– Film e serie tv in uscita nella settimana dall’11 al 17 marzo. Su Canale 5 la fiction turca “Endless” sostituisce “Terra amara”
– Le produzioni spagnole dominano su Netflix, Rai1 racconta la storia della poetessa Alda Merini con Laura Morante
– Si avvicina il momento della verità per Wilhelm e Simon protagonisti di “Young Royals”, teen drama svedese di grande successo
“Endless Love” (da lunedì 11 marzo su Canale5)
Endless Love, conosciuta anche come Kara Sevda, farà il suo ufficiale debutto in Italia lunedì 11 marzo su Canale 5. Questa serie televisiva turca, che raccoglierà l’eredità nel pomeriggio di Canale 5 di Terra Amara (che ripartirà da zero su Rete 4 in un nuovo orario), ha vinto l’International Emmy Award e racconta la coinvolgente storia d’amore tra Kemal, un giovane di umili origini, e Nihan, proveniente da una famiglia benestante. Il loro incontro casuale su un autobus dà il via a un’intensa e complicata relazione, attraverso numerosi ostacoli che i due devono affrontare per perseguire il loro amore. Scopriamo qualcosa in più della nuova “turcata” del Biscione: dalla trama generale, al cast, dall’ambientazione storica, alla location.
La trama di Endless Love è ambientata ai giorni nostri e inizia con l’incontro casuale di Kemal e Nihan su un autobus, un momento che li lascia colpiti l’uno dall’altro. Tuttavia, le anticipazioni della serie svelano una serie di colpi di scena che metteranno a dura prova la loro relazione. La famiglia di Nihan, in particolare suo padre Onder, si trova in una situazione finanziaria difficile, portando il patriarca a intraprendere affari rischiosi con Galip Kozcuoglu e suo figlio Emir, un personaggio avido e possessivo con un amore ossessivo per Nihan. A un mese dal loro primo incontro, i destini di Kemal e Nihan si intrecciano nuovamente, gettando ulteriori complicazioni sulla loro strada.
“Young Royals 3” (da lunedì 11 marzo su Netflix)
Si avvicina il momento della verità per Wilhelm e Simon. Arriva l’11 marzo su Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) la terza e ultima stagione di Young Royals, teen drama svedese di grande successo che ha conquistato una notevole fetta di pubblico ponendosi come un ibrido fra le altrettanto celebri serie Élite eThe Crown e affrontando con profondità e intelligenza le tematiche Lgbt. Ecco come si era concluso il secondo capitolo e cosa sappiamo sulla trama e sul cast.
Il protagonista di Young Royals è il principe Wilhelm di Svezia, che dopo un piccolo scandalo per una rissa in un locale viene mandato nel collegio privato di Hillerska, frequentato per lo più da ragazzi appartenenti alle famiglie d’élite della nazione. Qui Wilhelm ha l’occasione di scoprire se stesso, inizia a desiderare un futuro lontano dagli obblighi reali e si innamora di Simon Eriksson, stella nascente nel coro di Hillerska, borsista e studente che non vive nel collegio. Il principe però diventa inaspettatamente il prossimo erede al trono e si trova a dover scegliere fra amore e dovere. Nella seconda stagione avevamo visto Wilhelm che cercava in tutti i modi di farsi perdonare da Simon, per poi nella puntata finale fare coming out davanti al mondo intero. Non si sa molto della trama della terza stagione, se non che dovrebbe riprendere da dove si è interrotta la storia e mostrare finalmente cosa accadrà nella storia fra Wilhelm e Simon e nel futuro dell’erede al trono di Svezia.
“Bandidos” (da mercoledì 13 marzo su Netflix)
Serie dalla Spagna, volume uno. Chi ha seguito le prime tre stagioni di Elite ricorderà di certo la bionda e ricca Carla, fidanzata con Polo. Ora Exter Exposito, l’attrice che la interpretava, torna con Bandidos, dramma in otto episodi che ha come protagonisti sette rapinatori. L’impresa che hanno in mente non è delle più banali: mettere le mani su un tesoro Maya che nessuno è ancora riuscito a trovare. La concorrenza, però, non manca, e con lei nemmeno i pericoli. Nel cast di Bandidos, oltre a Exposito, compaiono il suo attuale fidanzato Nico Furtado e il messicano Alfonso Dosal, già visto nello spin-off Narcos: Mexico. La serie atterra su Netflix mercoledì 13 marzo.
“Folle d’amore Alda Merini” (da giovedì 14 marzo su Rai1)
Tra i ritratti femminili che Rai Fiction continua a proporre al pubblico arriva il 14 marzo su Rai1 quello di una donna fuori dagli schemi, libera e considerata troppo ribelle per la sua epoca come Alda Merini. Il film tv è diretto da Roberto Faenza e la poetessa milanese è interpretata da Laura Morante. Folle d’amore Alda Merini ne racconta la biografia nei suoi momenti salienti, dalla giovane appassionata di poesia che si innamora di Giorgio Manganelli, all’incontro con il marito che la fece ricoverare in un manicomio, proprio perché la sua passione per la poesia era più forte di quelli che, all’epoca, erano considerati i doveri di una moglie e di una madre. In quel manicomio rimase dodici anni.
«Se lei fosse giovane oggi non finirebbe in manicomio, a parte che i manicomi non esistono più, probabilmente avrebbe un destino diverso e forse meno duro. Detto questo io credo che la sua libertà lei l’abbia conservata ed è anche per questo che è finita in manicomio, perché in realtà non si è mai adeguata».
Faenza racconta come la poesia sia stata la sua ossessione e la sua cura, ciò che la salvò dopo quegli anni di reclusione, cure, elettroshock. Un’esistenza tormentata, quella della Merini, costellata di periodi bui, di sofferenza, di inquietudine ma soprattutto di grandi slanci vitali, di innamoramenti profondi. «Le sue poesie parlano molto d’amore, fisico, spirituale, d’amore mistico. L’amore era certamente una molla importantissima, si nutriva d’amore».
Dal 1979 diede vita ai suoi testi più intensi sulla drammatica e sconvolgente esperienza dell’ospedale psichiatrico, il suo capolavoro fu La terra Santa, e dal 1984 e fino alla sua morte divenne un’artista sempre più apprezzata. «Lei è diventata un personaggio popolare perché aveva anche una personalità molto singolare, perché c’è stato un concorso di circostanze che hanno fatto di lei quasi una star. Dicevo prima popstar un po’ scherzando ma di fatto lo è stata».
“Mano de Hierro” (da venerdì 15 marzo su Netflix)
Per gli appassionati delle serie crime thriller in stile Narcos, dalla Spagna arriva su Netflix un nuovo titolo che potrebbe interessare anche i fan de La casa di carta, visto che tra i protagonisti c’è anche Jaime Lorente, attore noto al grande pubblico soprattutto grazie al ruolo dell’impulsivo ladro Denver. La serie in questione di intitola Mano de hierro (che in inglese ha assunto il titolo di Iron Reign) e debutterà il prossimo 15 marzo.
Scritta e diretta da Lluís Quílez, è la storia di un uomo, Joaquín Manchado (Eduard Fernández) che gestisce i traffici di droga con le sue regole al porto di Barcellona. È qui che arrivano quasi 6mila container al giorno e ogni anno le merci provenienti da tutto il mondo nascondono oltre 30mila chili di cocaina. Tutto ciò rende la città spagnola uno dei punti d’ingresso più importanti in Europa per la redditizia attività del traffico di droga. Chiunque voglia importare un carico illegale attraverso il porto, deve contare sul benestare di Joaquin Manchado e appoggiarsi alla rete criminale che si è costruito. Ma un incidente imprevisto e la scomparsa di un carico importante di cocaina scatenano una guerra spietata, segnata da omicidi e vendette.
“Manhunt” (da venerdì 15 marzo su Apple TV+)
Il libro Manhunt: The 12-Day Chase for Lincoln’s Killer, di James L. Swanson, racconta cosa successe dopo l’assassinio del presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln nel 1865. Ora quel libro diventa anche una serie tv, intitolata Manhunt, disponibile su Apple TV+ da venerdì 15 marzo. Il protagonista è Edwin Stanton, segretario alla guerra e amico di Lincoln, dopo essere stato un suo «nemico» politico. In seguito all’assassinio lo stesso Stanton si avvia una caccia all’uomo per catturare il colpevole, John Wilkes Booth. La serie è diretta da Carl Franklin e nei panni del protagonista c’è Tobias Menzies, già nel ruolo del Principe Filippo in The Crown.