Playlist

La playlist della settimana #35

– I Cigarettes After Sex rileggono “Motion Picture Soundtrack” dei Radiohead. Con un brano spettrale Hermanos Gutiérrez celebrano la Luna rossa di sangue di Città del Messico
– I Fat White Family fustigatori di costumi in “Religion For One”. Dai localini di Austin proviene Susannah Joffe, nuovo talento americano 
– L’elettronica del duo siciliano Giolì & Assia lanciato da Internet. Un nuovo potente singolo dai RadioSabir, l’energico pop rock di Maldimarte e i “Pinzeri” di Carmelo Pipitone

“Motion Picture Soundtrack”, Cigarettes After Sex

La band dream-pop Cigarettes After Sex non pubblica un album da Cry del 2019, ma hanno fatto uscire alcuni singoli sparsi negli ultimi due anni, l’ultimo dei quali è una cover di Motion Picture Soundtrack dei Radiohead, dall’album Kid A. «Ho sentito per la prima volta una versione di questa canzone che era solo voce solista e chitarra, registrata dal vivo in uno spettacolo nel 1997», ha spiegato il leader della band Greg Gonzalez in un comunicato. «Adoro il modo in cui l’hanno trasformata nella canzone finita che hanno realizzato anni dopo, ma c’era qualcosa nella semplicità di quella registrazione originale ridotta all’essenziale che mi è sempre rimasto impresso. Volevo che la nostra versione provasse a catturare quella sensazione in qualche modo si concentrasse sulla bellissima tristezza e sul romanticismo che ho sentito nei testi». 

“Blood Milk Moon”, Hermanos Gutiérrez

Hermanos Gutiérrez – il duo di Zurigo formato dai fratelli Estevan e Alejandro Gutiérrez – è tornato con Blood Milk Moon. Il singolo rappresenta la prima nuova musica del progetto da El Bueno y el Malo del 2022, pubblicato tramite l’etichetta Easy Eye Sound di Dan Auerbach. La melodia spettrale presenta una chitarra intrisa di riverbero e accordi lo-fi che suonano come se chiamassero da una stanza lontana. Il brano dal sapore vintage prende temi di vecchi standard occidentali e li ribalta con un delizioso tocco retrò-moderno.

Blood Milk Moon è stato registrato a Città del Messico quando i fratelli si sono riuniti con Auerbach per una sessione celebrativa in studio. «Ricordiamo di aver cenato tutti insieme su un tetto a Città del Messico, e di aver avuto la fortuna di assistere a una Luna rossa di sangue nel cielo quella notte; sembrava così sano e chiaro», ha scritto Alejandro Gutiérrez in un comunicato stampa. «Prima di partire per quel viaggio, mio fratello Estevan aveva un’idea per una nuova canzone su cui stava lavorando, e tutti abbiamo pensato di provare a registrarla a Città del Messico. Siamo andati in uno studio a Condesa e tutti sentino l’ispirazione di quella notte. Romantico e mistico allo stesso tempo, stiamo onorando il momento dell’apparizione della Luna nel cielo notturno di Città del Messico».

“Religion For One”, Fat White Family

I Fat White Family sono tornati con il nuovo emozionante singolo Religion For One. Un comunicato stampa che introduce la canzone: «Il narcisismo abietto è ormai il nostro unico vero codice di condotta. Tutto è interesse personale sottilmente velato. La condizione postmoderna post-social media costituisce una completa morte dell’esteriorità. Siamo soffocati dall’infinito presente. Abbiamo scambiato l’arte con la storia dell’arte. Il gioco è finito. La festa è finita… NON ARRENDERSI!». Il video della canzone viene descritto come «un ritratto dell’ambizione corrotta, dell’incesto estetico e della storia dell’espressionismo astratto”. Il video è stato girato a Parigi e diretto da Michael William West di “The Dream Machine”.

“I’d Hate Me Too”, Susannah Joffe

Susannah è cresciuta circondata dalle arti e dalla cultura ad Austin, in Texas. Ha prenotato il suo primo concerto musicale a 16 anni in uno dei locali più rispettati di Austin, lo Strangebrew Loungeside (purtroppo, ora chiuso), e da allora la sua carriera musicale è andata avanti. La voce di Susannah esce senza sforzo ed è una potenza assoluta, riuscendo sempre a catturare la vulnerabilità di testi a volte molto personali.

“Young Forever”, Giolì & Assia

Nuovo singolo di Giolì & Assia, il duo siciliano autoprodotto e indipendente. Sfruttando la potenza di Internet con i loro live streaming, Giolì & Assia (Giorgia Lipari e Assia Nania) sono passate dalle loro città siciliane (Patti e Palermo) agli spettacoli da headliner in tutto il mondo. Polistrumentiste, cantautrici, dj e proprietarie della loro etichetta, hanno il controllo completo del loro mondo creativo. Hanno trasmesso in streaming da luoghi come il vulcano nelle Isole Eolie, il Teatro Andromeda in provincia di Agrigento e accanto alla mozzafiato laguna glaciale di Fjallsarlon in Islanda. Passando dagli spettacoli da headliner ai festival di fama mondiale come Coachella, Bonnaroo, Osheaga e molti altri, Giolì e Assia lavorano costantemente su nuova musica e sul progetto del loro prossimo EP che uscirà nel 2024.

“A tutti i costi”, Maldimarte

Il brano della band di Sciacca affronta una tra le più ancestrali delle diatribe, ovvero quella generazionale. Per citare De André, “si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio”. Nella canzone, l’estate è usata come metafora della vita, in cui tutto può essere mostrato o nascosto. A tutti i costi. «Viviamo in un mondo dove tutto va mostrato o nascosto. A tutti i costi».

Il videoclip di A Tutti i Costi è incentrato sulle incomprensioni tra figli e genitori, due mondi così vicini eppure a volte così distanti, un vero paradosso contemporaneo dove la comunicazione è quasi ingombrante ma difficile da gestire. I giovani sono spesso accusati di assenza di valori e di avere abitudini considerate sbagliate a priori. Di contro, c’è una generazione di adulti che forse non è mai cresciuta, che non rinuncia ad apparire e scarica le proprie frustrazioni su chi ha il diritto di vivere la propria giovinezza e realizzare i propri sogni, sfruttare le proprie capacità, gioire e soffrire a tutti i costi.

“10600 Iorna”, RadioSabir

Un altro singolo dallo straordinario album Cunti e mavarii pi megghiu campari dei catanesi RadioSabir. Un melting pot potente ed esplosivo di musiche che mescola il blues, il rock, il rap e la musica popolare siciliana. In un’epoca definita dall’ansia e dall’incertezza, la musica diventa più che mai un faro di comprensione e di conforto. I RadioSabir lo sanno bene e lo dimostrano con il loro ultimo videoclip dedicato al brano 10600 iorna – realizzato dalla produzione indipendente White garage in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catania- una canzone che esplora la solitudine e la ricerca di sé attraverso la storia di una donna che celebra il suo trentesimo compleanno in solitudine.

Il videoclip si ispira a Cindy Sherman, grande artista americana che ha sempre indagato la complessità dell’identità femminile, e in particolare ai suoi Untitled Film Stills, realizzati negli anni Settanta e pubblicate più recentemente dal MOMA di New York: una serie di fotografie in bianco e nero, che traggono ispirazione dalle pellicole cinematografiche per rappresentare i tanti ruoli della donna all’interno della cultura contemporanea. Il video segue la protagonista dal suo risveglio solitario, alla passeggiata in completa solitudine, al suo rientro a casa pervaso di disperazione, fino alla sua decisione di partire con una valigia. Alla fine del suo viaggio, trova speranza e redenzione in un locale ascoltando la musica di RadioSabir.

Come la band stessa, il videoclip (regia di Ence Fedele) è un viaggio che attraversa varie forme d’arte e culture, «dal Simeto al Mississippi, nei sud del mondo per farci capire». È una dichiarazione d’identità che affonda le radici nella tradizione siciliana, per poi proiettarsi verso un dialogo globale, mescolando ritmi blues, suoni rurali e elettronica contemporanea. RadioSabir non è solo una band, ma un linguaggio, un ponte tra passato e futuro, tra Sicilia e mondo. In 10600 iorna, come nelle loro altre opere, la musica diventa un veicolo per raccontare storie universali in una lingua comprensibile a tutti, perché, come affermano, “siamo siciliani, border line, non più africani e non del tutto europei”, ma soprattutto desiderosi di comunicare. In un mondo in continua evoluzione, dove le identità sono sempre più fluide e le frontiere sempre meno definite, 10600 iorna arriva come un inno alla speranza, all’arte e alla possibilità di trovare sé stessi attraverso il dialogo e la condivisione. È un invito a resistere, a evolversi, e, soprattutto, a comunicare.

“Pinzéri”, Carmelo Pipitone

“Pinzéri” in siciliano significa “pensieri” ed è il titolo scelto da Carmelo Pipitone per il nuovo singolo che anticipa il nuovo album di inediti Piedi in acqua, in uscita a gennaio 2024 per Freecom. Simile ai pensieri che a volte si rincorrono nella mente, un riff di chitarra e la voce si arrotolano su sé stessi, generando una dolce nenia che inserisce il brano a metà strada tra cantautorato e folk dialettale in una dimensione onirica.

«I pensieri sono forieri di novità che spesso fatichiamo ad accettare sono quello che ancora non sappiamo di essere», commenta Pipitone. «Ci consigliano, ci illuminano, ci migliorano, anche quando sono negativi. Sono nuvole gonfie d’acqua e noi terreni aridi».

Pinzeri è la terza traccia di Piedi in acqua, il nuovo disco del cantautore siciliano, il terzo da solista, che esce a quattro anni di distanza dal precedente Segreto Pubblico. Chitarrista storico dei Marta Sui Tubi, Pipitone non tradisce quel sound potente e viscerale caro ai fan della band, ma sposta la narrazione verso un orizzonte più introspettivo.

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