Disco

Il gioioso yacht rock di Emm Gryner

La cantautrice canadese, ex tastierista di David Bowie, dedica un album al suono delle radio di Detroit. Un tuffo nella musica a cavallo degli anni Settanta e dei primi anni Ottanta: Motown, jazz e pop, Steely Dan, Fleetwood Mac e Doobie Brothers. Un disco all’insegna della felicità  nato dal naufragio di un matrimonio
La copertina dell’album

Cantante, autrice, bassista, cantautrice, produttrice, vocal coach, Emm Gryner è stata in tournée con David Bowie, ha aperto i concerti dei Def Leppard, ha fatto musica con l’astronauta Chris Hadfield mentre era a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e ha pubblicato ventitré album da solista, l’ultimo dei quali s’intitola Business & Pleasure.

Canadese, classe 1975, è cresciuta ascoltando la musica trasmessa dalla radio di Detroit: Motown, jazz e pop, Steely Dan, Fleetwood Mac e Doobie Brothers. E il suo nuovo disco è una celebrazione di quella musica, è intriso dell’anima solare e del suono stellare della fine degli anni Settanta e dei primi anni Ottanta.

Business & Pleasure segna anche l’uscita dal tunnel della pandemia e, soprattutto, da un periodo oscuro della sua vita, quando, madre di due figli, ha dovuto affrontare un divorzio inaspettato e l’alcolismo. «Il 2018, quando è uscito Glastonbury 2000 (un album live postumo di David Bowie con Gryner alla voce, alle tastiere e al clarinetto, nda), è stato un punto di svolta per me», racconta in una intervista a un giornale di Toronto. «Non in termini di smettere di bere o qualcosa del genere, ma perché sono uscita fuori da quel buco infernale della rottura coniugale».

Una via di salvezza sono stati l’insegnamento, la scrittura del libro The Healing Power of Singing: Raise Your Voice, Change Your Life (What Touring With David Bowie, Single Parenting and Ditching the Music Business Taught Me in 25 Easy Steps) e poi l’incontro con un nuovo compagno tre mesi prima dell’inizio della pandemia. Un cambiamento di vita che ha favorito la creatività di Emm. E il cui risultato è Business & Pleasure, l’album «più felice», anche se la storia sulla nascita del primo singolo, Valencia, basato sul naufragio della SS Valencia del 1906 al largo della costa di British Columbia, è una metafora del suo divorzio del 2016.

«La tragica storia del naufragio era come la mia vita. Non si parte per mare sapendo che si sta per morire, giusto? E c’era così tanto in quella storia di questa nave come quella che ho passato io… Molte relazioni tra persone sono in via di sviluppo da anni, ma la ricaduta è stata accecante e penso che sia stato necessario per me risalire il fondo. Ho cambiato il ritornello di Valencia in modo che fosse gioioso, perché dopo c’erano queste storie di fantasmi visti nelle scialuppe di salvataggio e li ho immaginati danzare al chiaro di luna, la redenzione di un’altra vita».

A dare un suono autentico alle sue nuove canzoni, che ha scritto insieme al poeta Michael Holmes, nientemeno che il produttore star americano-canadese Fred Mollin, vincitore del Juno Award, che ha già prodotto dischi per Jimmy Webb, Johnny Mathis, Billy Ray Cyrus, Lamont Dozier e America. Emm Gryner ha anche mostrato una mano esperta nella scelta dei suoi musicisti in studio. Con il supporto del batterista Shannon Forrest (Toto), del tastierista Pat Coil (Michael McDonald), del bassista Larry Paxton (Alison Krauss) e dei chitarristi Tom Bukovac (Taylor Swift) e Pat Buchanan (Hall & Oates, Dolly Parton), riesce a realizzare arrangiamenti sofisticati con gioia e maestria.

Che si tratti di Burn the Boats –  il secondo singolo dell’album – o dell’atmosfera estiva di The Second Coming o il soul di Jack, la sensazione generale delle undici canzoni di Business & Pleasure è quello di euforia. «È pura gioia, davvero», commenta l’artista canadese. «Molte delle canzoni sono state ispirate dalle parti di tastiera del pianoforte di Michael McDonald e dei Doobie Brothers, dai groove degli Steely Dan e dalle atmosfere dei Fleetwood Mac. Adoro l’anima delle cose che ascoltavo quando ero più giovane nella Top 40 americana proveniente da Detroit, come Anita Baker, quel genere di cose soul di Detroit».

A questo piacevolissimo e divertente album è mancata la ciliegina sulla torta. Emm, infatti, non è riuscita a realizzare il sogno di duettare con il suo cantante preferito, Michael McDonald, voce dei Doobie Brothers. «Ho deciso di fare una cover della canzone dei Doobie Brothers Real Love, ma non ho avuto il coraggio di chiederglielo», dice. «Real Love è un ringraziamento a lui, perché ha davvero ispirato qualcosa che penso sia la cosa più grande che abbia mai fatto… Ma gli ho mandato la canzone e lui ha risposto e ha detto che è bellissima».

Con Business & Pleasure, Emm Gryner riesce a creare un raffinato album di yacht rock yacht che naviga nel profondo degli anni Settanta, dimostrando i miracoli ai quali può condurre una potente passione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *