Eventi

Platea. Suoni nuovi e tradizionali

– Gli appuntamenti più rilevanti nella settimana dal 2 all’8 novembre. In tour: Fabio Concato, Max Gazzè, Elio e le Storie Tese
– Appuntamenti unici in Sicilia: Hiromi alfiere del nu-jazz, James Morrison special guest della Catania Contemporary Orchestra, Veronica Swift canta con l’Orchestra Jazz Siciliana. Al via il tour del quartetto di Claudio Giambruno. Le scuole suonano con Alfio Antico e Paolo Sorge
– “Anna Karenina” apre la stagione dello Stabile etneo. “Clitennestra” di Roberto Andò con Isabella Ragonese al “Biondo” di Palermo. Mario Incudine e Tuccio Musumeci per “Liolà” a Siracusa
– Dai sapori degli Iblei a quelli dei Nebrodi, mentre si cominciano a gustare il vino e l’olio di nuova produzione
(inviare le segnalazioni a redazione@segnalisonori.it)

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MUSICA

Fabio Concato

Fabio Concato “musico ambulante” a Catania e Palermo

Giovedì 2 novembre al teatro Metropolitan di Catania e venerdì 3 novembre al teatro Al Massimo di Palermo (h 21:00) appuntamento con la grande musica italiana d’autore: il “musico ambulante” Fabio Concato. Una delle più belle certezze della nostra musica d’autore e un grande interprete della scena musicale italiana, che crede ancora nella poesia adagiata su armonie non banali, che hanno, a tratti, una “stretta familiarità” con il jazz. Nel corso degli anni, ha saputo ritagliarsi uno spazio importante per le sue canzoni, narrando in modo molto personale le piccole grandi storie della quotidianità. Nostalgie, ricordi, speranze, rivelazioni e confessioni appena delineate, lampi d’allegria contagiosa e momenti di grande tenerezza popolano il mondo delle sue canzoni, simili a foto, illustrazioni e annotazioni in un diario della memoria che è sempre riuscito a fare breccia sia nell’immaginario che nella sensibilità del pubblico. Un lungo viaggio improntato sulla musica e sulla parola, tra il serio ed il faceto, sorprese e nuovi arrangiamenti presentati con energia e complicità. Si parte dal 1977 (anno del suo esordio discografico) ad oggi, sarà l’occasione per ascoltare non solo i grandi successi ma anche tanti altri brani del suo ricco repertorio: Domenica bestialeFiore di MaggioGuido pianoRosalina051222525Sexi tangoGigi, fino ai singoli dell’ultimo album uscito nel 2012 Tutto qua. Con lui, sul palco, i suoi strepitosi amici Musici: Ornella D’Urbano (arrangiamenti, piano e tastiere), Gabriele Palazzi (batteria), Stefano Casali (basso), Larry Tomassini (chitarre).

Il tour di Max Gazzè preludio dell’album “Amor Fabulas”

Rientrato da un lungo periodo di musica in giro per il mondo, Max Gazzè torna sulla scena nazionale con tante novità: un inedito, Che c’è di male, un album di inediti, Amor Fabulas, annunciato per la primavera 2024, e un tour Amor Fabulas – Preludio, preludio, appunto, al nuovo album. Saranno tre le date in Sicilia: venerdì 3 novembre Catania (Teatro Metropolitan), sabato 4 novembre Pace del Mela (Auditorium Teatro Del Mela), domenica 5 novembre Palermo (Teatro Al Massimo) alle ore 21:00. In scena uno spettacolo completamente inedito tra passato e futuro con brani storici mai suonati prima e anticipazioni del nuovo album. Alla band storica, composta da Cristiano Micalizzi Batteria – Daniele Fiaschi Chitarra – Clemente Ferrari Tastiere – Max Dedo fiati, si aggiungono due nuove importanti figure: Greta Zuccoli ai cori e Nicola Molino al vibrafono, entrambi polistrumentisti. Il loro apporto sarà fondamentale per creare le atmosfere avvolgenti e oniriche di cui questo spettacolo ha bisogno.

Hiromi Uehara

La talentuosa pianista Hiromi a Catania con “Sonicwonderland”

Hiromi Uehara ha elettrizzato il pubblico e la critica est e ovest, con un’energia creativa che abbraccia ed eclissa i confini dei parametri jazz, classici e pop, portando l’improvvisazione e la composizione a nuovi livelli di complessità e raffinatezza. È appena uscito Sonicwonderland in tutto il mondo e l’impareggiabile artista jazz porta live il suo ultimo capolavoro in Italia con un tour che farà tappa lunedì 6 novembre alle ore 21:30 al Teatro Metropolitan di Catania su iniziativa della Eventi Olimpo. Il New York Times definisce «il suo modo di suonare atletico, in senso olimpico: brutalmente efficiente, singolarmente concentrato, imperioso nella sua fisicità». Le influenze dello swing, del groove e del ragtime sono contagiose nelle performance di Hiromi, mentre balla tra le linee del pop-jazz e del blues. Le tradizioni musicali le servono come punto di partenza per “attraversare la stratosfera” raggiungendo vette inimmaginabili a bordo del suo pianoforte. «Non voglio dare un nome alla mia musica. Altre persone possono dare un nome a quello che faccio», spiega l’artista. «È solo l’unione di ciò che ho ascoltato e di ciò che ho imparato. Ha alcuni elementi di classica, ha un po’ di rock, ha un po’ di jazz, ma non ho bisogno di darle un nome. Per me ci sono due generi: quello che muove il mio cuore e quello che non lo fa. Io suono solo la musica che muove il mio cuore».

Elio e le Storie Tese
Elio e le Storie Tese come i Pooh tornano insieme in tour

Come i Pooh, anche Elio e le Storie Tese si sciolgono e, dopo un po’ per la classica nostalgia canaglia, si riuniscono. Tornano nei teatri, diretti dal regista Giorgio Gallione, con lo spettacolo Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo che fa tappa mercoledì 8 novembre Palermo (Teatro Golden) e giovedì 9 novembre Catania (Teatro Metropolitan). Scrive Gallone: «Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo è un picaresco viaggio musicale nel repertorio vecchio… (e anche no…!) di Elio e le Storie Tese. Una radiografia folle e ragionata della nostrana Terra dei Cachi 2023 dove gergo, ironia, incursioni surreali e filosofia assurdista disegnano un bel paese italiota grottesco e contemporaneo, popolato di bellimbusti modaioli e adrenalinici o di improbabili ammaestratori di cozze, di onorevoli poco onorati o di coltivatori biologico/transgenici, di bizzarri animali da bestiario fantastico o da hippies ormai imbolsiti e fuori tempo massimo. Canzoni, monologhi, scherzi musicali, performance strumentali virtuosistiche e sciagurate, come è nello stile mitico e identitario del gruppo. Grande capacità musicale e talento compositivo al servizio di un racconto deflagrato e sempre sorprendente, dove metodo e follia, genio e sregolatezza incrociano continuamente strade e ispirazioni. Un concerto teatrale senza un attimo di tregua, dove lo sguardo dissacrante e giocoso di Elio e le Storie Tese genera comicità e paradosso. Uno sberleffo ironico e autoironico, dove il Riso o il Comico non sono mai digestivi, ma piuttosto sovversione del senso comune, strumenti del pensiero divergente, ludica e ragionata aggressione alla noia. Uno sguardo beffardo e esilarante che attraverso la musica e le canzoni crea divertimento, spiazzamento e stupore… perché, dice il poeta, senza lo stupore c’è soltanto l’ovvio». 

James Morrison

James Morrison e la Catania Contemporary Orchestra

Dopo lo straordinario concerto di Rachel Z e Omar Hakim che ha aperto le rassegne di Catania e Nomos Jazz, un altro appuntamento unico: una produzione esclusiva e originale che vede protagonisti l’australiano James Morrison e la Catania Contemporary Orchestra. In scena mercoledì 8 novembre al Teatro Metropolitan di Catania e l’indomani, giovedì 9, al Teatro Golden di Palermo.

James Morrison è un virtuoso nel vero senso della parola. Oltre alla tromba, questo polistrumentista suona anche il trombone, il pianoforte, il sassofono e il contrabbasso. A 16 anni ha debuttato negli Stati Uniti al Monterey Jazz Festival, per poi esibirsi nei più importanti raduni jazz del mondo, tra cui Montreaux, North Sea, Nizza e Hollywood Bowl, suonando con molte leggende del jazz: Dizzy Gillespie, Herbie Hancock, Dave Brubeck, Chick Corea, George Benson, Quincy Jones, Ray Charles, B.B. King, Ray Brown e Wynton Marsalis per citarne alcuni. Ha inciso 21 album e dato il suo nome a famose marche di tromba. 

A Catania e Palermo sarà accompagnato da una orchestra diretta da Cristiano Giardini e formata da musicisti locali, ovvero: Rosario Di Leo piano; Carmelo Venuto double bass; Enzo Pafumi guitar; Peppe Tringali drums; Marco Caruso 1st alto; Marco Bella 2nd alto; Fabio Tiralongo 1st tenor; Francesco Longo 2nd tenor; Marcello Leanza baritono; Andrea Iuranello baritono; Giuseppe Spampinato lead trumpet; Andrea Priola 1st trumpet; Ivan Cammarata 3rd trumpet/soloist; Francesco Bella 4th trumpet; Giuseppe Consiglio 1° Bone; Boris Latina 2° Bone; Nicola Crescenzi 3° Bone; Alessio Centamore bass Bone. 

Alfio Antico

Le scuole suonano con Alfio Antico e Paolo Sorge

Mercoledì 8 novembre il Teatro Sangiorgi di Catania ospita l’evento performativo siciliano di “BaSi Jazz: un ponte fra territori”, il progetto educativo e musicale nato dalla sinergia fra l’associazione nazionale “Il Jazz va a scuola”, l’associazione culturale Algos – Monk Jazz Club di Catania e l’Onyx Jazz Club di Matera, realizzato grazie al sostegno del Bando Musica Jazz 2023 del Ministero della Cultura, e che vede la sinergia fra alcune scuole etnee ed alcune di Matera. Dopo due giorni di residenza nella città etnea, mercoledì 8 novembre al Sangiorgi di Catania (ed il 10 novembre al Centro per la creatività Casa cava di Matera), le Giovani Guide del Jazz del Liceo Musicale “Tommaso Stigliani” e dell’Istituto comprensivo “Minozzi – Festa” di Matera, dell’Istituto di istruzione secondaria superiore statale “Concetto Marchesi” di Mascalucia e dell’Istituto comprensivo “Giuseppe Parini” di Catania avranno l’onore e il piacere di esibirsi insieme con due musicisti straordinari: Alfio Antico alla voce e al tamburo e Paolo Sorge alla chitarra.

Claudio Giambruno con il sassofono e i musicisti del suo quartetto: Andrea Rea (pianoforte), Dario Rosciglione (contrabbasso) e Amedeo Ariano (batteria)

Al via da Palermo il tour nazionale del Claudio Giambruno 4et

Claudio Giambruno e il suo quartetto completato da Andrea Rea (pianoforte), Dario Rosciglione (contrabbasso) e Amedeo Ariano (batteria) sono pronti a percorrere lo Stivale per presentare Overseas, il nuovo disco del sassofonista jazz e compositore siciliano pubblicato dalla prestigiosa etichetta Via Veneto Jazz. Il tour inizierà domenica 5 novembre al Blue Brass Jazz Club di Palermo, ore 18:30, per poi proseguire il 7 novembre al Biella Jazz Club alle 21:30, l’8 all’Osteria Mattana di Sestri Levante alle 21:30, il 9 al Bonaventura Music Club di Milano alle 21:30. Poi si scenderà al sud venerdì 17 novembre al Duke Jazz Club di Bari alle 21:30, il giorno successivo al Rosetta Jazz Club di Matera alle 21:30, il 19 sempre in Basilicata al Jazz Club Potenza alle 21:00 e per concludere, lunedì 20 novembre, a La Sosta di Villa San Giovanni alle 21:00. Giambruno e i suoi tre eccellenti partner eseguiranno il repertorio di Overseas, comprendente quattro composizioni originali firmate dal sassofonista e cinque cover.

Veronica Swift apre la stagione del Brass Group di Palermo

Di cognome fa Swift, ma se il talento è comparabile, la popolarità con la ben più famosa Taylor lascia a desiderare. Eppure, aLast Beatles Songd appena 29 anni, Veronica Swift ha bruciato le tappe sfornando una mezza dozzina di dischi, collezionando collaborazioni prestigiose e ambiti riconoscimenti e conquistandosi la fama di voce più folgorante della scena jazz internazionale in virtù di perfetta intonazione, precisione ritmica e scat vertiginoso. Sarà protagonista di tre serate al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo accompagnata dall’Orchestra Jazz Siciliana per il concerto dal titolo I Am What I Am, che apre la stagione del Brass Group di Palermo. 

«Sono davvero felice di venire in Sicilia per la prima volta e di poter suonare a Palermo, ospite del Brass Group al Real Teatro Santa Cecilia, con una così incredibile big band come l’Orchestra Jazz Siciliana», dice Veronica Swift. «Questo è l’unico mio concerto in Italia che occupa un posto speciale nel mio cuore». Il repertorio della Swift è abbastanza vario ed interpreta brani standard come Helter Skelter di Lennon & McCartney, I Am What I Am di Jerry Herman, non mancano brani come In the Moonlight di Swift/Beethoven e Night in Tunisia di Dizzy.

Il triplo appuntamento va in scena, con il doppio turno: venerdì 3 e sabato 4 novembre, alle ore 19:00 e 21:30, e domenica 5 novembre alle ore 17:00 e 19:30.

Mike Cooper
Il leggendario chitarrista Mike Cooper chiude Prima Onda

Continua il programma di concerti del Festival Prima Onda 2023 di Palermo. Dopo il debutto di ieri con il Naäm Quintet, si prosegue giovedì 2 novembre con la violinista e compositrice tedesca Gunda Gottschalk (Ecomuseo MMV, ore 22:00) musicista dalla grande versatilità artistica che le ha permesso, di sviluppare collaborazioni con straordinari musicisti della sua generazione. Venerdì 3 novembre si comincia alle 20.30 all’Ecomuseo MMV con Amadou nella pancia della balena di Yousif Latif Jaralla, cantastorie e autore di teatro e di video iracheno, da 40 anni a Palermo ove si è imposto sia per i propri spettacoli sui temi della guerra, dell’Iraq e sulle condizioni del Sud del mondo, che per le tematiche legate alla spiritualità mediorientale, stringendo collaborazioni con artisti e intellettuali del panorama nazionale, tra cui Mimmo Cuticchio. Si cambia registro alle 22;00 con uno degli ospiti musicali più attesi: il cantante-chitarrista inglese Mike Cooper, una leggenda della musica d’avanguardia, sperimentatore raffinato, che ha firmato dischi fondamentali per il movimento avant blues internazionale. Con la sua tecnica basata sull’ improvvisazione e sulla composizione istantanea e con l’utilizzo della chitarra Lap-Steel tipica della musica hawaiana e del country americano, Cooper coinvolgerà il pubblico in un arcipelago sonoro insolitamente divergente, in cui il flusso e il riflusso si susseguono nel modo migliore che si possa immaginare.

“Echoes del Deserto” con Libero Reina a Palermo

Un’esperienza musicale che nutre l’anima e l’immaginazione. Echoes del Deserto è un omaggio affascinante alla bellezza e alla ricchezza culturale del Medio Oriente. La performance musicale per strumenti mediorientali di Libero Reina va in scena al Teatro Atlante di Palermo sabato 4 novembre alle 21:00 Un incantevole viaggio musicale, un’esperienza sonora unica, in cui gli strumenti tradizionali del Medio Oriente – Santur Persiano, Ney Turco, Kamenchech, Hang, Zurna – prendono vita, evocando l’atmosfera misteriosa e suggestiva dei minareti. Questa straordinaria fusione di suoni, accompagnata dalle echeggianti melodie, cattura l’anima del Mediterraneo, immergendo il pubblico in un’atmosfera di vento, mare ed arsura. La serata si conclude con una carrellata di canzoni in cui Libero, poliedrico artista e cantautore, darà voce alla sua anima siciliana e mediterranea.

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FESTIVAL

Il Festival di Morgana dal 3 al 12 novembre a Palermo

Un viaggio apre sempre le porte della mente e del cuore. Se poi è condiviso, se permette, attraverso una moltitudine di storie e di iniziative, di condividere emozioni, punti di vista, realtà, perfino proposte, allora siete arrivati al Festival di Morgana. Il ricchissimo calendario dell’edizione numero 48, dal 3 al 12 novembre, si svolge quest’anno tra il Museo delle Marionette e la Chiesa di San Mattia Apostolo dei Crociferi a Palermo. Due porte di accesso al viaggio e allo stupore, dagli imponenti spettacoli di ombre giavanesi alla Spagna, con uno spettacolo felicemente surreale, alla Francia, con il suo mondo immersivo tra musica, figure, cinema. Il fil rouge, dunque, sono i burattini, in tutte le loro declinazioni: di ombre abbiamo giù accennato, ma c’è spazio per la migliore tradizione del teatro di burattini provenienti da tutta Italia.

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LIRICA

Riccardo Muti dirige “Don Giovanni” al Massimo di Palermo

Il maestro Riccardo Muti per la prima volta al Teatro Massimo di Palermo per dirigere un’opera, Don Giovanni, seconda delle tre opere di Wolfgang Amadeus Mozart scritta su libretto di Lorenzo Da Ponte, nel nuovo allestimento realizzato dal Teatro Massimo di Palermo in coproduzione con il Teatro Regio di Torino. L’opera conta sulla regia di Chiara Muti. Il cast vede nel ruolo dell’irresistibile cavaliere Don Giovanni il baritono Luca Micheletti, affiancato dal fido Leporello, interpretato dal basso Alessandro Luongo. Le donne sedotte da Don Giovanni sono i soprani Maria Grazia Schiavo (Donna Anna), Mariangela Sicilia (Donna Elvira), e il giovane e già affermato mezzosoprano Francesca Di Sauro (Zerlina). Mentre Don Ottavio è affidato al tenore Giovanni Sala. Infine, Masetto ha la voce di Leon Košavić e Il Commendatore quella di Vittorio De Campo. Maestro al fortepiano è Alessandro Benigni. Orchestra e Coro del Teatro Massimo. Maestro del Coro Salvatore Punturo. Ultima replica giovedì 2 novembre ore 18:30.

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PROSA

Isabella Ragonese è Clitennestra

Al Biondo “Clitennestra” con Isabella Ragonese, regia di Andò

Dal 7 al 12 novembre nella Sala Grande di Teatro Biondo di Palermo va in scena Clitennestra per la regia di Roberto Andò con Isabella Ragonese, Ivan Alovisio, Arianna Becheroni, Denis Fasolo, Katia Gargano, Federico Lima Roque, Cristina Parku, Anita Serafini, Luca De Santis, Eleonora Fardella, Sara Lupoli, Paolo RosiniAntonio Turco. 

L’emozione provata alla lettura del romanzo di Colm Tóibín, La casa dei nomi, ha portato Roberto Andò «a fantasticare sulla possibilità di mettere in scena il personaggio più grandioso che vi è narrato, Clitennestra». «Una figura che nell’Odissea è presentata come l’anti-Penelope, il prototipo della donna infedele e assassina», spiega il regista. «La stessa che quando Ulisse scende nel mondo dei morti e si imbatte nel fantasma di Agamennone è qualificata con l’appellativo di “perfido mostro”. Invece, nell’Orestea di Eschilo, Clitennestra è una regina assetata di potere, autrice di una vendetta che si prolungherà oltre la morte. “Riabilitata” da filosofi e scrittrici, Clitennestra è rimasta a lungo il prototipo dell’infamia femminile. Nel romanzo di Tóibín, la tragica storia di rancore e solitudine, di sangue e vendetta, di passione e dolore è narrata da tre punti di vista, ma soltanto le due donne, Clitennestra e Elettra, raccontano in prima persona e la loro voce è decisamente la più drammatica. Chi conosce Tóibín sa che egli compone in ogni suo libro una drammaturgia del dolore e della perdita ed è interessato al silenzio che si crea attorno al dolore, alla vita di donne sole che portano con sé il peso di un trauma. Voci che parlano col timbro speciale conferitole della violenza subita. Se Clitennestra ci è stata tramandata come un personaggio essenzialmente negativo, qui finalmente si trovano dispiegate le sue ragioni umane. Ed è ciò che mi ha attratto di questo testo, per il quale ho subito individuato un’interprete straordinaria come Isabella Ragonese. Tóibín non dà giudizi, accoglie la potenza emotiva che scaturisce da questo personaggio e ne esplora le azioni confrontandole con le parole che adopera per far luce nel buio della sua interiorità danneggiata. Ne nasce un teatro di ombre, di voci, di fantasmi, che si muove dentro e fuori: dentro, tra i labirinti della mente, fuori in un luogo senza tempo dove vivi e morti dialogano senza requie».

Calendario delle rappresentazioni: martedì 7 ore 21:00; mercoledì 8 ore 17:00; giovedì 9 ore 17; venerdì 10 ore 21; sabato 11 ore 19; domenica 12 ore 17.

Galatea Ranzi è Anna Karenina

“Anna Karenina” apre la stagione dello Stabile di Catania

Anna Karenina apre la stagione del Teatro Stabile di Catania. In scena da venerdì 3 a domenica 12 novembre per la regia di Luca De Fusco on un cast di livello che parte da una delle migliori attrici italiane, Galatea Ranzi, per il ruolo di Anna, ma anche da un insieme di interpreti di grande livello, che vanno da Paolo Serra nel ruolo di Karenin, a Giacinto Palmarini per quello di Vronskji, a Stefano Santospago, Francesco Biscione, Debora Bernardi, Irene Tetto, Giovanna Mangiù. Il calendario delle rappresentazioni: venerdì 3 ore 20:45; sabato 4 ore 20:45; domenica 5 ore 17:30; martedì 7 ore 17:15; mercoledì 8 ore 17:15; giovedì 9 ore 20:45; venerdì 10 ore 18:00; sabato 11 ore 17:15; domenica 12 ore 17:30.

Catania, ultime repliche di Gino Astorina al Teatro Musco

Il cartellone 2023/2024 del Teatro Angelo Musco di Catania si apre giovedì 19 ottobre con Il marchese di Ruvolito, commedia di Nino Martoglio rivisitata da Antonello Capodici, che ne firma anche la regia. Protagonista di questo nuovo adattamento è Gino Astorina. Con lui in scena Francesca Agate, Alfio Belfiore, David Cannavò, Lucia Debora Chiaia, Fabio Costanzo, Turi Giordano, Barbara Gutkowski, Eleonora Musumeci, Eduardo Saitta, Katy Saitta, Salvo Saitta e Aldo Toscano. Repliche: venerdì 3 novembre alle 21.00, sabato 4 novembre alle 17.30 e alle 21.00 e domenica 5 novembre alle 18.00. Una commedia nostalgica, segnata da nuove figure e nuove classi sociali che scalzano la vecchia aristocrazia relegandola a un ruolo marginale appartenente al passato.

“Storia di una capinera” apre la stagione dell’Abc a Catania

Si apre ancora una volta nel segno dei capolavori verghiani la stagione di prosa “Turi Ferro” al Teatro Abc di Catania. Guglielmo Ferro firma la regia di Storia di una capinera, con Enrico Guarneri e Nadia De Luca nei ruoli di Giuseppe Vizzini e della figlia Maria, protagonisti del romanzo epistolare scritto da Verga tra il giugno e il luglio 1869, durante il suo soggiorno a Firenze. Lo spettacolo debutta venerdì 3 novembre alle 21:00, per poi essere replicato sabato 4 (ore 17:30 e 21:00), domenica 5 (ore 18:00), venerdì 10 (ore 21:00), sabato 11 (ore 17:30 e 21:00) e domenica 12 novembre (ore 18:00). Nel cast la partecipazione straordinaria di Emanuela Muni e, in ordine alfabetico, Rosario Marco Amato, Verdiana Barbagallo, Federica Breci, Alessandra Falci, Elisa Franco, Loredana Marino e Liborio Natali.

Il “Dancing Paradiso” apre al Teatro del Canovaccio di Catania

Il Dancing Paradiso è un posto magico, dove «non bisogna essere buoni per entrare / accettano anche le carogne / e qualche volta le fanno cambiare». Un locale, forse, oppure soltanto un microfono a disposizione di chi vuole usarlo per raccontarsi e aprirsi a chi ha ancora voglia di ascoltare. Dal 3 al 12 novembre (venerdì e sabato alle 21:00, domenica alle 18:00), al Teatro del Canovaccio di via Gulli a Catania va in scena Dancing Paradisodi Stefano Benni, regia di Giovanni Arezzo, con Francesco Bernava, Nicola Alberto Orofino, Alice Sgroi.

Mario Incudine

Mario Incudine e Tuccio Musumeci per “Liolà” a Siracusa

Il viaggio nello sfaccettato mondo del teatro programmato dal Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale al Teatro Massimo Città di Siracusa prevede martedì 7 e mercoledì 8novembre una nuova tappa con Liolà. Il capolavoro di Luigi Pirandello arriva in scena con la regia del cantattore Mario Incudine e dell’eclettico Moni Ovadia. La commedia del premio Nobel girgentano vedrà protagonista la Compagnia del Teatro della Città, capitanata per l’occasione proprio da Mario Incudine e con la partecipazione straordinaria del maestro Tuccio Musumeci nei panni di zio Simone, personaggio cinico e contraltare del giovane Liolà che, invece, rappresenta la vita, il canto, la poesia, il futile ancorché necessario piacere. Un grande omaggio al teatro di fattura siciliana ma di respiro internazionale e contemporaneo.

 “Nessuno è perfetto” all’Agricantus di Palermo

Il collaudato duo Pandolfo & Manera ha dato l’avvio al Teatro Agricantus di Palermo alla stagione di Teatro Comico 2023/2024 con il nuovo Nessuno è perfetto (repliche fino al 19 novembre, da giovedì a domenica). Affiancati sul palcoscenico da Viviana Lombardo, Antonio Pandolfo e Marco Manera tornano in scena con una nuova esilarante commedia scritta e diretta da loro, che mette a confronto perfezione e imperfezione: una donna, di professione scienziata, sfrutta il suo ingegno per trovare una soluzione e risolvere il suo matrimonio in crisi. Decide quindi di affiancare al marito, un uomo pigro e nullafacente, un altro uomo, affabile e servizievole. Chi dei due sopravviverà?

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INCONTRI

Palermo Tattoo Convention ai Cantieri Culturali della Zisa

Palermo Tattoo Convention ritorna ai Cantieri Culturali della Zisa, dal 3 al 5 novembre, lo Spazio Tre Navate diventerà il luogo d’incontro tra i migliori artisti tatuatori in arrivo dagli studi più noti del panorama locale, nazionale e internazionale e i tanti appassionati alla ricerca del tatuaggio più cool del momento. Giunto alla nona edizione, quest’anno la Palermo Tattoo Convention ospiterà oltre cento tatuatori che presenteranno le novità legate ai generi e alle diverse scuole del tatuaggio. Un mestiere che si eredita con passione e dedizione da padre in figlio e che nel corso del tempo sta diventando sempre più attrattivo per le donne. Tante sono infatti le tattoo artist presenti in questa edizione, tre di loro hanno deciso di portare avanti l’eredità di famiglia e lo studio di tatuatore dei padri, pionieri di questo delicato mestiere. Con oltre cento tattoo artist, tattoo model, spettacoli dal vivo, musica e dj set ma anche mostre e opere live di street art Palermo Tattoo Convention si conferma come il più importante evento di settore nel sud Italia. Lo spazio esterno sarà animato da performance di burlesque, show di tattoo models, dj set e spettacoli musicali, tra gli eventi più interessanti uno show di street art con la realizzazione di un grande graffito che verrà eseguito durante la tre giorni, oltre alle attese premiazioni degli artisti vincitori in concorso. Quest’anno giudici d’eccezione saranno Max Ferrigno, noto artista, disegnatore e scenografo che curerà anche  gli allestimenti dall’area palco ed Ester Cardella, quotatissima fumettista e illustratrice, che realizzerà i premi assegnati ai migliori tatuatori dell’anno. Le precedenti edizioni hanno accolto oltre 25.000 visitatori e appassionati del tatuaggio da tutta la Sicilia, in 8 anni sono stati realizzati oltre 5.000 tatuaggi, con un notevole aumento di pubblico e professionisti del settore.

#faiperilclima. Kolymbethra, un focolaio di resistenza

Insieme a #salvailsuolo e #salvalacqua il FAI rafforza la campagna di sensibilizzazione e attivazione sul tema urgentissimo del cambiamento climatico: #faiperilclima. Un programma di iniziative per diffondere conoscenza a partire dalla pratica del lavoro del FAI nei suoi Beni, dove la crisi ambientale si tocca con mano. Agrigento è caratterizzata da una elevata fragilità territoriale, di cui alcuni fenomeni sono osservabili anche alla Kolymbethra, dove però si riscontrano anche “focolai di resistenza”, ovvero pratiche di cura del territorio e differenti modi di abitare e costruire, contrapposte alle dinamiche antropocentriche contemporanee. Il Giardino rappresenta così uno “spazio soglia” permeabile, che permette il passaggio d’informazioni, fertilità e rigenerazione di tutte le componenti biotiche e abiotiche all’interno del suo sistema ecologico. Il patrimonio vegetale alla Kolymbethra rappresenta una vera e propria “infrastrutture vegetale”, costituita da un patrimonio storico e genetico che si rivela essere un importante strumento di dialogo col territorio anche in relazione alle future dinamiche climatiche. Il Giardino della Kolymbethra rappresenta in questo senso un luogo che permette il dialogo tra Uomo e Natura secondo un differente modo di abitare il territorio. Sabato 4 novembre l’architetto Giorgia Saia guiderà le visite al Giardino.

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FOOD & WINE

La salsiccia di Palazzolo Acreide presidio Slow Food

I sapori degli Iblei all’Agrimontana di Palazzolo Acreide

I Sapori degli Iblei da gustare in uno dei borghi più belli d’Italia. Agrimontana – I Sapori degli Ibleisabato 4 e domenica 5 novembre la festa autunnale del mangiar bene di Palazzolo Acreide, un appuntamento che unisce tradizione e cucina con la bellezza dei luoghi. Gastronomia e prodotti tipici, visite guidate e incontri. Fittissimo il programma della festa che storicamente attira migliaia di visitatori, provenienti da varie province della Sicilia per gustare i prodotti della gastronomia locale: dai funghi al tartufo, al miele, alle carni, in particolare la salsiccia, presidio Slow Food, sapientemente preparati dai ristoratori e dai produttori locali, ma anche i formaggi e le zeppole. La bellezza dei luoghi, il turismo e il mangiar bene: Agrimontana è tutto questo ma non solo. La manifestazione esprime la storia culinaria di Palazzolo Acreide condita con il calore di una comunità ospitale e accogliente.

Sagra del suino nero e del fungo porcino dei Nebrodi

Due weekend con la XXII edizione Sagra del suino nero e del fungo porcino dei Nebrodi a Cesarò: sabato 4 e domenica 5 e sabato 11 e domenica 12 novembre. Una delle manifestazioni più attese volte a valorizzare i prodotti del panorama nebroideo. Per tutti i visitatori possibilità di degustare le carni del suino nero, tipica razza allevata sui Nebrodi, e di assaporare la delicatezza e il profumo del porcino dei Nebrodi. La Sagra va in scena ogni anno e rappresenta la celebrazione dei sapori della terra dei Nebrodi. La stessa comunità cesarese può orgogliosamente rivendicare ed esaltare la paternità del suino nero siciliano, che ha ottenuto il riconoscimento ministeriale del registro anagrafico nel 2001 come razza autoctona siciliana. Il suino nero dei Nebrodi vive principalmente allo stato brado e questa peculiarità si esprime nell’eccellente color rosso rubino delle sue carni e nell’intenso sapore aromatico che potrà essere gustato durante la sagra. Sia il suino nero sia il fungo porcino dei Nebrodi rappresentano due aspetti del record gastronomico della sagra: sapori preziosi ancor più esaltati, se ce ne fosse bisogno, dalla presenza di gruppi musicali del luogo.

Cantine aperte per San Martino per gustare i vini nuovi

Cantine Aperte a San Martino dal 4 al 12 novembre, appuntamento autunnale promosso dal Movimento Turismo del Vino. Ancora una volta gli enoappassionati potranno assaggiare gli eccezionali vini dell’ultima vendemmia abbinati ai prodotti di stagione. Le cantine siciliane aprono le loro porte e accolgono i visitatori tra degustazioni, pranzi con il vignaiolo e numerose attività. Gli ingredienti di Cantine Aperte a San Martino sono: assaggio dei vini nuovi, degustazione di prodotti tipici, lezioni di potatura, passeggiate nei vigneti, concorsi fotografici, corsi di cucina per bambini, castagne, musica, mostre d’arte e tanta spensieratezza. Una tradizione dalle antiche origini, quella del giorno di San Martino: l’usanza vuole che l’11 novembre nelle campagne si festeggiasse il raccolto e, con la nuova annata agraria, il rinnovo dei contratti. È con questo spirito che le aziende si preparano ad accogliere i visitatori con tanti eventi e attività fino al tramonto.

Un Paesaggio da Mangiare. Olive ed olii

Domenica 5 novembre il Giardino della Kolymbethra di Agrigento diventa “Un paesaggio da mangiare”: l’evento che racconta la storia della Sicilia attraverso i suoi prodotti di eccellenza. Tra gli antichi alberi di agrumi, nel cuore della Valle dei Templi, si potranno degustare le eccellenze del territorio partecipare a incontri, laboratori e visite a tema. I protagonisti di questo appuntamento saranno le olive e gli oli della Valle dei Templi.

Sagra dell’olio e dell’oliva a Campobello di Mazara

Sagra dell’olio e dell’oliva domenica 5 novembre dalle 9:00 in via Garibaldi a Campobello di Mazara. La prima edizione di “Nocellara Expo” offre degustazioni di prodotti tipici, street food, musica e animazione per bambini. Inoltre a bordo del “TrenOlio” è possibile effettuare un tour degli oleifici e degli opifici di lavorazione della Nocellara del Belice.

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MOSTRE

Paesaggi, memorie e astrazioni. La Sicilia di Melo Minnella

A Melo Minella, il decano della fotografia Sicilia che ha attraversato il Novecento con il suo sguardo, a cui il Museo Civico di Castelbuono (Pa) dedica una mostra (fino al 24 aprile 2024) nell’ambito di un più ampio progetto vincitore di Strategia Fotografia 2020 del Ministero dei Beni Culturali. Grazie al bando, il Museo diretto da Laura Barreca, ha acquisito un corpus di 30 fotografie in bianco a nero, stampe vintage su carta baritata, pezzi unici che continuano ad arricchire la collezione del museo con un ulteriore tassello nella costruzione di una identità mediterranea attraverso le arti contemporanee. Le foto, tutte tra gli anni ’60 e ’70, ripercorrono la poetica del fotografo, la minuziosa ricognizione fotografica delle feste religiose (che forse il contemporaneo interesse di Leonardo Sciascia, Ferdinando Scianna e dello stesso Minnella ha contribuito a rilanciare e a rinvigorire), nonché del folklore siciliano di cui l’autore è appassionato collezionista.

“Brechen” (rompere) pone in dialogo due artisti

“Brechen “(rompere) è il titolo della mostra ospitata fino al 2 dicembre presso l’Haus der Kunst di Palermo che pone in dialogo due artisti che utilizzano media e linguaggi visivi molto diversi, Alessandro Librio e Evangelos Papadopulos, che appartengono entrambi a una generazione di artisti per i quali lo spazio rappresenta sia ciò che è “dato” sia ciò che è “desiderato”. Cercare e trovare i media adatti a ciò è la base da cui prende avvio la loro ricerca. Entrambi gli artisti lavorano sia formalmente che contenutisticamente con materiali semplici e fragili nelle loro installazioni e nei loro interventi creando contesti che emergono lentamente e non sembrano trovare una conclusione. Un fluire nello spazio con Papadopulos e un’esperienza sonora e visuale con Librio. Rompere, utilizzare ciò che è stato distrutto come punto di partenza per un nuovo, ulteriore inizio, è una pratica non inusuale nel processo artistico e spesso risulta un momento necessario. Tuttavia, dichiarare che questo sia il tema di base della mostra sottolinea il livello contenutistico di entrambe le posizioni artistiche. Lo spettatore è così coinvolto in un processo interrogativo ed esplorativo assumendo un ruolo ricostruttivo nell’attivazione del dialogo artistico.

(inviare le segnalazioni a redazione@segnalisonori.it)

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