In “Battito infinito”, il nuovo disco di Ramazzotti, tre canzoni portano la firma della premiata ditta sicula ColapesceDimartino, una delle quali sarà presentata nei due concerti “sold out” di stasera e domani nella Valle dei Templi: «Con lui abbiamo cominciato a lavorare ancor prima di Sanremo», rivela il cantautore siracusano. Lo show prevede oltre due ore di musica e un megapalco con proiezioni 3D e giochi di prospettiva. In scaletta 25 brani che ripercorrono 35 anni di carriera, fra cui l’inedito di Ennio Morricone con il testo di Mariella Nava. Nel brano che dà il titolo all’album e che apre lo show la voce della figlia Aurora
Sono ben tre le canzoni scritte dalla premiata ditta siciliana ColapesceDimartino per Battito infinito, l’album di inediti che riporta Eros Ramazzotti in tour per il mondo con partenza stasera 17 settembre e domani domenica 18 dal Teatro della Valle dei Templi di Agrigento, dopo la prima di giovedì scorso nell’arena della Plaza de toros de la Real Maestranza. Tre spruzzate di “musica leggerissima” da parte dei due cantautori per dare un tocco di modernità e it.pop a un repertorio che cominciava ad avvertire segnali di stanchezza.
«È stato lui a contattarmi, prima di Sanremo, poi ho coinvolto anche Antonio (Dimartino, nda)», racconta Lorenzo Urciullo, in arte Colapesce, raggiunto in studio al lavoro su nuovi pezzi. «Con Eros abbiamo cominciato a collaborare in tempi pre-Covid, scrivendo diversi pezzi. Alcune volte ci incontravamo, più spesso lavoravamo a distanza, inviandoci via mail i provini. Quando i tempi stavano stringendo, ci siamo concentrati soltanto su tre canzoni».
Una è la trascinante Eccezionali, che riecheggia sonorità dance anni Settanta. L’altra, che potrebbe diventare un singolo, è la ballata vintage Figli della terra, quando all’interno dell’inedito gruppo di lavoro con Colapesce e Antonio Di Martino irrompe Jovanotti: “Sono un pezzo di Amazzonia lungo la statale”, rappa. «Sono stato io a proporre l’idea di spezzare il pezzo coinvolgendo Lorenzo. Eros l’ha sposata subito». Il terzo porta la firma soltanto di Colapesce e s’intitola Madonna de Guadalupe: segue l’andamento di un flamenco tra fiati mariachi per chiudere con un finale jazzato. «L’ho scritta con Paolo Antonacci ed Eros».
Tra gli autori con i quali Ramazzotti ha scelto di collaborare per il suo ritorno ci sono anche Cheope, Bungaro e sua figlia Aurora nel brano Battito Infinito, il brano che dà il titolo al disco e che apre i concerti. «La terra è battito, il corpo è battito, l’energia è battito, l’amore è battito», commenta il ragazzo nato ai bordi di periferia. «Noi viviamo di battito, è il leitmotiv della vita. Battito infinito mi sembra il titolo giusto per quello che sta succedendo nel mondo». È una canzone di oltre 8 minuti, una sorta di suite sontuosamente orchestrata, un brano impressionista in cui compaiono suoni della natura, il nitrito di un cavallo, il recitato di una Aurora Ramazzotti che interpreta in inglese il testo scritto su richiesta del padre. Un’Aurora che con la sua presunta gravidanza, sulla quale ha chiesto il silenzio, sta strappando le copertine al papà.
Una vera chicca del nuovo album è Ogni volta che respiro, uno dei rari brani pop composti da Ennio Morricone con un testo scritto insieme a Mariella Nava, la cantautrice che gli ha fatto avere la musica del Maestro: «Mariella mi ha proposto questa canzone», spiega Eros. «Abbiamo lavorato insieme sul testo ed è davvero un regalo, una delle poche canzoni pop che ha fatto il grande Maestro, ne sono molto orgoglioso e mi sembra che venga molto bene anche dal vivo».
Le ballate, il suo vero marchio di fabbrica, si alternano con brani molto ritmati come Ritornare a ballare. Si parla di guerre, di crisi climatica e di un mondo cinico, ma è l’amore universale il filo conduttore di tutto il lavoro, «un amore articolato in tutte le sue forme». Con Magia, Eros racconta l’amore per il figlio Gabrio Tullio, le unioni infrangibili in Ti dedico, l’amore capace di superare le difficoltà in Nessuno a parte noi, e dedica Gli ultimi romantici a chi ancora crede nel valore e nelle potenzialità dell’amore.
Dopo quattordici album in studio, tournée europee e mondiali “sold out”, innumerevoli premi, certificazioni e riconoscimenti, Ramazzotti festeggia ora 35 anni di carriera con la World tour première. Il palco si anima a tempo di musica con proiezioni 3D e giochi di prospettiva e nelle oltre due ore di show Eros propone 25 brani. La band, con i musicisti distribuiti su più livelli, è nutrita, nove elementi. Ramazzotti spesso si lascia andare ad assoli alla chitarra, atteggiamento che si è perso nel pop contemporaneo costretto a bruciare in fretta strofe e ritornelli e tagliare tutto il resto. «Quello che manca oggi è sentire suonare uno strumento. Non ho più vent’anni, ma mi piace ancora ascoltare e voglio sentire il sangue che esce dalle mani», dice.
Questa la scaletta prevista:
1. Battito Infinito
2. Ama
3. Sono
4. Dove c’è musica
5. Quanto amore sei
6. Un’emozione per sempre
7. Più che puoi
8. Stella gemella
9. Se bastasse
10. Ritornare a ballare
11. Madonna de Guadalupe
12. Magia
13. I belong to you
14. Solo con te
15. L’uragano Meri
16. Ogni volta che respiro
17. Una storia importante
18. Adesso tu
19. Terra promessa
20. Fuoco nel fuoco
21. Un’altra te/ No Woman No Cry
22. Cose della vita
23. Favola
24. Musica è
25. Più bella cosa non c’è