Disco

Sei canzoni per un autunno carico di groove – 2

Continuiamo in questo scorcio d’inizio stagione con il presentarvi sei ghiotte “focaccine” per tutti i gusti e senza particolari controindicazioni

Il primo a scendere sul piatto si chiama DANNY TOEMAN; lui è quello che si definisce a tutto tondo un “soul man“. Arriva da Londra ed è dotato di una voce vibrante, potente che resta in bilico tra la classicità del soul ed il vibe dei giorni nostri. Chi lo ha visto “live” ne dice un gran bene con la sua band affiatatissima The Love Explosion.Un pedigree di assoluto rispetto con esperienze condivise insieme a stelle del soul contemporaneo: Robert Cray, Betty Wright, Charles Bradley e recentemente anche Kool & The Gang e Diana Ross.

Il suo precedente singolo She’s got something about her è entrato in heavy rotation sulla prestigiosa BBC 6 Music Radio. Il nuovo double-sider 45 (in limited edition) oltreché in digitale, ci presenta due brani: Lato A – When the lights go down, un uptempo soul-funk ispirato al miglior Philly-Soul, quello degli O’Jays o di Harold Melvin & Blue Notes, supportato anche da un fantastico clip in collaborazione con la compagnia di danza retrò The Meyer Dancers; il Lato B – Feel my soul è una ballad dal respiro orchestrale con tanto di svolazzi di violini, cantata con coloriture gospel da Danny Toemann in stile anni Sessanta che ci ricorda quelle di Jackie Wilson e Ray Charles. Il brano è un cavallo di battaglia nei suoi live. La critica lo ha già definito “The King of North London Soul”. Un 2022 molto prolifico e fortunato per questa stella nascente del soul.

NATHAN JOHNSTON & THE ANGELS OF LIBRA sono il risultato, a quanto sembra, ben riuscito dell’incontro, avvenuto in uno studio di registrazione di Amburgo, tra un combo tedesco di 10 elementi – che ama il soul-funk dei mitici Sixties, i suoni in analogico e le colonne sonore – e il cantante irlandese di neo-soul Nathan Johnston. Qualche anno dopo gli fu chiesto se volesse cantare una traccia e Johnston accettò l’offerta. Pochi mesi dopo inviò una demo della nuova traccia intitolata Angel Of Libra.

Dopo averla ascoltata ed accettata, la band decise di chiamarsi come il titolo stesso della canzone e poco tempo dopo invitò Nathan Johnston ad unirsi, negli studi “Yes! Yes! Yes!” ad Amburgo per scrivere e registrare un album completo, con 10 tracce che ricordano gli Air, Khruangbi e anche Ennio Morricone. Angel of Libra è anche il primo singolo estratto, che anticipa il futuro album d’esordio. Ballad d’atmosfera, di quelle molto fumose da apprezzare con una pinta di birra ed una intrigante relazione a due. Come spesso avviene oggi la clip a supporto è molto bella, diretta dal regista Max Wyllie, ispirato dallo show televisivo di successo Peaky BlindersIl tema del video attinge dalla mente spezzata e fragile di Tommy Shelby (dopo il tempo trascorso in trincea nella WW1) e dalla perdita di sua moglie Grace, il nostro Angel Of Libra. Il video cattura i temi dell’amore non corrisposto e del dolore dalla perdita di una persona cara sotto forma di un uomo un poco ‘turbato che insegue l’ombra di qualcosa che è già passato.

Il secondo singolo All your love nasce da una raccolta di strumentali registrati dal produttore e componente della band Angels of Libra, Dennis Ruxsu di un registratore tascabile a 8 tracce in una casa remota fuori Copenaghen, in Danimarca. Dopo aver ascoltato lo strumentale della band, Nathan Johnston ha preferito rendere un tocco moderno ad una tradizionale melodia soul dei Sessanta, ispirato da Anderson Paaknoto per campionare ritmi e frasi funk vecchia scuola sovrapponendoli ai moderni paesaggi sonori r&b e hip hop. La canzone parla della passione e della lussuria che vanno di pari passo con l’incontro con qualcuno di nuovo. La voce è stata registrata negli studi “Yes! Yes! Yes!, poco prima fossero distrutti da una spaventosa esplosione. Fortunatamente i nastri sono sopravvissuti all’incendio. Il video musicale è stato girato e diretto da Max Wyllie al Komet Klub di Amburgo. Il video è il seguito di quello del primo singolo Angel of Libra, vira però dallo stile in bianco e nero del 1920 ad una atmosfera anni ’60 con una performance della band insieme ad alcuni effetti caleidoscopici “trippy” e termina con Johnston diretto a fare una passeggiata attraverso la Reeperbahn e sui moli di Amburgo. To be continued…

MANUPUMA. Nome all’anagrafe Emanuela Bosone. È  una cantante italiana con un background come attrice e performer, nota per la sua voce vellutata e i testi incisivi. All’attivo un album, qualche singolo ed un EP che hanno ricevuto attenzioni dal pubblico e dalla critica. Già pronto un nuovo album di prossima pubblicazione. Intanto il suo nuovo singolo Chinatown (Michele Ranauro remix) mette in mostra il suo amore per il funk, il soul e la disco, dando all’originale una nuova interessante rilettura. Continua la sua fortunata collaborazione con il pianista e produttore Michele Ranauro. Quando è stata pubblicata la versione originale del brano, Manupuma ha sentito che mancava qualcosa, come se la canzone non fosse ancora completamente sbocciata. Così insieme a Ranauro, hanno acceso il computer e hanno iniziato a modificare e giocare con i suoni. Il risultato rientra in quel mix di suoni oldschool e modern-soul, con quel groove di basso che ti entra dentro e t’invita a battere il piedino ed a ondeggiare dolcemente.

POLY POLY. Sempre dalla nuova raccolta di prossima uscita dalla etichetta teutonica Golden Rules, ecco questo progetto musicale di due polistrumentisti di Berlino, Hans Heusterberg e Jona Raischlcapaci di riportarci alle atmosfere di Roy Ayers ma anche di Herbie Hancock. Horizon si diffonde su di un tappeto di groove ritmico, robusto, dal sapore vagamente trip hop ma anche acidulo con piani paralleli di piano Rhodes e synth analogici. La sensazione è quella di una colonna sonora ideale per un eventuale viaggio astrale. Comprate il vostro biglietto, ma non dimenticate gli auricolari… buon viaggio.

JOE STURGES & LUCAS DE MULDER. Arrivano dalla Spagna ma il singolo Instead of number five fa parte anch’esso della prolifica nuova raccolta della etichetta tedesca Golden Rules. Mid-tempo giocato su di un intreccio di chitarre di Lucas de Mulder sorretto dalla batteria di Joe Sturges. Il risultato ci porta ad un suono levigato, a tratti ambient senza perdere di vista una definita linea melodica.

THE MIGHTY MOCAMBOS. Ghost Walk, traccia conclusiva di questa rassegna, segna il ritorno del supercombo seminale di funk tedesco con un nuovo album Scenarios che sarà composto interamente da registrazioni live. La traccia che presentiamo è contenuta in questo nuovo lavoro e fa da apripista. Uno strumentale angosciante (presentato addirittura come kafkiano) dall’andamento marziale con breackbeat di funk-jazz e bordate di organo contrappuntati dai fiati in sezione del mitico combo dei Mighty Mocambos, dallo stile unico che assembla anche scorci sonori di in stile afro e latino. Band molto apprezzata anche e sopratutto nella dimensione live ed è per questo che attendiamo il nuovo album che ne catturerà l’energia essendo ripreso live.

Dal vostro “groovemaster” per adesso è tutto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *