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Playlist #45: Nick Cave, Kim Gordon, Vasco

– Le uscite discografiche della settimana. Nick Cave pubblica la canzone titolo del nuovo album “Wild God”, una canzone da brividi: il disco fuori il 20 agosto. Riappare Fiona Apple per duettare con Iron & Wine 
– Lo “Psychedelic Orgasm” di Kim Gordon, l’ex cantante e bassista dei Sonic Youth. Norah Jones fra funky e garage pop nel nuovo lavoro “Visions”. Ariana Grande canta gli enigmi dell’amore. L’«album di danza» del jazzista Kamasi Washington 
– “Libera se mi va”, la canzone di Vasco Rossi per la cantante Denise Faro e per tutte le donne. Rose Villain duetta con Madame e tanti altri nell’album “Radio Sakura” . RBSN feat. Marco Castello ironica versione anglo-sicula degli Steely  Dan

“Wild God”, Nick Cave & the Bad Seeds

Nick Cave & the Bad Seeds sono tornati con un nuovo album. Wild God, il seguito di Ghosteen, arriverà il 30 agosto, ma già si può sentire la title track. Nick Cave e Warren Ellis, che hanno pubblicato l’album ad interim Carnage nel 2021, hanno prodotto il nuovo album, con David Fridmann al mixaggio. Colin Greenwood, bassista dei Radiohead e talvolta compagno di band in tour dei Cave, e il chitarrista Luis Almau sono annunciati come session man. 

Nick Cave ha detto: «Questo disco quando colpisce, colpisce. Ti solleva. Ti commuove. Mi piace questo». «Spero che l’album abbia l’effetto sugli ascoltatori che ha avuto su di me», aggiunge. «Esplode dall’altoparlante. È un disco complicato, ma è anche profondamente e gioiosamente contagioso. Non c’è mai un piano generale quando facciamo un disco. Riflettono piuttosto lo stato emotivo degli autori e dei musicisti che li hanno suonati. Ascoltando questo, non lo so, sembra che siamo felici».

Parole sacrosante. Il singolo è da brividi, ha un’atmosfera da chiesa per poi esplodere e lasciare un senso di felicità.

La band – Nick Cave, Warren Ellis, Thomas Wydler, Martyn Casey, Jim Sclavunos e George Vjestica – ha scritto e registrato Wild God ai Miraval Studios nella città francese della Provenza e ai Soundtree Studios di Londra. 

“All in Good Time”, Iron & Wine feat. Fiona Apple

Fiona Apple fa una rara apparizione come ospite nella nuova canzone degli Iron & Wine. La collaborazione appare su Light Verse, il primo disco ufficiale di Iron & Wine di Sam Beam da Beast Epic del 2017. Il nuovo album uscirà il 26 aprile. Parlando di Fiona Apple in un comunicato stampa, Sam Beam ha detto: «La sua voce è un miracolo: suona sia come un sacrificio che come un’arma allo stesso tempo».

“Psychedelic Orgasm”, Kim Gordon

L’ex cantante e bassista dei Sonic Youth è diventata una improbabile star di TikTok grazie al suo dissonante recente singolo Bye Bye, un’esplosione potente di bassi e ritmi trap ghiacciati. La regina del noise Kim Gordon racconta freddamente il tran tran della vita quotidiana: “Compra valigia, pantaloni per l’addetto alle pulizie… Chiama il veterinario, chiama il toelettatore / Chiama il cane sit-terrr”. È una performance elettrizzante, all’avanguardia, piuttosto accessibile e accattivante: una linea seguita anche nel suo secondo album da solista, The Collective. Qui la settentenne bilancia la sua sensibilità meno che commerciale con una produzione scioccante e testi sul capitalismo marcio e sulla fragile mascolinità: temi che ha esplorato durante il periodo di massimo splendore degli anni Novanta con i Sonic Youth, dimostrando quanto poco sia cambiato anche dal punto di vista sonoro.

“Paradise” Norah Jones

Norah Jones aveva 23 anni quando è diventata una superstar con l’album di debutto Come Away With Me. Una facile miscela di jazz, folk, pop e country, che ha venduto 4 milioni di copie nei suoi primi 12 mesi e la ballata Don’t Know Why è stata quasi un tormentone. Vinse tre Grammy Awards, per l’album, il disco e la canzone dell’anno. Da allora, la musicista di Manhattan ha usato il suo talento e la sua curiosità – per non parlare delle risorse di cui gode come una delle ultime storie di successo dell’era CD – per perseguire tutti i tipi di progetti, tra cui collaborazioni con Willie Nelson, Danger Mouse e Billie Joe Armstrong dei Green Day; un trio country di nome Puss N Boots; un podcast in cui suona con amici come Dave Grohl e Mavis Staples; anche un’incursione nella recitazione nel film di Wong Kar-wai del 2007 My Blueberry Nights.

Eppure, ventidue anni dopo, la sua ultima offerta è ancora più interessante: Visions, un disco funky e delicatamente psichedelico, garage-soul che mette la sua voce afosa in mezzo a chitarre sfocate, batteria e tastiere vintage rugose. Norah Jones ha realizzato l’album con il produttore Leon Michels, noto per il suo lavoro nella band del defunto Sharon Jones, i Dap-Kings. Visions riformula leggermente il suo canto e il suo songwriting.

“Prologue”, Kamasi Washington

Kamasi Washington ha annunciato il suo nuovo album Fearless Movement. Il polistrumentista jazz, compositore e bandleader di Los Angeles pubblicherà il seguito di Heaven and Earth del 2018 il 3 maggio. Washington ha definito Fearless Movement il suo «album di danza», anche se non nel senso letterale della parola. «La danza è movimento ed espressione, e in un certo senso è la stessa cosa della musica, esprimere il tuo spirito attraverso il tuo corpo. Questo è ciò che questo album sta spingendo», ha tenuto a precisare Kamasi, che è l’autore della colonna sonora per il documentario di Michelle Obama Becoming.  Il nuovo album include The Garden Path, che Washington ha eseguito al The Tonight Show Starring Jimmy Fallon nel 2022. Fearless Movement ha anche contributi di Thundercat, Terrace Martin, Patrice Quinn, il flautista André 3000, dei cantanti George Clinton, BJ the Chicago Kid e D Smoke e altri.

“Yes, and?”, Ariana Grande

“Come posso sapere se sono nella relazione giusta? Non dovresti davvero sapere quella merda?” Ariana Grande chiede all’inizio di Eternal Sunshine“, il suo settimo album in studio. La risposta sembra arrivare nella traccia finale Ordinary Things, grazie ad alcuni saggi consigli della nonna della cantante. “Non andare mai a letto senza il bacio della buonanotte – è la cosa peggiore da fare”, dice Marjorie Grande a sua nipote mentre la musica svanisce. “E se non puoi, e se non ti senti a tuo agio a farlo, sei nel posto sbagliato. Esci”.

Questi momenti intimi fungono da filo conduttore per Eternal Sunshine, un album quasi-break-up in cui Ariana Grande non dipinge tanto un ritratto di una relazione quanto un mosaico impressionista. In una recente intervista al Zach Sang Show, Ariana Grande ha descritto Eternal Sunshine come una «sorta di concept album» che esplora «pezzi diversi e intensificati della stessa storia». Quella storia, presumibilmente, è la rottura del suo matrimonio con l’agente immobiliare Dalton Gomez, da cui ha divorziato lo scorso ottobre circa due anni dopo essersi sposati.

“Libera se mi va”, Denise Faro

Una canzone per Denise Faro, la cantante italiana, e per tutte le donne. È il brano che Vasco Rossi pubblica per la festa dell’8 marzo. Libera e se mi va è il titolo ed è un omaggio alle donne. «Che devono essere libere di dire no», scrive sui social Vasco. Molto più che una dedica. Tra le righe si leggono l’ironia e la provocazione rivolta agli uomini, devono imparare a essere empatici, mettersi, cioè, nei panni degli altri e accettare la loro volontà.

Non è la prima volta che Vasco sente e descrive esattamente quello che vivono le donne in diversi momenti della loro età. Qualche anno fa in Vuoto a perdere, per la voce di Noemi, raccontava di una donna alle prese con il cambiamento del proprio corpo e in cerca del suo nuovo fascino. Nel 2020 Irene Grandi portava a Sanremo Finalmente io che parla di un ulteriore passo verso la libertà della donna, la sua piena accettazione di sé.

«Libera e se mi va chiude l’ideale trilogia, sfumature di donne una diversa dall’altra, ma tutte in evoluzione», aggiunge Vasco. «Oggi la donna è più che mai liberata e pronta … a tutto. Tocca agli uomini ora, seguirla (non inseguirla…). Superare il proprio egoismo per amare, e essere amati, liberi e.. “se mi va, se ti va”. Antesignano l’appello We2 del 2018 “Uomini, ancora uno sforzo, per esserlo davvero”».

Cantante, performer e attrice, figlia di Daniel e Morena (due dei quattro della band anni Ottanta Milk and coffee), Denise Faro è stata protagonista in diversi musical, ha partecipato a talent, fiction e film e nel 2019 ha aperto i concerti di Vasco a San Siro. Canta in inglese, spagnolo e, ora, anche in italiano. 

“Hattori Hanzo”, Rose Villain feat. Madame

È una delle tante collaborazioni contenute nell’album Radio Sakura di Rose Villain. La traccia che apre l’ascolto è un vero e proprio inno alla resilienza, che canta a due voci insieme a Madame. Da questo pezzo in particolare e un po’ da tutto il disco in generale traspare un certo interesse nei confronti della cultura giapponese, dalla citazione appunto del samurai Hattori Hanzo ai fiori di ciliegio. «I giapponesi riescono a mostrarsi delicati anche raccontando le cose più violente e più crude, riescono a comunicarle a modo loro, come un qualcosa che non ti arriva come un pugno in faccia», spiega la rapper.

A proposito del disco, commenta: «Se Radio Gotham rappresentava una sorta di esplorazione dei miei lati più oscuri, Radio Sakura prosegue una qualche ricerca di me stessa. Li considero entrambi come se fossero un po’ i miei diari di bordo, sui cui ho scritto di quello che vivo e di quello che ho vissuto. Il primo era forse un disco con un pochino di frustrazione e di rabbia, mentre nel secondo è rimasta quella nostalgia e quella stessa inquietudine, che alla fine mi apparterranno sempre e che considero parte del mio essere artista. Di sicuro, la connessione che si è creata con le persone attraverso il primo album mi ha reso molto più confident nell’aprirmi e nel non aver paura a mostrarmi vulnerabile». Oltre a Madame, nel disco sono presenti diversi i featuring da Ernia a Bresh, passando per TheSup e Guè.

“Muro”, RBSN feat. Marco Castello

Nata tra le interminabili jam di una sessione di registrazione intima e comunitaria in una casa sugli scogli a Scilla, in “Muro” si fondono due mondi creativi unici: l’anima forgiata da un respiro musicale internazionale e anglofono di RBSN – al secolo il romano Alessandro Rebesani –  e il cuore ancorato in Sicilia del siracusano Marco Castello.

Le loro voci si abbracciano leggere e malinconiche, inglese e siciliano si amalgamano con sorprendente naturalezza: un botta e risposta sfaccettato di blues, tra chitarre feline e un piano rhodes vellutato, in cui l’anima riflessiva di RBSN e quella ironica di Castello danno vita a un affascinante intreccio sonoro e poetico che richiama gli Steely Dan.

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