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Corallo e Saporiti, identità da scoprire

– Il cantautore “invisibile” di Belpasso e quello di Busto Arsizio, complice l’attrice Rosa Lao, s’incontrano nel concerto che si terrà giovedì 28 marzo a Catania
– «Oggi se non pubblichi un singolo al mese non esisti e io, volutamente, non voglio esistere», dice il musicista siciliano
 – Prende spunto dalla rievocazione di una tragedia familiare il nuovo album “La falsa identità” dell’artista lombardo

Nuccio Corallo è un cantautore invisibile. O quasi. Perché ogni tanto appare all’imbrunire, su qualche parco poco illuminato di un piccolo teatro amatoriale per cantare una parte del suo voluminoso songbook e scomparire subito dopo nel buio. Senza lasciare alcuna traccia. Né un album, né un singolo, né un video. Tant’è che se lo cercate su Spotify o su YouTube non troverete nulla. Incredibile nell’era in cui i fatidici quindici minuti di fama vengono regalati a chiunque.

«La mia carriera artistica doveva cominciare nel 2010 con un disco prodotto da Cesare Basile», si racconta il cantautore di Belpasso. «A lui i provini erano piaciuti. Poi, purtroppo, per questioni economiche ho dovuto rinunciare. È seguita una pausa di riflessione abbastanza lunga che mi ha demoralizzato, perché questo “muro economico” che mi sono trovato davanti è stato sempre un problema. Passano gli anni, non riesci a stare dietro ai social così troppo veloci… oggi se non pubblichi un singolo al mese non esisti e io, volutamente, non voglio esistere». 

A farlo uscire dal suo guscio, è stata Rosa Lao, attrice, performer, musicista, che aprì casa sua per ospitare nel salotto concerti casalinghi, dove il protagonista era proprio Nuccio Corallo. 

Nuccio Corallo

«Grazie agli “house concert” mi sono rimesso in pista», riprende il musicista. «Cantavo le mie venti canzoni solo per chitarra e voce, senza amplificazione, e alla fine le persone mi chiedevano. “Ma tu dove sei stato, dove possiamo trovare le tue canzoni?”. È chiaro che la voglia di registrare un disco c’è: un doppio album, perché con tutto il materiale che ho potrei pubblicare un doppio album al mese. Questa voglia c’è e aspetto il momento per pubblicare il mio primo lavoro. Io continuo a scrivere canzoni, qualcosa alla fine farò, anche per vedere l’effetto che fa».

Nuccio Corallo e Rosa Lao condividono gusti e passioni musicali, da Tim Buckley a Tom Waits sino a Paolo Saporiti, cantautore di Busto Arsizio, con il quale hanno organizzato un incontro dal titolo Identità all’imbrunire, che avrà luogo giovedì 28 marzo (ore 20.30) al Mezzaparola di Catania. Aprirà Felice Briguglio, in arte Marsili, poi sarà la volta di Nuccio Corallo (voce e chitarra) con Rosa Lao (art performance art), Giuseppe Furnari (pianoforte) e Antonio Longo (violoncello), per chiudere con l’ospite Paolo Saporiti (chitarra e voce) accompagnato per l’occasione dal violoncello di Francesca Ruffilli. 

Il titolo della serata è anche un omaggio al nuovo lavoro discografico di Saporiti, La falsa identità, un doppio album che prende spunto da un tragico episodio che colpì la sua famiglia nel lontano 1956, quando un ex dipendente del Panificio Saporiti di Busto Arsizio uccise i bisnonni di Paolo, Agostino e Carlotta Saporiti, nonché il loro figlio Renzo. L’assassino si tolse la vita non prima di avere ferito altre sei persone e colpito a morte un carabiniere. Angelo, fratello di Renzo e nonno di Paolo, scampò alla morte perché quel giorno rimase a casa, a studiare. Un trauma familiare rievocato nel video di animazione che accompagna Sei bellissima/La dignità di Elena, una sorta di mini-suite dalle ascendenze folk-rock attraversata da tremori cameristici e intrisa di irrequieti umori onirici. 

«Ho pensato di affrontare questo dramma familiare in modo quasi favolistico», ha spiegato in una intervista il cantautore, 49 anni, al decimo album di una carriera iniziata nel 2004. «Sia il testo che le immagini del video hanno una forte componente simbolica. Non sono una didascalia di quello che avvenne, rappresentano invece la mia personale catarsi».

Paolo Saporiti (foto di Maria Grazia Giove)

«Abbiamo scelto Identità all’imbrunire perché ci piaceva strizzare l’occhio alla collaborazione che era nata con Paolo anche richiamando un po’ il titolo del suo ultimo lavoro», spiega Rosa Lao, tornando a parlare della serata di giovedì 28. «Quindi, “Identità” fa riferimento anche alla nostra, allo spettacolo che portiamo in scena e che rappresenta il nostro mondo artistico, prendendo spunto da quello musicale di Nuccio».

Come nasce l’asse Belpasso-Busto Arsizio, fra due periferie estreme e molto diverse fra loro?

Nuccio Corallo: «Paolo Saporiti l’ho scoperto sui social, grazie ad amici in comune. Lui qualche disco l’ha fatto, io no», ride. «È stata Rosa a contattarlo. Noi lo conoscevamo artisticamente, ma non personalmente, così Rosa ha pensato di organizzare questo incontro. Non ci siamo mai visti prima, tutto è nato telefonicamente. A Paolo l’idea è piaciuta. E, quindi, sarà l’occasione prima di tutto per conoscerci e poi per scambiarci le nostre canzoni».

L’attrice Rosa Lao

Rosa Lao: «Quando Paolo ha pubblicato l’album La mia falsa identità, ho captato che c’era qualcosa di teatrale. Impressione che mi è stata confermata dallo stesso autore, spiegandomi che lui parte da un monologo, da qualcosa di teatrale. Così è risultato semplice fare quest’asse Belpasso-Busto Arsizio. Le frequenze erano le stesse».

Come si svilupperà la vostra performance?

Rosa Lao: «Io mi occuperò della performance art, una sorta di percorso parallelo alle canzoni attraverso delle carte, dei tarocchi. Ho scritto una drammaturgia legata alle tematiche delle canzoni. Sono delle piccole fermate all’interno del concerto di Nuccio. Paolo Saporiti presenterà parte del nuovo album e suonerà uno spaccato delle sue opere».

Identità all’imbrunire, oscure, molteplici, parallele, intriganti che catalizzano l’attenzione con un cantautorato d’autore volutamente ben lontano da logiche di mercato. Con l’augurio che diventino più visibili. 

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