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Gianna Nannini: disco, fiction, libro e tour

– Esce “Sei nell’anima”, capofila di un ampio progetto. Un romanzo per musica e parole, dove il rock intreccia le strade del soul e del blues
– Il prossimo 2 maggio su Netflix il film che racconta la sua storia partendo dall’infanzia fino all’annus horribilis 1983, «quando sfiorai la follia». A interpretare l’artista senese sarà l’attrice Letizia Toni
– «L’idea iniziale dell’album era quella di fare una raccolta di cover, da Dylan a Etta James, passando per Janis Joplin, ma sarebbe stato troppo lungo ottenere tutti i permessi»

«Un frammento della storia di una delle voci più incisive e rinomate della nostra musica», così Netflix presenta Sei nell’anima, il film che dal prossimo 2 maggio racconterà trent’anni della vita di Gianna Nanni, partendo dall’infanzia, passando per gli inizi della sua carriera, fino all’annus horribilis, il 1983, l’anno della svolta, l’anno che l’artista senese considera come una seconda nascita

«1983, sono nata senza genere, 1983 sono vittima e carnefice, 1983, sono luce e tenebre», canta nel rock-blues teso che apre il nuovo disco Sei nell’anima, pubblicato oggi, e che fa da capofila di un progetto ad ampio respiro che comprende il film, un libro e un tour per il prossimo autunno. «Intendo senza genere sessuale, non appartengo a una categoria. Quando sei bambino non capisci le differenze – bianco-nero, uomo-donna – che la società amplifica per creare divari. Nell’adolescenza ho vissuto altre difficoltà, non mi sono mai identificata», racconta l’artista senese. «Il rock era l’unico modo per raccontare il momento di follia che ho vissuto in quell’anno. Era il periodo di Fotoromanza: ho perso me stessa. Era un momento in cui stavo facendo il disco, ero nel cast di Sogno di una notte d’estate di Salvatores… non dormivo la notte. È stato un tilt cerebrale. Ho sperimentato la vera follia, il non capire chi sei, il capire che se non esci da lì è finita… È stato difficile ma ci sono riuscita: la mia mente ha fatto tutto. Quindi sono nata nel 1983 e se qualcuno non ci crede peggio per lui».

A interpretare Gianna Nannini nella fiction di Netflix sarà Letizia Toni, attrice nata non molto lontano da Siena (è di Prato, classe 1993) ed è già nota al pubblico grazie alla sua partecipazione nella fiction Rai L’allieva. Nel cast ci sono anche Andrea Delogu, nei panni di una giovane Mara Maionchi, poi Selene Caramazza, Maurizio Lombardi e Stefano Rossi Giordani. 

Letizia Toni e Gianna Nannini

La carriera di Gianna Nannini, che il 14 giugno compirà 70 anni, è stata un crescendo di successi, nonostante i contrasti familiari (i suoi erano importanti produttori dolciari). Come si legge nella sua biografia ufficiale, Gianna scappa di casa a 18 anni per inseguire la musica e si traferisce a Milano senza il sostegno economico dei genitori. Ci arriva con due falangi della mano sinistra in meno, un incidente di percorso nelle pasticcerie del padre che lei ha raccontato così: «Cacciai un urlo terribile, la voce rock mi è venuta da lì. Al Conservatorio passi l’esame con due piccole protesi di plastica e le unghie finte. L’assicurazione versò due milioni. Mi ci pagai la fuga a Milano».

Sei nell’anima è un modo per fare un riepilogo e un bilancio di quasi cinquant’anni di musica. L’album sembra una sorta di storyboard per la fiction televisiva, un romanzo per musica e parole, dove il rock intreccia le strade del soul e del blues, il nuovo album di Gianna Nannini, Sei nell’anima, capofila di un progetto ad ampio respiro che comprende anche un film, un libro e un tour per il prossimo autunno. Nella scaletta del nuovo lavoro, un totale di tredici tracce che attraversano differenti percorsi musicali, ciascuno assecondato dalla produzione di personaggi che rispondono a nomi del calibro di Andy Wright (Massive Attack, Jeff Beck, Simply Red) e Troy Miller (Amy Winehouse, Gregory Porter, Diana Ross), fino alla partecipazione del produttore e chitarrista Rau’l Refree (Rosalia).

«L’idea iniziale era quella di fare un album di adattamenti di brani soul e blues da Dylan a Etta James, passando per Janis Joplin e altro, ma sarebbe stato troppo lungo ottenere tutti i permessi», rivela l’artista senese. «Ho quindi deciso di fare un album da zero. Ho anche cantato una canzone di Bob Dylan con Francesco De Gregori, che però dovrò tenere nel cassetto solamente per me, da cantare in privato con gli amici». L’unico brano per cui il via libera non è tardato ad arrivare è I’d Rather Go Blind di Etta James. Tutto intorno, altre dodici tracce inedite che nascono da una ricerca attraverso le sonorità della musica afroamericana, iniziata già con il precedente disco La Differenza. Ad accompagnare l’uscita dell’album, il nuovo singolo Io voglio te, scritto da Gianna Nannini con la collaborazione di Alex “Raige” Vella e Mauro Paoluzzi, come omaggio in musica ai fan. 

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