Disco

La “Calma rivoluzionaria” di Ornella Vanoni

– Sulla soglia dei 90 anni, la Signora della musica non smette di sorprendere e pubblica un album di grandi successi con due inediti, fra cui il brano scritto da Samuele Bersani
– «Mi piace pensare che mettermi a nudo ancora una volta, così come sono, così come canto dal vivo, mi avvicini sempre di più alle persone con le mie fragilità ma anche con la mia voglia di celebrare la vita»
– Il disco impreziosito da tracce parlate tratte dall’opera teatrale Le donne e la musica nelle quali la cantante si confessa: «La mia vita è stata un inferno! Ero una brava ragazza… poi incontrai Strehler»

Ornella Vanoni, sulla soglia dei 90 anni (li compirà nel 2024), non smette di sorprendere. Ad appena un anno dall’intervento al cuore, è entrata in una sala di registrazione per affrontare una delle session dalle quali è nato l’album Calma Rivoluzionaria Live, dal titolo di uno dei due inediti in coppia con Samuele Bersani (il secondo è Camminando, composto da Pietro Cantarelli). Una raccolta di alcuni dei grandi successi della Signora della musica, registrati durante il tour nei teatri, suonati da una band di sole donne, accompagnati da tracce parlate tratte dall’opera teatrale Le donne e la musica

A due anni dall’ultimo album, Ornella Vanoni propone un viaggio in musica attraverso alcuni dei suoi grandi successi. Venticinque brani che vanno dalle note di Sotto il sole con il mare, per poi proseguire con le canzoni dei suoi autori preferiti: Anima di Pino Daniele, Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco, Vita di Lucio Dalla, Una lunga storia d’amore di Gino Paoli. E ancora L’appuntamentoLa voglia, la pazziaIo so che ti amerò, fino all’omaggio al maestro Vinícius de Moraes con Samba per Vinicius, per concludere con un invito a lasciare spazio alla felicità al ritmo di Tristezza… per favore vai via.

Al Brasile si ispira anche l’inedito con Samuele Bersani. «Io amo moltissimo la musica brasiliana e Calma rivoluzionaria è una canzone che viene dal Brasile», spiega Ornella Vanoni. «Ho sentito questo pezzo di Marisa Monte che è brasiliana. Il pezzo, nell’originale, si chiama Calma anche se lei ha un testo molto leggero. Ho passato poi la musica di Marisa Monte a Samuele Bersani, che, a parte essere un mio amico adorato, è una persona che ha molto e che stimo: è l’ultimo dei cantautori. Lui ha scritto un testo molto diverso, difatti volevamo chiamarlo “Molta calma” o “Calma rivoluzionaria” perché parla di guerra in un certo senso e quindi noi ce la sentiamo addosso in questo momento». 

Per la Signora della musica, che dice di stare bene in un teatro vuoto («trovo che ci sia qualcosa di spirituale quasi mistico come essere in una chiesa meravigliosa vuota e la stessa sensazione qualcosa di straordinario di calmante bellissimo adoro i teatri rossi, se non è rosso non è un teatro»), è però più facile trovare teatri pieni di spettatori.  «Presentarsi di fronte ad un pubblico, trovare sempre delle nuove cifre stilistiche per rendere speciale un tour non è mai semplice e richiede cura e amore in ogni singolo dettaglio», spiega la cantante, che domani incontra i fan alla Mondadori di Milano e il 5 dicembre sarà a Roma. «Mi piace pensare che mettermi a nudo ancora una volta, così come sono, così come canto dal vivo, mi avvicini sempre di più alle persone con le mie fragilità ma anche con la mia voglia di celebrare la vita». 

Ornella Vanoni e Samuele Bersani

Calma Rivoluzionaria Live è impreziosito non solo dalla musica, ma anche da tracce parlate tratte dall’opera teatrale Le donne e la musica, scritta dalla stessa Vanoni con Federica Di Rosa. E così c’è il colloquio psicanalitico tra conscio e inconscio della grande artista: «Inconscio sono anni che ti prego di lasciarmi in pace, non mi interessa lavorare con te! Io ho un ottimo rapporto con il mio conscio abbiamo lavorato molto e abbiamo approfondito e adesso stiamo bene. Non mi interessi!». Ci sono gli aneddoti di una burrascosa gioventù: «La mia vita è stata un inferno! Ero una brava ragazza, educata in collegio, mai detto parolacce. Quando sono arrivata a Milano non sapevo cosa fare, così sono andata al Piccolo senza alcuna aspirazione teatrale. Il maestro, il genio si è innamorato di me e io ero abbagliata plagiata da questo amore. Mi sono messa con lui. Una tragedia bestiale. Mia mamma piangeva sempre. Papà non mi parlava nemmeno perché in depressione. Non mi salutava quasi più nessuno perché mi trovavano strana: “Sta con uno più grande di lei e di sinistra, è regista chissà cosa succede e cosa fanno!!!”. Ho perso i contatti con tutti. Vivevo al Piccolo con Giorgio Strehler ed è stato difficile. Da quella brava ragazza che ero ho fatto un cambio, ero molto diversa da come mi sembrava di essere prima, anche in foto ero diversa».

Per Ornella Vanoni è fondamentale proteggere il bambino dentro di noi se vogliamo sopravvivere: «Passa il tempo e si diventa più grandi. Devi tirare fuori il bambino che hai avuto dentro e hai sempre soffocato per fare l’adulto. Questo bambino deve uscire per essere gioiosi, serve a stare meglio e non essere noiosi, come sono le persone adulte». E poi l’importanza dell’abbraccio: «È la cosa più bella del mondo, io sono brava a stringere. L’abbraccio scioglie tutti i nodi per me è la cosa più importante nell’amore e nell’amicizia».

Non manca l’amore: «Ha mille sfumature, ci sono tantissimi tipi di amore. È un casino l’amore, così il rapporto uomo e donna, non ci si capisce più. Noi donne siamo state zitte per secoli quando finalmente siamo state “liberate”, non abbiamo smesso più di parlare. Mi hanno detto che noi parliamo e gli uomini cercano di starci dietro, faticano. Una vita difficile quella dell’amore». C’è anche l’attualità: «È difficile sopportare quello che ci viene addosso, quando leggiamo i giornali e le notizie per questo è fondamentale ritagliarsi angoli di leggerezza».

Il lavoro è disponibile in due formati: un vinile LP con i brani che hanno segnato la carriera e la vita dell’artista registrati in una speciale versione live, accompagnato dal vinile con i due inediti, e un Cd composto da 25 tracce, gli inediti i momenti di intrattenimento con il pubblico e i grandi classici della carriera dell’artista, oltre alla bonus track Calma Rivoluzionaria nella versione cantata solo da Ornella Vanoni. Tre le suggestive copertine che hanno come protagonista la Luna, gialla, bianca e azzurra (ognuna associata a un formato), a rappresentare quella parte che in ciascuno rimane in ombra dietro al sole, ma poi emerge con una bellezza misteriosa, capace di riflettere l’interiorità più profonda.

1 Comment

  • Alessandra Dicembre 2, 2023

    Begli articoli, complimenti, non è banale..

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