Eventi

Platea. “Le confessioni di un malandrino”

– Gli appuntamenti più rilevanti nella settimana dal 15 al 21 febbraio
– Angelo Branduardi porta il suo spettacolo retrospettivo a Messina e Palermo. Remo Anzovino presenta il nuovo album all’Agricantus. RadioSabir al Centro Zo, Luca Madonia al Retronouveau
– “La mia vita raccontata male” con Claudio Bisio a Catania e Ragusa. A Palermo “Gaetano Cosìcomè” di Salvatore Rizzo. “Apparis Scomparis” con Andrea Paris a Catania. “Ai miei tempi non era così” con Maurizio Battista
(inviare le segnalazioni a redazione@segnalisonori.it)

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MUSICA

Angelo Branduardi e Fabio Valdemarin (foto di Adolfo Ranise)

“Le confessioni” di Angelo Branduardi a Messina e Palermo

Sabato 17 febbraio al Palacultura di Messina ore 19:00 e lunedì 19 febbraio al Teatro Golden di Palermo ore 21:00 le Confessioni di un malandrino, lo straordinario concerto di Angelo Branduardi in cui presenta una versione particolare dei suoi brani più celebri, in duo col polistrumentista Fabio Valdemarin, suo compagno di viaggio da ormai molti anni. L’esibizione si basa sul violino e la chitarra di Angelo Branduardi e sulla “piccola orchestra” di Fabio Valdemarin che, oltre al pianoforte a coda, suonerà chitarre e fisarmonica. Verranno eseguiti brani che si rifanno alla musica del periodo classico più arcaico e che fanno parte della raccolta Futuro antico che conta ben otto episodi. Non mancheranno i brani più celebri legati alla carriera di Angelo ma accanto a questi si potranno riascoltare alcune delle sue composizioni più rare, meno eseguite ma non per questo dimenticate o meno amate.

Remo Anzovino per due sere all’Agricantus di Palermo

Martedì 20 (data già sold out) e mercoledì 21 febbraio il teatro palermitano Agricantus ospita due date del tour del compositore e pianista friulano Remo Anzovino per presentare l’album Don’t forget to fly. «Nella prima parte dei concerti suonerò la suite del disco, dando quasi la sensazione tattile di volare», annuncia Anzovino. «Nella seconda suonerò i brani più importanti tratti dai miei dischi di studio e dalle colonne sonore cinematografiche»

Valentina Magaletti (foto di Lousie Mason)

Valentina Magaletti, il ritmo come narrazione

Giovedì 15 febbraio, alle ore 21, Partiture, la rassegna dedicata ai linguaggi più innovativi e sperimentali della musica, tra elettronica, neoclassica e contemporanea, di Zo Centro Culture Contemporanee di Catania ospita Valentina Magaletti, uno dei nomi più importanti della scena sperimentale europea. Nata a Bari ma di base a Londra, la batterista, compositrice e percussionista si è imposta all’attenzione internazionale con la sua tavolozza sonora composta da una mescolanza di generi. Batteria, vibrafono, giocattoli e oscillatori, approccio jazzistico e sound post-industriali, panorami post-punk, minimalismo e dinamiche elettroacustiche convivono nella sua musica. Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Ortigia Sound System di Siracusa.

Concerto dei RadioSabir al Centro Zo di Catania

Venerdì 16 febbraio il collettivo siciliano RadioSabir si esibirà live allo Zō Centro Culture Contemporanee di Catania (ore 21.30 – Piazzale Rocco Chinnici, 6): la band, formata da Daniele Grasso: acoustic, electric, slide, guitars, bass, sinth, sinth bass, programming, sound&noises, vox – Peppe Scalia: drums, percussion, blues harp, vox – Umberto Arcidiacono: sinth bass, percussion, fisa, mandolin, vox – Elisa Milazzo: cori, voce, percussioni – Maurizio Musumeci: voce rap, presenterà la nuova formazione e il nuovo Cunti e Mavarii pi megghiu campari, disco accolto con entusiasmo da tutta la stampa specializzata, che conferma ancora una volta il talento e l’abilità del collettivo nel mettere insieme suoni e parole, storie ed emozioni raccolti in tutti i sud del mondo. A supportare il tutto un coro di voci speciali ed emozionanti, composto da Manuela Amalfitano, Alba Donsì, Giulia Fassari e Paolo Miano.

Luca Madonia

Luca Madonia si racconta al Retronouveau di Messina

Luca Madonia in trio acustico porta lo spettacolo La mia storia giovedì 15 febbraio al Retronouveau di Messina, con inizio alle ore 21:30. Dagli anni Ottanta con i Denovo, alfieri della new wave italiana, ai Novanta, con l’esordio da solista, Luca Madonia si racconta in musica e parole. Dieci album fino all’ultimo lavoro dello scorso anno Stiamo tutti ben calmi, tre inediti e una rilettura acustica dei brani più rappresentativi per festeggiare quarant’anni di carriera. Passando anche da un Sanremo nel 2011 con Franco Battiato. Una vita in musica attraversando tante stagioni con grande coerenza e credibilità. Sul palco con Madonia (chitarra e voce), Denis Marino (chitarre) e Ambra Scamarda (basso).

Letizia Onorati (foto di Roberto Cifarelli)

Viaggio attraverso il mondo con la voce di Letizia Onorati

Il Teatro Astra di San Giustino (Via Citernese Aretina 1/B) sarà la venue del concerto firmato Letizia Onorati – Max Ionata – Paolo Di Sabatino – Across the World in programma sabato 17 febbraio, alle 21:30, a cura del Jazz Club Valtiberina. Across the World è un interessante progetto ideato dalla talentuosa cantante jazz, autrice e compositrice Letizia Onorati che si avvale della preziosa collaborazione di due big della scena jazzistica nazionale, assai apprezzati anche all’estero, come Max Ionata al sax tenore e Paolo Di Sabatino al pianoforte. Across the World è concepito come una sorta di esplorazione delle musiche del mondo, dall’Argentina al Brasile passando per l’Italia, un excursus stilistico in cui la world music abbraccia il linguaggio eclettico del jazz che, frutto di un ammaliante melting pot, dà vita ad energiche vibrazioni interiori fra improvvisazione e pathos. 

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LIRICA

“Madame Butterfly” al Teatro Massimo di Palermo

L’omaggio a Puccini, nel centenario della morte, riporta al Teatro Massimo di Palermo le melodie e il dramma di Madama Butterfly con un cast di grandi interpreti e la regia di Nicola Berloffa. Sul podio dell’Orchestra il direttore musicale Omer Meir Wellber (per l’ultima recita Keren Kagarlitsky), Maestro del Coro Salvatore Punturo. Protagonisti il soprano Maria Agresta, e nel cast alternativo Barno Ismatullaeva, il tenore americano Jonathan Tetelman e in replica da Ivan Magrì, Silvia Beltrami e in replica Irene Savignano e i giovani baritoni Simon Mechliński e Lodovico Filippo Ravizza. 

La prova generale di “Madama Butterfly”, giovedì 15 febbraio alle 18:30, è aperta a favore di AIL (Associazione italiana contro le leucemie – linfomi e mieloma). Il ricavato della vendita dei biglietti viene devoluto a favore della ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma. Madama Butterfly va in scena venerdì 16 febbraio alle 20.00 (Turno Prime), sabato 17 febbraio alle 18.30 (Turno Opera), domenica 18febbraio alle 17.30 (Turno D), martedì 20 febbraio alle 20.00 (Turno F), mercoledì 21febbraio alle 18.30 (Turno C), giovedì 22 febbraio alle 18.30 (Turno Scuola); venerdì 23febbraio alle 18.30 (Turno B), sabato 24 febbraio alle 18.30 (fuori abbonamento).

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PROSA

“La mia vita raccontata male” con Claudio Bisio

Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia, La mia vita raccontata male ci segnala che se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all’indietro la strada è ben segnalata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali. Attingendo dall’enorme e variegato patrimonio letterario di Francesco Piccolo, lo spettacolo si dipana in un’eccentrica sequenza di racconti e situazioni che inesorabilmente e bizzarramente costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti. Dalla prima fidanzata alle gemelle Kessler, dai Mondiali di calcio all’impegno politico, dall’educazione sentimentale alla famiglia o alla paternità, dall’Italia spensierata di ieri a quella sbalestrata di oggi, fino alle scelte professionali e artistiche che inciampano in Bertolt Brecht o si intrecciano con Mara Venier, lo spettacolo, montato in un continuo, perfido e divertentissimo ping-pong tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, racconta “male”, in musica e parole: tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo. Perché la vita, sembra dirci questo viaggio agrodolce nella vita del protagonista, forse non è esattamente quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda. E che spesso non la si vive come vorremmo noi, ma come vuole lei. In questa tessitura sorprendente si muove Claudio Bisio, accompagnato da due musicisti d’eccezione, per costruire una partitura emozionante, profonda ma anche giocosamente superficiale, personale, ideale, civile ed etica.

Al Teatro ABC di Cataniagiovedì 15, venerdì 16 e sabato 17 alle ore 21; domenica 18alle 17.30; giovedì 22 e venerdì 23 alle ore 21; sabato 24 alle 17:30 e alle 21:00; domenica 25 alle 17:30. Al Teatro Duemila di Ragusamartedì 20 alle ore 21

“Gaetano Cosìcomè” al Biondo di Palermo

Al Teatro Biondo di Palermo Gaetano Cosìcomè di Salvatore Rizzo, con la regia di Vincenzo Pirrotta e Filippo Luna nei panni del protagonista. Un racconto intimo e profondo, che diventa un viaggio doloroso ma necessario alla ricerca della propria affermazione, con Gaetano che vive da anni in una dimensione di solitudine, lontano dal suo paese d’origine e dagli affetti più cari, che divenuta simbolicamente una gabbia dalla quale sente l’urgenza di evadere per mostrarsi “cosìcomè” e manifestare liberamente la propria sessualità.

Dopo il grande successo de Le mille bolle blu, Salvatore Rizzo torna sui temi dell’identità e dei pregiudizi di una società mai del tutto sganciata dall’asfittica mentalità provinciale del dopoguerra, raccontando la storia di Gaetano e del suo tormentato percorso di liberazione. «Gaetano fa visita ai suoi per affermarsi, per dichiarare quello che è sempre stato, che gli altri magari hanno capito e fatto finta di non capire», spiega Rizzo. «Gaetano ha un’altra vita, un altro Paese, ma vorrebbe che la sua vita, il suo Paese fossero lì dove è nato, nato Cosìcomè. Non la sopporta più la menzogna, la recita, la doppiezza, quel Cosìcomè e come vorrebbero gli altri che fosse. Gaetano vuole affermare il suo diritto ad essere quel che è all’origine, con chi l’ha messo al mondo, vuol sbriciolare a casa sua quel muro d’estraneità che avverte ancora a casa d’altri. Se i diritti, anche quelli acquisiti, oggi sono a rischio, Gaetano vuole inchiodarli saldamente alla vita attraverso le assi del palcoscenico. Gaetano è lo specchio della sua solitudine, ma incarna anche quella degli altri: la solitudine della madre, della sorella, del vicino di casa. Ruoli pubblici e privati nella commedia del sociale la cui regola prima è adattarsi. Gaetano a quella regola non vuole attenersi più». 

Per il regista Vincenzo Pirrotta, Gaetano Cosìcomè è la storia di una ribellione «vissuta con tutta la forza di uno strappo, ribellione e opposizione ai demoni che abitano la stanza, forse sarebbe meglio dire la gabbia, in cui il protagonista vive con tutte le sue inquietudini. Ho pensato dunque ad un luogo in cui la paura, quasi come in un incubo costante, convive con l’incapacità di manifestare la propria sessualità alla madre e alla sua famiglia, legata ad un pensiero tradizionalista e ottuso. Questo tormentato vissuto quotidiano fa rivivere a Gaetano la violenza di un passato che non riesce a cancellare».

In sala Strehler, lo spettacolo va in scena giovedì 15, venerdì 16 e sabato 17 febbraio alle 17:00 e domenica 18 febbraio alle 20:00.

“La gioia” di Pippo Delbono a Palermo

Dopo una lunga tournée mondiale, che dall’Europa ha raggiunto la Cina, il Giappone, l’India e il Cile, da giovedì 15 febbraio approda al Teatro Biondo di Palermo lo spettacolo La gioia di Pippo Delbono, autore di culto della scena contemporanea internazionale. La gioia è un’esplosione floreale per celebrare la vita con le sue luci e le sue ombre, uno spettacolo di Pippo Delbono con Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Grazia Spinella e con la voce di Bobò. Va in scena nella Sala Grande giovedì 15 e venerdì 16 febbraio alle 21:00, sabato 17 febbraio alle 19:00 e domenica 18 febbraio alle 17.00.

Ruggero de I Timidi a Catania e Palermo

La grande timidezza, il nuovo spettacolo teatrale di Ruggero de I Timidi e Fabiana Incoronata Bisceglia, arriva in Sicilia. Appuntamento venerdì 16 febbraio al Teatro Ambasciatori di Catania e sabato 17 al Teatro Jolly di Palermo, alle 21:00. Uno show musicale in cui «convivono intelligenza artificiale e idiozia naturale», tra vecchi successi e nuove hit, uno spettacolo dove Ruggero si conferma l’unico artista che riesce ad essere il Product Placement di se stesso.

“Ai miei tempi non era così” con Maurizio Battista

Siamo veramente sicuri che il passato coincida con l’idea di “vecchio” e il presente con l’idea di un “nuovo” che ci costringe ad arrancargli dietro, fino a farci invecchiare prima del tempo? E chi l’ha detto che la felicità consista in un accumulo di “effetti speciali” o non piuttosto, com’era una volta, nel sapersi divertire con talmente poco che eravamo noi a sentirci “speciali”? Tra queste e altre domande, si muove Maurizio Battista in Ai miei tempi non era così, un precisissimo slalom per non urtare i paletti dell’ipocrisia e dell’ignoranza, issati dall’epoca attuale, coadiuvato dalla musica dei Los Locos, dalle canzoni di Renato Zero interpretate dal suo erede naturale Daniele Si Nasce e dall’irriverenza del comico Dado, sempre pronto a smascherare inganni e sotterfugi della contemporaneità. Al Teatro Metropolitan di Catania giovedì 15 alle ore 21.

“Apparis Scomparis” con Andrea Paris a Catania

Lunedì 19 febbraio, alle ore 21, al Teatro Ambasciatori di Catania risate e magia con il prestigiattore Andrea Paris in scena con Apparis Scomparis. Mago, illusionista, prestigiatore, mentalista, comico e attore. Andrea Paris, salito alla ribalta nazionale con il secondo posto ad Italia’s got talent, nel 2019, e con la vittoria, l’anno successivo, alla settima edizione di Tu si que vales, sarà protagonista un travolgente show di magia e comicità. Al centro dello spettacolo di prestidigitazione e mentalismo c’è il pubblico, coinvolto in un’escalation di ritmo e comicità. Il risultato è una serata in cui gli adulti tornano bambini ed i bambini rimangono incantati dal quel mondo straordinario che è la magia.

“Boston Marriage” allo Stabile di Catania

Proseguono sino a domenica 18 al Teatro Stabile di Catania le repliche di Boston Marriage per la regia di Giorgio Sangati, con Maria Paiato, Mariangela Granelli, Ludovica D’Auria.  Stati Uniti, fine Ottocento, un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una commedia convenzionale, un incontro tra amiche un po’ affettate, ma alla forma non corrisponde la sostanza: nella conversazione dal vocabolario ricercato fioccano volgarità e veniamo a sapere che le due dame sono state un tempo una coppia molto affiatata. L’espressione “Boston Marriage” era in uso nel New England a cavallo tra il XIX e il XX secolo per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini. Viene subito in mente il romanzo The Bostonians di Henry James (1886), nel quale l’autore affronta senza censure il tema dell’omosessualità e dipinge l’affresco di una società in bilico tra valori antiquati e spinte progressiste, con particolare attenzione alla condizione femminile.

Dopo la separazione, Anna, la protagonista e padrona di casa, ha trovato un uomo ricco che la mantiene e vorrebbe ora approfittare della protezione di lui per riprendere con sé Claire, appena arrivata in visita. Ma Claire non è lì per quello; è tornata per ben altri motivi e la riconquista si rivelerà molto più complicata del previsto, con colpi di scena rocamboleschi che coinvolgeranno anche la giovane cameriera, ritmando l’opera e donandole una facciata esilarante, quasi di farsa.

Voce tra le più rappresentative della scena americana, David Mamet ci consegna un piccolo capolavoro teatrale che eleva a protagonista assoluto, insieme alle interpreti, il linguaggio e, di contro, il non-detto, l’allusione, la stravaganza, il paradosso. L’autore si diverte a parodiare la prosa ampollosa dell’epoca, ma dietro l’apparente assurdità si nasconde l’intento ambizioso di rovesciare la realtà attraverso uno scherzo, che mira a creare anche un po’ di raffinatissimo scandalo. Qui sta il senso anche “politico” di un testo che divertiva e stupiva insieme il pubblico americano del 1999.

Calendario repliche: martedì 13  ore 20:45; mercoledì 14 ore 17:15; giovedì 15 ore 20:45; venerdì 16 ore 17:15; sabato 17 ore 20:45; domenica 18 ore 17:30.

Sergio Vespertino in “Il Signor Vattelappesca” a Palermo

Al Teatro Agricantus di Palermo torna in scena Sergio Vespertino in Il Signor Vattelappesca, spettacolo culto che ha debuttato nel 2007 ed è stato riproposto una decina di anni fa con due scenografie diverse, che viene ripreso nei weekend fino al 3 marzo (da giovedì a sabato alle ore 21, domenica alle ore 18) in una nuova versione che punta tutto sull’oralità e, per questo, non prevede scenografia. 

Questo divertente racconto che vede in scena Vespertino affiancato dal musicista Pierpaolo Petta (autore delle musiche che, ben congegnate con lo spirito del racconto, permettono di aprire spazi ai sentimenti dell’animo di chi ascolta) ha la leggerezza di una favola, la comicità di tanti accadimenti giornalieri, strampalati e veri, la poesia dedicata all’idea del volo, del cielo, del sole e anche di un albero. Il Signor Vattelappesca è un uomo che si trasforma in un uccello, ma esclusivamente dentro di sé, nessuno lo sa e nessuno mai capirà. Poco importa chi sia, quale sia il suo nome e la sua identità: il Signor Vattelappesca potrebbe essere ciascuno di noi, se dessimo ascolto alle parole “libertà” e “fantasia”.

“Il padre della sposa” chiude il tour ad Agrigento

Giovanni è un imprenditore e padre di famiglia, la cui bella e giovane figlia sta per convolare a nozze. La ragazza sta per sposare il rampollo di una ricca famiglia, ma l’imminente matrimonio, con annessi caotici preparativi, avrà un effetto straniante sul povero padre. In cuor suo l’uomo non vuole accettare il fatto che la figlia sia ormai una donna e il solo pensiero di lasciare l’adorata fanciulla nelle mani di uno sconosciuto lo fa impazzire. 

Il padre della sposa, di cui saranno protagonisti Gianfranco Jannuzzo e Barbara De Rossi, qui guidati da Gianluca Guidi, si presenta come una divertente comedy piena di gag e momenti coinvolgenti, animata da situazioni tenere e divertenti. Stasera di scena al Teatro Garibaldi di Modica giovedì 15 febbraio ore 21; al Teatro Pirandello di Agrigento dal 16 al 18 febbraio.

“Finiti sotto un Ponte” al Teatro Musco di Catania

Sino al 18 febbraio, il Teatro Angelo Musco di Catania ospita ErnestoMaria Ponte e Clelia Cucco, in scena con Finiti sotto un ponte. Uno spettacolo che fa ridere e riflettere allo stesso tempo, raccontando la vita di un uomo che, dopo una vita di successi, si ritrova a vivere da barbone, appunto sotto un ponte. Le repliche: venerdì 16 (ore 21:00), sabato 17(ore 17:30 e 21:00), domenica 18 febbraio (ore 18:00).

Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo sono “I due Papi”

Cosa ha spinto Benedetto XVI, il più tradizionalista dei Papi, alla rinuncia del titolo e a consegnare la cattedra di Pietro al radicale ed empatico cardinale argentino? Il testo teatrale di Anthony McCarten – autore premio Oscar per Bohemian RhapsodyL’ora più buia e La teoria del tutto – da cui è stata tratta una delle pellicole Netflix più amate e seguite dal pubblico, nella traduzione di Edoardo Erba, arriva giovedì 15 febbraio alle ore 21 al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta per la stagione “Dialoghi. Un palcoscenico eclettico”. I due Papi, diretto da Giancarlo Nicoletti, vede in scena Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo, tra i migliori attori del panorama teatrale italiano, nei ruoli di Papa Ratzinger e Papa Bergoglio. Fra documento storico, humour e dramma, lo spettacolo ripercorre non solo i giorni frenetici che portarono dalla rinuncia di Benedetto all’elezione di Francesco, ma anche le “vite parallele” di due uomini molto diversi, accomunati dallo stesso destino. E, soprattutto, racconta la nascita di un’amicizia – speciale e inaspettata – fra due personalità fuori dall’ordinario. Al centro di tutto, una domanda senza tempo: quando si è in crisi, bisogna seguire le regole o la propria coscienza?

SUD, viaggio musicale e teatrale al “Negli” di Enna

Terzo appuntamento al teatro “Neglia” di Enna con la decima edizione di “Voci di Sicilia”. Sabato 17 febbraio, viene presentato SUD – Viaggio musicale e teatrale attraverso la tradizione siciliana e partenopea. SUD (Suoni, umorismo e dintorni) scaturisce dall’idea del tenore Francesco La Spada e del pianista e compositore Giuseppe Palmeri. Avvezzo alla ribalta internazionale il primo, musicista di lungo corso il secondo, coinvolgono nel progetto Giovanni Arena al contrabbasso e Antonio Petralia alla batteria. In scena, una straordinaria energia che fa emergere storie d’altri tempi, come quelle che sprigionano ricordi ascoltando i canti della tradizione siciliana e partenopea. La voce solista e l’interpretazione sono di Francesco La Spada, mentre la direzione musicale è affidata al maestro Giuseppe Palmeri che ha realizzato gli arrangiamenti. Una rielaborazione in chiave moderna, fra il classico e il jazz, di brani come E vui durmiti ancora e ‘O surdato ‘nnamurato

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INCONTRI

Teatro e libri a Palazzolo Acreide 

Tornano gli appuntamenti del cartellone “Palazzolo è”, promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Palazzolo Acreide. Due gli appuntamenti di questo fine settimana, dedicati ai libri e al teatro. Sabato 17 febbraio alle 18:00, la sala delle Aquile Verdi ospita la presentazione del libro Le ricette della mia vita di Giusy BattagliaDomenica 18 alle 18.30, torna il grande teatro all’Auditorium comunale, sala ex Biblioteca, con Un amore che vede in scena Paolo Briguglia per la regia di Alessandra Pizzi. Lo spettacolo, già sold out, è tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati, riadattato in forma di monologo dalla regista.

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FOOD & WINE

Sulla strada del Vino e dei Sapori dell’Etna

Due degustazioni tematiche di vini e oli per promuovere il territorio attraverso le sue eccellenze enogastronomiche. Questo il filo conduttore del doppio appuntamento organizzato dalla Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna, in collaborazione con il Comune di Riposto e la Pro Loco Riposto e con il Comune di Milo e la Pro Loco di Milo. Si inizia venerdì 16 febbraio, al Palazzo Vigo di Riposto, alle ore 19:30, con “Strade che si incontrano: Strade del Vino e dei Sapori dell’Etna e del Val di Noto si raccontano”, un viaggio esperienziale tra vini e spumanti ottenuti da vitigni autoctoni prodotti nei terroir etnei e del Val di Noto. Una commistione di sentori che rappresentano profondamente le referenze iconiche di questi due territori. La degustazione sarà accompagnata da oli di produzione di entrambi i territori. L’evento vedrà la partecipazione anche degli studenti dell’Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera ‘G. Falcone’ di Giarre che prepareranno un piatto degustazione con arancinetto al nero di seppia, polpo arrostito e crema di patate, trancio di schiacciata di pesce (pomodoro, bietole, cozze, calamari, gamberetti e tuma), filetto di pesce azzurro scottato e aromatizzato al limone, sformato di pasta alle alici e mollica atturrata e crostatina. In chiusura prevista anche la degustazione di un distillato locale.

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MOSTRE

“Mirò – La gioia del colore” a Catania

Dopo “Omaggio a Mirò” a Trieste e “Mirò a Torino” nella capitale sabauda, Catania ospita il terzo capitolo di una serie di mostre dedicate al grande maestro catalano. Sino al 7 luglionella sede del Palazzo della Cultura sarà possibile visitare “Miró – La gioia del colore” a cura di Achille Bonito Oliva in collaborazione con MaïthéVallès- Bled e Vincenzo Sanfo.

“Miró – La gioia del colore” raccoglie circa un centinaio di opere che coprono un arco temporale di circa sessant’anni – dal 1924 al 1981 – dipinti, tempere, acquerelli, disegni, sculture e ceramiche, oltre ad una serie di opere grafiche, libri e documenti – provenienti da collezioni private italiane e gallerie francesi. Ad arricchire e ampliare il percorso espositivo dalla doppia lettura cronologica e tematica ci sarà anche una sezione fotografica e video che approfondirà alcuni aspetti della vita privata e pubblica dell’artista surrealista. Una sezione di questa mostra antologica su Miró è focalizzata sui suoi lavori grafici realizzati quando collaborava con la rivista Derrière le Miroir.

“Messaggi e Annunciazioni” al Palazzo Bellomo di Siracusa

Fino al 31 marzo 2024 la mostra “Messaggi. Antonello Contemporanei” curata da Diego Cavallaro, Rita Insolia e Michele Romano. Progetto ideato dalla Galleria di Palazzo Bellomo di Siracusa e fortemente voluto dalla direttrice Rita Insolia per valorizzare uno dei massimi capolavori custoditi all’interno del percorso espositivo del museo: l’Annunciazione di Antonello da Messina. La mostra darà la possibilità ai visitatori di ammirare anche quattro dipinti del XV-XIII sec. raffiguranti il tema dell’annunciazione finora conservati nei depositi: da un trittico dalle diverse narrazioni ad una pittura su vetro di cultura popolare fino ad un dipinto attribuito a Giovanni Ventura e una pala d’altare mai esposta prima all’interno del museo. La novità di questo percorso espositivo è la presenza di otto artisti contemporanei che in una sala del museo presenteranno le loro opere dal tema “Messaggi e Annunciazioni”, una scelta audace che vede impegnati maestri del nostro tempo con la tematica antonelliana dell’Annuncio mariano. 

Paesaggi, memorie e astrazioni. La Sicilia di Melo Minnella

A Melo Minella, il decano della fotografia Sicilia che ha attraversato il Novecento con il suo sguardo, a cui il Museo Civico di Castelbuono (Pa) dedica una mostra (fino al 24 aprile) nell’ambito di un più ampio progetto vincitore di Strategia Fotografia 2020 del Ministero dei Beni Culturali. Grazie al bando, il Museo diretto da Laura Barreca, ha acquisito un corpus di 30 fotografie in bianco a nero, stampe vintage su carta baritata, pezzi unici che continuano ad arricchire la collezione del museo con un ulteriore tassello nella costruzione di una identità mediterranea attraverso le arti contemporanee. Le foto, tutte tra gli anni ’60 e ’70, ripercorrono la poetica del fotografo, la minuziosa ricognizione fotografica delle feste religiose (che forse il contemporaneo interesse di Leonardo Sciascia, Ferdinando Scianna e dello stesso Minnella ha contribuito a rilanciare e a rinvigorire), nonché del folklore siciliano di cui l’autore è appassionato collezionista.

(inviare le segnalazioni a redazione@segnalisonori.it)

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