Mauro Durante, leader del Canzoniere grecanico salentino, e Justin Adams, chitarrista di Robert Plant, incrociano i loro strumenti fra blues, pizzica e Africa nel progetto “Still Moving” all’“Oltremente Festival_23” che si svolge dall’8 al 9 settembre nel centro storico ibleo. La canzone d’autore di Paolo Benvegnù altra protagonista della rassegna quest’anno ispirata all’opera di Italo Calvino “Le città invisibili”
È dal 1988 che la piazza di Melpignano ogni estate diventa il crocevia di tutte le musiche possibili. Sul palco che ospita i protagonisti della Notte della Taranta s’incontrano artisti di culture, età, tradizioni differenti. Ed è lì che, nel 2011, sotto la direzione artistica dell’allora maestro concertatore Ludovico Einaudi, si sono conosciuti Mauro Durante del Canzoniere Grecanico Salentino e il chitarrista inglese Justin Adams.
Adams, primo tenente dei Sensational Space Shifter, la band di Robert Plant, quella volta era in compagnia di Juldeh Camara, un griot del Gambia, musicista di blues africano. Il sessantaduenne rocker londinese, infatti, è anche produttore di talenti africani, tra cui il gruppo maliano dei Tinariwen. Mauro Durante è l’ambasciatore della Taranta nel mondo. L’ha portata in Europa, Asia e Americhe, l’ha fatta ballare con il blues, il rock, i ritmi nordafricani, gli arabeschi orientali e il sinfonismo.
Tra i due si è immediatamente creato una corresponsione di amorosi sensi. Che ha convinto il londinese a trasferirsi nel tacco d’Italia per produrre Meridiana, l’ultimo lavoro discografico del Canzoniere Grecanico Salentino, ed a incrociare la sua chitarra con il violino del salentino in Still Moving, l’album co-firmato che ha raccolto cinque stelle nelle recensioni di tutti i più autorevoli quotidiani anglosassoni e che è stato consacrato tra i migliori album del 2021 da Songlines, la prestigiosa rivista dei Music Awards di Londra, gli Oscar della world music che nel 2018 videro trionfare come miglior gruppo al mondo proprio il Canzoniere Grecanico Salentino.
«Tra me e Justin è nata subito un’alchimia speciale. Suonando con lui ho subito capito che il suo approccio verso le ritmiche della trance tipiche della Taranta non era poi così diverso da chi come me porta avanti la musica popolare salentina in giro per il mondo», racconta Mauro Durante. «Ci eravamo ripromessi di fare qualcosa insieme, lui e io da soli. Nel gennaio del 2020 è venuto in Salento e, poco dopo, sono salito in Inghilterra. Poi, la pandemia ha fermato sia le registrazioni sia un possibile tour estivo. Ci siamo rivisti a ottobre e abbiamo inciso in presa diretta integrale il nostro album in uno studio non lontano da Bath».
Blues, pizzica, punk, taranta, canzone d’autore, ritmi nordafricani, chitarra, violino e tamburi sono gli elementi di Still Moving, avventura elettrizzante e spontanea, in cui si alternano i lamenti e le canzoni d’amore del Sud Italia e il grintoso blues dell’Africa e del Delta del Mississippi. Adams è un musicista sorprendente, in grado di evocare uno stato d’animo di angoscia con alcuni accordi riverberanti di desert blues prima di una scossa con un boogie alla John Lee Hooker, come fa nel brano di apertura Dark Road Down, dove i due alzano la voce contro un mondo dilaniato dalla guerra.
Mauro Durante offre una versione dolorosa di Amara Terra Mia, resa celebre da Domenico Modugno, e di Damme la manu. La title-track descrive un viaggio nel Mar Mediterraneo a bordo di un gommone verso una riva inospitale; metà Omero, metà moderno migrante. Un quieto minimalismo produce una liberatoria catarsi ipnotica in Djinn Pulse e un sinuoso disegno di melismi arabeggianti si avvisa nello stile danzante di Volos, il primo singolo con videoclip che ha anticipato l’uscita del disco, interamente registrato in presa diretta integrale, senza l’aggiunta di sovraincisioni. C’è un rock ardente nell’inedita Calling Up, mentre una struggente versione di Little Moses dalla Bibbia di campagna della Carter Family chiude l’album. Una performance di bravura. Un viaggio intimo e sorprendente che racconta il desiderio di muoversi e di entrare in contatto col mondo, oggi più che mai.
Due musicisti viaggiatori, che devono partire anche solo per incontrarsi, trovano il modo di continuare a sognare e condividere, nonostante le difficoltà della pandemia. Due viaggiatori musicisti che incroceranno le loro strade venerdì 8 settembre a Ragusa Ibla, ospiti della nona edizione di “Oltremente Festival_23” quest’anno ispirato all’opera di Italo Calvino Le città invisibili. Justin Adams e Mauro Durante si esibiranno alle ore 22:00, preceduti alle 20:30 dal talk “Le città immaginate” con Moreno Castellano e Lillo Giglia e dalla musica elettronica di Andrea Normanno (ore 21:15). Il festival si svolge in due giorni e l’indomani, sabato 9, alle ore 22:00, sarà la volta del cantautore Paolo Benvegnù, protagonista di un concerto piano e voce. Nella stessa sera anche il talk “Utopie urbane nel cinema: da Metropolis a Blade Runner”, con Andrea Traina e Danilo Amione ed il live set di My Friend Dario, pseudonimo di Dario Aiello. Dj, producer, sound engineer di lungo corso, attivo da tempo e già metà del duo Blatta & Inesha che ha avuto notevole successo internazionale durante gli anni del breakbeat e poi della fidget e dell’electro-house e che presenterà le musiche del suo recente EP Food For Woofers Vol. 1. Tutti gli spettacoli si svolgeranno nel giardino dell’ex distretto militare a Ragusa Ibla.