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Al cinema. Thelma e Lousie saffo

–  I film nelle sale questo fine settimana. La commedia queer on the road di Ethan Coen al primo film senza Joel
– “Un altro ferragosto” di Paolo Virzì riprende le fila di “Ferie d’agosto” del 1996 con attori vecchi e nuovi
–  Molti thriller, il film Disney “Red” con le voci di Ambra Angiolini e Sabrina Impacciatore; “Neve” sul tema del bullismo e cyberbullismo

DRIVE-AWAY DOLLS thriller, diretto da Ethan Coen, con Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan. Durata 84 minuti.

Un Coen ancora più d’autore, questo firmato da uno solo dei due fratelli, Ethan, insieme alla moglie membro della comunità queer Tricia Cooke, ovvero Drive-Away Dolls, commedia gay on the road che non può non far pensare a un Thelma e Louise con il valore aggiunto della follia Coen.

Il film ha come protagoniste la riservata e timida Marian (interpretata da Geraldine Viswanathan, attrice australiana di padre indiano) e la sfrenatissima e sex addicted Jaime (Margaret Qualley, Povere Creature! e Sanctuary). Siamo nel 1999 e tutto parte con un uomo ucciso in un vicolo con un cavatappi nel collo e, a seguire, con un cunnilingus lesbo tutto da ridere in cui incontriamo per la prima volta Jaime alle prese con un’occasionale amante. Poi si entra in una storia tipicamente coeniana, declinata dalla mano di Tricia Cooke che aveva tanta voglia di raccontare il mondo femminile gay. 

Tornando alla storia, Jaime e Marian hanno bisogno di una ripartenza così intraprendono un viaggio in auto verso Tallahassee in Florida, ma la vettura che prendono in affitto è purtroppo quella sbagliata, non destinata a loro, ma a un gruppo di criminali non troppo smart, che vogliono tornare in possesso di quello che c’è nel portabagagli. Ovvero di una misteriosa valigia di metallo e di una cappelliera refrigerata. Durante questo viaggio Jaime e Marian non mancano di attardarsi in tutti i bar per donne sulla strada e imbattersi anche nel festino gay di una scatenata squadra femminile hockey. Nel frattempo, mentre i criminali stanno per raggiungerle, scoprono che anche fra loro una storia è possibile. 

Nel cast di Drive-Away Dolls anche Beanie Feldstein, Colman Domingo, Bill Camp, Pedro Pascal e Matt Damon, protagonista di uno straordinario cameo in cui interpreta un senatore repubblicano che ha qualcosa di molto intimo da nascondere. 

In un’intervista ad Empire, il regista ha spiegato qual era l’obiettivo suo e di Cooke nel raccontare questa storia. «Nessuno di noi due aveva intenzione di fare un film a tematica lgbt né sul dolore o sulla difficoltà di essere gay. Ci sono altri capaci di fare questo. Drive-Away Dolls nasce invece da un’idea che Cooke aveva avuto circa vent’anni fa, rimaneggiata nel tempo seppur mantenendo immutata l’ambientazione negli anni Novanta». Quest’ultima infine spiega: «L’avevamo scritto come un film a tematica lgbt, ma il mondo queer è molto più ampio oggi, quindi abbiamo pensato che sarebbe stato datato se l’avessimo reso più contemporaneo. Inoltre, si tratta di un film su una rapina in cui le persone non possono connettersi, quindi non volevamo che ci fossero smartphone. All’epoca insomma volevamo fare un film di genere, perché sul mondo lgbt ne mancavano come d’altronde oggi». Voto: 4 su 5

UN ALTRO FERRAGOSTO commedia, diretto da Paolo Virzì, con Sabrina Ferilli, Laura Morante, Silvio Orlando e Christian De Sica. Durata 115 minuti.

Paolo Virzì è tornato a Ventotene, dove ha girato il seguito di Ferie d’agosto, uscito nel 1996 e riprende il filo del racconto di un gran numero di personaggi, le cui vicende si intrecciano in una commedia che sovrappone al confronto tra due gruppi sociali agli antipodi lo sguardo nell’interiorità delle vicende dei singoli: tutte complesse, spesso tragicomiche, a volte apparentemente irrisolvibili. Da questa antologia di uomini e donne alle prese con il proprio passato più che con le rispettive speranze, nasce un film che sa divertire e sorprendere, con riferimenti all’attualità e agli ideali. 

Il nuovo film di Paolo Virzì assomiglia a un’apocalisse annunciata, perché ci costringe, pur attraverso le griglie della commedia, a fare i conti con i fallimenti e gli errori dei nostri ultimi decenni. E lo fa senza sconti, con la rabbia di chi non riesce quasi a capacitarsi di essere finito lì, sconfitto mentre pensava di essere un vincitore. Il tempo è passato, gli anni pesano e qualcuno se ne è andato, ma tutti gli altri sono presenti e li vediamo sbarcare a gruppi nell’isola laziale. Tra gli attori visti nel primo capitolo ritroviamo Silvio Orlando, Laura Morante, Sabrina Ferilli, tra i nuovi Christian De Sica, Anna Ferraioli Ravel, Vinicio Marchioni. 

«Per chi ha visto il vecchio film sarà un piacere vedere cosa è successo ai personaggi che già conosceva, per chi non l’ha visto penso che potrà comunque essere interessante perché è una storia nuova, anche se lo sguardo di chi racconta è un po’ cambiato dopo ventotto anni», commenta il regista.

La trama: nell’estate del 1996, Cecilia Sarcoli (Laura Morante) rimase incinta di Sandro Molino (Silvio Orlando) ed ebbero un figlio, Altiero Molino che oggi ha 26 anni. Il giovane Altiero è un imprenditore digitale e si è sposato con un fotomodello. Questo Ferragosto lo passeranno sull’amata isola del padre che è molto malato. A loro si uniscono gli amici di una vita che trascorreranno l’ultima estate di Sandro tutti insieme per renderla indimenticabile.

Nessuno si aspetta di trovare l’isola in festa per l’imminente matrimonio di Sabry Mazzalupi con il fidanzato Cesare. Sabry, figlia dei bottegai romani Ruggero e Luciana (Paola Tiziana Cruciani), è una celebrità del web e il suo matrimonio è un evento che attira i media e gli arrampicatori sociali. Si ricreano due schieramenti opposti, due facce di un’Italia in ferie che si trova ancora una volta a dover trascorrere un altro Ferragosto insieme… Voto: 4 su 5

ANCORA UN’ESTATE thriller, diretto da Catherine Breillat, con Léa Drucker e Olivier Rabourdin. Durata 104 minuti.

È la storia di Anne (Léa Drucker), avvocatessa di successo, sposata con Pierre (Olivier Rabourdin) e madre di due figlie adottive. Quando Théo (Samuel Kircher), figlio diciassettenne di suo marito e della sua prima moglie, si trasferisce da loro, la vita della famiglia vene destabilizzata. Théo ha un carattere difficile, ma il padre vede questa occasione come una possibilità di ricostruire un rapporto con lui. Il ragazzo va molto d’accordo con le sue sorelline ma con Anne la questione sembra essere più complicata.

Pierre è spesso in viaggio per lavoro e la donna passa molto tempo da sola con le bambine e Théo. Con il tempo, tra i due nasce una forte attrazione che diventa presto una relazione segreta. Ma quando Pierre scopre tutto, Anne nega accusando l’adolescente di essersi inventato tutto. Voto: 3.5 su 5

LOS COLONOS drammatico, diretto da Felipe Gálvez Haberle, con Alfredo Castro e Mark Stanley. Durata 97 minuti.

È ambientato nella Repubblica del Cile nel 1901, in quella che è nota col nome di “Tierra del Fuego”, arcipelago situato all’estremità meridionale dell’America del sud. Si tratta di un territorio immenso e molto fertile, dove l’aristocrazia si è affidata la missione di “civilizzare” le popolazioni presenti. Il ricco proprietario terriero José Menendez assume tre cavalieri per cacciare le popolazioni indigene dalle terre e aprire la strada all’Atlantico. È così che sotto gli ordini del tenente MacLennan e di un mercenario americano, il giovane nativo cileno Segundo scopre qual è il prezzo a pagare per costruire una nuova nazione, ma soprattutto quante bugie si debbano dire e quanto sangue si debba versare. Voto: 4 su 5

MEMORY drammatico, diretto da Michel Franco, con Jessica Chastain e Peter Sarsgaard. Durata 100 minuti.

Racconta la storia di Sylvia (Jessica Chastain), un’assistente sociale che conduce una vita molto semplice, nella quale si divide tra il lavoro, sua figlia e gli incontri degli alcolisti anonimi. Un incontro inaspettato, però, sconvolgerà completamente la sua routine, quello con Saul (Peter Sarsgaard), un suo ex compagno di liceo. Dopo una cena tra vecchi compagni di scuola, Saul segue Sylvia a casa, risvegliando in lei ricordi i ricordi di un passato burrascoso che avranno un forte impatto sul suo presente. Voto: 3 su 5

NEVE drammatico, diretto da Simone Riccioni, con Linda Campana e Elisa Falappa.

Una bambina vittima di bullismo e cyberbullismo che impara a reagire con una sua personale forma di resilienza, è la protagonista della dramedy, opera prima di Simone Riccioni, anche coprotagonista, insieme all’undicenne Azzurra Lo Pipero in un cast che comprende Margherita Tiesi, Alessandro Sanguigni, e Simone Montedoro. «Racconto una storia legata anche alla mia vita, che è stata molto particolare», spiega Riccioni, classe 1988, già attore fra gli altri, in serie come Che dio ci aiuti, e film come Tiro libero e La mia seconda volta.

«Sono nato da genitori missionari in Uganda e cresciuto là fino ai 7 anni. Quando sono tornato in Italia i compagni di classe mi bullizzavano: mi chiamavano “brutto n…”, “zumbo zumbo”, “mangiabanane”, perché ero visto come diverso, pur essendo uguale a loro. Io credevo di aver superato emotivamente quel periodo ma durante il Covid mi è ritornata fuori questa importante ferita. Ho pensato così a questo progetto». Con il film «sottolineo l’importanza di parlare di ciò che succede, perché la prima cosa che capita ai bambini vittime del bullismo, è di chiudersi, di non confidarsi per paura di sentirsi uno sfigato».

Nel film conosciamo Neve (Lo Pipero), curiosa e piena di vita cresciuta da una mamma single, affettuosa e attenta, Marta (Tiesi). La vita serena della bambina, tuttavia, viene turbata quando la lettura che fa di un suo tema nel quale parla del lavoro della mamma, impiegata in un trotificio, viene ripresa in un video e la rende bersaglio di insulti e denigrazioni, sia a scuola che online. Neve si chiude, rinunciando anche alla parola. La mamma, per aiutarla, decide di iscriverla a un worskhop teatrale tenuto da Leonardo (Riccioni), attore talentuoso ma allergico alle responsabilità. Tra Neve e Leonardo nasce istintivamente, un’amicizia, che porta entrambi a crescere, tra sorprese, drammi, scelte e nuovi inizi. Voto: 3.5 su 5

RED animazione, diretto da Domee Shi, con Ambra Angiolini e Sabrina Impacciatore. Durata 100 minuti.

Racconta la storia di Mei Lee, una tredicenne, che in piena tempesta ormonale, durante i difficili e tormentati anni della pubertà, è pronta a vivere quello che lei stessa definisce “l’anno migliore del mondo”. Una mattina, però, Mei Lee si risveglia con fattezze per nulla adolescenziali, ma simili a quelle di un grosso panda rosso dal pelo morbidissimo. È sua madre a spiegarle che la sua famiglia è anticamente collegata da un legame mistico con l’animale, che ha causato un difetto del gene. Questa trasformazione animalesca, però, si innesca soltanto quando la giovane si entusiasma e prova emozioni forti, creandole non poco imbarazzo e situazioni spiacevoli a scuola. Come gestirà Mei Lee questa situazione? Voto: 3.5 su 5

TOTEM – IL MIO SOLE drammatico, diretto da Lila Avilés, con Naíma Sentíes e Montserrat Marañon. Durata 95 minuti.

Racconta la storia di Sol (Naíma Sentíes), una bambina di 7 anni, che trascorre una giornata insieme al nonno in casa per aiutarlo con la festa a sorpresa per suo padre Tonatiuh (Mateo Garcia). Sol aiuta le sue zie Nuri e Alejandra (Montserrat Marañon e Marisol Gasé) con i preparativi, ma con il passare delle ore e l’arrivo della sera, in casa l’atmosfera si fa sempre più pesante. Lentamente il caos aumenta, minando l’equilibrio familiare e spezzando i legami che li tengono uniti. In questa delicata situazione, la bambina capirà che qualcosa nel suo piccolo mondo sta per cambiare e abbraccerà l’essenza del lasciarsi andare, accarezzano il respiro della vita. Voto: 3 su 5

KINA & YUK ALLA SCOPERTA DEL MONDO family, diretto da Guillaume Maidatchevsky, raccontato da Benedetta Rossi.

Si svolge tra i ghiacci artici del Canada. Due volpi, Kina e Yuk, stanno per vedere nascere i loro cuccioli ma l’anomalo innalzamento delle temperature causato dal riscaldamento globale, crea tutta una serie di problemi che i due animali si trovano a dover affrontare. Il cibo scarseggia, di conseguenza si devono spostare per andare a cacciare altrove. Durante un viaggio fatto di ostacoli imprevisti, le due volpi vengono sorprese dallo scioglimento di un ghiacciaio. Kina e Yuk si ritrovano a galleggiare su due pezzi di ghiaccio che si allontanano separandoli. Dovranno trovare il modo di ricongiungersi in tempo per la nascita dei loro cuccioli. Sarà un’avventura difficile e densa di pericoli. Voto: 3 su 5

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