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La playlist della settimana

Peter Gabriel spiega il significato di “i/o”, titolo del nuovo album. Tra Sicilia e Francia “Inimaginable” di Papiro. I Metallica si raccontano in “72 Seasons”. Ludovica Burtone presenta il suo album “Sparks” a Brooklyn e fa uscire il singolo di “Altrove”. Il ritorno di Natalie Merchant e il nuovo video di Nada. Blondshell è il nuovo fenomeno alt-rock. Esce il nuovo album del cantautore siciliano Nico Gulino. Le canzoni di denuncia di Mimì Sterrantino

“i/o” Peter Gabriel

«i/o sta per “input/output”. Lo vedi sul retro di molte apparecchiature elettriche e ha acceso idee sulle cose che indossiamo e togliamo da noi stessi, fisicamente e non fisicamente», scrive Peter Gabriel sul suo sito web. «È il punto di partenza di questa idea, quindi dell’interconnessione di tutte le cose».

«Invecchiando probabilmente non divento più intelligente, ma ho imparato alcune cose e ho capito che non siamo entità indipendenti come ci piace credere, ma parte di un tutto», continua. «Se riusciamo a vederci come individui meglio connessi, ancora confusi, ma parte di un tutto, allora forse c’è qualcosa da guadagnare da questo».

Registrato ai Real World Studios nel Wiltshire e al Beehive di Londra, il brano vede la partecipazione del gruppo gospel sudafricano Soweto Gospel Choir, con il quale l’ex Genesis aveva già lavorato al brano Down To Earth per il film Wall‑E. «Puoi sentire l’energia quando cantano in questo disco, e la canzone che ho fatto per Wall-E è semplicemente gioiosa. Colpisce dritto al cuore», commenta.

“Inimaginable” Papiro

Look parigino e stile un po’ vintage, mentre il suo mondo interiore ritrae il suo tipo di habitat: è un mondo molto più folcloristico e fatato.  Un gran bel contrasto quindi, ma che trova armonia proprio nell’unione tra i due territori dov’è cresciuta: la Sicilia e la Francia. Lei, infatti, è nata e cresciuta tra le quinte e il palco del Teatro Club di Catania per poi trasferirsi nel 2009 a Parigi. Papiro è il nome che ha scelto per la parte più irriverente e coraggiosa di lei. Cantare è sempre stato il suo modo di essere, ma adesso oltre che fungere da colonna sonora della sua vita, rappresenta il suo canale di rivelazione e manifestazione. Oggi canta la sua rivoluzione, i suoi punti di vista, per poter dire ciò che non è stato detto.

Inimaginable è solo l’inizio di un percorso. Questo progetto ricama un mondo strettamente legato alla sfera del femminile. È così che dice basta alle ammonizioni, alle colpevolizzazioni e alla disapprovazione. Un tema che staziona dentro di lei da sempre: quello della vanità. La sua musica non può che essere un riflesso di tutto questo e in questo contesto vuole essere libera: «Ho scelto di credere che essere sé stessi fa bene al mondo».

“72 Seasons” Metallica

«Un processo di guarigione», così Robert Trujillo racconta la genesi di 72 Seasons, l’epopea metal in uscita il 14 aprile che segna il ritorno dei Metallica. «Uno dei dischi più importanti del gruppo», dice il bassista in una lunga intervista pubblicata sul sito della band in cui suona dal 2003, spiegando che «ogni nota suonata è una dichiarazione che viene dall’anima e dal cuore di ciò che siamo e di ciò che abbiamo attraversato nell’intero processo».

Oggi, tutti sessantenni, riflettono sul tema della crudeltà della giovinezza e dei pericoli insiti nel processo di crescita. Il brano che apre e dà il titolo all’album, 72 Seasons, della durata di sette minuti e mezzo, sembra proiettare Hetfield  – che lo scorso agosto ha divorziato dalla moglie Francesca dopo un matrimonio durato un quarto di secolo – alla sua infanzia, ai genitori che lo hanno cresciuto secondo i rigidi principi dello scientismo cristiano e si sono poi separati quando aveva 13 anni, alla madre morta troppo presto e al padre che lo ha abbandonato.

“Altrove” Ludovica Burtone

Il fascinoso e caratteristico Barbès di Brooklyn, martedì 11 aprile alle 19:00, sarà la cornice del concerto di presentazione di Sparks, nuova creatura discografica della violinista, compositrice e arrangiatrice friulana, ormai statunitense d’adozione e d’azione, Ludovica Burtone. Altrove è il nuovo singolo estratto dall’album. 

Per il concerto a Brooklyn, Ludovica Burtone sarà affiancata da Fung Chern Hwei (violino), Kayla Williams (viola), Mariel Roberts (violoncello), Marta Sanchez (pianoforte), Matt Aronoff (contrabbasso) e Nathan Ellman-Bell (batteria). 

«Sparks è un percorso musicale che unisce diverse tradizioni, con il quartetto d’archi come protagonista», spiega la violinista friulana. «Ho cercato di fondere le mie più recenti esperienze in ambito jazz, world e di improvvisazione con le tradizioni musicali del mio passato, creando un sound personale, cameristico, definito “chamber jazz”. L’album è un mix di emozioni e storie che spaziano dalla solitudine alla scoperta di una nuova comunità. Attraverso la mia musica voglio trasmettere un messaggio di inclusione e connessione».

“Tower of Babel” Natalie Merchant

Nonesuch Records pubblica Keep Your Courage di Natalie Merchant, il suo nono album in studio solista e il primo con materiale nuovo dal suo omonimo album del 2014. Un album elettrico, prodotto dalla stessa cantautrice, contiene due duetti con la cantante Abena Koomson-Davis (Resistance Revival Chorus), contributi dal gruppo celtico folk Lúnasa, il virtuoso del clarinetto siriano Kinan Azmeh e gli arrangiamenti del trombonista Steve Davis. Lussuose le orchestrazioni. Keep Your Courage comprende nove canzoni originali della Merchant come anche un’interpretazione di Hunting the Wren di Ian Lynch della band irlandese Lankum. 

“Nada Yoga” Nada

Dopo l’uscita dei singoli In mezzo al mareChi non ha e L’oscurità, Nada pubblica il videoclip di Nada Yoga, un brano delicato che racconta come un momento di solitudine e tranquillità possa diventare l’occasione per naufragare nel mare dei propri pensieri.

 Il video, diretto e montato dalla stessa Nada e da Ambra Lunardi, traduce con semplicità alcuni dei passaggi più evocativi del testo, mostrando lo scorrere inesorabile del tempo attraverso il continuo susseguirsi di brevi riprese. Quasi come fosse una grande allegoria della vita, l’opera alterna sulla scena una serie di elementi naturali fino ad inquadrare la stessa cantautrice che, seduta sotto ad un albero, ammira in religioso silenzio lo spettacolo intorno a sé.

“Salad” Blondshell

Il nuovo fenomeno dell’art-rock è Sabrina Teitelbaum, una ragazza di 25 anni di Los Angeles che si presenta come Blondshell. Ha cominciato cantando tenere e disamorate canzoni pop femministe, per poi sfogare tutta la sua rabbia dopo il lockdown in un rock ispirato da Hole e PJ Harvey. Salad, tratta da suo nuovo album, si muove tra l’angoscia dei Cranberries e i confini luccicanti dei Depeche Mode e vede la cantautrice che immagina di eliminare l’uomo che ha fatto del male alla sua amica: “Dio, dimmi perché ha fatto del male alla mia ragazza”, canta mentre le chitarre tuonano.

“Ci siamo persi di vista” Nico Gulino

Esce Diverso e Uguale (Mhodì Music Company), il nuovo album del cantautore siciliano Nico Gulino, contenente dieci brani inediti tra il pop d’autore e il jazz. Musica intima e introspettiva, un album che attraversa diversi aspetti dell’animo umano, dall’inquietudine di vivere in maniera autentica nella società contemporanea alla corsa quotidiana contro il tempo che passa inesorabile. 

Dieci i brani in scaletta, firmate dallo stesso Gulino arrangiate da Denis Marino e sostenuti musicalmente da musicisti di alto profilo quali Seby Burgio al piano, Alberto Fidone al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria, oltre al quartetto d’archi diretto da Enzo Toscano.

“Quello che dovremmo amare” Mimì Sterrantino

La leggenda narra che Domenico “Mimì” Sterrantino sia nato nel 1984 sulla sponda di un ghiacciato fiume della Svezia del nord. Ma solo dopo pochi mesi si trasferisce sulla calda costa della Sicilia orientale a Castelmola, ridente paesino arroccato sopra Taormina. È da lì che Sterrantino che osserva il mondo, cantandolo con una chitarra acustica tra folk e blues, De André, qualche colpo di kazoo alla Paolo Conte e un’armonica alla Bob Dylan. Esce oggi il nuovo album, ironico e corrosivo, come in Taormina Panzona che descrive una città corrotta e viziata. Un cantastorie moderno che denuncia le storture della società e la distruzione della Sicilia. Canzoni di denuncia e per far riflettere.

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