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Sanremo 2024 e quell'”effetto deja vu”

– Non si può parlare di plagi, ma di somiglianze fra i brani in gara e canzoni famose
– Tra i casi più chiacchierati quello di Alfa, il cui pezzo sarebbe troppo simile a “Run” di One Republic

A suo tempo, correva l’anno 1958, perfino Nel blu dipinto di blu, poi passata alla storia come Volare, fu accusata di plagio. Un tal Antonio De Marco sosteneva che Domenico Modugno e il suo coautore Franco Migliacci avevano saccheggiato una canzone che lui aveva scritto un paio d’anni prima, Il castello dei sogni, mai incisa, ma eseguita al vivo. “Mr. Volare” reagì citando De Marco per diffamazione e vinse la causa.

Sospetti sull’originalità delle canzoni in gara al Festival hanno accompagnato tutte le edizioni di Sanremo. E, quindi, non possono mancare anche quest’anno. D’altronde, nell’era dei campionamenti e del copia e incolla, è sempre più facile rintracciare “effetti déjà vu” in brani che, fra l’altro, hanno la necessità di piacere al primo ascolto, e per essere immediatamente orecchiabili devono riecheggiare refrain già ascoltati.

Uno dei casi più chiacchierati è quello di Alfa. I fan degli One Republic sono certi: la melodia della sua canzone Vai! ha una notevole somiglianza con Run della band americana. Confrontati, i due pezzi risulterebbero simili anche negli arrangiamenti. Ma Alfa avrebbe pescato a piene mani anche da Wonderwall, uno dei cavalli di battaglia degli Oasis.

Non è solo il rapper genovese nel mirino dei “cacciatori di plagi”. Ad esempio, tra Tu no di Irama e Someone you loved di Lewis Capaldi c’è una sorta di “gemellaggio”. Sinceramente di Annalisa, quotata per la vittoria finale, “tormentino” ben costruito con cassa in quattro che promette di monopolizzare l’airplay e non solo, “quando quando quando” parte il ritornello sembra di rivedere sul palco dell’Ariston i picciotti Colapesce e Dimartino che intonano danzerecci il ritornello di Musica leggerissima. Ma potrebbe essere anche il Cuore matto di Little Tony. Nell’incedere del ritornello il brano potrebbe contenere tracce di Can’t get you out of my head di Kylie Minogue. Insomma, di tutto di più.

La sua rivale Alessandra Amoroso non vuol essere da meno, la sua Fino a qui è un puzzle di citazioni: la melodia della strofa richiama Un mondo d’amore di Gianni Morandi, il ritornello ricorda la battistiana Il mio canto libero, infine Sally di Vasco Rossi.

Si può continuare con Un ragazzo una ragazza dei The Kolors, il cui attacco è pari pari a Salirò di Daniele SilvestriMentre Fiorella Mannoia si dimostra una devota a Fabrizio De André: la sua Mariposa appena parte («Sono la strega in cima al rogo/ una farfalla che imbraccia il fucile») il pensiero va subito all’esplosivo incipit di Princesa dell’amico fragile Faber («Sono la pecora, sono la vacca/ che agli animali si vuol giocare»). Animalesca. Ma più che un plagio, si tratterebbe di un omaggio. 

E ancora: il bridge di Click boom! di Rose Villain («Ti ho fatto entrare nel mio disordine») ricorda il ritornello di Control di Zoe Wees. Il refrain di Pazzo di te di Renga e Nek ci riporta alla strofa di Piccola e fragile di Drupi. Mentre quello di Apnea di Emma è coinquilino del giro armonico di Tu di Umberto Tozzi. Per chiudere con Il cielo non ci vuole di Fred De Palma, il cui inizio richiama Sweet dreams degli Eurythmics.

Al gioco delle somiglianze siete invitati tutti a partecipare.

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