakota Johnson, Sydney Sweeney di The White Lotus, così come Emma Roberts e Adam Scott. «Probabilmente il peggior film a fumetti che abbia mai visto», ha scritto un critico americano. «Dialoghi atroci e scene ridicole».

Il film vede protagonista Cassandra Webb (Dakota Johnson), un paramedico di Manhattan che dopo un incidente nel quale rischia di perdere la vita, scopre di avere dei poteri speciali. Cassandra, infatti, riesce a prevedere il futuro. I suoi superpoteri di chiaroveggenza la costringono ogni giorno ad avere visioni di eventi terribili che riguardano i luoghi e le persone che la circondano. Diventa così Madame Web.

Quando incontra Julia (Sydney Sweeney), Anya (Isabela Merced) e Mattie (Celeste O’Connor), tre ragazze straordinarie dal futuro radioso, scopre che a ostacolare il loro destino c’è una terribile minaccia da sconfiggere nel loro presente. Madame Web decide allora di avvisarle del pericolo che corrono e di aiutarle a difendersi, questo la costringerà a confrontarsi con alcune orribili rivelazioni che riguardano il suo passato. Voto: 2 su 5

MASCHILE PLURALE sentimentale, diretto da Alessandro Guida, con Giancarlo Commare e Gianmarco Saurino. Durata 105 minuti.

È ambientato tre anni dopo la morte di Denis, l’amico che ha unito Antonio (Giancarlo Commare) e Luca (Gianmarco Saurino). Durante questo tempo il primo è diventato un famoso pasticcere e lavora duramente ogni giorno; il secondo, invece, ha incontrato Tancredi (Andrea Furto), operatore di una casa famiglia che ospita giovani LGBTQ+, grazie al quale è riuscito a superare un momento difficile.

Le vite di Antonio e Luca, però, sono destinate a incrociarsi nuovamente. Antonio, completamente preso dal suo lavoro, non ha una vita sentimentale rosea e, appena rivede Luca, si rende conto che prova dei sentimenti per lui. Gli propone di rilevare il forno di famiglia che Denis aveva dovuto vendere, convinto che iniziando insieme quest’avventura possa riconquistare Luca, nonostante la sua amica d vecchia data, Cristina (Michela Giraud), non creda che sia un’ottima idea. Antonio, però, è determinato, perché crede che il passato si sia rifatto presente per aiutarli. È così che decide di provare a mandare in frantumi la relazione di Luca… ma è davvero un segno del destino o soltanto una sua illusione? Voto: 2.5 su 5

LE AVVENTURE DEL PICCOLO NICOLAS animazione, diretto da Amandine Fredon, con Laurent Lafitte e Alain Chabat. Durata 82 minuti.

È ambientato da qualche parte nei pressi Parigi, dove abita il piccolo Nicolas, che vive la sua infanzia serenamente tra giochi, scherzi, litigi nel cortile scolastico e amicizie nate nei campi estivi. Durante una delle sue avventure, il bambino si insinua nel laboratorio dei suoi due creatori, Jean-Jacques Sempé e René Goscinny, per fare loro tante domande, proprio come farebbe ogni suo coetaneo. È così che Sempé e Goscinny gli racconteranno come è nata la loro amicizia e come si è evoluta la loro carriera, non tralasciando i loro ricordi infantili ricchi di sogni futuri e di tanta speranza. Voto: 2.5 su 5

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