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In un Dizionario tutte le voci del nuovo millennio

Cantautori e cantautrici censiti nel volumone di Michele Neri. «La Sicilia è la regione più ricca numericamente e più varia musicalmente». Ed è già in fase di impostazione il prequel che raccoglie il periodo 1958-1989
La copertina del dizionario

La Sicilia va da Fabio Abate a Mario Venuti, ma il Dizionario Cantautori e Cantautrici del Nuovo Millennio comincia da Aba, classe 1987, da Este-Padova, segnalata nel 2013 da “X Factor” e della quale si sono già perse le tracce, per finire con Tonino Zurlo, da Ostuni, classe 1946, folkautore di Ostuni. Ben «1.966 biografie, 10.000 dischi», come strilla la copertina del volumone curato da Michele Neri (Iacobelli editore, pagine 529, euro 35), che mantiene la promessa di censire «senza distinzioni di genere tutti i cantautori dei giorni nostri» sia pur con le inevitabili quanto pesanti omissioni. «Qualcosa è sfuggito ed abbiamo tentato di recuperare nella seconda tiratura adesso in libreria, come nel caso di Kaballà, Piero Pelù, Fiumani, Samuel e qualcun altro», sottolinea l’autore. «Altri, come Carlo Muratori, verranno inseriti nel prequel, ovvero il periodo 1958-1989, che sto già cominciando a impostare».

Se la pecca principale, sia pur comprensibile, è l’assenza delle date esatte e dei luoghi di nascita degli artisti censiti, e le dimenticanze (fra cui quelle pesanti di Agata Lo Certo, Ezio Noto, Marsili, Oriana Civile, Lorenzo Fragola, L’Elfo, Marco Castello), il colpo d’occhio è impressionante. Forse non ci saranno più i grandi cantautori del passato, ma ci sono tantissimi piccoli grandi cantautori. «Certo sarebbe impietoso un paragone con un’epoca irripetibile nella quale sono usciti De André, Dalla, Battisti, Battiato, Gaber, i cantautori genovesi e poi quelli romani. Artisti inarrivabili», commenta Michele Neri. «Però fra tanti cantautori di oggi esistono autentici talenti, ai quali forse è mancata l’occasione per crescere artisticamente e per farsi notare. C’è un grande divario fra le due epoche. I nuovi hanno cambiato il linguaggio, si fa più fatica a intercettarli. Anche a me è sfuggito qualcuno».

Fra tanti cantautori di oggi esistono autentici talenti, ai quali forse è mancata l’occasione per crescere artisticamente e per farsi notare. C’è un grande divario fra le due epoche. I nuovi hanno cambiato il linguaggio, si fa più fatica a intercettarli. Anche a me è sfuggito qualcuno

Michele Neri, autore e consulente RAI, storico della musica italiana, saggista
Michele Neri

Ma qui conta l’elenco dei presenti (in cui brillano autentici caposcuola, da Capossela a Ferretti, da Cammariere a Silvestri, da Cremonini a Elisa) non degli assenti, le righe a loro dedicate – ed evitiamo la discussione su chi ne meritava di più o di meno – e i materiali registrati. Così ne approfittiamo per dare uno sguardo al panorama siciliano, per vedere come si è affollata la “solitary beach” di Franco Battiato. 

«Non ho fatto un calcolo preciso, ma la Sicilia è fra le regioni più ricche, numericamente alla stregua di Roma e della Lombardia», fa mente locale Michele Neri. «È sicuramente la regione con le proposte musicali più varie: da Cesare Basile a Davide Campisi, da Giuseppe Anastasi a Adriana Spuria, da Eleonora Bordonaro a Rita Botto, oltre a Carmen Consoli e Colapesce. Musiche tutte diverse, anche se è molto forte nel dialetto».

E poi ci sono capiscuola come gli ex Denovo Mario Venuti e Luca Madonia, o il percussionista Alfio Antico, la scuola palermitana – Alessio Bondì, Dimartino, Nicolò Carnesi -, il messinese Tony Canto, il ragusano Caccamo. Folta la quota femminile: Beatrice Campisi, Miele, Gerardina Trovato, Samuela Schillirò, Manutsa, Levante, Patrizia Laquidara, MariaFausta, Simona Norato, Roberta Finocchiaro, Etta Scollo, Cassandra Raffaele.

Nel frattempo, tanti altri cantautori hanno debuttato da poco o stanno per esordire, rischiando di far apparire superato il Dizionario appena pubblicato. «Ero consapevole di questo rischio», ammette Neri. «Volevo certificare la supremazia della carta sul digitale. Fissare un momento: questa è la scena musicale italiana al dicembre 2022». 

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