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Valle dei Templi, è qui la festa

Nell’Agrigentino si assiste a un grande fermento culturale. Quest’estate un “boom” di iniziative culturali di notevole spessore qualitativo, con ben cinque eventi. Crescono realtà consolidate come FestiValle, alla sua sesta edizione, e l’Ellenic Festival, alla terza, si confermano il Dedalo a Caltabellotta e il Green Valley Pop Fest a Sciacca, senza contare gli appuntamenti del Festival “il Mito”. E nel 2025 Agrigento sarà capitale della cultura. È il risveglio degli dei?

Agrigento s’è desta. Da alcuni anni si percepivano fermenti provenienti da una delle province più isolate e dimenticate della Sicilia, a onta della sua celebre Valle dei Templi e di celebri concittadini. Adesso, forse sulle ali dell’entusiasmo per la prospettiva di diventare nel 2025 la capitale culturale dell’Italia, forse per il leggero, anzi leggerissimo, miglioramento dei collegamenti stradali con l’autostrada Palermo-Catania (ma resta molto indietro quello diretto per Palermo), o forse perché gli dei si sono risvegliati, quest’estate si assiste a un “boom” di iniziative culturali di notevole livello qualitativo. Crescono realtà consolidate come FestiValle, alla sua sesta edizione, e l’Ellenic Festival, alla terza, si confermano e consolidano il Dedalo a Caltabellotta e il Green Valley Pop Fest a Sciacca, senza contare gli appuntamenti del Festival “il Mito”. 

Al contrario di altre zone dell’Isola, qui nell’Agrigentino si ritrova il coraggio e la curiosità della scoperta, di presentare nuovi protagonisti della scena musicale internazionale, come anche l’impegno nel valorizzare il patrimonio culturale locale. C’è il mainstream, ma ci sono anche proposte originali provenienti dall’Italia e dall’estero che, invece, non rintracciamo altrove. 

Da questi festival giunge anche una forte spinta al turismo. Anzi, alcuni sono nati proprio per promuovere luoghi della Sicilia esclusi dalle rotte più battute del turismo di massa. È il caso di Dedalo Festival che porta il viaggiatore alla scoperta di antiche leggende e del popolo sicano. Mentre FestiValle in ciascuna delle quattro sere in cui si svolge, ovvero dal 3 al 6 agosto, propone un percorso esperienziale nella Valle dei Templi, che parte dal Giardino della Kolymbethra e attraversa la Via Sacra per arrivare al Tempio di Giunone, ai cui piedi si svolgeranno diversi eventi musicali. 

FestiValle, un viaggio nella musica sulla via Sacra

Il cartellone del festival agrigentino è il più variegato, spaziando dal jazz alla world, dall’elettronica al cantautorato. S’inizia alla grande il 3 agosto dal Giardino di Kolymbethra, quando ai piedi del Tempio dei Dioscuri al tramonto si esibirà il gruppo britannico di “folktronic” Tunng, per poi trasferirsi al Tempio di Giunone attraversando la Via Sacra, per ascoltare “l’anima antica del nuovo soul jazz”: così l’edizione statunitense di Rolling Stone ha definito Lady Blackbird. Il suo ultimo disco, Black Acid Soul, è uno dei migliori album di vocal jazz degli ultimi anni. Chiude la serata all’ombra dei Templi una vera leggenda del jazz: Fred Wesley. Il trombone di James Brown, con il quale ha condiviso il suo periodo creativo più fulgido, sul palco per l’occasione con la sua prodigiosa band i New JBs, che quest’anno celebra i cinquant’anni di attività: Gary Winters alla tromba, Hernan Rodriguez al sax, Reggie Ward alla chitarra, Peter Madsen alle tastiere, Dwayne Dolphin al basso e Bruce Cox alla batteria.

Lady Blackbird

Nella seconda serata del 4 agosto esploderà l’energico afrobeat di Seun Kuty & Egypt 80, preceduto dal jazz elettronico strumentale dei Brekky Boy e seguito dal cantautore Pino D’Angiò, icona del pop italiano anni Ottanta che vanta oltre tre milioni di dischi e più di 700 compilation vendute in tutto il mondo. La sua hit Ma Quale Idea è uno fra i primi esempi di Disco Music cantata in italiano ma anche il primo successo rap prodotto in Europa. È stato inoltre definito da Billboard il fondatore della musica trance per il brano The Age of Love. E poi si prosegue con gli afterparty fino a notte fonda con Whodamanny Fool Arcana

Sabato 5 agosto è la volta di C’mon Tigre, formazione italiana che mescola radici mediterranee e un caleidoscopio di suoni dal mondo, in particolare dall’Africa e dal Medio Oriente, per dare forma a un linguaggio nuovo, fatto di commistioni tra jazz, ritmiche dell’hip hop e funk. Sullo stesso palco arriva poi Jeff Mills artista che ha saputo interpretare la musica del futuro: con il collettivo Underground Resistance ha contribuito a definire il sound della Detroit techno. Jeff Mills salirà sul palco di FV23 con Tomorrow Comes the Harvest, progetto che nasce come album realizzato insieme al padre dell’afrobeat Tony Allen e proposto live con Prabhu Edouard e Jean-Phi Dary.

L’atto finale del FestiValle2023 comincerà alle ore 4:30 di domenica 6 agosto tra la Via Sacra e il Tempio della Concordia con lo spettacolo all’alba Al passo coi templi – Il Risveglio degli Dei, opera teatrale con oltre 40 performer per un viaggio onirico tra Mito, Musica e Teatro. Una sperimentazione di successo tutta siciliana creata da Marco Savatteri, regista e musicista, per raccontare in modo unico il Sito Unesco della Valle dei Templi. Al tramonto, sotto il Tempio dei Dioscuri, concerto del talentuoso pianista israeliano Shai Maestro, mentre evento clou in serata sarà l’esibizione di Mulatu Astatke, jazzista etiope capace di creare legami fra epoche diverse e fra gli angoli del mondo più distanti: è tra gli artisti più campionati nell’hip hop. Anche in questo caso si tratta di una unica data in Italia.

La band degli Editors

Ellenic Festival, due giorni concentrati sulla musica

Più vicino all’idea tradizionale di raduno rock è l’Ellenic Festival che si svolge dall’8 al 9 agosto: due giorni concentrati sulla musica, pur nello scenario della Valle dei Templi. S’inizia con una giornata ricca di musica con il ritorno in Sicilia degli Editors, band inglese che si lega al filone dark anni Ottanta, le sonorità post-punk dei messinesi The Whistling Heads, il funky e la techno del gruppo kraut-pop Fujiya & Miyagi e l’elettronica del britannico Rival Consoles.

Il producer e dj canadese Frase apre gli appuntamenti del 9 agosto che hanno come headliner i napoletani Planet Funk appena tornati sul mercato con il singolo The World’s End, ricco di contaminazioni e influssi musicali dance e di musica elettronica, anticipazione di un album che uscirà questa estate. Si continuerà a danzare fino all’alba con l’electroclash del francese Vitalic.

Il paese di Caltabellotta

A Caltabellotta il Dedalo Festival fra teatro, letteratura e musica

Bisogna addentrarsi per qualche chilometro nell’entroterra per raggiungere cresta montagnosa che comprende Monte Nira, Chimìno, Kristarèdda, Monte Gulèa, Monte Kòllega, Pizzo Kràtas, Monte Gogàla, Vitadda, Rocca di Vozzu, Krista. Qui si adagia Caltabellotta, paesino che nasconde innumerevoli tesori, antichi e moderni. Fra i secondi, certamente, il Dedalo Festival che da sedici anni è diventato la culla dei saperi, delle tradizioni e della cultura siciliana. Quest’anno il tema è “La bellezza della fragilità” e verrà sviluppato attraverso incontri letterari, dibattiti, spettacoli musicali e teatrali. Nel programma, ancora in fase di completamento, della edizione 2023 che si snoderà dal 5 all’8 agosto nella Villa comunale del paese ha un ruolo di protagonista il teatro. Tra le pièce proposte ci sono Cicerone e i Siciliani contro Verre di e con Alfonso Veneroso, Lighea con Patrizia D’Antona, Rita Collura, Mauro Cottone al violoncello, Dissipatio – Liturgia della fine del Teatro Abusivo Marsala per la regia di Massimo Pastore. Nelle mattinate dal 6 all’8 agosto visite guidate, accompagnate dall’attore Carmelo Rappisi, nel laboratorio Techne dello scultore Salvatore Rizzuti e al Museo Civico. L’8 agosto è prevista un’alba nel Castello del Conte Luna (o della Regina Sibilla). Incursioni sonore di Roy Zappia, Pas Scarpato, Guido Locatelli, Roberto Ligammari, Totò Randazzo, Pino Tortorici, Mauro Cottone, Eleonora Tabbì, Francesco Less, Totò Nocera, Vorianova, Vincenzo Castellana.

Fedez

A Sciacca il Green Valley Pop Fest per i teenager

Più giovane il Green Valley Pop Fest. Sia per numero di edizioni, quest’anno è la seconda, sia per il pubblico al quale è rivolto. Anche in questo caso la musica non è l’unica protagonista. Al centro del festival, come si può intuire dal nome, c’è la promozione della cultura dell’ambiente e l’ecosostenibilità. E la musica diventa il mezzo per diffonderla.

La line-up della due giorni – sabato 22 e domenica 23 luglio – che si terrà in  in piazza Angelo Scandaliato a Sciacca, prevede nella prima giornata Shiva, Fred De Palma, Villabanks, Anna, Drefgold, Diss Gacha, Finesse, Reed, Noche De Travesura, Bonita, Mamahouse, Gia e Carmen Ferrari. Domenica 23 luglio sarà la volta di Fedez, Irama, Angelina Mango, Gaia, Alfa, Rose Villain, Damante, Matteo Romano, Shablo, Random, Disco Club Paradiso, Ale Basciano, Elena Manuele, Dodoj e Noche De Fuego.

Sul palco del Green Valley Pop Fest si esibiranno anche i vincitori del Green Contest di quest’anno: Brusis, Solosem, Vhsupernova, Gabro, Domenico Di Puorto, Vinnie, Chiara Accardi, Pasquale Provenzano e Future Empire. L’evento sarà presentato da Daniele Battaglia, coadiuvato sabato da Francesco Facchinetti, mentre domenica sarà affiancato da Mariasole Pollio.

Il Teatro nella Valle dei Templi

Il Festival “il Mito” punta sul mainstream

Più legato al mainstream, alla tradizione il Festival “il Mito”. Una rassegna di “big” della musica diluita nei mesi estivi, inaugurata lo scorso giugno da due concerti dei Modà. Si prosegue il 27 luglio con Zucchero, mentre in agosto sarà la volta di Gigi D’Alessio (20 agosto), Renga & Nek (25) e Venditti & De Gregori (30). Chiuderanno i Pooh il 19 settembre. Tutti i concerti ad Agrigento nel Teatro della Valle. 

Agrigento, Sciacca, Caltabellotta diventano così soste imperdibili sulle rotte del turismo musicale. A far da cornice, la Scala dei Turchi, la spiaggia sabbiosa di Siculiana Marina, la scogliera di Punta Bianca, la riserva di Torre Salsa, il Farm Cultural Park di Favara. Quest’estate è qui la festa.

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