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L’arte per ridestare borghi dimenticati

Al via la manifestazione “Dest’Arte – Festival intercomunale delle arti performative” che coinvolge i centri palermitani di Vicari, Mezzojuso e Ventimiglia di Sicilia. S’inizia domenica 2 ottobre con lo spettacolo dedicato a Dalla da parte del “trio delle meraviglie” Peppe Servillo, Javier Girotto e Mangalavite: «Rileggiamo Lucio dal nostro punto di vista italo-latino-sudamericano». L’indomani Tony Esposito ricorderà Pino Daniele

Uno come Lucio Dalla manca a tanti, anzi a tutti, e manca sempre. Per questo a dieci anni dalla morte, d’improvviso una mattina a Montreux, fioriscono gli omaggi musicali, le retrospettive, le mostre e c’è chi (Cesare Cremonini), persino, lo fa resuscitare per un duetto virtuale. Omaggi che raramente sono banali. Non solo perché banali le canzoni di Dalla non sono mai state, ma anche perché chi si impegna su un simile repertorio capisce che la sfida è probante e si impegna al massimo per dare originalità al tutto.

È il caso del trio campano-argentino formato da Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sassofoni) e Natalio Mangalavite (pianoforte e tastiere), che domenica 2 ottobre alle ore 21 al Centro sociale “Pippo Pecoraro” di Vicari (Pa) propongono lo spettacolo L’anno che verrànell’ambito della manifestazione “Dest’Arte – Festival intercomunale delle arti performative”. Un recital nel quale le canzoni del cantautore bolognese vengono rilette con un taglio inevitabilmente latino-americano, asciutto e curatissimo nella sapiente miscela di piano acustico, tastiere elettroniche e gli elaborati arabeschi di sax soprano e baritono, il tutto sapientemente avvolto dall’interpretazione vocale di un Servillo particolarmente brillante.

Peppe Servillo (voce), Natalio Mangalavite (pianoforte e tastiere) e Javier Girotto (sassofoni)

Il cantante casertano, “voce” degli Avion Travel, non è nuovo alla rilettura di altri autori, dalle canzoni napoletane a quelle di Domenico Modugno, Adriano Celentano e Paolo Conte o, per rimanere a Dalla, la riproposizione di Anidride Solforosa insieme all’Orchestra di Piazza Vittorio. 

«Affrontare questi grandi è un modo per crescere, mettersi alla prova come cantante, grazie anche al fondamentale approccio degli altri due compagni di avventura e al loro modo di fare improvvisazione e anche in questo caso si augura di aver reso un buon servizio all’autore, avvicinato con pudore, rispetto, ma anche grande affetto», commenta Servillo. «Offriamo testimonianza ed omaggio dal nostro punto di vista italo-latino-sudamericano, ricordando che anche in Sudamerica Lucio ha avuto modo di prodursi ed esser apprezzato più e più volte».

L’artista casertano era consapevole che «l’operazione non fosse esente da rischi, vista l’importanza dell’autore», ma che la loro rilettura è sempre stata guidata «dall’amore e il rispetto per il grande artista, con l’obbligo di affrontare i classici del repertorio ma anche scegliendo brani apparentemente più lineari, più smaccatamente “pop”, che però rilevano, se mai ce ne fosse stato bisogno, la grandezza delle composizioni e del loro autore».

Durante lo spettacolo, oltre ovviamente alla canzone che dà il titolo, L’anno che verrà, si ascolteranno superclassici come Caruso4 marzo 1943Anna e Marco, ma anche canzoni meno note, come La casa in riva al mareCosa vuol dire una lacrima e L’operaio Girolamo. Insomma, dal Lucio più pop fino a quello più politico, anche per fare capire che un cantautore così non poteva essere incasellato solamente in un genere, e in effetti non lo è stato mai.

Una panoramica dall’alto di Vicari, comune del Palermitano. In fondo, il castello

L’anno che verrà del “trio delle meraviglie” Servillo-Girotto-Mangalavite apre “Dest’Arte – Festival intercomunale delle arti performative”, il progetto della cooperativa Agricantus di Palermo, nato in sinergia con i comuni coinvolti, ovvero Vicari, che ospita domenica 2 ottobre l’omaggio a Lucio Dalla, Mezzojuso e Ventimiglia di Sicilia. Proprio in quest’ultima lunedì 3 ottobre alle ore 21, si ricorderà un altro importante protagonista della scena musicale nazionel: Pino Daniele. Sul palco della centralissima piazza Monsignor Lo Cascio salirà il quintetto dello storico amico del “Nero a metà”, nonché percussionista, Tony Esposito, artista capace di mescolare ritmi tribali e melodie napoletane.

Il percussionista partenopeo Tony Esposito

Pino Daniele forever è un tributo ben lontano da tentativi di imitazione del grande artista prematuramente scomparso, portato in scena da una band d’eccezione, l’unica a vantare collaborazioni e concerti su tutto il territorio nazionale con i più grandi protagonisti del “neapolitan power”, tra i quali i compianti Rino Zurzolo e Joe Amoruso.

La rassegna proseguirà fino al 30 ottobre con spettacoli teatrali, danza, concerti jazz, teatro per ragazzi, per allungare la stagione estiva in comuni dell’entroterra palermitano nel tentativo di “risvegliare” con la cultura territori che vanno via via spopolandosi, rivelando al viaggiatore bellezza che il turismo di massa non riesce a vedere. Ventimiglia di Sicilia ospita un grande anfiteatro già sede di rappresentazioni liriche, tra i pochi luoghi autorizzati nel territorio provinciale. Vicari, conosciuto come il Paese del sole, è ad esempio il risultato di molte influenze culturali che vanno dai greci ai romani, dagli arabi ai normanni. Mezzojuso, tra i comuni Arbëreshë di Sicilia, da secoli culla di convivenza fra albanesi e siciliani, possiede una piazza che ospita una chiesa di rito latino e una di rito ortodosso. Mezzojuso vanta anche un Museo dedicato all’opera dei Pupi. 

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