Interviste

Stefano Bollani: porto gioia con la mia musica

S’intitola “Blooming” il nuovo disco di piano solo del musicista. E solo sarà sul palco nei tre concerti siciliani per uno spettacolo imprevedibile in cui il virtuosismo si mescola all’ironia. «Suonare rimane sempre il modo per me di portare gioia. Gioia nella musica e gioia nel fare musica»

Stefano Bollani non poteva che battezzare Blooming (fioritura), dando inizio a un nuovo ciclo vitale, il nuovo disco per piano solo, che lo accompagna nel tour estivo che in questi giorni fa tappa in Sicilia: venerdì 4 agosto all’auditorium di Marina di Modica, l’indomani, sabato 5, a Morgantina, ospite del Barbablù Fest, e domenica 6 al teatro antico di Segesta. «È stato come aver immaginato un’esplosione di immagini e di suoni», spiega, parlando del disco. «Alla base del progetto c’era l’idea di guardare la meraviglia che è la musica da angolazioni diverse».

Quindici tracce, intime e appassionate, in cui il maestro si concede e offre un viaggio tra i tasti del pianoforte con tutta la sapienza e l’entusiasmo per i quali è conosciuto in tutto il mondo. «Questi brani sono fioriti nel giardino del mio pianoforte, li ho annaffiati, nutriti e se necessario potati e ora sono qui riuniti in un bouquet che è questo disco», riprende. «Son fiori molto differenti tra loro, ma nati dallo stesso humus e nello stesso periodo». 

I primi germogli del viaggio hanno attecchito durante l’esperienza televisiva di Via Dei Matti n. 0, insieme alla moglie Valentina Cenni (che ha sviluppato il progetto grafico dell’album con i disegni di Laura D’Amico), dove i primi brani hanno visto la luce. Nella sua musica Bollani mescola i generi, dal jazz fino ai suoni sudamericani nutrendosi di tutte quelle suggestioni e momenti magici che il pianista ha vissuto sui palchi di tutto il mondo.

«I brani sono nati durante l’ultimo anno, anche in studio, come esercizio. Volevo sperimentare alcune sonorità brasiliane, argentine. E sono lì, anche nei titoli dei brani», continua il pianista e maestro, che aggiunge: «Dare i titoli è proprio una delle cose più complicate: io suono e suono, fino a vedere un’immagine cinematografica. E allora lì arriva il titolo».

L’uscita di Blooming (distribuito da Sony Music) è anche l’occasione per tornare a suonare dal vivo dopo un periodo di stop. «Ero un bel po’ che ero fermo. Dopo la pandemia non ho suonato dal vivo per un anno e mezzo», sottolinea. «È stato come se avessi timore a come utilizzare il tempo. Ma suonare rimane sempre il modo per me di portare gioia. Gioia nella musica e gioia nel fare musica». 

Sul palco, su ogni palco, anche quello televisivo, dopo ogni tanto si diverte a tornare. «È un bel modo di fare televisione, siamo una squadra che si protegge. Via dei Matti n.0 ci ha portato molta gioia. Volevamo aprire le stanze dei giochi e far vedere le cose che ci piacciono, invitare amici, emanare gioia. L’esperienza più bella è sentire però le persone che dicono Mio figlio ora vuole suonare il clarinetto».

Stefano Bollani con la moglie Valentina Cenni, protagonisti di “Via Dei Matti n. 0”, trasmissione di Rai3

Piano Solo, lo spettacolo che presenta sui palchi siciliani, più che un tradizionale concerto al pianoforte, è un omaggio all’arte dell’improvvisazione. Nel momento in cui Stefano Bollani sale sul palco per il suo one man show, tutto può accadere. Non esiste nessuna scaletta, nessun programma di sala a cui aggrapparsi per seguire il succedersi dei brani. Lo spettatore è trascinato in un’avventura ogni sera diversa, un viaggio a perdifiato attraverso orizzonti musicali solo apparentemente lontani.

Si può passare così dalle sue composizioni a Carosone, dal jazz ai ritmi brasiliani, con improvvise incursioni nel pop o nel repertorio italiano degli anni Quaranta. In questo vero e proprio flusso di coscienza musicale, il riso e l’emozione si mescolano.

Una sola cosa è certa, alla fine del concerto sarà il pubblico a decidere il bis. Bollani diligentemente segna ed esegue sul momento i pezzi richiesti: un medley imprevedibile in cui il virtuosismo si mescola all’irriverenza.

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