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Natale al cinema, tornano Aldo Giovanni e Giacomo

Le uscite settimanali. “Il grande giorno” riporta sul grande schermo il trio di comici. Escono anche il biopic su Whitney Houston e il film autobiografico di Steven Spielberg

IL GRANDE GIORNO commedia, diretto da Massimo Venier, con Aldo e Giovanni. Durata 100 minuti. 

Sembra un po’ una commedia francese, di cui ha tutta la delicatezza, ovvero si ride molto, ma c’è anche una riflessiva malinconia. È nuovo film dello storico trio Aldo, Giovanni & Giacomo. «Certo, probabilmente c’è più autocoscienza degli altri nostri film, tutte cose forse condizionate dal momento storico e dall’anagrafe» ammette Giacomo Poretti. La storia de film è ambientata in una grande villa sul lago di Como dove tutto è pronto per celebrare il matrimonio di Elio (Giovanni Anzaldo) e Caterina (Margherita Mannino). Sarà il giorno più bello della loro vita come dei loro genitori, soprattutto dei rispettivi padri: Giacomo (Giacomo Poretti) e Giovanni (Giovanni Storti). Va detto che Giacomo e Giovanni si conoscono dai tempi della scuola e da allora hanno condiviso tutto: l’azienda – la Segrate Arredi, specializzata in divani – e ora anche il matrimonio dei figli. I due non hanno certo badato a spese per questa cerimonia: super villa con parco, tre giorni di festeggiamenti, un cardinale (Roberto Citran) a celebrare le nozze, vini di pregio, chef stellati e settantamila euro in fuochi d’artificio. Peccato che insieme a Margherita (Lucia Mascino), l’ex moglie di Giovanni e madre della sposa, arrivi anche Aldo (Aldo Baglio), suo nuovo compagno. Un uomo rumoroso e invadente che in poco tempo riesce a mettere ko prima il cardinale e poi vini d’annata e fuochi d’artificio. Ma il vero terremoto, come spesso capita durante le feste di famiglia, ci sarà tra gli affetti. Non solo in quelli dei promessi sposi, ma anche tra Giovanni e nuova giovane moglie (Elena Lietti) e Giacomo, detto “vomitino”, e la sua solida consorte (Antonella Attili). Insomma, tra molte risate e altrettanto caos tutto si mescola in una prospettiva che in ciò che inevitabilmente finisce c’è anche sempre un nuovo inizio. Le musiche originali sono di Brunori Sas. Voto: 4,5 su 5

WHITNEY: UNA VOCE DIVENTATA LEGGENDA biografico, musicale, diretto da Kasi Lemmons, con Naomi Ackie e Stanley Tucci.

Racconta la vita e la carriera di Whitney Houston, interpretata da Naomi Ackie, la cantante americana scomparsa nel 2012 e icona pop dell’R&B, che con la sua musica e la sua straordinaria voce ha segnato diverse generazioni. Il film ripercorre i primi passi di una giovane Whitney nel mondo della musica, narrando come ha raggiunto tale successo mondiale, aggiudicandosi il soprannome “The Voice”, attribuitole da Oprah Winfrey. La Houston segna un vero record quando nel 1985 resta in cima alla classifica americana per quattordici settimane consecutive, nonostante sia solo all’inizio della sua carriera. Cantante, popstar, ma anche attrice di talento, che ha prestato interpretazione e voce al cult The bodyguard (1992). Un racconto, però, che non tralascia le ombre che si sono abbattute sulla vita della star e che l’hanno portata più volte a fare abuso di stupefacenti, farmaci e alcol. Voto: 3,5 su 5

THE FABELMANS drammatico, diretto da Steven Spielberg, con Gabriel LaBelle e Michelle Williams. Durata 151 minuti. 

È una storia semi-autobiografica, basata sull’infanzia e l’adolescenza del regista e in particolare si ispira al periodo trascorso in Arizona. Il film racconta la storia di Sammy Fabelman (Gabriel LaBelle), un ragazzo cresciuto tra l’Arizona e la California tra gli anni 50 e 60, che grazie all’amore di sua madre (Michelle Williams) per la musica e il cinema, si appassiona anche lui alla settima arte. Il giovane scopre uno sconvolgente segreto familiare e si rifugia nella magia del cinema, che con il suo potere salvifico può aiutarlo a vedere la verità… Voto: 4 su 5

MASQUERADE – LADRI D’AMORE commedia, diretto da Nicolas Bedos, con Pierre Niney e Marine Vacth. Durata 134 minuti.

Racconta la storia di Adrien (Pierre Niney), un giovane ballerino molto affascinante, che è stato costretto a lasciare il mondo della danza a causa di un incidente che ha mandato all’aria la sua carriera. Ora la sua vita si è ridotta a l’oziare nella casa in Costa Azzurra, dove vive in compagnia e mantenuto da Martha (Isabelle Adjani), un’attempata ex attrice. La sua esistenza così monotona cambia completamente, però, quando incontra Margot (Marine Vacth), una ragazza molto bella che vive di piccole truffe. Per Adrien è subito colpo di fulmine. I due iniziano a frequentarsi e con la sua presenza Martha rompe il ciclo ozioso di Adrien, con il quale inizia a trascorrere le giornate. I due giovani si raccontano e fantasticano, soprattutto su una vita migliore di quella che conducono, ma proprio questi loro pensieri li portano a mettere in atto un piano diabolico: una truffa ai danni di un ricco imprenditore. Voto: 2,5 su 5

EO drammatico, diretto da Jerzy Skolimowski, con Lorenzo Zurzolo e Mateusz Kosciukiewicz. Durata 86 minuti.

È  la storia di un asino, che liberato da un circo polacco inizia un viaggio attraverso l’Europa fino a giungere in Italia, incontrando e conoscendo le gioie e i dolori dell’umanità più varia. Una versione poetica, tenera, dolceamara e profondamente umanista di un “road movie”, un ritratto delle relazioni sociali e dei cambiamenti culturali in atto nel mondo moderno, che ci aiuta a estendere i confini della nostra empatia. Il regista Jerzy Skolimowski, in una rilettura di un classico di Bresson, ci porta dentro alla testa dell’asino, animale intelligente, caparbio e sensibile, costretto allo spettacolo dell’umana insensatezza, e ne visualizza i pensieri, gli amori, i ricordi, i desideri. Voto: 2 su 5

ERNEST E CELESTINE – L’AVVENTURA DELLE 7 NOTE animazione, diretto da Jean-Christophe Roger, Julien Chheng, con Claudio Bisio e Alba Rohrwacher. Durata 80 minuti.

Racconta la storia dei due amici Ernest e Celestine, che si dovranno imbarcare in una nuova avventura quando il loro violino si romperà. Per ripararlo, i due si metteranno in viaggio verso il paese natale di Ernest, che proviene da una terra magica fatta di musica, dove si esibiscono i migliori artisti al mondo. Una volta arrivati Ernest e Celestine si ritroveranno davanti, però, un paese completamente diverso, non si respira per nulla un’aria di gioia né si sentono suonare melodie, perché ogni forma di musica è stata bandita. Non riuscendo a immaginare come si possa vivere senza musica, i due insieme a un loro gruppo di amici e a un misterioso fuorilegge con la maschera cercheranno di riportare la Terra degli Orsi a quando era una landa piena di felicità e melodie nell’aria. Voto: 3,5 su 5

FAIRYTALE – UNA FIABA drammatico, diretto da Aleksander Sokurov, con Igor Gromov e Vakhtang Kuchava. Durata 78 minuti.

Vede gli uomini e i dittatori che hanno cambiato la storia, tra cui Adolf Hitler, Benito Mussolini, Yosef Stalin, Winston Churchill e Napoleone Bonaparte, tutti in una sorta di limbo in attesa di varcare la soglia della porta di Dio. Mentre attendono il loro destino, ovvero ascendere in Paradiso o discendere negli Inferi, questi uomini parlano e discorrono tra di loro, non senza qualche litigio o qualche scherzo, in una babele di lingue e di visioni differenti di potere. Voto: 3,5 su 5

LE OTTO MONTAGNE drammatico, diretto da Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch, con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi ed Elena Lietti. Durata 147 minuti.

Film tratto dall’omonimo libro di Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega nel 2017. Il libro vede al centro della storia l’amicizia decennale tra Pietro e Bruno (Luca Marinelli e Alessandro Borghi). Pietro è un ragazzo di città, che si reca in montagna solo per trascorrere le vacanze estive, mentre Bruno è un pastore e in mezzo ai monti ci vive tutto l’anno. I due si conoscono fin da bambini, quando passavano le giornate in mezzo alle montagne per lunghe passeggiate, stringendo una forte amicizia. Vent’anni dopo, Pietro ormai uomo, torna in alta quota per ritrovare se stesso e fare pace con il suo passato. Voto: 3,5 su 5

LIVING drammatico, diretto da Oliver Hermanus, con Bill Nighy e Aimee Lou Wood. Durata 102 minuti.

Ambientato nella Londra degli anni Cinquanta, racconta la storia del signor Williams (Bill Nighy), che lavora come responsabile di un ufficio municipale. La sua mansione gli permette di concedere o meno l’autorizzazione a usare un luogo pubblico e nel suo lavoro lui è impeccabile, nonché sempre coerente con le sue scelte. Un giorno il burocrate riceve una pessima notizia sulla sua salute: è malato e non gli resta molto da vivere. È così che l’algido signor Williams, noto per non aver alcun senso dell’umorismo ed essere troppo preso da scartoffie burocratiche, decide di cambiare modo di vivere. L’uomo si lascia andare a quei piaceri su cui fino ad oggi non si era neanche mai soffermato neanche a pensare, cambiando così anche l’approccio al suo lavoro…

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