– Venerdì 24 maggio il rapper chiude la trilogia dantesca con un album in cui parla d’amore e della coppia: «Mi ispiro al Sommo Poeta, è una visione angelica della donna»
– «Ho scelto pezzi di Angelina Mango e di Annalisa, perché mi piace fare musica che esca dalla zona di comfort». La citazione de “La solitudine” di Laura Pausini
È dal 2020 che il rapper Tedua, pseudonimo di Mario Molinari, 30 anni, si identifica in Dante Alighieri per raccontare La vita vera. Sulla copertina dell’album si mostrava come un novello Sommo Poeta nel mezzo della “selva oscura”. La “vita vera” al posto della Vita Nova, le grafiche che richiamano le incisioni storiche di Doré, le rime che citano qualche terzina. Il mixtape Vita vera – Aspettando la Divina Commedia ebbe un’ampia corte di collaboratori, da Ghali, Rkomi a Capo Plaza, da Ernia e Dargen D’Amico, occupando per due settimane il primo posto della hit parade e diventando triplo disco di platino.
È stato, invece, appena certificato il quintuplo disco di platino per l’album dei record La Divina Commedia. Che si avvia alla conclusione con la pubblicazione di Paradiso – La Divina Commedia Deluxe, in uscita venerdì 24 maggio. Un disco in cui si parla della coppia, di amore. «Un brano l’ho addirittura chiamato Beatrice», commenta l’autore. «Mi sono fatto ispirare da Dante che nel Paradiso ha scritto molto della donna. Per me la visione angelica è quella della donna, dalla mamma in poi».
Prodotto da Dibla, Jiz, Shune e con la collaborazione in una traccia anche di Sick Luke, Paradiso è composto da 8 tracce, di cui 7 inediti ai quali si aggiunge Parole vuote (La Solitudine) feat. Capo Plaza, brano uscito a novembre 2023 e certificato disco di platino. «Credo sia arrivato alle orecchie di Laura Pausini, ma non l’ho incontrata, Spero che lei sia fiera che la canzone ha veicolato un messaggio d’amore, un messaggio importante per i giovani».
Non bado agli hater, ma più ai fan delusi che magari vorrebbero musica più di nicchia. L’accusa che mi fanno è quella di aver perso autenticità, ma io faccio quello che fa bene a me. Sono un rapper che crescendo prova a essere un artista. Alcuni rapper rimarranno rapper per sempre, non essendo abbastanza versatili
Tedua
Oltre a Capo Plaza, sono Annalisa, Angelina Mango, Tony Boy e l’intero collettivo della Drilliguria, formato da Bresh, Izi, Vaz Te e Disme le collaborazioni presenti che arricchiscono il progetto ciascuno con la propria vocalità e personalità. «Paradiso è un lavoro spontaneo, che strizza l’occhio al pop. Mi interessava fare canzoni che avrebbero potuto arricchire il repertorio per la mia musica dal vivo. Non bado agli hater, ma più ai fan delusi che magari vorrebbero musica più di nicchia. L’accusa che mi fanno è quella di aver perso autenticità, ma io faccio quello che fa bene a me. Mi sono affermato per quello che sono, poi mi sono affermato nel mercato musicale e ora posso tornare ad affermarmi nella mia autenticità. Mi dispiace essere frainteso e che ci sia poca cultura musicale per avere uno spirito critico», rivendica il rapper che non si nasconde dietro un genere. «Sono un rapper che crescendo prova a essere un artista. Alcuni rapper rimarranno rapper per sempre, non essendo abbastanza versatili. Ho scelto pezzi di Angelina Mango e di Annalisa, perché mi piace fare musica che esca dalla zona di comfort. I complotti delle major che ti obbligano a fare canzoni, non esiste. Il mainstream non cambia i valori che hai».
Esempio per gli artisti più giovani, l’influenza di Tedua sulla nuova scena musicale, secondo lo stesso artista, «è nelle intenzioni più che nei modi. Sono un rapper motivazionale, ho condizionati gli altri a mettere più anima nella propria musica. Spero che i ragazzi siano meno superficiali quando si approcciano alla musica».
Dopo l’uscita di Paradiso – La Divina Commedia Deluxe, Tedua è pronto a portare live la sua musica, con una doppia data evento da primo artista italiano headliner nella storia degli I-Days all’Ippodromo Snai di Milano, il 29 e 30 giugno. Il viaggio live continuerà nei festival estivi italiani a luglio (il 22 luglio alla Villa Bellini a Catania per Sotto il Vulcano Fest). «Sarà uno show più difficile di quello del Forum. Ci sarà una scenografia diversa, più imponente per le 35mila persone che verranno. Ci saranno tanta musica e molti ospiti. Magari farò un banger con Lazza, se ci va. Sono questi i momenti più belli di un concerto».
E chiusa la Divina Commedia, cosa verrà dopo Dante?
«Non ho ancora realizzato perché i brani non sono ancora usciti e i live non sono ancora stati fatti. Il feedback è sempre la reazione dal vivo. Posso dire di aver tolto la parte più stressante, quella legata alle scadenze».