Disco

La “Nuova vita” di Antonello Tonna

Il popolare pianista siciliano da piano bar pubblica l’album “Atmosphere” con il quale «vado un po’ fuori dal canone dell’intrattenitore: è musica strumentale, da ascolto». Musica che sfugge alle regole dei generi, musica che scorre libera tra idee e sentimenti, ricca di colori e sfumature, sospesa tra natura e storia umana
La copertina dell’album

Non è musica pop, non è jazz. Potrebbe essere descritta come “new age” o “chill out” o “post-classica” o “lounge”. Oppure, semplicemente musica. Sì, perché quella che suona Antonello Tonna è solo e soltanto bella musica. Musica che sfugge alle regole dei generi, musica che scorre libera tra idee e sentimenti, ricca di colori e sfumature, sospesa tra natura e storia umana. È piacevole, come musica di sottofondo ambient. È fatta di sottili cicli che portano alla riflessione, al relax, al benessere. Può anche fungere da porta d’accesso ad altri repertori, come la musica minimalista di Philip Glass, incoraggiando un’esplorazione più ampia del repertorio pianistico.

È tutto questo Atmosphere, il primo album di inediti del pianista siciliano. Per una vita seduto al piano bar a intrattenere gli ospiti di un night club o di un albergo, complice il forzato riposo per il lockdown, ha messo da parte i suoi amati cantautori e il suo idolo Billy Joel, e si è cimentato nella composizione. «Partendo da Saturday grey, l’unico inedito del mio album di cover Waves, mi sono venuti fuori dieci brani durante il blocco», racconta. «Mi sono piaciuti e li ho lavorati con l’aggiunta di altri strumenti e sovraincisioni, tutto con la mia tastiera elettrica. Ho aggiunto un’altra tastiera, synth, flauti, violini, cori, la batteria elettronica. Un album tutto fatto da me. Carlo Longo si è poi occupato della equalizzazione, mentre a Cristina Russo ho affidato il compito della promozione sulle piattaforme streaming. Il disco è uscito venerdì e Spotify ha già inserito alcuni miei brani in una playlist».

Per chi lavora al lume di candela di un ristorante o nella penombra di un piano bar, questo potrebbe essere l’inizio di una Nuova vita, come suggerisce il titolo del brano che apre Atmosphere. «È vero, vado un po’ fuori dal canone dell’intrattenitore, questa è musica strumentale, da ascolto», commenta il pianista che guarda il mondo da una terrazza di Taormina.

Antonello Tonna

Il riflettore adesso è puntato sul pianista e le attenzioni sono sulle sue dita che si muovono sui tasti neri di una tastiera di pianoforte in perfetta sintonia con i nostri tempi, insinuandosi magicamente tra le pieghe della vita, riuscendo ad essere balsamo e prospettiva, a farci stare bene e a farci vedere il mondo da un punto di vista diverso. 

La natura è un tema che ricorre spesso nei titoli delle canzoni di Antonello Tonna. Pianeti, stelle, nuvole scorrono nella spaziale The Sky, un’armonia alla Joe Zawinul, uno dei beniamini del pianista acese, che fa capolino anche nella fusion della coinvolgente Rain. Echi sudamericani, atmosfere alla Ortolani e cori jazz nella ritmica Walking. Le stelle tornano nell’orecchiabile melodia conclusiva di Stars. E poi un tuffo fra i violini di Sea, «perché io vivo a mare», ride. Poi serio aggiunge: «Ho voluto sottolineare l’importanza del rapporto con la natura. Bisogna avere più rispetto nei confronti del nostro pianeta. Cercare di far fronte ai cambiamenti climatici. Salvaguardare le bellezze della natura e della musica». Bellezze che Antonello Tonna sente minacciate. E con Atmosphere vuol mettere in rilievo la semplicità, la capacità di una semplice melodia di comunicare e suscitare sensazioni, emozioni. 

Non manca il tema dell’amore, affrontato nel suo significato più ampio nella romantica Only for you, «sulla esclusività del sentimento nei confronti di una persona», o nella intima e stupenda Eyes, occhi, «scritta al termine del lockdown, per sottolineare l’importanza di incontrarsi e di guardarsi negli occhi», spiega. «È anche un monito a chi si chiude nei social vivendo soltanto di amicizie e incontri virtuali».

L’album è un viaggio in un mondo di suoni, passioni, emozioni. Tonna sa essere allo stesso tempo popolare e raffinato, comunicativo e sperimentatore, romantico e intellettuale. Sa parlare al cuore e al cervello, sa toccare le corde dell’anima e al tempo stesso stimolare il pensiero, con una musica che sfugge alle definizioni, eppure estremamente familiare.

Dal prossimo weekend Antonello Tonna tornerà a sedersi al piano dell’hotel Excelsior di Taormina ed a guardare il mondo dalla terrazza del Metropol, raffigurata sulla copertina dell’album, ma la sua musica ormai vola oltre l’orizzonte.

1 Comment

  • pino Sirna Maggio 12, 2023

    Antonello la tua musica mi manda in estasi , grazie, sei stato, e rimarrai sempre numero uno nel mio libro… GRAZIE..Pino Sirna….

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