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Eurovision, i look sono protagonisti

Dagli scintillii inaspettati alle coreografie più assurde, il kitsch spesso trionfa nel corso della competizione ed è parte integrante del fascino della manifestazione. Una sfilata di orrori nella storia della gara. E anche quest’anno la rassegna si rivela una delle passerelle più eccentriche del mondo. Tre italiani in gara: Marco Mengoni per il nostro Paese, i toscani Piqued Jacks alfieri di San Marino e la ligure Alessandra Mele in rappresentanza della Norvegia. Dirette Rai da martedì 9 maggio, finale sabato 13

Sobrietà ed Eurovision non sono due parole che vanno a braccetto. Dal 1956 l’Eurovision Song Contest ha fornito melodie orecchiabili, pop sdolcinato e inni roboanti, ma anche look che, spesso, hanno colpito più delle canzoni proposte. Dagli scintillii inaspettati alle coreografie più assurde, il kitsch spesso trionfa nel corso della competizione ed è parte integrante del fascino della manifestazione.

Eccentrica passerella

Uno dei concorrenti dallo stile memorabile nella storia dell’Eurovision è stata la band heavy metal Lordi, che indossò costumi mostruosi e vinse per la Finlandia nel 2006 con Hard Rock Hallelujah. «È stata una vittoria benedetta su così tanti livelli», commentò il cantante Mr. Lordi (alias Tomi Petteri Putaansuu). «È ovviamente la prima volta che hanno vinto delle persone davvero carine». Ci sono stati nel 2008 i lettoni Pirates of the Sea, con look da perfetti bucanieri: tricorno, pantaloni alla zuava, stivali alti e timone compreso. Gipsy, dalla Repubblica Ceca, nel 2009, si è presentato sul palco vestendo i panni di un supereroe, completo di baffi e mantello.

Esibizioni di edizioni precedenti passate alla storia: dalla band heavy metal Lordi (a destra in basso) alla barbuta Conchita Wurst (il alto), dai Måneskin a Emma Marrone

In alcuni casi la moda mette in ombra la canzone: il gruppo glam metal Wig Wam, in rappresentanza della Norvegia nel 2005, concluso solo al nono posto, ma il cantante della band attirò l’attenzione per la tuta con lustrini a stella estremamente aderente.

Volti familiari e sguardi stravaganti non hanno necessariamente influenza sui giudici. Il duo di gemelli Jedward – John ed Edward Grimes – ha partecipato per l’Irlanda nel 2011 e l’anno successivo. Nel 2012 sono arrivati sesti al concorso a Baku, in Azerbaigian, indossando abiti da robot abbinati a spalline e stivali, con le loro enormi acconciature a ciuffo.

In questo settore sono i Paesi del Nord Europa a essere maestri di stile. Ancora dalla Finlandia arrivano la band Lordi, che portò un tocco di horror sul palco, con lo zombie-makeup che li contraddistingue, e Krista Siegfrids, esibitasi in Marry Me nel 2013: indossava un abito da sposa in tulle con corpetto senza spalline, strascico e tacchi alti rosa elettrico. Anche la sua performance ha fatto la storia, con il primo bacio lesbico al concorso.

E come non ricordare la prima donna barbuta, la cantante e drag queen austriaca Conchita Wurst, trionfatrice nel 2014 con Rise Like a Phoenix, sfoggiando un abito dorato avvolgente, completo di peli del viso perfettamente curati.

Grazie al look da imperatrice sexy indossato da Emma Marrone bel 2014, l’Italia entra di diritto in questa galleria degli orrori. E meritano una citazione anche i Måneskin: quando vinse l’Eurovision nel 2021, la band romana indossava abiti personalizzati in pelle rossa con borchie argentate disegnati da Etro. 

La sfilata sul Turquoise Carpet: in alto a sinistra il rappresentante della Finlandia, sotto lo spacco della gonna della cantante lituana. In alto al centro il particolare delle scarpe della cantante svedese, a destra il gruppo belga. Al centro, i toscani Piqued Jacks, in passerella vestiti di bianco, nero ed argento, con uno dei componenti in gonna, e i croati Let3 he si sono e presentati con dei tutù (sotto) sopra i quali indossavano delle giacche rispettivamente con la bandiera croata, infine la band australiana

La sfilata sul Turquoise Carpet

Quest’anno la finale dell’Eurovision Song Contest 2023 si terrà a Liverpool – il Regno Unito è intervenuto per ospitare per conto del vincitore dello scorso anno, l’Ucraina – il 13 maggio. E anche stavolta, dalle prime indicazioni della sfilata sul tappeto turchese, si conferma una delle passerelle più eccentriche del mondo. I 37 partecipanti all’Eurovision si sono presentati domenica sera sul Turquoise Carpet al St. George’s Hall che ha aperto ufficialmente l‘Eurovision 2023 dando a tutti un antipasto dei look che probabilmente si vedranno sul palcoscenico della Liverpool Arena. Le migliori espressioni dell’Eurovision style potremmo averle dai croati Let 3, via di mezzo tra Queen e Village People, che si sono e presentati con dei tutù sopra i quali indossavano delle giacche rispettivamente con la bandiera croata per i componenti del gruppo e dell’Unione Europea – ma anche dell’Ucraina – per il frontman. Outfit fluido per molti interpreti maschili, con alcune particolari segnalazioni. 

In gara, aspettiamoci grandi sorprese dalla tradizionalista Repubblica Ceca, dai metallari tedeschi Lord of the Lost. Non scherzano neanche Belgio, Finlandia e Australia. 

Marco Mengoni a Liverpool durante le prove

A rappresentare il nostro Paese, come è noto, è Marco Mengoni con la canzone con la quale ha vinto Sanremo2023 adattata al clima dell’Eurovision Song Contest. Sul tappeto turchese si è presentato in total black con finiture argentate firmato Versace: «Sono molto nervoso, non vedo l’ora di andare sul palco, per me è un onore essere qui per la seconda volta. Mi piace molto lo slogan “United By Music” dove “united” in questo momento è la parola più importante. Come mi sto preparando? Meditazione, relax, respirazione…». Altra italiana è la ligure Alessandra Mele, in rappresentanza della Norvegia, che ha aperto la passerella in total black e con una tiara in testa. Un abito da vera “Queen” come il titolo della sua canzone: «È come un’altra incoronazione… Per me il successo su Spotify e su TikTok è stato tutto molto grande: prima di tutto perché è il mio primo singolo e poi perché fino ad un anno fa non usavo assolutamente TikTok, poi è esploso tutto. Sto passando dei bei momenti qui». Alfieri di San Marino sono invece i toscani Piqued Jacks, in passerella vestiti di bianco, nero ed argento, con uno dei componenti in gonna.

L’italiana Alessandra Mele rappresenterà la Norvegia

Dove vederlo in tv e streaming

Si comincia domani con la prima semifinale. La messa in onda di Eurovision 2023 per l’Italia è gestita dalla Rai. Le due semifinali di martedì 9 e giovedì 11 maggio saranno trasmesse su Rai2 a partire dalle ore 21:00, mentre la finale di sabato 13 maggio andrà in onda su Rai1, sempre a partire dalle 21:00. Le serate per il pubblico italiane saranno condotte da Mara Maionchi e Gabriele Corsi.

La trasmissione delle due semifinali e della finale sarà anche disponibile in 4K su Rai 4K (canale 210 di TivùSat o canale 101 del Digitale Terrestre) ma l’evento potrà essere seguito anche su San Marino RTV, canale 831 del Digitale Terrestre, canale 520 di Sky e 93 di TivùSat. Chi anche in mobilità vuole godersi l’Eurovision 2023 in diretta potrà contare sullo streaming di tutte e tre le serate su RaiPlay, la piattaforma di streaming di Rai, e sul canale YouTube ufficiale dell’Eurovision, in questo caso senza il commento italiano.

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