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Maria Callas, la prima diva pop

L’evento “Callas 100” celebra con sette serate evento, quattro in Italia e tre all’estero, il centenario della nascita della Divina: la prima mondiale il 23 luglio a Firenze. La soprano fu una sorta di Madonna (la cantante) del suo tempo 

Per la poetessa del rock Patti Smith fin da ragazzina, fra gli ascolti preferiti c’erano anche «Puccini, Verdi e Maria Callas». «Pur non capendo le parole mi arrivava la sua forza narrativa interiore», ha detto l’ex sacerdotessa punk in una intervista. «Ho imparato a cantare il rock anche grazie alla Callas, alla sua espressività. In lei vedevo qualcuno capace di rendere leggero tutto, di innalzare e rendere profondo ciò che cantava, mi arrivava la sua fragilità e la sua potenza».

Maria Callas è stata una specie di Madonna (la cantante) del suo tempo e viveva una vita da diva, proprio come una delle opere di Verdi o Puccini (o anche Wagner in una fase precedente della sua carriera) che cantava. Era una bisbetica mai doma, rompipiatti, di cattivo umore. È stata insultata sulla copertina di Time, licenziata dal Metropolitan Opera di New York, ha lasciato la Scala e, in una storia d’amore che fa sembrare roba da bambini tutto ciò che ha combinato Madonna, ha perso l’amore della sua vita, l’uomo più ricco del mondo, Aristotele Onassis, regalandolo alla vedova di JFK Jackie Kennedy. Aristotele sposò Jackie che si trasformò nella Jackie O della leggenda degli anni Settanta. Seppe del matrimonio di Onassis e Jackie avvenuto il 20 ottobre del 1968 leggendo i giornali. Come da un altro mondo, seppe della morte di Pier Paolo Pasolini, che lei aveva ingenuamente amato, di Visconti, e anche di Onassis. La mattina del 16 settembre 1977, quando scivolò inerte nel bagno, la diva dimenticata e disperata non aveva ancora compiuto 54 anni.

Maria Callas, New York 2 dicembre 1923 – Parigi 16 settembre 1977

Una diva rock, non a caso entrata nell’immaginario della cultura pop anche attraverso i ritratti di Andy Warhol. A lei è dedicato un evento unico in occasione del centenario della nascita (2 dicembre 1923): Callas 100, in prima mondiale domenica 23 luglio a Firenze in piazza della Santissima Annunziata nell’ambito del Musart Festival. Con la partecipazione straordinaria di Laura Morante come voce narrante e di grandi nomi della musica internazionale tra cui Olga PeretyatkoMaria José Siri, Ekaterina Bakanova, Andrea Edina Ulbrich, Valerio Borgioni, Beatrice Venezi, direttore dell’Orchestra del Festival Puccini a Vicenza, Fabrizio Maria Carminati, direttore dell’Orchestra del Festival Puccini a Firenze e Milano, Piero Romano direttore dell’Orchestra ICO della Magna Grecia a Taranto, Callas 100 andrà poi il 6 settembre a Taranto (Rotonda Lungomare Vittorio Emanule III), il 9 settembre a Vicenza (Piazza dei Signori) e il 28 dello stesso mese al Teatro Arcimboldi di Milano. Alle quattro date estive italiane, si aggiungeranno tre date internazionali in alcune delle venues leggendarie della musica classica mondiale: l’1 novembre la Smetana Hall di Praga, il 3 dicembre la Carnegie Hall di New York ed il 20 dicembre il Musikverein di Vienna.

Un evento unico che vede protagonista assoluta la Divina con la messa in scena dei suoi più caratteristici ruoli di cui ha dato un’interpretazione magistrale restandone la massima interprete in tutto il mondo. Norma è probabilmente l’opera che ha cantato di più. Fu scelta per la prima della stagione lirica 1955-56 alla Scala di Milano. «La prima del 7 dicembre è senza dubbio la più bella recita completa di tutte le Norme di Callas che esistono su nastro o disco. La Callas era assolutamente all’apice come vocalità ed interpretazione. Nell’ultimo atto, durante il canto di “Deh! non volerli vittime del mio fatale errore”, i musicisti della Scala suonarono come se fossero ispirati. “Cantarono” con il loro strumenti, eguagliando l’intensità della recita della Callas in scena», ha scritto Henry Wisneski. Ed ancora la sua opera artistica contribuì alla riscoperta internazionale del “belcanto”, il repertorio italiano della prima metà dell’Ottocento in particolare Bellini e Donizetti, di cui rinnovò l’opera in chiave tragica e drammatica. Immortali le sue rese di opere oltre che con la Norma e Sonnambula di Bellini, Lucia di Lammermoor di Donizetti, Traviata e Aida di Verdi, Tosca Turandot di Puccini. Questo viaggio lungo le interpretazioni che la Divina realizzò nella sua carriera, sono il percorso che Callas 100 dedicherà alla grande artista. 

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