Disco

Stephanie: una siciliana per i sogni europei di San Marino

Il debutto discografico di Stefania Lo Giudice, cantautrice che vive sulle pendici dell’Etna. «Vivo immersa nella natura. Nel bosco ritrovo me stessa. In mezzo agli alberi cammino, corro, urlo, piango». La canzone “Finù” «ispirata a mia nonna che soffriva di depressione, ma vuole parlare a quanti combattono con lo stesso disturbo». «Non amo la musica di oggi, il mio modello assoluto è Mia Martini». In gara a “Una voce per San Marino”, potrebbe rappresentare la repubblica del Titano all’Eurovision Song Contest

Il bosco può essere una terapia benefica. Lo dicono gli studiosi, lo sperimenta spesso Stefania Lo Giudice. «Il bosco è il luogo perfetto per sfogare le proprie emozioni», spiega la giovane cantautrice che vive sulle pendici dell’Etna. «Io abito vicino a un bosco. Sto bene con me stessa immersa nella natura. In mezzo agli alberi cammino, corro, urlo, piango».

E fra gli altri alberi di conifere si rifugiò per piangere il giorno in cui morì la nonna alla quale era profondamente legata. «La chiamavamo con un nomignolo, Finù, ed era ancora giovane quando è andata via, a soli 69 anni. Soffriva di depressione, anche se non è stata quella la causa della morte. Era una persona che aveva dei sogni ma che è stata uccisa dalla solitudine e dall’indifferenza del mondo».

Stephanie, nome d’arte della ragazza di Piedimonte Etneo, ha voluto dedicato una canzone alla nonna: Finù, appunto. «Mentre la scrivevo, però, ho pensato a tutte le persone che soffrono dello stesso disturbo, quindi la canzone ha assunto un significato più generale, raccontando la fragilità dei soggetti che soffrono di depressione».

Forse per l’urgenza del momento, per il significato particolare, per il grande coinvolgimento emotivo, per l’argomento di scottante attualità, la canzone non è andata a finire dentro il cassetto nel quale Stefania nasconde i foglietti sui quali appunta idee, scrive poesie, disegna composizioni musicali. Questa volta Finù ha visto la luce: è andata sulle piattaforme streaming ed è diventata anche un video (realizzato da Rocco Pappalardo), ambientato ovviamente nella semioscurità di un bosco. 

«Voglio fare le cose per bene», spiega. «Devo essere convinta soprattutto io stessa. Devono piacere prima a me. Sono una perfezionista, eternamente insoddisfatta. Quindi, se non sono sicura della bontà del prodotto, preferisco lasciarlo riposare nel cassetto». 

Da Finù, invece, è stata convinta. E l’ha scelta per il debutto discografico. Un testo di spessore, una musica minimal, cupa, che cresce lenta, ipnotica, sorretta da un tappeto elettronico di percussioni, da una voce matura e da una interpretazione carica di pathos. «Mia Martini è il mio modello assoluto, la musica di oggi non mi piace, anche se i riferimenti sonori del brano sono legati all’attualità, all’indie pop».

Stefania Lo Giudice, in arte Stephanie

Finù e l’amore per la nonna l’hanno spinta al grande passo dopo un lungo percorso di crescita e formazione attraverso concorsi e premi. Sin dal 2017, quando comincia a partecipare a contest locali e regionali. Poi corsi di studio, masterclass, fino a vincere premi, entrare nella fase finale di Sanremo New Talent, in semifinale per il nuovo contest dedicato a Raffaella Carrà “Rumore bim festival”. Adesso è stata convocata alle selezioni per “Una voce per San Marino” e potrebbe diventare la rappresentante della repubblica del Titano all’Eurovision Song Contest, sarà fra i mille che in febbraio disputeranno cinque semifinali – quattro derivanti dalle selezioni e una di ripescaggio – che termineranno con la finalissima del 25 febbraio. Lo scorso anno vinse Achille Lauro, “battuto” poche settimane prima da Mahmood e Blanco al festival di Sanremo. 

«Inizialmente mi iscrivevo a tutti i concorsi. Spesso, però, si rivelavano uno spreco di tempo e di soldi», racconta Stephanie. «Ho cominciato allora a fare una selezione, scegliendo quelli che ritenevo più importanti. Sono stata chiamata due volte da “Amici”, ma purtroppo mi sono fermata alla quarta fase a causa dei problemi alle corde vocali che mi hanno perseguitato per un po’ di tempo. È stata comunque una bella esperienza».

Finù era stata presentata fra le centinaia di proposte arrivate al contest per Sanremo Giovani. Non ce l’ha fatta, nonostante avesse le carte in regola. Fa niente. Stefania, nel frattempo, studia per diventare una insegnante di canto e segue un corso di piano. Da perfezionista qual è, vuole prepararsi al meglio per il suo primo Ep. Con un imperativo d’obbligo: «La musica deve emozionare».

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