Storia

Addio David Lindley, folletto rock

Il polistrumentista americano era uno dei session man più apprezzati e richiesti. È stato il compagno di avventure di Jackson Browne ed ha lavorato con Bob Dylan, Bruce Springsteen, Toto, Rod Stewart, James Taylor, Joe Walsh e tanti altri. Aveva 78 anni. Per il suo modo bizzarro di vestire era chiamato “Mr. Polyestere” 
David Lindley

David Lindley, polistrumentista popolare per aver collaborato con gran parte dei più importanti musicisti della West Coast, è morto all’età di 78 anni. La notizia è stata resa nota dalla rivista americana Rolling Stone. Non è stata specificata la causa della morte.

Nato a San Marino, cittadina della contea di Los Angeles, California. Multistrumentista, chitarrista straordinario, mago della chitarra slide, della slay-key, violinista straordinario. Suonava indistintamente chitarre, basso, banjo, mandolino, ukelele, violino, lap steel guitar, bouzouki e altri strumenti. Dal 1966 al 1970 è stato tra i membri fondatori dei Kaleidoscope, formazione con una forte contaminazione di blues, folk, cajun, armonie orientali, introducendo strumenti esotici, turchi in particolare, e fino allora estranei nel mondo rock. Personaggio enigmatico, simpatico, era chiamato “Mr. Polyestere” per il suo modo di vestire sul palco in modo bizzarro, stravagante. 

David Lindley e Jackson Browne

Sapeva suonare tutto

Musicista attivo sin dagli anni Sessanta, Lindley era un session man apprezzato e richiestissimo per la sua abilità nel suonare il violino e la steel guitar. Jackson Browne, Dolly Parton, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Toto, Rod Stewart e Joe Walsh lo chiamavano spesso sia in sala di registrazione sia in occasione di tournée. Tra i primi a rendergli omaggio sui social è stato Graham Nash: «Uno dei musicisti più talentuosi che ci siano mai stati», ha scritto Nash. «David sapeva suonare praticamente qualsiasi strumento gli mettessi davanti con incredibile versatilità ed espressività».

David Lindley si è distinto tra gli altri session man, non solo per il suo comportamento birichino, ma anche per il suo talento grezzo. Conosciuto come uno dei leggendari sidemen del rock and roll della sua epoca, il musicista ha suonato nella band di Jackson Browne per la maggior parte degli anni Ottanta. In cambio, Browne gli ha prodotto l’album da solista El Rayo-X nel 1983.

Ricordando la sua collaborazione con Jackson Browne, Lindley ha condiviso la storia in una intervista con Rolling Stone: «Jackson stava suonando e ho preso in prestito un violino e mi sono seduto con lui. Quello fu l’inizio. Gli piaceva il modo in cui funzionava. Poi sono andato in Inghilterra e ho suonato con Terry Reid. Jackson è venuto a Londra dopo l’uscita del primo album e lì abbiamo fatto alcuni concerti. Un mio amico aveva un club a Cambridge. Abbiamo suonato al club ed è stato divertente. Poi mi propose: “Facciamo una cosa da band!”. E io ho pensato: “Sarà divertente”».

David Lindley ha anche suonato con James Taylor e Linda Ronstadt così come nelle sue band, tra cui Kaleidoscope e la band degli anni Ottanta El Rayo-X. È stato in tournée con Hani Naser e Wally Ingram ed ha partecipato alla registrazione di oltre cinquanta dischi, incluse le sue pubblicazioni da solista e le apparizioni in album di Leonard Cohen, Bruce Springsteen e la E Street Band, Warren Zevon, Jimmy Barnes e altri.

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