Zoom

Morgan, genio incompreso o cialtrone?

Lo conoscono tutti, ma nessuno ricorda una sua canzone, un brano di successo. Una carriera segnata da gaffe, liti e fallimenti, non ultimo la trasmissione su Rai2 “StraMorgan”. E la colpa è sempre degli altri. Orribile la canzone su Franco Battiato

Più cialtrone che genio incompreso. Più folle che artista bizzarro. Vede complotti ovunque e lancia accuse contro tutti. Lo fece contro l’amico Bugo che lo aveva difeso nella vicenda dello sfratto e gli era andato incontro coinvolgendolo nel suo progetto. Lo rifa dopo il flop di StraMorgan. È Morgan. Lo conoscono tutti, ma nessuno ricorda una sua canzone, un brano di successo. D’altronde, la sua vita da artista maledetto ha segnato più pagine di gossip che spartiti musicali, nonostante gli studi al conservatorio quando era ancora Marco Castoldi. E il brano che ha dedicato a Franco Battiato è davvero orribile. 

Genio e sregolatezza in lui si confondono con sciocchezza e indisciplina. Dalle uscite sulla droga, che gli costò la partecipazione a un Festival e l’unione con Asia Argento, ai prendi e lascia con la sedia di giudice a XFactor. Incapace e ingrato, soprattutto. Dopo l’addio al talent di Sky gli era venuta in soccorso Maria De Filippi, cui Morgan aveva dato della “stronza”: fu l’anno in cui i ballerini di Milly Carlucci vinsero la sfida del sabato sera contro quelli di “Amici”. Cattiva Maria De Fillippi, come tanti che lavorano in tv. Come Amadeus, ad esempio, definito «elettricista che ripara un lavandino», «esperto di quiz a Sanremo», per poi salire sul carrozzone del Festival per aggregarsi a Bugo. Un’altra caduta di stile. 

Pino Strabioli e Morgan in “StraMorgan”

Dopo un colpo di fulmine tra lui e Vittorio Sgarbi, che gli voleva affidare un ruolo al ministero della cultura, ha perso anche questa occasione. Si è dovuto accontentare di un ritorno in tv, su Rai2 e in terza serata. Cautele che a viale Mazzini non sono bastate tant’è che gli è stato affiancato Pino Strabioli. Che lo seguiva come una ombra durante la trasmissione, per intervenire qualora avesse strabordato. Ma il povero Strabioli non poteva certamente coprire l’assenza di voce di Morgan, che non ha mai spiccato in tal senso (mi ricordo un concerto a Catania all’insegna delle stonature dall’inizio alla fine). 

La rivista Rolling Stone ha scritto che Morgan ha realizzato un programma che «riporta la grande musica sul piccolo schermo», dimenticando forse Ossigeno di Manuel Agnelli, di gran lunga superiore a StraMorgan. Che, invece, ha strapazzato leggendarie canzoni, dava informazioni banali e deformate sui protagonisti dei quali trattava. Raggiungendo il fondo quando ad accompagnare il padrone di casa c’erano artisti ancora acerbi come ospiti (vedi Chiara e Giovanni Caccamo mandati allo sbaraglio con le canzoni di Umberto Bindi). 

Gli ascolti non sono andati bene. Ma, lo sappiamo ormai, la colpa è degli altri. Di chi gli ha detto no – Marco Mengoni e Madame – e, soprattutto, dei saltimbanchi di Nek che sforavano (come ha sbottato l’autore di StraMorgan). Beh, se qualcuno rifiuta il suo invito dovrebbe farsene una ragione. E poi, i saltimbanchi che si esibiscono in strade e piazze sono molto più veri e simpatici di quelli sopravvalutati che saltellano come pinguini davanti alle telecamere.

1 Comment

  • Alberto Luglio 25, 2024

    Todd Rundgren è un genio. Morgan… no. Confrontate i percorsi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *