– “Periwinkle”, ovvero un misto fra blu e rosso viola: rassicurante e, allo stesso tempo, vivace, «una tonalità che mi ricorda mia madre», spiega il contrabbassista
– Stesso gruppo di lavoro con Alessandro Presti, Seby Burgio e Peppe Tringali per un disco che esprime la doppia personalità del fiore Pervinca
– Un album fra Chet Baker e Miles Davis, ricco di melodie semplici e di momenti da colonna sonora, «ma non diventerà un film come il precedente»
Periwinkle è il colore dell’omonimo fiore. Pervinca in italiano. È una sorta di celeste-violetto vagamente grigiastro. Viene utilizzato come pigmento per abiti e oggettistica. In pittura per dipingere il cielo e, talora, i fiumi. È quindi un colore rassicurante e amabile, che racchiude le qualità del blu, ma allo stesso tempo, con il suo sottotono rosso viola, mostra un atteggiamento vivace e gioioso e una presenza dinamica che incoraggia la creatività coraggiosa e le espressioni fantasiose. Sono le sfaccettature del nuovo album di Nello Toscano, contrabbassista icona del jazz siciliano. E non a caso il nuovo lavoro si chiama proprio Periwinkle.
«È un colore che mi provoca una emozione visiva», spiega il musicista etneo. «Mi ricorda mia madre, che non c’è più: lei amava questo colore e lo usava spesso».
Il disco è un alternarsi fra atmosfere blu, languide, morbide, con una tromba alla Chet Baker e spazzole che accarezzano tamburi e piatti, e momenti rossi, più vivaci, mossi, elettrici, alla Miles Davis. In tal senso, ha un ruolo da protagonista Alessandro Presti alla tromba, mentre – come è sua trazione – l’autore e titolare dell’album si riserva un ruolo di attore non protagonista, ma fondamentale nel fare da collante con gli altri strumenti.
«A me non interessa avere i riflettori puntati addosso, quello che mi piace è suonare la mia musica con amici», commenta Toscano. «Sono molto naif, mi piace più fare il musicista, non mi ritengo un grandissimo contrabbassista… anche perché sono pigro. Voglio scrivere melodie semplici per arrivare al pubblico e chi se non Chet Baker riusciva a scrivere così semplice che non lo sa fare nessuno. Melodie non frasi fatte».
Gli amici musicisti in Periwinkle sono gli stessi del precedente Inside, uscito due anni fa: oltre a Presti, ci sono Seby Burgio al pianoforte ed alle tastiere e Peppe Tringali alla batteria. Anche le atmosfere del nuovo album riportano a quelle del precedente, che ha raccolto oltre due milioni di stream su Spotify. «Probabilmente perché vengono dallo stesso cassetto di ricordi che ho svuotato durante il periodo della pandemia e dal materiale che ho accumulato in quel periodo», spiega il contrabbassista. «Io ho una doppia personalità: c’è il musicista del progetto Patchwork che scrive guardando al pubblico, più esteso, più incline al rock ed al free. E poi c’è il musicista più intimo, che scrive per se stesso, mette in musica le proprie emozioni, che è quello di questi due ultimi album».
In una precedente intervista ti dicevi convinto che oggi la musica non si ascolta più, ma si guarda. Tant’è che hai accompagnato Inside con un mediometraggio realizzato con il regista Nello Calabrò. Farai lo stesso anche con questo disco?
«Questa volta no. L’esperienza con Inside è arrivata fino alla finale del Parma Film Festival, classificandosi al secondo posto, e lì si è fermata. Troppo faticosa e costosa. Molto probabilmente affiderò un brano di questo disco a un videomaker e sarà lui a trasformarlo in video. Che speriamo di vedere alla seconda edizione del Monk Film Festival, che si farà anche quest’anno durante la rassegna “Jazz in Vigna”».
Periwinkle ha, tuttavia, molti momenti che sembrano adatti per diventare colonna sonora di un film noir, sullo stile di Ascensore per il patibolo, come nella straordinaria Late Night, dalle atmosfere cupe, notturne, squarciate da lampi elettrici. Ma anche Wait for me e In Dim Night si presterebbero bene ad accompagnare le indagini del detective Philip Marlowe.
Il superattivismo di Nello Toscano non si fermerà a Periwinkle. Comincia a delinearsi l’idea di un secondo capitolo anche di Remember to Remember, il disco nel quale in compagnia di Claudio Cusmano e Enzo Zirilli vengono riletti classici del rock – «in questi giorni sto ascoltando molto rock anni Novanta, Depeche Mode, Oasis, Nirvana», rivela – e per il prossimo mese è annunciato un singolo con un altro dei suoi “amici musicisti”: Danilo Rea.