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Orologi “estremi”, smartphone satellitari

Apple ha presentato i nuovi modelli iWatch 8 e iPhone 14. Fra le versioni degli smartphone quella Pro «apre una nuova era nella fotografia».  Fra le novità la scomparsa, ma solo negli Usa, della Sim fisica sostituita dalla eSim. I prezzi

Dimenticate l’esigenza per la quale sin dall’antichità si è cercato di misurare il trascorrere del tempo e che portò all’invenzione dell’orologio. Oggi indicare l’orario per quel quadrante che si porta al polso è soltanto il banale rispetto di una tradizione. Oggi l’orologio è un cardiologo al polso, ma anche la ginecologa che ti dice quando sei fertile, è il tuo personal training, è il compagno nelle avventure in solitaria, è il primo soccorritore in caso di grave incidente stradale. È gps, è telefonino, è bussola, è termometro. Lo puoi usare nelle condizioni più estreme e ti tiene sempre in contatto con il mondo. È l’Apple Watch, i cui nuovi modelli sono stati presentati ieri sera nell’evento in diretta mondiale online. Nella serie 8 la grande novità è proprio il modello “Ultra” per sport estremi, il cui prezzo negli Usa sfiora gli 800 dollari, mentre quello per comuni mortale si ferma a 500 dollari. C’è anche una versione economica che parte da 249 dollari. Nei negozi, in America, dal prossimo 16 settembre.

L’iWatch Ultra

E dimentichiamo anche il motivo per il quale tanti inventori cercarono sin dall’Ottocento di realizzare una trasmissione a distanza del suono. Il telefon(in)o serve anche a questo, ma oggi è soprattutto una telecamera, una macchina fotografica, un televisore, un console per giochi, una palestra per fitness. È l’iPhone 14, con la sua versione plus un po’ più grande (6,7 contro 6,1). iPhone 14 ha una nuova fotocamera principale da 12 MP, pixel da 1.9 micron e apertura più luminosa f/1.5 che, dice Apple, migliora del 49% la luminosità in ambienti bui. Nuova camera frontale: 12 MP e apertura f/1.9. Anche qui si cerca di ottenere selfie migliori con poca luce. Su iPhone 14 arriva poi una serie di nuove funzioni definite da Apple “Photonic Engine”, che migliora le foto a tutto tondo sfruttando hardware, software, intelligenza artificiale.

L’iPhone 14

Oltre ai miglioramenti nella velocità, nella connessione e nella precisione delle foto, aggiunto anche uno stabilizzatore per la videocamera e un satellitare che garantisce la connessione anche in situazioni di emergenza. Il servizio partirà a novembre, ma al momento solo in Usa e Canada, e sarà gratuito per due anni dall’acquisto di un iPhone 14. L’estensione in altri Paesi, Italia inclusa, al momento non è stata annunciata. Il tutto per 800 dollari, cento in più per la versione plus.

Tutte queste performance le troverete raddoppiate nell’iPhone 14 Pro, con il nuovo chip A16 a 4 nanometri, più potente e parco di energia, «che apre una nuova era nella fotografia». Una parte della potenza viene sfruttata nell’elaborazione delle immagini. Il sensore principale degli iPhone 14 Pro sale a 48 Megapixel, per la prima volta, con tecnologie di pixel binning che uniscono 4 pixel in 1 solo più grande con «quattro volte più luce acquisita», che lavora insieme al Photonic Engine per foto migliori in ogni condizione di luce. «Questo è il migliore iPhone che abbiamo mai fatto», commentano con orgoglio a Cupertino. Crescono anche i prezzi: 1.000 dollari e 1.100 per il modello Pro Plus (aspettiamoci una botta per i prezzi in euro).

Addio notch, cinque anni dopo la sua introduzione avvenuta con iPhone X e come del resto ampiamente anticipato dai rumor di questi mesi. Al suo posto ora sono presenti due fori, uno circolare che ospita la fotocamera anteriore e uno allungato a forma di pillola in cui sono custoditi i sensori per il riconoscimento facciale Face ID. Il nome ufficiale è “Dynamic Island”.

Negli Usa Apple lancia inoltre una novità che può essere epocale: niente più Sim fisica, non ci sarà proprio il carrellino per inserirla, soltanto eSim. Solo negli Usa perché qui il mercato è legato quasi al 100% agli operatori. Ci arriveremo, forse non tra molto tempo.

Tim Cook ha presentato anche le AirPods Pro 2 come le «più sofisticate cuffie che abbiamo mai prodotto». La novità principale è la presenza di un nuovo chip pensato e ideato per l’esperienza uditiva dell’utente, decisamente migliorata rispetto a quella del modello precedente. Il suono arriverà più pieno, corposo, coinvolgente, avvolgendo chi le indossa. In questo caso fa un passo in avanti anche l’autonomia tanto da arriva a 6 ore per ogni ricarica e 30 ore se si ricorre alla batteria integrata.

Tutti i nuovi prodotti, assicurano alla Apple, sono stati realizzati nel rispetto dell’ambiente con materiali riciclati.

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