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MIMÌ, dal Mali per vincere a X-Factor

– Con un brano firmato da Madame, la ragazza originaria dell’Africa, ma residente in Brianza, ha trionfato nel talent di Sky sbalordendo il pubblico con la sua voce da soulsinger
«Sono felice di rappresentare la comunità nera in maniera leggera. Possiamo fare di tutto», commenta la vincitrice. «Sono fiera di chiamarmi afroitaliana»
Un’altra vittoria del team di Manuel Agnelli. Al secondo posto Les Votives, terzi i Patagarri, quarto Lorenzo Salvetti, tutti della squadra di Achille Lauro

Un cantautore sedicenne che ricorda Riccardo Cocciante per il suo cespuglio di ricci sul capo. Una diciassettenne soul singer di pelle nera, ma nata in Italia. Una band di artisti di strada fuori dagli schemi che spazia nel balcan rock, nel jazz e affini. Un trio rock dallo stile anni Sessanta. Non potevano essere più diverse le proposte conclusive dell’edizione 2024 di X-Factor, il talent musicale di Sky. Niente rap, né trap e neppure urban. E, alla fine, dopo tre manche, fra fuochi d’artificio ed effetti speciali, ha prevalso Mimì, la soulsinger della squadra di Manuel Agnelli. Alla faccia dei vari Vannacci. Seconda la «maledetta rock band» dei Les Votives, terzi i bizzarri e divertenti Patagarri, quarto il giovane Lorenzo Salvetti: tutti e tre appartenenti al team di Achille Lauro. 

«È stata un’esperienza surreale, appena ho sentito il mio nome alla proclamazione del vincitore sono caduta a terra», commenta Mimì. Ma la vittoria c’era già stata: «A 17 anni posso dire di aver cantato in piazza del Plebiscito: è una figata». Reinterpretando brani straordinari e con il suo inedito Dove si va scritto per lei da Madame, puntata dopo puntata, esibizione dopo esibizione, Mimì ha saputo conquistare tutti trasportando il pubblico di X Factor nel suo mondo, in un caleidoscopio di emozioni, colori e stati d’animo indescrivibili. Classe 2007, Mimì Caruso è una giovane cantante originaria del Mali residente a Usmate Velate in provincia di Monza Brianza, dove è stata adottata da una famiglia italiana, alla quale ha dedicato la vittoria. Una ragazza dal talento unico che, attraverso la sua musica, vuole esprimere se stessa per comunicare le sue emozioni. Cresciuta ascoltando soul e jazz, la sua voce ora spazia tra il soul, l’indie e perfino l’hip hop per connettersi con gli altri, fine ultimo del suo progetto.

Mimì è stata sempre definita un simbolo dei nuovi italiani. «Questa cosa la vivo come una grande responsabilità: non sono un simbolo ma un piccolo cambiamento», precisa lei. «Sono grata che i bambini africani possano vedere che tutto questo è possibile. Sono felice di rappresentare la comunità nera in maniera leggera. Possiamo fare di tutto». A chi le chiede se il razzismo lo ha mai subito sulla sua pelle, Mimì non risponde in maniera diretta: «Dal 2018 a oggi abbiamo fatto grandissimi passi ma non ancora abbastanza. Sono fiera di chiamarmi afroitaliana».

Les Votives al secondo posto

La finalissima di X Factor è stata la prima in assoluto all’aperto, realizzata fuori dagli studi televisivi. Piazza del Plebiscito di Napoli, affollata da 16mila persone, ha fatto da scenario. Un superospite internazionale come Robbie Williams e un omaggio a Napoli dal “padrone di casa” Gigi D’Alessio, con un duetto con Giorgia sulle note di Napule è dedicata a Pino Daniele, hanno fatto da contorno alla gara che si è svolta su un enorme palco a forma di X, presentata dalla conduttrice di questa edizione Giorgia e seguita dai giudici: un impellicciato Achille Lauro, l’orso biancoi Jake La Furia, Manuel Agnelli in gonna lunga e Paola Iezzi scollata, ai quali è stato attribuito il merito di aver regalato nuovo ossigeno al format. 

I concorrenti hanno dovuto affrontare tre manche. La prima libera, dal titolo “My Song”, nella quale ogni artista ha portato un pezzo che lo  rappresenta al meglio: Lorenzo (voto 6) ha proposto Cosa mi manchi a fare,  primo singolo di successo di Calcutta, ormai un autentico  classico della musica italiana di questi anni; Mimì (5) ha scelto la leggendaria Because The Night di Patti Smith e Bruce Springsteen; i Patagarri (6) hanno puntato su Cam-Camini, colonna sonora di Mary Poppins; i rockers Les Votives (7) si sono camuffati da romantici per Someone Like You di Adele 

I Patagarri al terzo posto

Seconda manche con i quattro “Best Of” delle proprie esibizioni a X Factor 2024: quattro energici e velocissimi medley per riassumere il percorso nello show di ciascuno di loro: benino Lorenzo (7), bene Mimì e Patagarri (8), benissimo Les Votives (9). Nella terza e ultima manche, gli artisti hanno eseguito nuovamente il proprio inedito, e qui la firma di Madame sul brano di Mimì, Dove si va, ha avuto il suo peso (8). Debole la proposta dei Patagarri con la balcanica Caravan (5), molto classica e un po’ battistiana Mille concerti(6.5) di Lorenzo, un rock non di immediato impatto Monster (7) dei Les Votives.

Lorenzo Salvetti al quarto posto

La serata ha rappresentato il culmine di un lungo percorso che ha coinvolto tutta la squadra di X Factor 2024. Ingente lo sforzo produttivo messo in campo da  Sky e Fremantle per questa prima finale “in esterna” a Napoli  dove per l’occasione sono al lavoro 650 persone, di cui oltre 200 selezionate sul territorio per i comparti tecnici e di security.  Lo spettacolo contava su circa 1000 metri quadri di palco,  500 mq di videowall e 1000 corpi luminosi; 20 telecamere saranno  a disposizione del regista Luigi Antonini coadiuvato dal  direttore della fotografia Ivan Pierri. La direzione artistica era  affidata al team di Laccio e Shake che hanno diretto sul palco 60  artisti tra cui un corpo di ballo composto da 40 ballerini, creando oltre 20 performance – ciascuna con un proprio visual e  una scenografia unica: in totale sono stati usati più di 200  costumi in scena. La coreografia pirotecnica contava su 20  postazioni distribuite tra il palco e le terrazze della  Basilica. 

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