Interviste

Zucchero: non vedo la primavera all’orizzonte

È cominciato dalle Terme di Caracalla di Roma il “World wild tour” che il 27 luglio sarà ad Agrigento ed il 28-29-30 luglio al Teatro Greco di Siracusa. «Politica e politically correct? Non me ne frega nulla». «Sono senza contratto, non ho ancora cercato la casa discografica non credo che avrò problemi ma pensate che anche uno come Santana sta facendo fatica a trovare una distribuzione»

Decano della musica italiana, artista di calibro internazionale capace di emozionare con un sound autentico e pungente, Zucchero fa valere tutto il suo spessore e raccoglie un grande successo alle Terme di Caracalla di Roma nella prima data italiana del 2023 del World wild tour. Un live ricco ed energico di oltre 2 ore e mezza in cui ha divertito ed emozionato il pubblico con i suoi più grandi successi, incastonati in una scaletta da brividi.

Ovviamente non poteva mancare un riferimento a quanto è successo in Romagna, ma fatto con il suo stile: Zucchero in Let It Shine, scritta dopo il disastro dell’uragano Katrina, ha cambiato la parola Mississippi con “La mia Terra”. «Tutti parlano di quello che è accaduto in Romagna, non ho voluto cadere nella retorica, basta cambiare la frase di una canzone. Io ho fatto così», ha detto in conferenza stampa precisando che lui se ne è sempre fregato del politicamente corretto. Poi sul silenzio di Bruce Stringsteen durante il concerto a Ferrara ha aggiunto: «Conoscendo Bruce forse gli hanno consigliato di non dire nulla per non alimentare la polemica, ma sicuramente non era informato esattamente di quello che era accaduto, poi lui non è uno che si fa dire cosa fare, è uno che fa quello che gli pare».

Con il suo World Wild Tour Zucchero sarà il 2-3-4 giugno alle Terme di Caracalla di Roma, 4-5 luglio in Piazza Unità d’Italia a Trieste, 24-25 luglio al Cortile della Reggia di Caserta, 28-29-30 luglio al Teatro Greco di Siracusa. Si aggiunge una nuova data: 27 luglio alla Valle dei Templi di Agrigento. «Ci sembravano i posti più adatti per suonare, i posti belli facilitano e amplificano la musica se è di qualità. Ognuno sceglie un posto dove suonare che sia vicino all’anima che ha». 

A Caracalla non è mancato anche un altro importante tributo, quello a Luciano Pavarotti con Miserere in cui ha indossato la sciarpa donatagli dal tenore modenese. Zucchero sempre è poco incline alle collaborazioni con altri artisti ma ha annunciato qualche novità per i suoi live a Reggio Emilia alla RCF Arena il 9 e 10 giugno. «Il 9 ci sarà sul palco con me anche Salmo. Mi hanno chiesto più volte di collaborare con giovani artisti ma non ci riesco, io concepisco la musica come melodia e spazi aperti, con artisti che mettono dieci parole in un secondo non so cosa fare. Ma mi è piaciuta la versione di Salmo di Diavolo in me. Non so se ci sarà un seguito». 

Il Diavolo in R.E. torna appunto nella sua Reggio Emilia, “amore e radici” per due imperdibili appuntamenti che saranno occasione per ripercorrere la sua quarantennale carriera di grandi successi con le hit più celebri e per inaugurare la nuova veste di Campovolo: con 35.000 sedute per ogni show (disposte a forma di diamante in omaggio ad uno dei suoi più famosi brani), la RCF Arena diventa la più grande Arena in Europa con posti a sedere, realizzata ad hoc con una pendenza del 5% per garantire una visuale e un’acustica ottimali.

Travolgente e contemporaneamente malinconico, Zucchero va avanti per la sua strada anche in un mondo come quello della musica che è radicalmente cambiato. «Ora sono senza contratto, non ho ancora cercato la casa discografica non credo che avrò problemi ma pensate che anche uno come Santana sta facendo fatica a trovare una distribuzione. Però io suono perché mi piace suonare, è sempre stato così, invecchierò con la mia musica, per il futuro non penso che mi serva un singolo per giustificare un tour, voglio fare un album ma non so quando», ha aggiunto.

Nel frattempo, continua a macinare date in Italia e nel mondo. Lo show inizia con Spirito nel buio. Non vede luce? «Non vedo la primavera all’orizzonte… Ci sono forze oscure che aleggiano: le guerre, i conflitti, disaccordi e disarmonie nel mondo. E poi disastri come quello della Romagna».

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