Disco

Groove addicted: Joel Sarakula

Dall’Australia a Londra, un giramondo che ha trovato la terra promessa alle Canarie, complice la pandemia. Il suo nuovo album “Island time” mette a confronto la vita nell’isola con quella nelle metropoli

Joel Sarakula è un cantante, pianista e chitarrista, che nasce in Australia, ma presto si trasferisce a Londra. Guardando la sua biografia, di lui sappiamo che è una specie di giramondo, avendo soggiornato nei Caraibi, ma anche in Norvegia, passando per mezza Europa e nei club degli States, alla ricerca di una sua identità musicale. Il suo linguaggio è comunque un pop-soulful che inserisce anche schegge di funk e disco. Questo che presentiamo – Island Time (Légère) – è il suo ottavo lavoro in Lp, ma è con gli ultimi quattro album che ha conosciuto una buona notorietà, cominciando ad essere in rotation nelle radio, ad essere invitato in festival vari e in studi televisivi, acquisendo spazio nei magazine europei, americani e inglesi. 

La copertina dell’album

Caratteristica di Sarakula è quella di essere un artista “internazionalista”, utilizzando una band della nazione ove hanno luogo i suoi eventi live. Il nuovo lavoro fotografa un fatto di vita vissuta: l’artista si trovava alle Isole Canarie per un concerto, quando al culmine della pandemia si è dovuto fermare per lungo tempo nelle stesse isole ispaniche: evento che avrebbe cambiato per sempre la sua vita. Island Time è una raccolta di canzoni che trattano temi come la vita dell’isola, la vita di città, la solitudine, l’amore romantico e il nostro rapporto con la natura. Stilisticamente non si discosta dal suo linguaggio consueto se non aggiungendo tocchi speziati di reggae e di samba e facendo un più ampio uso di sintetizzatori e drum-machine. 

Joel Sarakula

Dieci tracce che ci regalano benessere psichico, fresche come un buon drink in un tramonto mediterraneo, moderatamente downtempo per una colonna sonora ideale durante una cena. Disco realizzato però con grande cura e maestria produttiva con un piccolo gruppo di musicisti: Phil Martin, Dawn Patrol e Martin & Garp che si alternano alla batteria e Xav Clarke alla chitarra ed al basso. Un lavoro che ci dimostra che anche quei dischi che non ricercano innovazioni o ricchezze di sovrastrutture strumentali ed armoniche possono suonare bene e regalarci emozioni. 

Joel Sarakula canta: “Non disturbarmi, sono su un’isola, non disturbare la mia mente ancora una volta “. Il senso è tutto qui. Per ogni abitante della città oberato di lavoro ed iperconnesso, questo appello per l’isolamento in un’isola tropicale è una bella e salutare fantasia…

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