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“Hybrid Theory” album cult nel mondo

Il lavoro d’esordio dei Linkin Park è il disco nu-metal più venduto nel globo con vendite stimate tra 24 e 27 milioni. Ha modernizzato un genere musicale creando ponti fra stili diversi e rendendolo popolare 

Hybrid Theory, album d’esordio dei Linkin Park pubblicato nel 2000, con vendite stimate tra 24 e 27 milioni in tutto il mondo (di cui 10 milioni solo negli Stati Uniti), è il disco di nu-metal più venduto al mondo. Diamante certificato negli Stati Uniti, ha vinto un doppio disco d’oro in Francia (200.000 copie all’epoca). Quali sono i motivi per cui Hybrid Theory è diventato un cult? Vi spieghiamo i perché.

Perché ha modernizzato il metal

Dopo la morte di Kurt Cobain nel 1994, il grunge è passato di moda. I giovani stanno abbandonando il rock alternativo e si identificano con un genere completamente nuovo che fonde metal e hip hop: il nu-metal. I pionieri del genere, Korn, Deftones o persino Limp Bizkit diventano le star. Ma quando i Linkin Park arrivarono nel 2000 con i loro due frontmen, Chester Bennington, che forniva lo scream e la voce pulita, e Mike Shinoda sulle strofe rappate, molti furono conquistati. La musica è incisiva. Ma l’arma segreta dei californiani è soprattutto la loro capacità di costruire melodie che restano in testa. Earworms, che spesso potrebbero mancare nei concorrenti, decisamente troppo aggressivi per il grande pubblico.

Perché ha reso popolare il genere

Chiedi alle persone intorno a te se conoscono i Linkin Park. La risposta sarà probabilmente sì. Perché i Linkin Park hanno realizzato un tour de force, rendendo popolare il nu-metal, un genere che all’epoca era troppo avanzato per le radio nazionali. In questo primo album, i singoli divennero tutti dei successi: One Step CloserPapercutPoints of Authority, ma soprattutto In The End, numero 2 della Billboard americana, e Crawling, che nel 2002 vinse un Grammy Award per la migliore performance hard rock. 

L’inizio degli anni 2000 è stato anche l’apice del nu-metal, con – tra gli altri – il cofanetto dei Limp Bizkit, Take A Look Around, scelto per la colonna sonora del film Misson Impossible 2, e la cui clip è stata trasmessa in loop su piccola schermi. Contestato da tutti i puritani del metal a causa del suo successo nelle classifiche e delle sue troppe influenze musicali, il nu-metal divenne comunque un vero e proprio fenomeno commerciale, e raggiunse un nuovo pubblico che si ritrovò in questo stile ibrido.

Perché è un album catartico

Se ci agganciamo subito alla musica grazie alla sua efficacia, non possiamo rimanere insensibili al contenuto dei testi che esprimono tutto il disagio di Chester Benington. La sua tossicodipendenza (By Myself) e tutte le paranoie che ne derivano (Papercut), la perdita di autostima e la violenza domestica (Crawling), gli abusi sessuali subiti da giovane (Points of Authoriy), le complicate relazioni amorose (In The EndPushing Me Away), manipolazione (A Place For My Head) o addirittura esasperazione (One Step Closer). Un album catartico, sia per Bennington sia per i suoi fan, che si sono riconosciuti nei suoi testi. Lo testimoniano i tanti messaggi postati sui social network dopo il suo suicidio il 20 luglio 2017, ringraziandolo per essere stato lì ad aiutarli a superare le loro crisi esistenziali.

Perché ha creato ponti musicali tra stili

Due anni dopo Hybrid Theory, invece di pubblicare un secondo disco, i Linkin Park preferiscono pubblicare un album di remix, Reanimation, riavviato con tutti i rocker più in voga del momento. Marilyn Manson, Jonathan Davis (Korn), Aaron Lewis (Staind), ma anche tanti artisti hip hop come Chali 2na (Jurassic 5), Black Thought (The Roots) o anche Aceyalone, degno rappresentante dell’underground della West Coast. Un disco che confonde un po’ i fan, ma che dà il tono: i californiani non vogliono rinchiudersi in uno stile che può esaurirsi rapidamente. 

Successivamente, nel 2004, è in collaborazione con il rapper Jay Z che viene pubblicato Collison Course, basato sul principio del mash-up. Fanno centro: occupano di nuovo le classifiche con i titoli In The End / Izzo e Numb / Encore. Vediamo poi dischi lavorati con i DJ elettronici Steve Aoki, Enferno o anche i francesi Dirtyphonics su Recharged nel 2013.

Il loro ultimo album, One More Light, è la prova dell’apertura musicale del gruppo. Molto più rock alternativo – persino pop vero e proprio – che metal, il disco esplora una sfaccettatura completamente nuova del loro universo. Un album più brillante musicalmente parlando, ma ancora altrettanto intenso a livello di testi perché Chester Bennington ancora una volta esprime ampiamente la sua angoscia. Solo poche settimane dopo la sua uscita, la tragica scomparsa.

Quando verrà il mio momento 
Dimentica il male che ho fatto 
Aiutami a lasciarmi alle spalle alcuni motivi da perdere 
E non avercela con me 
E quando ti senti vuoto 
Tienimi nella tua memoria 
Lascia perdere tutto il resto 
Lascia perdere tutto il resto
Dimenticare 
Tutto il dolore dentro che hai imparato a nascondere così bene 
Fingendo
Qualcun altro può venire e salvarmi da me stesso 
Non posso essere chi sei 

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