Eventi

Platea, l’evento Paolo Conte alla Scala

Gli appuntamenti nella settimana dal 16 al 22 febbraio. Grande curiosità anche per il concerto di Rina Sawayama al Fabrique di Milano. In Sicilia torna lo spettacolo “Ci vuole orecchio” con Elio che canta Enzo Jannacci. L’irriverente duo Les Freres Lapoisse al Sonica di Siracusa. Il progetto “SicilyInside” di Antonio Smiriglia a Palermo. L’“Amleto” di e con Michele Sinisi a Noto
(inviare le segnalazioni a redazione@segnalisonori.it)

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MUSICA

“Ci vuole orecchio” Elio canta Enzo Jannacci

Dopo aver reso omaggio al “Signor G” nello spettacolo teatrale Il Grigio, Elio è tornato da protagonista sui palchi con la nuova opera Ci vuole orecchio, tributo all’indimenticato cantautore e medico milanese che dopo la data estiva al Castello Maniace di Siracusa, distratta dal kolossal kitsch delle sfilate di Dolce & Gabbana, ritorna in Sicilia per tre date: giovedì 16 febbraio al Teatro Abc di Catania, l’indomani al Golden di Palermo e sabato 18 al Teatro Impero di Marsala.

Sheppard-Tiniglia un incontro di luoghi dell’anima 

Andy Sheppard e Marco Tindiglia

“Meeting Point,” un vero e proprio punto di incontro di personalità musicali e di luoghi dell’anima. Un viaggio musicale che dalla Bristol di Andy Sheppard arriva alla Genova di Marco Tindiglia mescolando nell’interplay jazzistico melodie, armonie e ritmi del Nord Europa e del Mediterraneo, dei Caraibi e dell’India. Una musica tanto libera di spaziare nei diversi generi musicali quanto rigorosa nel cercare una trama, un senso e una direzione comune. Le esibizioni del duo – il 20 e 21 febbraio al Club Ma di Catania e il 22 al Teatro Jolly di Palermo – costituiscono insieme un punto di arrivo e di partenza della collaborazione musicale tra i due iniziata nel 2011 attraverso workshop e concerti. Andy Sheppard è un sassofonista jazz (tenore e soprano) britannico di fama internazionale apprezzato sia come solista che come docente, dall’impressionante abilità tecnica e pulizia del suono. Ha più volte vinto il British Jazz Award e vanta collaborazioni discografiche, concertistiche e didattiche con musicisti della levatura di Gil Evans, Carla Bley, George Russell, Steve Swallow, Keith Tippett, John Martyn, Paolo Fresu, Rita Marcotulli. Marco Tindiglia, genovese, è chitarrista e compositore jazz, laureato al prestigioso Berklee College of Music di Boston nonché didatta e direttore artistico dei festival Gezmataz di Genova. Vanta collaborazioni con musicisti del calibro di Dennis Irwin, Matt Garrison, Karl Berger, Berliner Philarmoniker String quintet, Hamilton de Holanda, Rita Marcotulli, Maria Pia De Vito, George Garzone, Piero Leveratto, Matt Renzi, Giovanni Maier, Dejan Terzic.

Il chitarrista Giampaolo Bandini al Sangiorgi di Catania

Giampaolo Bandini

Domenica 19 febbraio, alle ore 19, al Teatro Sangiorgi di Catania, ospite della rassegna dell’Associazione musicale etnea, c’è Giampaolo Bandini, oggi considerato tra i migliori chitarristi italiani sulla scena internazionale. A Catania Bandini presenta una produzione originale con gli archi dell’Ensemble Etna Contemporanea in un programma di musiche per chitarra e quartetto d’archi che unisce alcune composizioni di Luigi Boccherini (tra cui il celebre Fandango) ai Beatles con la suite Beatlerianas un percorso sonoro tra le più celebri hit della band di Liverpool reinterpretate dal grande chitarrista e compositore cubano Leo Brouwer e Three Songs riarrangiate dal compositore marchigiano Roberto Molinelli. Insieme sul palco i giovani musicisti siciliani, Clelia Lavenia, Graziana Leonardi, Dario Militano, Tiziana Lombardo. Giampaolo Bandini figura regolarmente nei cartelloni dei più importanti Festival di tutto il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti, dall’Africa all’Asia e al Sud America (Teatro alla Scala di Milano, Filarmonica di San Pietroburgo, Carnegie Hall di New York, International Center for performing arts di Pechino, Sala Tchaikovsky di Mosca, Arts Center di Seoul, Ircam di Parigi). Ha effettuato tourneè in più di cinquanta Paesi del mondo, sia come solista che con le più importanti orchestre internazionali. 

“A New Beginning” con Roberta Di Mario alle Ciminiere

La pianista Roberta Di Mario

Roberta Di Mario, compositrice e pianista di fama internazionale, prosegue il suo tour facendo tappa a Catania il prossimo 18 febbraio alla Sala Teatro Le Ciminiere con A New Beginning. Il suono dopo il silenzio: un progetto artistico intenso e di grande impatto emotivo, uno spettacolo musicale/teatrale, con al centro il pianoforte, che ha origine dalla fisica e dalla metafisica del suono. Oltre la musica, Roberta Di Mario porta un testo teatrale inedito, un monologo coinvolgente, ispirato e dedicato al pubblico e a una grande luna come scenografia. Ad accompagnarla, la violoncellista Giovanna Famulari. Un’opera che affonda le sue radici nella tradizione classica più pura, ma che giunge alle sonorità più contemporanee. La miscela tra suoni classici e d’avanguardia dà vita a una musica nuova, introspettiva, meditativa e di grande atmosfera. A New Beginning è un viaggio nella musica con lo sguardo rivolto oltre i confini. Un’esibizione colta, ricca di rimandi alla letteratura pianistica classica e non: da Bach a Mozart e Debussy, da Gabriel García Márquez e il “suo” Duende, alla fiaba “Pierino e il lupo” di Sergej Sergeevič Prokof’ev, e alla mitologia greca di Leda e il cigno. E ancora, riflessioni sulla condizione femminile, sul tempo e il mondo che attraversiamo, e i suoi confini.

Il trio catanese Clustersun recupera il concerto al Centro Zō

I Clustersun recuperano venerdì 16 febbraio il concerto che avrebbero dovuto tenere lo scorso venerdì al Centro Zō di Catania saltato poi a causa del maltempo. L’opening act è affidato ai Gigantik. I Clustersun sono considerati, in Italia e all’estero, come una delle band di punta della nuova scena shoegaze/psych/post-punk. Grazie ad un rock che miscela massicci muri di suono, riverberi, psichedelia lisergica e dilatazioni space rock. Influenzato da band come My Bloody Valentine, Ride, Slowdive, The Jesus And Mary Chain, Spacemen 3 e varie altre, il rock dei Clustersun viene rielaborato per raggiungere una dimensione sonica di cosmica e avvolgente tridimensionalità, punteggiata da liriche in bilico tra rabbia, melancolia, visioni oniriche e fragilità emotiva. Il trio catanese composto da Marco Chisari (voce e basso), Mario Lo Faro (chitarre) e Andrea Conti (batteria) è attualmente nel pieno di un acclamato tour europeo – che terminerà il 23 giugno all’HRH Psyc festival della britannica Leicester – a supporto dell’ultimo album Avalanche. I Gigantik – Emilio Cosentino voce e chitarra, Giancarlo Salafia chitarra, Agata Trovato basso e Antonio Spampinato batteria – nascono nel 2016 e prendono forma e nome, dopo vari cambi di line-up, sostituendo il vecchio nome B-Sequel. Catanesi di nascita. emettono suoni ruvidi e sonorità che richiamano il rock degli anni Novanta e Duemila.

Giama and The Soldiers of Peace in concerto al Boozer di Catania

Venerdì 17 febbraio Giama and The Soldiers of Peace in concerto al Boozer di Catania. I classici della musica reggae da Bob Marley in poi, alternati con brani inediti della band, sempre in stile classic roots, reggae/dub, con l’aggiunta di sonorità elettroniche. Il progetto nasce nel 2019 dal desiderio di Giama, leader and song writer, di diffondere il messaggio che la musica reggae trasmette nel mondo, a partire dal suo massimo esponente, il profetico Bob Marley. Giama con la sua band i The soldiers of peace, girano con la loro musica portando questo messaggio aggiunto delle contaminazioni dell’Italia e le sue contraddizioni.

Helen Burns e High Disaster “live” al Coppola di Catania

Tra profonde distorsioni, bassi semi-aggressivi, ritmi sempre più insistenti e un forte amore per il rock britannico, cinque personalità totalmente diverse si uniscono sotto lo stesso nome credendo fermamente in un principio comune: unire facendo musica. Helen Burns è un progetto alternative rock con influenze post-punk e stoner che compone in inglese e che ha come focus principale il live show, punto vincente della band. Ad aprire il loro concerto venerdì 17 febbraio al Teatro Coppola di Catania sono gli High Disaster.

L’irriverente duo Les Freres Lapoisse al Sonica di Siracusa

Venerdì 17 febbraio, ore 21:30, al club Sonica di Siracusa l’eccezionale live della “two men band” francese Les Freres Lapoisse con un irriverente e scanzonato wild rock’n’roll folk francofono, che richiama le prime composizioni di Jacques Dutronc. Jean-Eudes suona la chitarra, l’armonica, la grancassa e canta, mentre Jean-Rémi suona il trombone, flauti di ogni genere, il tamburello con i piedi e le percussioni con le mani.

Sabato 18 “The Crew, Vol.1” ai Grani Antichi di Siracusa

Cinque storici dj della black music siracusana decidono di mettersi insieme e ripartire più sprintosi che mai. Accade sabato 18 febbraio ai Grani Antichi di Siracusa. Protagonisti: Angelo Maiorca, Corrado Dierna, Emilio Ruffo jr., Fabio Lo Piccolo e Omar Giardina.

Recital del pianista Mario Spinnicchia al Palazzo Francica Nava

Per la rassegna “Ortigia d’inverno – Exedra Music Festival”, domenica 19 febbraio alle ore 18:30 al Palazzo Francica Nava di Siracusa recital del pianista Mario Spinnicchia.

Pianosolo con Enrico Lacognata domenica al Globe di Ragusa

Enrico Lacognata – pianosolo domenica 19 febbraio al The Globe di Ragusa. La musica di Lacognata antologizza buona parte della musica jazz attraverso contaminazioni stilistiche diverse che vanno dalla tradizione blues, al be-bop, allo swing, al latin, con una estrazione di assoluta fruibilità. Una performance di Enrico Lacognata può riflettere Keith Jarrett, Bill Evans, Oscar Peterson, Bud Powell, compositori jazz italiani di nota cifra stilistica, e riferirsi ai temi rappresentativi della canzone d’autore italiana, come quelli di Luigi Tenco, Fabrizio De André ed altri, evocandone certi umori, esprimendone la tendenza al recupero di valori romantici e di un particolare sentimentalismo, oltre al gusto per le contaminazioni tra generi e tradizioni.

Jazz al Retronouveau di Messina con l’Hakan Başar Trio

Giovedì 16 febbraio al Retronouveau di Messina conceerto jazz con l’ Hakan Başar Trio. Hakan Başar, classe 2004, prodigio del pianoforte, aveva solo 10 anni quando tenne il suo primo concerto all’interno del V Pera Music Festival. Ha realizzato le sue prime registrazioni in studio a 11 anni e si è esibito all’età di 12 anni all’Istanbul Jazz Festival. Grazie al suo incredibile talento ha avuto modo di conoscere e collaborare con alcuni dei migliori jazzisti al mondo, tra cui Chick Corea che definisce le sue esibizioni come un successo assicurato. Ha suonato e collaborato con : Ron Carter, Russell Malone, Eddie Gomez, Donald Vega, Chick Corea, Jimmy Haslip, Will Kennedy e altri ancora.

Antonio Smiriglia

“SicilyInside” di Antonio Smiriglia ai Cantieri Culturali di Palermo

Antonio Smiriglia presenta il progetto “SicilyInside” sabato 18 febbraio alle 22.00 sul palco di Arci Tavola Tonda presso i cantieri culturali della Zisa di Palermo nell’ ambito del festival ” Sponde Sonore ” progetto che condivido con gli amici Michele Piccione e Mario Crispi.

“Affaccia Bedda” il progetto itinerante di Incudine a Palermo

Mario Incudine

In scena per Brass in Jazz arriva il progetto itinerante in musica di Mario Incudine. Affaccia Bedda è lo spettacolo-serenata che l’artista ha portato in giro per la Sicilia durante l’estate e che adesso sbarca al Real Teatro Santa Cecilia venerdì 17 e sabato 18 febbraio, in due turni per ogni serata. Il nuovo format ideato dall’artista siciliano che dà prova del suo poliedrico talento proponendo la tradizionale serenata in chiave contemporanea e in una formula del tutto inedita, pensata appositamente per l’attuale fase post pandemica e le relative norme restrittive, quelle che stanno penalizzando così tanto tutti i settori produttivi, compreso il mondo del teatro. Così il classico ed antico format della serenata viene rivisitato in una moderna visione in cui il cantore rivolge il proprio canto d’amore ad una platea che godrà della musica e del ritrovato approccio con una tradizione antica. Ogni elemento, architettonico e non, parteciperà alla messa in scena, rendendo lo spettacolo sempre nuovo e sempre diverso. Una fisarmonica, un mandolino e la voce sola di un moderno “musicante d’amore”, Mario Incudine accompagnano lo spettatore in un viaggio ricco di emozioni e di attesa. 

Il weekend di jam session al Tatum Art di Palermo

Il programma di concerti nel fine settimana al jazz club Tatum Art di Palermo: giovedì 16Giovanni Perin al vibrafono, Fabrizio Brusca alla chitarra, Gabrio Bevilacqua al contrabbasso e Manfredi Crocivera alla batteria; venerdì 17 spazio alla musica del Monsieur Toupet Quartet composto da Riccardo Serradifalco a chitarra e voce, Salvo Pizzurro al trombone, Sergio Serradifalco al contrabbasso e Fabrizio Francoforte alla batteria; sabato 18 in scena Serena Ganci, Alessandro Presti, Valerio Rizzo, Gabrio Bevilacqua e Gaetano Presti. Chiusura di settimana domenica 19 affidata ad Alessandro Presti che per il suo “Carte blanche” presenta Sophia Tomelleri.

I concerti del fine settimana al Miles Davis club di Palermo

In cartellone questo fine settimana al Miles Davis jazz club di Palermo: giovedi 16 febbraioalle ore 21:00 Nero a Metà progetto ideato da Benny Amoroso che vuole omaggiare uno dei più grandi cantautori italiani degli ultimi 40 anni : Pino Daniele. I grandi successi dell’artista partenopeo riletti e pensati in chiave jazz; venerdì 17 è protagonista la raffinatezza di Giuseppe Urso (alla batteria) , insieme all’eleganza di Valerio Rizzo al piano  e la solida ritmica di Diego Tarantino per un concerto di jazz di qualità tra composizioni originali e standard; sabato 18 concerto “easy listening” per un jazz fatto di classici e con uno spazio dedicato anche al pop inglese, tutto con il Riccardo Simoncelli 4et con Riccardo Simoncelli (voce), Giovanni Conte (piano), Fulvio Buccafusco (contrabasso), Giuseppe Madonia (batteria).

Sabato a Roma “A tu per tu” con il quartetto di Lucia Filaci

Il teatro Artificio-La Fabbrica delle Arti di Roma, sabato 18 febbraio alle 20:30, farà da cornice al concerto di Lucia Filaci Quartet Feat. Vittorio Cuculo, spumeggiante formazione costituita da Lucia Filaci (voce), Andrea Beneventano (pianoforte), Dario Rosciglione (contrabbasso) e Gegè Munari (batteria), impreziosita dalla presenza di Vittorio Cuculo al sax alto. La giovane cantante jazz e compositrice romana, di origine partenopea, presenterà il suo nuovo disco A tu per tu contenente brani originali figli della sua fecondità compositiva congiuntamente ad alcuni standard facenti parte dell’inesauribile tradizione jazzistica.

Paolo Conte in concerto alla Scala di Milano

Lo chansonnier sotto le stelle del jazz approda su uno dei palchi più prestigiosi del mondo per festeggiare il suo mezzo secolo di vita artistica ripercorrendo i passi salienti della sua antologia. Un percorso che si annuncia ad hoc e con qualche sorpresa, anche se in linea di massima si muoverà sulla falsariga del recente album live Live at Venaria Reale. Ovvero con una raffica di inni da Hemingway a Come Di, passando per Alle prese con una verde milonga e Aguaplano, Genova per noi, Via con me, Reveries… Una tavolozza sonora che evoca altrove immaginari e affascinanti, amori impossibili o finiti in un tempo remoto, personaggi fuori dal coro e testimoni di epoche dimenticate. L’evento è in cartellone domenica 19 febbraio al Teatro alla Scala di Milano.

Rina Sawayama attesa in concerto al Fabrique di Milano

Rina Sawayama, la cantautrice e modella giapponese, ma da anni adottata dal Regno Unito, è attesa sul palco del Fabrique di Milano sabato 18 febbraio dove presenterà dal vivo i brani contenuti in Hold the Girl, il suo secondo disco di inediti pubblicato lo scorso 16 settembre.

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PROSA

“A che servono questi quattrini?” in scena a Catania

Continuano sino a domenica 19 al Teatro Stabile di Catania le repliche della commedia A che servono questi quattrini? di Armando Curcio, per la regia di Andrea Renzi, con Nello Mascia, Valerio Santoro, Luciano Saltarelli, Loredana Giordano, Fabrizio La Marca e Ivano Schiavi. A che servono questi quattrini?, andata in scena per la prima volta nel 1940, è una delle più divertenti commedie del repertorio italiano, al cui successo contribuì anche la successiva versione cinematografica del ’42 interpretata da Eduardo e Peppino De Filippo. La vicenda ruota intorno al Marchese Parascandolo, detto il Professore, che ordisce un piano paradossale per dimostrare le sue teorie, bizzarre e controcorrente, sull’inutilità del denaro. Siamo in Italia alla vigilia della II Guerra Mondiale e il mondo post-capitalistico dell’alta finanza è di là da venire, ma l’argomento, così esplicitamente indicato nel titolo, si rivela sorprendentemente attuale. 

Antonello Fassari e Massimo Dapporto in una scena della piece “Il delitto di via dell’Orsina”

“Il delitto di via dell’Orsina” da martedì 21 allo Stabile etneo

Da martedì 21 febbraio a domenica 26 è in calendario al Teatro Stabile di Catania Il delitto di via dell’Orsina (in sostituzione dello spettacolo “La concessione del telefono”) di Eugène –Marin Labiche, per la regia Andrée Ruth Shammah, con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni e con Marco Balbi, Andrea Sofflantini, Christian Pradella, Luca Cesa-Bianchi. Una commedia nera, una macchina fatta di trovate, energia, divertimento. Il delitto di via dell’Orsina è uno degli atti unici più conosciuti di Eugène Labiche, padre nobile del vaudeville, talento prolifico e sopraffino capace di svelare, con indiavolate geometrie di equivoci e farse, il ridicolo nascosto sotto i tappeti della buona borghesia. Due uomini, un ricco nobile ed elegante (Massimo Dapporto) e un proletario rozzo e volgare (Antonello Fassari), si risvegliano nello stesso letto, hanno le mani sporche, le tasche piene di carbone e non ricordano nulla di quanto accaduto la notte precedente. Quando dal giornale apprendono della morte di una giovane carbonaia si convincono di essere stati loro a commettere l’omicidio. Per i due protagonisti, disposti a tutto pur di sfuggire alla colpa e mantenere le apparenze, non resta che far sparire ogni prova.

Al Metropolitan di Catania “Non ci resta che… ridere”

Ospita della “Stagione a quattro stelle – Gilberto Idonea” è l’attore napoletano Enzo Casertano, uno dei protagonisti di Non ci resta che… ridere di Antonio Grosso in scena il 18 e 19 febbraio al Teatro Metropolitan di Catania: «Enzo è il terzo anno che torna da noi, questa volta con una compagnia tutta napoletana (con lui Marta Bolignano, Francesco Procopio e Giuseppe Cantore nda), e siamo sicuri che sarà un successo». E un amico indiscusso della Stagione a 4 stelle è proprio il teatro napoletano, che non manca quasi mai: «Il teatro napoletano, come quello siciliano, rappresenta la tradizione del palcoscenico – commenta Idonea -. Autori come De Filippo o Scarpetta li abbiamo sempre rappresentati in Sicilia, spesso con i testi tradotti nel nostro idioma, perché la consideriamo, forse, la drammaturgia più alta». Non ci resta che… ridere è ovviamente un testo nuovo ma attinge a piene mani ad un patrimonio scenico consolidato: «Per i napoletani, come per i siciliani, il teatro è nel Dna».

Michele Sinisi

“Amleto” di e con Michele Sinisi mercoledì 22 a Noto

La celebre opera di Shakespeare Amleto viene riveduta e corretta da Michele Sinisi. La storia è quella che tutti noi conosciamo; il testo shakespeariano è smontato e reintrodotto sulla scena attraverso un soliloquio. Amleto contiene nella sua testa la memoria fastidiosa di tutti. Polonio, Re Claudio, Ofelia, Laerte, la madre Gertrude, l’attore della compagnia girovaga: tutti assenti. L’unica compagnia reale sarà il fantasma del padre che, in quanto tale, lo metterà al corrente di ciò che veramente è successo. Le sedie vuote saranno le uniche testimoni della sua esperienza. Quella di Amleto è una tragedia che sfugge alle analisi o che le accetta tutte mentre racconta di un uomo che rifiuta tutto. Rimane il mistero di un essere umano chiuso in una stanza assillato da ricordi e immagini da cui non vede l’ora di liberarsi. L’intensità favolosa delle sue utopie che non riesce a sostenere. In scena mercoledì 22 febbraio al Teatro Tina Di Lorenzo di Noto.

“Non ci facciamo riconoscere” al Garibaldi di Enna

Marco Falaguasta

Terzo appuntamento al Teatro Garibaldi di Enna con la nona edizione di “Voci di Sicilia”. Sabato 18 febbraio ritorna la Good Mood di Roma con una produzione che vede protagonista Marco Falaguasta in Non ci facciamo riconoscere. Una frase emblematica che ha accompagnato l’adolescenza di intere generazioni degli anni Settanta, Ottanta e Novanta. Quattro parole inequivocabili che i genitori pronunciavano per richiamare i figli a un comportamento consono, ma il cui reale significato è sempre rimasto un mistero. Con la sua comicità elegante, capace di coinvolgere empaticamente il pubblico, Falaguasta ripercorre quel periodo a cui i cinquantenni di oggi guardano con grande nostalgia. L’attore romano dialoga con gli spettatori per capire se davvero quello in cui speravamo è poi successo. Oppure, date le premesse, ci aspettavamo di più.

“Se son fiori moriranno” in scena al Biondo di Palermo

Al centro dell’indagine teatrale c’è il concetto di immaginazione, intorno al quale ruota la vita stessa di ogni artista. C’è questo concetto alla base del nuovo lavoro di Rosario Palazzolo in scena al Teatro Biondo di Palermo con lo spettacolo Se son fiori moriranno sino a domenica 26 febbraio (escluso lunedì 20) nella Sala Strehler. Prodotto dal Teatro Biondo, scritto e diretto da Rosario Palazzolo e con Simona Malato, Chiara Peritore e la voce di Delia Calò. Le scene e i costumi sono di Mela Dell’Erba, le musiche originali di Gianluca Misiti, le luci di Gabriele Gugliara.  A dare corpo alle suggestioni dell’autore sono una madre (interpretata da Simona Malato), una figlia (Chiara Peritore, diplomanda della Scuola di recitazione del Biondo) e un’agonia lunga quindici anni. La ragazza, infatti, è in stato vegetativo; solo in determinati momenti si sveglia da questo sonno perenne, concedendo alla madre un barlume di speranza, ma forse è solo il potere dell’immaginazione a dare corpo a un desiderio profondo. Il pubblico diventa un comprimario silenzioso, che osserva e giudica, al quale la donna si rivolge per cercare conforto, nel tentativo di condividere la responsabilità di un fardello troppo pesante da reggere.

Salvo Piparo in scena con gli eroi dell’Ariosto al Politeama 

Sul palco del Politeama Garibaldi di Palermo, Salvo Piparo porta in scena il suo personale Orlando Furioso, una rappresentazione divertente riscritta dallo stesso Piparo nella forma a metà tra teatro di narrazione e cunto. Lo spettacolo – che fa parte della rassegna “Un teatro di classe” – va in scena domenica 19 febbraio alle 18.00 e in replica per le scuole lunedì 20 febbraio, alle 9.30 e alle 11.30). Piparo trasforma gli eroi dell’Ariosto in personaggi visionari senza senno che chiedono consiglio ad una luna piena di ricotta o ad un biscotto di San Martino. Angelica, invece, diventa ironicamente una donna dai facili costumi e Medoro un amante instancabile e cocciuto. Protagonisti sono i pupi che occupano la scena accompagnati dal ritmo incalzante delle percussioni, dalle dolci note di un pianoforte e dal personalissimo cunto, narrato d’un fiato, tratto dal canovaccio di Piparo “Pupiata di Zucchero” che realizza così un racconto epico di gesta moderne.

“Un divano per amico” con Antonio Pandolfo all’Agricantus

Antonio Pandolfo

Dopo il grande successo di Sopra un palazzo, lo spettacolo di Sergio Vespertino e Marco Pomar che tornerà a replicare dal 3 marzo, il Teatro Agricantus di Palermo ospita per due week nd consecutivi, dal 16 al 26 febbraio (giovedì, venerdì e sabato ore 21, domenica ore 18) Antonio Pandolfo, uno dei comici siciliani più amati dal pubblico, con il nuovo spettacolo Un divano per amico, di cui è autore, regista e interprete. Cosa accade se un uomo rimane da solo? Una solitudine non solo emotiva ma anche oggettiva se la moglie, lasciandolo, s’è portata via tutto tranne il divano? A remargli contro anche la pandemia, che lo blocca tra quattro mura… tutto sommato meglio così, in fin dei conti non ha voglia di vedere nessuno. A questo punto l’unica cosa da fare per ritrovare la pace è capire dove ha sbagliato e ritrovare l’equilibrio. Forse è necessario trovare un amico che ti ascolti, che ti possa ritrovare accanto quando serve, che dorma con te, mangi con te, che ti coccoli e ti sostenga senza giudicare…. «Il nostro protagonista farà un grossolano bilancio della sua vita per ripartire e rinascere e per questo ha bisogno di confrontarsi…», dice Antonio Pandolfo. «E con chi se non con il suo fidato divano? Perché il divano di casa in fin dei conti ti conosce, ti accoglie, ti capisce, ti ascolta… il problema nasce se ti risponde!».

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MOSTRE

I mattoncini più famosi al mondo a Palermo

A Palermo – sino al 4 giugno, al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo – I LOVE LEGO, la mostra dei record che ha già visto oltre un milione di visitatori nelle sue tappe in giro per il mondo. I LOVE LEGO è una mostra pensata per sognare, divertirsi e riscoprire il proprio lato ludico e creativo scrutando tra i dettagli di interi mondi in miniatura.  Decine di metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini Lego® andranno a comporre vere e proprie opere di architettura e ingegneria: dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente progettati coi moduli più famosi al mondo.

A Enna il progetto multimediale degli Okiees 

Il 16 febbraio gli Okiees presenteranno il primo volume della trilogia “Rageen”, progetto transmediale (album, libro, film, illustrazioni, narrazione, performance) realizzato dal collettivo catanese con la collaborazione straordinaria di Pippo Delbono (che vede impegnato l’artista oltre che nei dodici reading, anche nel canto, in sei diverse tracce) al Garage Arts Platform di Enna (via Leonardo da Vinci, 2): il 16 febbraio (ore 18.30 – ingresso gratuito)  verrà presentato al pubblico Rageen Vol. 1 e verrà inaugurata la Mostra Acquerelli contenuta nel libro. . Interverranno: Andrea Rabbito, Adriano Murania, Fabrizio Motta, Mauro Melis (Okiees) e il critico musicale Giuseppe Provenzano. Il concerto previsto per il 20 febbraio, sempre al Garage Arts Platform è stato rinviato a marzo.

“Catania mia!” di Ettore Sottsass al Castello Ursino

Al Museo Civico “Castello Ursino” di Catania sarà esposta sino al 21 maggio la mostra di Ettore Sottsass, Catania mia!, a cura di Barbara Radice con Iskra Grisogono e la direzione artistica di Christoph Radl. Il percorso espositivo, pensato e realizzato per l’open space del Castello Ursino di Catania, comprende 111 fotografie, in bianco e nero e colore, quasi tutte inedite, scattate da Ettore Sottsass (Innsbruck, 1917-Milano, 2007) negli anni Novanta a Catania, una città per la quale ha sempre nutrito interesse e affetto. Le fotografie in mostra raccontano una Catania vitale: il Barocco, il mercato del pesce, le strade, le scene di vita quotidiana come fotogrammi di una storia della città. Ettore Sottsass potrebbe essere definito un “fotoreporter della vita”. Ha cominciato a fare foto quando era ragazzo e da allora non ha più smesso.

(inviare le segnalazioni a redazione@segnalisonori.it)

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