Storia

Le “revenge song” di Shakira e Miley Cyrus fanno boom

La cantante colombiana ha collezionato quasi 14,4 milioni di stream in un solo giorno con la sua vendetta musicale nei confronti del fedifrago Piqué. Mentre la popstar americana nella risposta sonora all’ex marito ha raccolto oltre 17 milioni di visualizzazioni su YouTube. La tendenza della resa dei conti al ritmo di velenose frecciate non è nuova. Dal machismo di Rolling Stones e Jimi Hendrix alle pene d’amore di Janis Joplin. In tempi recenti, Taylor Swift, Beyoncé, Adele e, in Italia, Diodato

Vendette parallele di due popstar: prima Shakira, con BZRP Music Session #53che ha collezionato quasi 14,4 milioni di stream su Spotify e oltre 93 milioni su YouTube soltanto in un giorno, un record per un brano latino. Poi Miley Cyrus: il video del nuovissimo Flowers che segna un taglio netto rispetto ai “giorni dell’abbandono” dal marito Liam Hemsworth che l’ha lasciata dopo meno di un anno di matrimonio ha raccolto oltre 17 milioni di visualizzazioni su YouTube. 

La “revenge song” non è comunque un fenomeno inedito. Il rock and roll è stato storicamente dominato da uomini che non hanno avuto scrupoli nel regolare i conti con le proprie ex usando i testi delle loro canzoni. Che fosse in modo elegante come Elvis Presley in My baby left me – “una di quelle mattine tornerai e papà se ne andrà” – o nello stile macho di certi Rolling Stones che si abbeveravano del blues più primitivo e per bocca di Mick Jagger urlavano “avrò il piacere di arrostire quel vitello vivo”, nella canzone Melody. Oppure si premuravano di ricordare alla signora in Respectable le sue origini di regina del porno (anche se in seguito hanno sostenuto che la canzone parlava della band stessa), o di congedarla con “sei obsoleta, mia cara, mia povero tesoro all’antica” in Out of time. Adesso, però, le protagoniste sono le donne.

In Shakira – BZRP Music Sessions #53, l’artista colombiana è scesa nell’arena della resa dei conti e lo ha fatto citando per nome la nuova fidanzata di Piqué attraverso un gioco di parole – “Clara-mente” – e equiparandola a un orologio Casio, riservandosi lo status di Rolex per sé.

 “Valgo il doppio di 22. Hai scambiato una Ferrari con una Twingo. Hai scambiato un Rolex con un Casio”, canta in riferimento al tradimento – dopo undici anni insieme e due figli, Milan e Sasha – con Clara Chia Marti, che ha oltre vent’anni in meno di Shakira. 

A proposito dell’orologio: durante una diretta streaming su Twitch, l’ex difensore del Barcellona ha annunciato una nuova sponsorizzazione proprio con la Casio. E mostrando l’orologio al polso ha esclamato: «Questo dura una vita». I presenti alla diretta sono scoppiati a ridere e il siparietto è diventato virale.

Da sotto la doccia, dove appare nuda, Miley Cyrus lancia il guanto di sfida al suo ex Liam Hemsworth (fratello di Chris, il Thor della Marvel). Nel video del nuovo singolo Flowers si tuffa in piscina, fa ginnastica e si accarezza i capelli bagnati mentre canta il ritornello: “Posso comprarmi i fiori da sola, scrivere il mio nome sulla sabbia. Parlare con me stessa per ore, sì. Alcune cose che non capisci. Ma posso portarmi a ballare, posso tenermi la mano. Sì, posso amarmi meglio di quanto possa fare tu”. Un inno all’amore “fai da te” e una dichiarazione di inutilità nei confronti dell’ex.

Le vendette musicali di Shakira e Miley Cyrus sono innocentissime se confrontate con i ritratti brutali nati da delusioni amorose nel rock. Fu Jimi Hendrix a riprodurre in Hey Joe l’impotenza di chi incontra un amico che arriva, revolver in mano, per uccidere la moglie che “ha visto limonare con un altro”. Sempre negli anni Sessanta, Janis Joplin rese popolare Piece of my heart con la sua portentosa rabbia vocale, un innegabile regolamento di conti in cui lei ricorda a lui che per quanto elegante vada in giro, in fondo sa di essere un mascalzone: “Prendi un altro pezzo del mio cuore, dai, se ti fa stare così bene!”.

Tra le nuove generazioni musicali la vendetta d’amore è ormai una vera e propria tendenza. D’altronde oggi i panni si lavano in pubblico, con comunicati stampa o post sui social media, perché allora non usare una canzone e così fatturare sulle corna? Leader indiscussa è Taylor Swift, con All too well, ispirata alla relazione che la cantante aveva avuto con Jake Gyllenhaal. Poi c’è Beyoncé che in Lemonade del 2016 accusa apertamente una “Becky with the Good Hair” di essersi messa in mezzo al suo matrimonio con Jay Z. Una vendetta sottile, quella della principessa del pop , che alla fine perdona il fedifrago e lo convince a partecipare al successo del disco in cui viene sbeffeggiato.

Adele racconta il doloroso divorzio dall’ex marito Simon Konecki, con cui la cantante ha avuto il figlio Angelo James, nel brano Easy on me. Mentre Rosalìa in Despechá canta: “Baby, non chiamarmi perché sono impegnata a dimenticare i tuoi mali”. E si racconta che la canzone con cui Diodato vinse il Festival di Sanremo nel 2020, Fai rumore, sia nata dalla delusione d’amore dell’artista pugliese con la cantante Levante: “Ma fai rumore sì, che non lo posso sopportare questo silenzio innaturale tra me e te”.

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