In topless su Instagram per abbattere l’ultimo tabù. Rivendica la sessualità anche per le over 60 e, soprattutto, la libertà di fare quello che a colleghi coetanei maschi, come Mick Jagger e Iggy Pop, non viene rinfacciato: restare attiva
La signora Louise Veronica Ciccone, in arte Madonna, anche a 64 anni continua la sua rivoluzione per la liberazione della donna dai tabù. E ricorre agli stessi metodi utilizzati per conquistare la corona di regina del pop, mostrandosi in topless su Instagram.
«Trent’anni fa ho pubblicato un libro intitolato S.E.X.», scrive sui social. «Oltre a includere foto di nudo, c’erano immagini di uomini che baciavano uomini, donne che baciavano donne e io che baciavo tutti. Ho anche scritto le mie fantasie sessuali e condiviso il mio punto di vista sulla sessualità. Ho passato gli anni successivi a essere intervistata da persone dalla mentalità chiusa che hanno cercato di farmi vergognare per il mio modo di rafforzarmi come donna. Mi chiamavano puttana, strega, eretica e persino demone. Ora Cardi B può scrivere della sua vagina. Kim Kardashian può apparire su qualsiasi copertina con le natiche nude. E Miley Cyrus può essere una palla da demolizione. Prego, puttane».
Quando Madonna pubblicò S.E.X, un libro erotico con immagini esplicite scattate dal fotografo Steven Meisel, era il 1992 e la cantante aveva 33 anni. Quando ha postato questo messaggio sul suo account Instagram, aveva 64 anni. Ciò che la Madonna di 33 anni e la Madonna di 64 anni hanno in comune è che entrambe sono state insultate, umiliate e criticate per aver mostrato apertamente la loro sessualità. Prima, per il lavoro. Ora, per il contenuto dei social network.
Nessuna è riuscita a portare via a Madonna la corona di regina del pop. È ancora l’ex “material girl” a mantenere il primato di cantante solista di maggior successo al mondo. È anche l’artista femminile che ha venduto più dischi nella storia: sopra di lei ci sono soltanto i Beatles, Michael Jackson ed Elvis Presley. Ma, soprattutto, è un’icona intergenerazionale, una stella di prima grandezza, conosciuta in ogni angolo del pianeta terra. L’ultima diva.
Una carriera nel segno della trasgressione e reinvenzione. Sin dal nome: Madonna. Con il quale introduce il tema della religione. Nel secondo album, nel 1984, ha pubblicato il singolo Like A Virgin, dove affronta argomenti provocatori come la verginità e il desiderio sessuale femminile. Cavalca il fenomeno Mtv con videoclip carichi di messaggi più o meno espliciti. Gioca con l’androginia, con l’omosessualità o il lesbismo. Madonna è impossibile da classificare. Sino a pubblicare S. E. X. e l’album Erotica, manifesti della sua libertà sessuale.
La differenza è che ora sta accadendo qualcosa che non era mai accaduto prima: gli spettatori – fan o detrattori – hanno accesso a parti della vita dell’artista che prima erano rimaste nascoste. O, comunque, venivano mostrate attraverso il filtro di una canzone, di un video o di un libro. Con i social, Madonna è, ancora una volta, un’altra Madonna. Una donna di 64 anni sexy e sensuale, in abiti attillati, che sfoggia la sua lingerie intima e la sua collezione di vibratori con totale naturalezza e civetteria, che si fa selfie mostrando il suo seno e che fuma canne, si strofina con i giovani e si unisce alle tendenze su TikTok. Le sue apparizioni sui social network sono ampiamente commentate (e criticate), conquistando i titoli dei media. Ci sono poche superstar con le quali confrontare questa nuova sfaccettatura di Madonna. L’unica potrebbe essere la sua coetanea Sharon Stone, ma la femme fatale di Basic Instinct è molto più pudica e ironica rispetto alla popstar. Che invece sfida: «La gente credeva che un giorno si sarebbe svegliata e che Madonna non ci sarebbe più stata. Ma si sbagliavano: non me ne andrò mai».
Dall’uscita del primo album, nel 1983, ad oggi sono passati 39 anni. E continuiamo a incontrare una Madonna che ama l’arte della provocazione attraverso il sesso. Ora, il desiderio femminile viene però considerato come un’anomalia, poiché il soggetto è una donna di età superiore ai 60 anni. E la nuova battaglia di “Madame X” è proprio quella di abbattere lo stereotipo, mostrandosi come una donna sessualizzata di oltre 60 anni, che continua a ballare sul palco, componendo e creando come se avesse 30 anni.
Altri generi musicali come il jazz, il soul, il rock o la musica classica permettono alle artiste di invecchiare. Nel mondo del pop, all’interno di uno stile musicale effimero, mutevole e incentrato sulla giovinezza, una figura come quella di Madonna sarebbe destinata al pensionamento: potrebbe puntare sulla produzione musicale, come madrina di giovani artisti, oppure potrebbe avere, come nel caso di Cher, uno spettacolo a Las Vegas, dove suonare i suoi più grandi successi. Ma lei vuole essere ancora attiva. Vuole fare le stesse cose che sono concesse invece a molti “nonni del rock” come Mick Jagger, Iggy Pop e Keith Richards, mentre a lei vengono rinfacciate. Madonna vuole abbattere barriere culturali da tempo passate per biologiche, come il mito che la menopausa sia la morte della sessualità di una donna perché non ha più la funzione di procreare. Perché, si chiede Madonna, una donna sopra i 60 anni dovrebbe scomparire, dovrebbe rendersi invisibile, dovrebbe indossare abiti che la coprano dal collo ai piedi? Dalla sua parte ha anche la chirurgia estetica, non vive il dramma di Greta Garbo che non voleva mostrare al mondo il suo fascino minacciato dalle rughe (anche se, spesso, i lifting deformano lineamenti e volti), né vuole trasformarsi in un fantasma come Mina. Così Madonna continua a provocare, anche se, forse, senza più sorpresa di nessuno.