Disco

I Dream Syndicate fra Lou Reed e Neil Young

Da quando si sono ricostituiti nel 2012, Steve Wynn e The Dream Syndicate hanno trascorso il decennio cercando di capire chi erano e come volevano suonare in questa nuova era, o come canta Wynn in Where I’ll Stand, brano d’apertura del nuovo album Ultraviolet Battle Hymns e True Confessions, dove trovare «un posto dove appendere il cappello». Il debutto della band nel 1982 con The Days of Wine and Roses fu accolto dalla critica con grande entusiasmo, ma tutto il resto che venne dopo non eguagliò i risultati di quell’uscita iniziale: la band si sciolse e Wynn cominciò a fare album da solista ed a lavorare con i Miracle 3, nella band Gutterball e altre collaborazioni.

La definizione più usata per descrivere The Dream Syndicate negli ultimi anni è stata che occupano uno spazio sonoro in cui «i Velvet Underground incontrano i Crazy Horse». In Ultraviolet Battle Hymns e True Confessions, l’enfasi è tornata nella scrittura di Wynn e in brani come Hard to Say Goodbye e Trying to Get Over, la sua sensibilità poetica e melodica ricorda Lou Reed.

I Dream Syndicate per gran parte dell’ultimo decennio sono stati Wynn e il batterista originale della band Dennis Duck, il bassista Mark Walton che è salito a bordo poco dopo la partenza di Smith, nell’84, il chitarrista Jason Victor e il tastierista Chris Cacavas, questi ultimi due accompagnavano Wynn già nei concerti agli inizi del 2000. In questo album, la band si riunisce attorno alle canzoni di Wynn, adattandosi musicalmente a ciò che ogni traccia richiede. Beyond Control si apre con rintocchi squillanti, probabilmente prodotti dai sintetizzatori di Cacavas, prima che gli altri musicisti entrino in gioco; se in The Chronicles of You le chitarre sono sempre in primo piano, in Every Time You Come Around” si uniscono alla melodia pop per creare un’atmosfera che riecheggia quella dei Wallflowers. My Lazy Mind è psichedelica, nel finale con Straight Lines si alza il volume e il tempo accelera, una sorta di mix di Lou e Neil Young.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *