Disco

Michael Jackson, festa per i 40 anni di “Thriller”

Il cofanetto di “Michael Jackson Thriller 40”
Il 30 novembre del 1982 usciva l’iconico album del “re del pop” scomparso nel 2009. Ancora oggi è il più venduto con oltre 100 milioni di copie. Ha infranto le barriere musicali e cambiato la musica pop, e il quarantennale diventa occasione per celebrarlo con tutti gli onori. Sony Music ha annunciato l’uscita di un cofanetto speciale che sarà disponibile dal 18 novembre

Dall’esplosione del rock’n’roll (1954, o quando arrivò Elvis), non c’era mai stato un anno più cupo per il pop del 1982. La disco music era sparita da un paio d’anni, e niente – né il punk, né la new wave – l’aveva sostituita come gallina dalle uova d’oro. MTV era in ascesa, ma gli artisti neri venivano sistematicamente esclusi. Non c’era nessun posto dove un fan della musica con le orecchie aperte potesse trovare Luther Vandross e i Clash, Grandmaster Flash e Tom Petty. Forse l’indicazione più chiara dell’arido campo della musica pop, a parte il fatto che Eye of the Tiger dei Survivor è stata la canzone più importante dell’estate americana, era che c’erano solo sedici singoli “numero 1” quell’anno, mentre la media negli anni Settanta era stata più di 25. Come riportato dalla rivista Time, l’industria musicale si dibatteva tra «le rovine del punk e le regioni chic del sintetizzatore pop». Aveva bisogno di un messia.

Il messia aveva la pelle nera (anche se poi andrà sbiadendosi): Michael Jackson. E l’uscita del suo album Thriller segnò la salvezza per la musica. L’album è rimasto per 500 settimane nella classifica di Billboard (la rivista settimanale statunitense dedicata alla musica), dove detiene il record di 37 settimane al “numero 1”; ha battuto il record di 8 Grammy vinti e rimane l’album più venduto di tutti i tempi con vendite superiori a 100 milioni di copie in tutto il mondo dalla sua uscita il 30 novembre del 1982. È stato il primo album nella storia a passare 80 settimane nella Top 10 degli album ed è arrivato al “numero 1” in tutti i Paesi del mondo, inclusi Regno Unito, Francia, Italia, Australia, Danimarca, Belgio, Sud Africa, Spagna, Irlanda, Nuova Zelanda, Canada ed il Sud Africa dell’apartheid. 

Michael Jackson al tempo di “Thriller”

L’iconico album di Michael Jackson ha infranto le barriere musicali e cambiato la musica pop. Il quarantennale diventa occasione per celebrarlo con tutti gli onori. Sony Music ha annunciato l’uscita di un cofanetto speciale che sarà disponibile dal 18 novembre: Michael Jackson Thriller 40. La riedizione speciale conterrà un doppio disco composto da Thriller  e da un secondo album con alcune sorprese per i fan, inclusi dei brani del “re del pop” scritti durante la lavorazione del disco e mai pubblicati.

Michael era già una superstar globale grazie al successo con The Jackson 5 e del suo album del 1979, Off the Wall. Tuttavia, non sono stati quei traguardi precedenti a rendere Thriller un tale successo, ma la diversità, la produzione e il cuore che c’erano dentro. La varietà di canzoni che Jackson e il produttore Quincy Jones hanno iniettato nelle nove tracce dell’album non era nuova soltanto per la discografia di Jackson, ma per l’industria nel suo complesso.

Ad aprire l’album c’è Wanna Be Startin’ Somethin’, un classico brano pop ottimista. Seguito dall’orecchiabile e sottovalutata Baby Be Mine e dalla sofisticata The Girl Is Mine in duetto con Paul McCartney. Poi c’è una successione da brividi, tre hit una appresso all’altra d’incredibile potenza: ThrillerBeat It e Billie Jean. Dall’assolo di Van Halen fino alla più grande canzone pop di sempre, la forza di quei tre brani uno dopo l’altro è senza precedenti. Jackson e Jones chiudono l’album inserendo Pretty Young Thing tra due commoventi ballate: Human Nature e The Lady in My Life.

Ciò che caratterizza l’album è la fantastica produzione di Quincy Jones. Senza la brillantezza di Jones come produttore e la voce di Jackson, l’album non sarebbe stato quello che è. Jones e il cantautore Rod Temperton hanno esaminato oltre ottocento canzoni per scegliere le nove che sono finite nell’album ed è chiaro che queste canzoni raccontano la storia di Thriller.

Michael Jackson, scomparso nel 2009, ha contribuito a costruire il successo dell’album anche con una fantastica e rivoluzionaria produzione di video musicali. Veri e propri cortometraggi storici come Billie JeanBeat It e poi Thriller, realizzato dal regista John Landis, pietra miliare nella storia della videomusica. 

Nessun album prima e dopo il novembre 1982 è mai stato così vario, ben prodotto, in grado di rompere le barriere o artisticamente progressivo come Thriller. Ha aperto la strada alla musica di oggi e continuerà ad avere un impatto anche in futuro.

Oltre alla pubblicazione dell’album doppio, sarà lanciato un documentario intitolato Thriller 40 che documenta le fasi di lavorazione del disco verrà poi proiettato in altre 8 città nel mondo: Los Angeles, Londra, Toronto, Mexico City, Sydney, Madrid, Amsterdam, Manila, Seoul. Feste a tema per i fan di Jackson sono previste a Milano, Bogotà, Buenos Aires, Taipei City, Parigi, Stoccolma, Hong Kong, Santiago del Cile e Lima.

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