Disco

Cinque canzoni per un autunno carico di groove – 1

Tempo di castagne e di vino, e magari di ascolti musicali al calduccio tra amici. Niente di meglio, dunque, che una parata di novità dall’anima soul ma con beat “groovosi” al punto giusto

Iniziamo la rassegna con la FUNKOOL ORCHESTRA un combo di undici elementi, un nome irridente, che però ci è subito simpatico. Boogie with your Baby è il titolo, ed il boogie c’è e si avverte subito dall’incipit del brano che apre con un trip di batteria e basso in cassa dritta ed un contrappunto di piano Fender, sono le giuste premesse per un brano che scorre poi in chiave boogie-funk, con il chorus un po’ disco, senza l’uso di campioni, ma solo improvvisazioni colorate dai Fiati e dalle percussioni, così come lo stile degli anni Settanta impone. La traccia fa parte della gustosissima compilation d’imminente pubblicazione The Originals Two della etichetta Golden Rules e – udite, udite – sono italianissimi, arrivano da Napoli e sono tra i protagonisti dal 2019 del movimento funk partenopeo dove si suonava e si celebrava il vinile. La traccia è la cover di una boogie-jam del 1976 molto rara e difficile da trovare, qui reinterpretata per le orecchie moderne.Il loro potente boogie-funk dancefloor oriented è altamente contagioso (e raccomandato dai dj americani Kenny Dope e Skeme Richards).

Sempre dalla stessa raccolta, ancora un’altra traccia: CHRIS LUJAN & ELECTRIC BUTTER Ft. ANDRE CRUZ & REALITY JONES con Brothers and sisters of the world, unite!. Combo di cinque musicisti con il supporto vocale in questo singolo di due cantanti tra i più “hot“ di Los Angeles. Il brano è un uptempo in chiave soul-funky. Arrivano dalla prolifica Bay Area di San Francisco. Il leader, cantante, chitarrista e bassista è un produttore che ha una lunga esperienza ed ha suonato e lavorato con numerose band. Hanno già prodotto il loro album di debutto, The Real Thing, che ha avuto un gran successo con i brani in rotation in molte broadcast americane.

Arriva dalla Gran Bretagna un combo strumentale THE FILTY SIX che abbiamo già apprezzato nell’album More Filth. Per tutti gli amanti delle atmosfere soul-jazz anni 60 e 70 propongono Exit Music, una traccia intrigante ben arrangiata e suonata in chiave bossanova con fioriture di congas, flicorno e hammond, un brano che parla della fine di una relazione nel profondo dell’inverno. «È essenzialmente una traccia di rottura, la sezione in “a minore” che trasmette le emozioni oscure e pesanti del momento, la sezione in “b maggiore” contrastante la comprensione che arriveranno tempi migliori», dicono gli autori. «La sensazione di bossa sembrava ironicamente appropriata dato che era metà dicembre a Londra, nel pieno di un inverno tra più lunghi e freddi da qualche tempo. Il sole estivo sembrava a un milione di miglia di distanza. Ma ora eccoci qui, navigando lungo la strada dell’oceano, da Nord verso Sud, l’aria calda che soffia fuori dall’acqua mentre assorbiamo ogni ultimo raggio di sole dal cielo, senza nuvole». Il combo formato da sei elementi è molto attivo tra i club oltre che inglesi anche americani.

L’anglo/australiano JOEL SARAKULA, cantautore con alle spalle diversi lavori ed apprezzato nel mondo anglosassone che si esprime in uno stile soulful pop, d’atmosfera e sofisticato si presentaconTragic un singolo che ci parla delle follie che si compiono per amore, musicalmente ricco di strumentazione come il vibrafono, il synth analogico, chitarre slinky e una ritmica solida, offrendo sensazioni legate ai grandi interpreti del pop soul dei Seventies come Boz Scaggs in particolare. Tra soul, blues ed un pizzico di disco.

Chiudiamo questa prima cinquina di singoli, ancora nel miglior soul-jazz contemporaneo, con un Hammond 4tet: si chiamano KIDDING e nelle loro vene scorre la musica dei leggendari The Meters. Vengono da Amburgo dove, nel leggendario studio “Yeah! Yeah!, Yeah!”, hanno registrato le loro basiche tracce. Poi l’hammondista Andreas Paparrousos insieme al chitarrista Legbo, al batterista Lucas Kochbeck ed al bassista Tim Ertl inviano il loro demo con le due tracce a Eddie Roberts chitarrista dei The New Mastersounds, che risponde così: «Penso che questi brani potrebbero funzionare, ma per me la produzione è troppo pulita. Vi andrebbe d’inviarmi le multitracce e lasciarmi mixare? Ascoltate se vi piace quello che farò». Ed ecco dunque, mixato da Eddie Roberts, alimentato da una delle sezioni ritmiche più funky del mondo (approvata e utilizzata da Diazpora, The Mighty Mocambos eBacao Rhythm & Steel Band), lacerato dalle chitarre di Legboe dato alle fiamme dall’organo Hammond di Andreas Paparrousos, il debutto autoironico R U Kidding (Am I Kidding) è arrivato sui nostri giradischi. Buon ascolto e sopratutto buon divertimento!

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